Metodologie per risparmiare, stile di vita, consigli e suggerimenti! Cap. II

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Evidentemente chi vive in Trentino con -20 d'inverno e neve alta ed ha queste stufe in casa per riscaldare tutto l'ambiente è matto.:D

casa ben coibentata di 120 mq ben disposta su 2 piani...ci credo che al mattino tu abbia ancora un' ottima temperatura...da profano, pare un pò più strano che spenta, che ne sò, diciamo alle 23, gli ambienti restino a 24 gradi sino al tuo ritorno dal lavoro...che ne sò, alle 16 del pomeriggio...praticamente 17 ore spenta e 7 accesa
 
sono certo, la faccio così da ormai diversi anni.
non importa che l'acqua bolla o no, è il calore a cuocere la pasta non il bollore (o meglio il calore che si trasferisce dall'acqua alla pasta che inoltre assorbe acqua... nulla nel bollore fa cuocere la pasta) e no, non viene molla, la cottura è perfetta (ci può mettere al massimo 1-2 minuti in più).

Calo la pasta, gli do una girata e spengo, e no non si incolla (per la pasta fresca e simili basta un goccio d'olio nell'acqua e se proprio pensi capiti anche con l'altra pasta c'è sempre questo trucco, anche se io non ne ho avuto mai bisogno neanche con la pasta fresca). E anche se togli il coperchio un secondo per girare la temperatura non scende così velocemente né serve che mantenga 80 gradi costanti (quando bolle sta a 100, mettendoci la pasta può scendere leggermente e nei pochi minuti in cui si deve cuocere ovviamente scende ancora ma non andrà mai sotto gli 80).

Poi ci sta che non ci credi... provare per credere, non è un segreto poi così segreto (basta farsi una breve ricerca su google).

Gli americani lasciali in america, ciò detto la pasta cruda cotta direttamente in un liquido si chiama pasta risottata e si fa anche qui in italia, bisogna ovviamente saperla fare... io mi limito a fare la solita ricetta con l'acqua spenta che tanto lasciarla a bollire non serve a nulla se non a consumare più energia.

chiunque ha lavorato in una cucina sa che la cottura della pasta dipende dalla temperatura dell'acqua e che l'acqua deve essere a contatto della pasta in modo uniforme (che è il motivo per cui ci vuole tanta acqua). L'unico modo per mantenere la temperatura abbastanza a lungo per cuocere la pasta a fuoco spento è portarla al massimo di temperatura (l'ebollizione) dentro a una pentola a pressione. Ovviamente la qualità del risultato finale sarà inversamente proporzionale al tempo richiesto dalla cottura: i tortiglioni non saranno mai cotti a regola. Per quanto riguarda la pasta risottata, sì certo, ma aldilà del gusto, già il nome segnala che è un'altra cosa rispetto a quello che dici tu, perché stai parlando di una cosa che nella ristorazione professionale non esiste proprio per ragioni di sicurezza alimentare, e cioè la pasta "a bagno maria". Se proprio vuoi trovare un escamotage "alternativo" di cui vantarti, allora versa nell'acqua il doppio o il triplo delle porzioni di pasta usuali e cuocile normalmente in una volta sola estraendo la pasta un minuto prima della cottura finale. Poi, la conservi in frigo e per mangiarla ti basterà scaldarla in padella o come ti pare riducendo drasticamente l'uso di acqua e energia. E' quello che fa il 90% dei ristoranti per risparmiare tempo (però al ristorante viene scaldata sempre in acqua bollente) :bye:
 
casa ben coibentata di 120 mq ben disposta su 2 piani...ci credo che al mattino tu abbia ancora un' ottima temperatura...da profano, pare un pò più strano che spenta, che ne sò, diciamo alle 23, gli ambienti restino a 24 gradi sino al tuo ritorno dal lavoro...che ne sò, alle 16 del pomeriggio...praticamente 17 ore spenta e 7 accesa

Infatti ho sottolineato la coibentazione. La stufa rimane "spenta" (senza fiamma) dalle 23:30-00:00 fino alle 6:00. Prima di uscire per lavoro, metto due pezzetti di legna e quando torno alla sera (ore 17:00) trovo la brace viva che riaccende in 30 sec appena butto un pezzetto di legna.

In tutto questo arco di tempo, la temperatura scende da 26 a 22 gradi. Nelle giornate molto fredde è arrivata a 20 gradi come minima.
La canna fumaria passa (chiusa chiaramente) dentro una camera da letto e alimenta il calore che già sale per norma fisica. Salendo, riscalda tutte le stanze da letto.
 
