Metodologie per risparmiare, stile di vita, consigli e suggerimenti! Cap. II

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Negli ultimi giorni si è acceso un forte dibattito in merito ai buoni pasto con una levata di scudi da parte delle associazioni dei ristoratori/GDO che si lamentano delle elevate commissioni e i lunghi tempi di accredito minacciando di bloccare l'accettazione dei ticket.
Personalmente da tempo li utilizzo per fare la spesa in quanto di solito in pausa pranzo preferisco mangiare qualcosa di leggero portato da casa e andare avanti con il lavoro in modo da ottimizzare i tempi.
Voi cosa ne pensate? Secondo me i ristoratori rischiano di perdere altro clienti visti gli stipendi ridicoli del belpaese non molti si potranno permettere di pranzare fuori tutti i giorni.

Io mi chiedo, non si potrebbe fare per i buoni pasto qualcosa tipo le carte carburante aziendali ma con limiti d'importo? Una carta sui circuiti di pagamento tradizionali (es. Visa e MC), rilasciata a ogni dipendente, che ogni mese viene caricata di un'importo pari ai buoni pasto che normalmente si percepirebbero e via. In questo modo niente più ritardi sui pagamenti e minori commissioni per i ristoratori e maggiori possibilità di spesa per i dipendenti.
 
Ciò che ha determinato l’affermazione dei “buoni pasto” sono l’agevolazioni fiscali per l’azienda in quanto nulla vieta che benefit sia versato direttamente in busta paga ,e alcune aziende lo facevano,ma ovviamente rientrerebbe nella tassazione e contribuzione ordinaria ; basterebbe cambiare la legge ma ,come tutte le leggi ,nella sua scrittura sono state considerati pro e contro delle alternative e si è giunta a una normativa della materia che sta presentando alcune problematiche che potrebbero anche portare a una sua riformulazione che magari possa avvicinarsi a un sistema simile a quello che proponi
 
Io mi chiedo, non si potrebbe fare per i buoni pasto qualcosa tipo le carte carburante aziendali ma con limiti d'importo? Una carta sui circuiti di pagamento tradizionali (es. Visa e MC), rilasciata a ogni dipendente, che ogni mese viene caricata di un'importo pari ai buoni pasto che normalmente si percepirebbero e via. In questo modo niente più ritardi sui pagamenti e minori commissioni per i ristoratori e maggiori possibilità di spesa per i dipendenti.

Secondo me è una buona idea.
 
Io mi chiedo, non si potrebbe fare per i buoni pasto qualcosa tipo le carte carburante aziendali ma con limiti d'importo? Una carta sui circuiti di pagamento tradizionali (es. Visa e MC), rilasciata a ogni dipendente, che ogni mese viene caricata di un'importo pari ai buoni pasto che normalmente si percepirebbero e via. In questo modo niente più ritardi sui pagamenti e minori commissioni per i ristoratori e maggiori possibilità di spesa per i dipendenti.

Sicuramente potrebbe essere una possibile strada da percorrere per riformare il sistema. Il buono pasto per come è attualmente strutturato effettivamente penalizza il soggetto che lo accetta come mezzo di pagamento, pertanto il legislatore dovrebbe intervenire su quest'ultima parte della transazione riducendo i costi e burocrazia oppure studiando soluzioni più efficaci.
Ad ogni modo il ristoratore che oggi campa principalmente con la pausa pranzo dei lavoratori dipendenti dovrebbe valutare molto attentamente prima di tirarsi indietro considerando la riduzione dei margini causati dal remote-working e inflazione galoppante.
 
Possibile che da qualche giorno allesselunga non accettino i buoni pasto per fare spesa di prodotti tipo detersivi? Mi hanno detto così ma a me non era mai successo.
 
Possibile che da qualche giorno allesselunga non accettino i buoni pasto per fare spesa di prodotti tipo detersivi? Mi hanno detto così ma a me non era mai successo.

A me non li hanno mai presi sui detersivi, sempre solo sui prodotti alimentari (faccio la spesa all'Esselunga ormai da due anni)
 
magari stanno diventanto più stringenti sul loro utilizzo, visto le polemiche, e cercano quindi di farli utilizzare solo per prodotto alimentari appunto.
 
