C'era un tempo sognato ...Che bisognava sognare!

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Non ho camminato nei tuoi sogni...

Non ho camminato nei tuoi sogni,
nè mi sono mostrato in mezzo alla folla,
non sono apparso nel cortile
dove pioveva o meglio cominciava
a piovere (questo verso
lo cancello e non lo sostituirò),
era allettante credere, come uno stupido,
che ti avrei incontrato presto,
eri tu che mi apparivi in sogno
(e mi prendeva una dolce tenerezza),
mi sistemavi i capelli sulle tempie.
Quell'autunno perfino le poesie
in parte mi riuscivano bene
(però mancava sempre un verso o una rima
per essere felice).
(Boris Ryzhy Borisovich)

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Boris Ryzhy Borisovich nasce a Chelyabinsk l'8 settembre 1974 e cresce a Sverdlovsk, città industriale degli Urali, cupo regno delle miniere, dove suo padre fa l'ingegnere minerario. Pare sia stato un territorio popolato per mille anni da poliziotti e ladri in parti uguali. Si dice sia cresciuto in mezzo ad ex detenuti, risse e bagordi, iniziando a 14 anni a scrivere poesie. E' più noto come campione di pugilato ed a lui piace quella immagine di sè. A 18 si sposa. A venti ha un figlio. Si laurea nel 1998 in geofisica e geoecologia presso l'Accademia mineraria degli Urali e si specializza in geofisica, nel 2000 presso a sezione degli Urali dell'Academia russa delle scienze, diventando ricercatore geo fisico degno di menzioni accademiche per aver pubblicato numerosi articoli scientifici. Al momento della sua morte, Boris aveva iniziato ricevere riconoscimenti per le sue poesie ed era considerato come uno dei maggiori poeti della sua generazione. Si suicidò il 7 maggio 2001, all'età di 26 anni.


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Anima mia, librati su questa folla ignara,
libero uccello immergiti nel cielo spalancato.
Vai a vedere! E torna dopo avere toccato
il sogno… il mio bel sogno che questa terra ignora.
/
Quanto a me, sia silenzio, ne va della mia vita.
Mi chiudo dove nulla, più nulla mi ha seguita.
E dal mio nido stretto, che tace il suo lamento,
di fianco alla mia sorte fluire il mondo sento,
/
quel secolo che fugge ruggendo a queste porte
e via con sé trascina, simili ad alghe morte,
nomi cruenti e voti e vani giuramenti
e puri fiori in treccia con nomi dolci e ardenti.
/
Anima mia, librati su questa folla ignara,
libero uccello immergiti nel cielo spalancato.
Vai a vedere! E torna dopo avere toccato
il sogno… il mio bel sogno che questa terra ignora.


Marceline Desbordes-Valmore


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"Disegno della tua voce nella riva del sogno,
scogliere di cuscini con quest’odore di costa vicina,
quando gli animali buttati nella cala, le creature di sentina
odorano l’erba e per i ponti si arrampica un tremito di pelle e di furioso godimento.

Allora mi capita di non conoscerti, aprire l’occhio di questa lampada
a cui sfuggi coprendoti il viso con i capelli,
ti guardo e non so più
se ancora una volta affiori dalla notte
con il disegno esatto di quest’altra notte sulla tua pelle
,
con il ventre che palpita la sua respirazione soave,
abbandonata appena nella nostra tiepida spiaggia
da un leggero colpo di risacca.

Ti riconosco, salgo per il profumo dei tuoi capelli
fino a questa voce che nuovamente mi sollecita, contempliamo
nello stesso tempo la doppia isola sulla quale siamo
naufraghi e paesaggio, piede e arena..."


(J. Cortazar)





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Ho deciso di non avere cassetti.
Solo mensole.
Così i sogni li tengo a vista
(Anonimo)


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"...A volte ho acceso un fuoco per il freddo e ti pensavo
sognando ad occhi aperti
sul ponte di un traghetto

Credevo di vedere dentro il mare
il tuo riflesso.."

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"Sogno di dipingere
e poi dipingo il mio sogno”

(Vincent Van Gogh)

 


Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli.

Hermann Hesse



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Ah, quando sei lontano e nessuno
più nomina il tuo nome -
quando ovunque mi rechi sento
cupo e gelido un vuoto -

comincio a credere che tu sia solo un sogno
nato dalle brame della mia mente,
e a questo sogno ho dato vita e nome
e in ultimo il tuo aspetto -

- ma quando poi ti vedo e posso
sentire ancora le tue forti parole,
e posarti ancora il capo sulla spalla -
ascoltare ancora il suono della tua voce -

allora so che il resto è solo notte,
malvagi sogni che presto scorderò,
so che tu mi porti nella luce
e che in te dimorano la vita e il giorno.

Karen Blixen


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"...But now my mind has started to roam
You're my life giving fire
And you carry all my love
Through you I was so inspired
You're engraved deep in my heart
Heart, heart, heart
My dreams recall us being one

I've searched for you to be free..."


 


Tu che mi leggi, non ti è mai capitata quella cosa che comincia in un sogno e che torna in molti sogni ma che non è quello, non è solamente un sogno? Qualcosa che è lì, ma dove, come; qualcosa che capita sognando, certo, puramente sogno ma dopo anche lì, in altro modo perché morbido e pieno di buchi ma lì mentre ti lavi i denti, nel fondo della coppa del lavabo continui a vederlo mentre sputi il dentifricio o metti la faccia sotto l’acqua fredda, e già assottigliandosi ma ancora lo senti afferrato al tuo pigiama, alla base della lingua mentre scaldi il caffè, lì, ma dove, come, incollato al mattino, con il suo silenzio nel quale già entrano i rumori del giorno, il radiogiornale perché abbiamo acceso l’apparecchio e siamo svegli e alzati e la vita continua. Maledizione, maledizione, ma com’è possibile, che cos’è questa cosa che fu, che fummo in un sogno ma è altro, torna ogni tanto ed è lì, ma dove, come è lì e dove è lì? Perché di nuovo Paco stanotte...”