casa ben coibentata di 120 mq ben disposta su 2 piani...ci credo che al mattino tu abbia ancora un' ottima temperatura...da profano, pare un pò più strano che spenta, che ne sò, diciamo alle 23, gli ambienti restino a 24 gradi sino al tuo ritorno dal lavoro...che ne sò, alle 16 del pomeriggio...praticamente 17 ore spenta e 7 accesa

non te la prendere: una volta le chiamavano bufale dei pescatori, poi da quando esistono i social siamo sommersi dai "geni" del "se lo scrivo, allora è vero". Tra un po' arriveranno quelli che stragiurano di avere 120 anni e di essere come un 20enne senza aver mai preso una medicina... :D:bye:
 
non te la prendere: una volta le chiamavano bufale dei pescatori, poi da quando esistono i social siamo sommersi dai "geni" del "se lo scrivo, allora è vero". Tra un po' arriveranno quelli che stragiurano di avere 120 anni e di essere come un 20enne senza aver mai preso una medicina... :D:bye:

Certo, come in conti correnti sempre gratis perchè è pieno di geni della finanza :rolleyes:
 
il problema è che è salito alle stelle anche il costo dell'elettricità, quindi non so quanto effettivamente si possa risparmiare usando i condizionatori come ristaldamento, per altro da quello che sò le loro capacità sono limitate e quindi utilizzabili solo in autunno.
Ni, sono comodi anche in inverno se ti serve da riscaldare solo una parte della casa (es hai una stanza più fredda delle altre, scaldi solo quella e non accendi il riscaldamento in tutta casa)
 
Allora, io non sto qui a vendere "le pentole", mi è stato chiesto un parere in base ad esperienze personali e l'ho scritto, il tuo contributo ricco di dubbi e perplessità è abbastanza inopportuno. Un conto è chiedere, un conto è dedurre con fare inquisitorio su di una mia dichiarazione, come se stessi scrivendo str***te, anche no grazie!
Prima di installare una stufa simile ho chiesto a chiunque l'avesse e soprattutto ne fosse esperto. Quando l'ho installata ho affrontato diverse questioni /problematiche tecniche, brillantemente risolte, vedesi la canna fumaria.
Le schede tecniche le hanno scritte degli ingegneri, non certo il droghiere sotto casa.
Non parlo per sentito dire e chi lo fa con commenti di un certo genere è davvero di una pochezza unica.

@Elet ha rinunciato perché ti ha scritto che fare la legna è fatica, cosa che non è stata proprio commentata nei miei discorsi precedenti ma che se me lo avesse chiesto, gli avrei risposto che pago chi me la porta dai terreni limitrofi e me la sistemo per l'intera stagione.

Non si può pensare di risparmiare su tutto, mantenendo un tenore di vita da fanca**ista sul divano, certo che qualcosa bisogna pur sacrificarlo. E giustamente @Elet ha dovuto scegliere una cosa piuttosto che un'altra per questioni serie.

Le stufe mostrate sono in maiolica e dentro in ghisa, se ti fossi informato, magari avresti ben capito. Per l'appunto è la ghisa dentro che irradia la maiolica che la contorna e scalda tutti gli ambienti.
Poi certo, mi paragoni la stufa a legna con il condizionatore, vabbè...IL NULLA COSMICO.

Evidentemente chi vive in Trentino con -20 d'inverno e neve alta ed ha queste stufe in casa per riscaldare tutto l'ambiente è matto.:D




Il grande problema della legna è la fatica, la pulizia e l'approvvigionamento.
Per scelte personali poi ognuno direziona dove meglio crede ovviamente.
A parte il problema fisico, non credo che i costi e la fatica, possano essere mai maggiori del costo del gas di questi anni e nel futuro. Se mi sbaglierò, ne riparleremo.

il tuo intervento mi sembra molto offensivo nei toni e non ho bisogno di aggiungere altro.
 
chiunque ha lavorato in una cucina sa che la cottura della pasta dipende dalla temperatura dell'acqua e che l'acqua deve essere a contatto della pasta in modo uniforme (che è il motivo per cui ci vuole tanta acqua). L'unico modo per mantenere la temperatura abbastanza a lungo per cuocere la pasta a fuoco spento è portarla al massimo di temperatura (l'ebollizione) dentro a una pentola a pressione. Ovviamente la qualità del risultato finale sarà inversamente proporzionale al tempo richiesto dalla cottura: i tortiglioni non saranno mai cotti a regola. Per quanto riguarda la pasta risottata, sì certo, ma aldilà del gusto, già il nome segnala che è un'altra cosa rispetto a quello che dici tu, perché stai parlando di una cosa che nella ristorazione professionale non esiste proprio per ragioni di sicurezza alimentare, e cioè la pasta "a bagno maria". Se proprio vuoi trovare un escamotage "alternativo" di cui vantarti, allora versa nell'acqua il doppio o il triplo delle porzioni di pasta usuali e cuocile normalmente in una volta sola estraendo la pasta un minuto prima della cottura finale. Poi, la conservi in frigo e per mangiarla ti basterà scaldarla in padella o come ti pare riducendo drasticamente l'uso di acqua e energia. E' quello che fa il 90% dei ristoranti per risparmiare tempo (però al ristorante viene scaldata sempre in acqua bollente) :bye:

Quel che scrivi contraddice la realtà dei fatti. Ho cotto pasta per anni in maniera perfetta senza usare una pentola a pressione e senza tener acceso il fuoco.
Non sono cuoco ma un piatto di pasta so farlo.