Ultima modifica:
Ciò che ha determinato l’affermazione dei “buoni pasto” sono l’agevolazioni fiscali per l’azienda in quanto nulla vieta che benefit sia versato direttamente in busta paga ,e alcune aziende lo facevano,ma ovviamente rientrerebbe nella tassazione e contribuzione ordinaria ; basterebbe cambiare la legge ma ,come tutte le leggi ,nella sua scrittura sono state considerati pro e contro delle alternative e si è giunta a una normativa della materia che sta presentando alcune problematiche che potrebbero anche portare a una sua riformulazione che magari possa avvicinarsi a un sistema simile a quello che proponi

Basterebbe creare una voce apposita detassata in busta paga, e al contempo deducibile dal datore di lavoro, sulla base delle presenze del lavoratore sul luogo di lavoro nel mese precedente.
I vantaggi sarebbero molteplici: si aumenta lo stipendio netto del dipendente, che avrebbe anche maggior possibilità di scelta di spesa rispetto ad andare nell'x supermercato o ristorante che accettano quel tipo di buono pasto; non vi sarebbero le commissione per l'esercente.
Gli unici a rimetterci sarebbero le aziende che gestiscono l'emissione di questi buoni pasto, ma chissenefrega.
 

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Magari si può dimostrare che i detersivi sono parte intergrante del pasto quotidiano, i piatti bisognerà pur lavarli.
Lo scorso fine settimana però una coppia di cinesi davanti a me alla cassa del Conad ha provato ad utilizzare dei buoni pasto per acquistare detergenti e pannolini.
La commessa ha passato il codice a barre dei buoni direttamente sul lettore e sono stati rifiutati in automatico.
Inizialmente non se ne veniva a capo per poi concludere che non possono essere utilizzati per acquistare cose differenti da cibi e bevande.
Ritengo la catena Esselunga all'avanguardia e mi sembra strano che non si siano dotati di lettori di buoni pasto.
 
Vi assicuro che le casse automatiche dell'Esselunga, quando selezioni la tipologia di pagamento "buoni pasto elettronici", ti permette di pagare soltanto la quota dei prodotti alimentari (infatti viene fuori un importo inferiore al totale reale della spesa), sempre con un cap massimo di 8 buoni utilizzabili per uno stesso scontrino.

Il resto della spesa devi integrarlo con un altro metodo di pagamento.

Il tutto avviene in automatico e da almeno due anni (periodo a cui è limitata la mia esperienza).
 
Vi assicuro che le casse automatiche dell'Esselunga, quando selezioni la tipologia di pagamento "buoni pasto elettronici", ti permette di pagare soltanto la quota dei prodotti alimentari (infatti viene fuori un importo inferiore al totale reale della spesa), sempre con un cap massimo di 8 buoni utilizzabili per uno stesso scontrino.

Il resto della spesa devi integrarlo con un altro metodo di pagamento.

Il tutto avviene in automatico e da almeno due anni (periodo a cui è limitata la mia esperienza).

confermo, esce proprio una stringa sul terminale del sub totale della spesa pagabile con i bp.

invece per quanto mi riguarda all'iper (fino a dicembre quindi magari ora è cambiato) si riusciva a comprare di tutto con i buoni senza distinzione, sempre alle casse automatiche
 
Vi assicuro che le casse automatiche dell'Esselunga, quando selezioni la tipologia di pagamento "buoni pasto elettronici", ti permette di pagare soltanto la quota dei prodotti alimentari (infatti viene fuori un importo inferiore al totale reale della spesa), sempre con un cap massimo di 8 buoni utilizzabili per uno stesso scontrino.

Il resto della spesa devi integrarlo con un altro metodo di pagamento.

Il tutto avviene in automatico e da almeno due anni (periodo a cui è limitata la mia esperienza).

Infatti anche a me sembrava strano che alla cassa non leggessero i buoni in automatico.

Possibile che da qualche giorno allesselunga non accettino i buoni pasto per fare spesa di prodotti tipo detersivi? Mi hanno detto così ma a me non era mai successo.