Julio Cortázar, “Lì, ma dove, come”


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Io non ho sogni ho solo desideri perché i sogni sono un lusso che non mi sono mai potuta permettere.

Il tragico mistero buffo della vita era poi in fondo solo quello: continuare a inseguire qualcuno che non
ci ama, inseguiti da qualcuno che non amiamo.

Giorgio Faletti, Pochi inutili nascondigli



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"If I
should stay,
I would only be
in your way.
[....]
So goodbye,
please, don't cry.
We both know, I'm not what you,
you need..."





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(Felice Casorati, Il sogno del melograno)
 
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(Felice Casorati, Il sogno del melograno)[/QUOTE]

Mi piace il Sogno del Melograno d Felice Casorati...:yes:OK!




"I vecchi sogni erano bei sogni.
Non si sono avverati, comunque li ho avuti".

(Dal film I ponti di Madison County)
 

Allegati

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Un sognatore - se è necessaria una sua definizione precisa - non è una persona, ma, sapete, un essere di genere neutro.
Si stabilisce il più delle volte in qualche angolo inaccessibile, come se ci si nascondesse perfino dalla luce del giorno, e
quando poi si rifugia a casa, allora si radica al suo angolo come una lumaca, o, almeno, è molto simile in questo atteggiamento
a quell'interessante animale che è animale e casa insieme, che si chiama tartaruga. Cosa ne pensate, perché ama tanto le sue
quattro pareti, pitturate immancabilmente di colore verde, annerite, tristi e intollerabilmente affumicate?»

Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche, 1848


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"Sono fatta così, i piedi per terra e la testa sempre un po’ per aria, distratta, persa dietro ad un sogno. Vivo di emozioni. I pensieri io li respiro, a pieni polmoni.
A volte aprono una breccia nel mio essere e allora li lascio scorrere. Voglio che vivano, che mi raccontino, voglio sentire il loro cuore che batte.
Perché un pensiero è la creatura di un’anima e quando mi penetra sottopelle una scheggia di quell’anima mi appartiene"

(Elisabetta Barbara De Sanctis)






"...I wake up lonely
there's air of silence
in the bedroom
and all around
Touch me now
I close my eyes
and dream away
...."
 


“Rileggo ogni giorno la tua lettera, mia buona Amalia, con una grande malinconia. E indugio nella risposta, preso da un’indolenza dolorosa: forse perché non so bene come dirti…
Da molti giorni sono in casa ed ho l’anima morbosamente assopita, incerta di tutto come in un sogno. Penso a tante cose, sopra tutto, avvenire; e penso anche a te, con molta tenerezza e con molta serenità. Sento in fondo all’anima una specie di fiera tristezza, per aver saputo essere crudele con me e forse – perdonami – anche un po’ con te…
lo provo una soddisfazione speciale quando rifiuto qualche bella felicità che m’offre il Destino.
E quale felicità, Amica mia! j Il nostro amore che sarebbe fiorito con tutti i fiori della primavera torinese! (cosí dolce per l’esule che ritorna!) anche la stagione sarebbe stata propizia alla nostra follia! E quanti mesi di serenità, di sole, di profumo! E quanti sogni! Avremmo voluto pellegrinare la nostra passione in tutti i dintorni favorevoli al sentimento: quanti sogni! Io li ho già sognati tutti e t’ho già vista in tutti: con a sfondo i paesi sconosciuti, le viuzze di provincia dove si sarebbe delineata al mio fianco la tua svelta parigina figura primaverile.
Io non vedrò le tue vesti nuove. Sarò lontano, solo, con la mia ambizione taciturna"

La lettera d’amore di Guido Gozzano ad Amalia Guglielminetti


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Sì: sono un sognatore. Un sognatore è colui che riesce a trovare
la sua strada solo al chiaro di luna,
e la sua punizione è che vede l’alba prima del resto del mondo

(Oscar Wilde)


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Un bel sogno forse ora c’è
dietro le ciglia chiuse.
Eternità,
spalanca le tue braccia,
io sono qua
accanto alla felicità che dorme.
Per lei vivrò
e quando avrà bisogno
io ci sarò
ad asciugare le sue lacrime.
Eternità,
spalanca le tue braccia,
io sono qua
ad asciugare le sue lacrime.

R.I.P - Antonio Cripezzi, cantante e tastierista dei Camaleonti

La vita è un lampo di tempo tra due eternità.
(Thomas Carlyle)



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Ciao. Ti regalo allora altri due momenti dolci, sognanti, Amarcord:)



Ma che silenzio c’è stasera,
anche un battito d’ali può far paura,
ma che languore dentro gli occhi,
baciare una foto come gli sciocchi,
ma questa notte è come il vento
spazza via le foglie e poi cambia il tempo,
ma questa notte è come il mare
consuma la voglia che ho di sognare!




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Il mio sogno è nutrito d’abbandono,
di rimpianto. Non amo che le rose
che non colsi, le cose
che potevano essere e non sono state.

GUIDO GOZZANO


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