Per quanto riguarda la pasta risottata come ho scritto non la so fare, non pretendo di dare lezioni, so solo che esiste.

Riguardo il tuo suggerimento alternativo in parte già lo faccio ma cuocio anche la pasta a fuoco spento.
 
Uso anche io questo metodo. E concordo quanto scritto da maestr
 
A proposito di pasta tempo fa ebbi una discussione con mia moglie su quando esattamente la pasta andava versata.
Secondo me nel momento in cui cominciava il bollore andava versato il sale seguito immediatamente dalla pasta.
Secondo lei nel momento in cui iniziava il bollore andava buttato solo il sale che faceva immediatamente regredire il bollore.
Poi si doveva attendere fino a che il bollore fosse ripreso diffusamente per poter versare infine la pasta.
Non siamo mai andivenuti ad un accordo per cui chiedo se possibile agli esperti in materia la procedura corretta.
 
Credo siano veramente questioni di lana caprina, a meno di non stare in una cucina 3 stelle michelin...
 
A proposito di pasta tempo fa ebbi una discussione con mia moglie su quando esattamente la pasta andava versata.
Secondo me nel momento in cui cominciava il bollore andava versato il sale seguito immediatamente dalla pasta.
Secondo lei nel momento in cui iniziava il bollore andava buttato solo il sale che faceva immediatamente regredire il bollore.
Poi si doveva attendere fino a che il bollore fosse ripreso diffusamente per poter versare infine la pasta.
Non siamo mai andivenuti ad un accordo per cui chiedo se possibile agli esperti in materia la procedura corretta.
Dipende anche dal grado di cottura della pasta ,per chi come me preferisce la pasta “molto al dente” buttare il sale e subito la pasta non determina una differenza sostanziale al livello di gusto ,forse per chi la preferisce cotta “al dente” o leggermente stracotta sia il risultato che il risparmio del gas può essere percepibile
 
Dipende anche dal grado di cottura della pasta ,per chi come me preferisce la pasta “molto al dente” buttare il sale e subito la pasta non determina una differenza sostanziale al livello di gusto ,forse per chi la preferisce cotta “al dente” o leggermente stracotta sia il risultato che il risparmio del gas può essere percepibile

Io ad esempio preferisco la pasta al dente.
Secondo me non è una questione banale, se verso prima il sale al bollire dell'acqua e subito dopo la pasta il tempo di cottura inzia quando l'acqua è calda ma "ferma" perchè il sale ha fatto regredire il bollore.
Se invece verso prima il sale, attendo il ripresentarsi del bollore e solo allora verso la pasta allora la pasta trova già un'acqua che bolle.
In entrambi i casi il tempo di cottura sarà lo stesso perchè parte dal momento in cui verso la pasta ma in quale dei due casi la pasta viene più al dente?
 
Se invece verso prima il sale, attendo il ripresentarsi del bollore e solo allora verso la pasta allora la pasta trova già un'acqua che bolle.
In entrambi i casi il tempo di cottura sarà lo stesso perchè parte dal momento in cui verso la pasta ma in quale dei due casi la pasta viene più al dente?

Io la mangio molto al dente e faccio esattamente come fa tua moglie...ma a quanto pare dovrebbe venire ugualmente al dente anche se spegnessi subito tutto...boh
 
La preparazione di un piatto di pasta può essere fatta in maniera semplice ,portandola al dente e poi scolandola e condendola ,oppure ,ed è quella che si fa di solito nella ristorazione ,facendo i 2/3 della cottura in bollitore e 1/3 in padella con i condimenti,solo come esempio il classico spaghetto alle vongole o i paccherri alla trabaccolare,e il risultato che si ottiene è quello di amalgamare ed esaltare i sapori finali (mantecatura) quindi se l’obbiettivo è quello oggetto della discussione ovvero risparmiare sul gas il procedimento corretto è quello buttare subito la pasta perchè in ogni caso ,come detto ,se invece l’obbiettivo è ottenere un piatto di gusto eccellente la cottura è più complicata è la variabile “passaggio in bollitore” meno determinante di quanto si pensi
 
Il piano cottura a gas ha un rendimento del 50%. Quindi in estate il 50% del calore scalda la cucina. Calore che va abbattuto col climatizzatore. Altra energia buttata.
Il piano cottura ad induzione ha un rendimento del 90%. Se abbinato ad un impianto fotovoltaico in estate la cottura è gratuita nelle ore in cui c'è il sole.
Beati coloro che possiedono il piano ad induzione ed il fotovoltaico. Come me.
 
Il piano cottura a gas ha un rendimento del 50%. Quindi in estate il 50% del calore scalda la cucina. Calore che va abbattuto col climatizzatore. Altra energia buttata.
Il piano cottura ad induzione ha un rendimento del 90%. Se abbinato ad un impianto fotovoltaico in estate la cottura è gratuita nelle ore in cui c'è il sole.
Beati coloro che possiedono il piano ad induzione ed il fotovoltaico. Come me.

paradossalmente, più soldi si hanno e più si può risparmiare...
 
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