Come vedi il riconoscimento automatico dei prodotti funziona da anni in Esselunga.
Probabilmente in passato nel tuo carrello spesa c'era sempre stata una quota sufficiente di alimenti su cui scaricare i buoni utilizzati ed hai integrato per i prodotti restanti.
Qualche giorno fa magari hai acquistato dei detersivi ma non sufficienti alimenti nello stesso scontrino adatti a coprire il valore del buono per cui l'utilizzo di quest'ultimo è stato bloccato.
 
Esselunga accetta i buoni solamente sugli alimentari (alcolici esclusi).
Nei supermercati della catena U2 (Unes) invece li accettano anche sugli alcolici.
 
Basterebbe creare una voce apposita detassata in busta paga, e al contempo deducibile dal datore di lavoro, sulla base delle presenze del lavoratore sul luogo di lavoro nel mese precedente.
I vantaggi sarebbero molteplici: si aumenta lo stipendio netto del dipendente, che avrebbe anche maggior possibilità di scelta di spesa rispetto ad andare nell'x supermercato o ristorante che accettano quel tipo di buono pasto; non vi sarebbero le commissione per l'esercente.
Gli unici a rimetterci sarebbero le aziende che gestiscono l'emissione di questi buoni pasto, ma chissenefrega.
In passato era possibile farlo ,ovvero si poteva accreditare una somma di denaro detassata finalizzata a rimborso spese del dipendente ,il problema è che ha un certo punto ci si è accorti che in realtà questo rimborso permetteva surettiziamente di ridurre lo stipendio ,con conseguente elusione di imposte e contributi,da cui la decisione di non permetterlo più
 
è quasi un mese che mi hanno fatto questa offerta e, come ho già scritto, non vedo nessun aggiornamento.
Ho appena chimato il 159 e mi hanno confermato che l'offerta è attiva, ma non è possibile vederla dall'area clienti.

Per questo motivo, mi sembra strano che voi la vediate.
mi è arrivata la prima bolletta dopo il cambio e sta sui 13-14 euro OK!
 
In passato era possibile farlo ,ovvero si poteva accreditare una somma di denaro detassata finalizzata a rimborso spese del dipendente ,il problema è che ha un certo punto ci si è accorti che in realtà questo rimborso permetteva surettiziamente di ridurre lo stipendio ,con conseguente elusione di imposte e contributi,da cui la decisione di non permetterlo più

credo che si faccia tutt'ora con le somme che le aziende danno a titolo di welfare: ovviamente ci si mette in mezzo edenred o altro fornitore ma all'azienda costa meno che dare i soldi in busta
 
Io mi chiedo, non si potrebbe fare per i buoni pasto qualcosa tipo le carte carburante aziendali ma con limiti d'importo? Una carta sui circuiti di pagamento tradizionali (es. Visa e MC), rilasciata a ogni dipendente, che ogni mese viene caricata di un'importo pari ai buoni pasto che normalmente si percepirebbero e via. In questo modo niente più ritardi sui pagamenti e minori commissioni per i ristoratori e maggiori possibilità di spesa per i dipendenti.

quello che tu proponi è auspicabile e corretto

il sistema dei buoni pasto per come funziona ora è palesemente obsoleto, lo paragonerei all'utilizzo degli assegni come mezzo di pagamento corrente da parte di persone fisiche, sicuramente il motivo per cui ancora funziona in questo modo è da ricercare in qualche interesse a monte da parte degli attori che gestiscono il settore.
 
quello che tu proponi è auspicabile e corretto

il sistema dei buoni pasto per come funziona ora è palesemente obsoleto, lo paragonerei all'utilizzo degli assegni come mezzo di pagamento corrente da parte di persone fisiche, sicuramente il motivo per cui ancora funziona in questo modo è da ricercare in qualche interesse a monte da parte degli attori che gestiscono il settore.

Secondo me potrebbe più palesemente essere il "non interesse" al cambiamento.
 
mi è arrivata la prima bolletta dopo il cambio e sta sui 13-14 euro OK!

Ho cambiato operatori ad ottobre quando parlavano di aumento delle tariffe quindi pago una cifra ridicola rispetto alla media.inoltre ho bloccato le tariffe per 2 anni e sono con operatori molto grandi quindi difficilmente modificano le condizioni unilateralmente. Con me sono sempre in perdita.
 
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