C'era un tempo sognato ...Che bisognava sognare!



Canzone d’amore.

Per dire cos’ hai fatto
di me, non ho parole.
cerco solo la notte
fuggo davanti al sole.
La notte mi par d’oro
più di ogni sole al mondo,
sogno allora una bella
donna dal capo biondo.
Sogno le dolci cose,
che il tuo sguardo annunciava,
remoto paradiso

di canti risuonava.
Guarda a lungo la notte
e una nube veloce
per dire cos’ hai fatto
di me, non ho la voce.

(H.Hesse)
 

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Sono passati dei giorni senza incontrarci.
Tu sei là, dietro il traguardo dei sogni,
in un orizzonte circondato di ignoto.
E io cammino, e vedo, e dormo,
consumando i miei giorni e trascinando il mio dolce domani,
che fugge verso il passato perduto.
I sospiri consumeranno i miei giorni finché tu torni?

Nazik al-Malaika


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Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza volò via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient' altro,
è forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno.

Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!
O Dio! Non potrò trattenerli con una stretta più salda?
O Dio! Mai potrò salvarne
almeno uno, dall'onda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno?



EDGAR ALLAN POE, A dream within a dream (Un sogno dentro un sogno), 1849.
 
"Vorrei invitare i giovani a riflettere su queste parole. La prima è passione. Non c'è vita senza passione e questa la potete
cercare solo dentro di voi. Non date retta a chi vi vuole influenzare. La passione si può anche trasmettere.
Guardatevi dentro e lì la troverete. La seconda è gioia. Quello che rende una vita riuscita è gioire di quello che si fa.
Ricordo la gioia nel volto stanco di mio padre e nel sorriso di mia madre nel metterci tutti e dieci, la sera, intorno ad una tavola apparecchiata.
È proprio dalla gioia che nasce quella sensazione di completezza di chi sta vivendo pienamente la propria vita. La terza è coraggio.
È fondamentale essere coraggiosi e imparare a vivere credendo in voi stessi. Avere problemi o sbagliare è semplicemente una cosa naturale,
è necessario non farsi sconfiggere. La cosa più importante è sentirsi soddisfatti sapendo di aver dato tutto, di aver fatto del proprio meglio,
a modo vostro e secondo le vostre capacità
. Guardate al futuro e avanzate. La quarta è successo. Se seguite gioia e passione, allora si può
parlare anche del successo, di questa parola che sembra essere rimasta l'unico valore nella nostra società. Ma cosa vuol dire avere successo?
Per me vuol dire realizzare nella vita ciò che si è, nel modo migliore.
E questo vale sia per il calciatore, il falegname, l'agricoltore o il fornaio.
La quinta è sacrificio. Ho subito da giovane incidenti alle ginocchia che mi hanno creato problemi e dolori per tutta la carriera.
Sono riuscito a convivere e convivo con quei dolori grazie al sacrificio che, vi assicuro, non è una brutta parola. Il sacrificio è l'essenza della vita,
la porta per capirne il significato.
La giovinezza è il tempo della costruzione, per questo dovete allenarvi bene adesso. Da ciò dipenderà il vostro
futuro. Per questo gli anni che state vivendo sono così importanti. Non credete a ciò che arriva senza sacrificio. Non fidatevi, è un'illusione.
Lo sforzo e il duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni la realtà.

Roberto Baggio dirigente sportivo ed ex calciatore italiano 1967



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“E forse il tuo carattere non mi piaceva, né il tuo modo di comportarti, però ti amavo di un amore più forte del desiderio,
più cieco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo più concepire la mia vita senza di te.
Ne facevi parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello, e rinunciare a te era rinunciare a me stessa, ai miei sogni che
erano i tuoi sogni, alle tue illusioni che erano le mie illusioni, alle tue speranze che erano le mie speranze, alla vita!
E l’amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, i fenomeni.”

Oriana Fallaci


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"Non ho mai perso la mia innocenza, faccio sempre finta che non sia così. Sì, è un peccato. È anche un peccato vedere
tutte queste ragazze giovani che si incasinano la vita per cercare di competere con le groupie dei vecchi tempi, le GTO
e tutte le altre.
Noi abbiamo nostalgia di loro e bei ricordi quanti loro ne hanno di noi. Adesso è una vergogna.
C’è un pezzo su Physical Graffiti, intitolato Sick Again, in cui dico quanto mi dispiace per loro:
Tieni strette le pagine del tuo sogno adolescenziale nella lobby dell’Hotel Paradise / Nel circo delle regine di L.A.
imparerai presto qual è la strada che porta verso il basso”
.
Hanno 12 anni, un attimo dopo ne hanno 13 e sono già oltre il limite. È una vergogna, non hanno lo stile che avevano le
ragazze ai vecchi tempi, nel 1968. Non che non mi piaccia, ma la prendo sul ridere. È divertente. Mi manca tutto il casino.
La corsa sfrenata dalle topaie agli hotel di lusso. È stato divertente...»

Robert Plant



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Tangerine

Valuto una giornata d’estate
Trovo solo che scivola verso il grigio
Le ore mi portano angoscia.

Tangerine, Tangerine,
Riflesso vivente di un sogno
Io ero il suo amore, lei la mia regina
E ora ci sono mille anni tra noi


Penso a com’era,
Chissa se lei ricorda ancora
momenti come questi
Chissa se pensa ancora a noi. Io sì

Tangerine, Tangerine,
Riflesso vivente di un sogno
Io ero il suo amore, lei la mia regina
E ora ci sono mille anni tra noi



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Alle due estremità del mondo
lo stesso sogno
il tuo e il mio
e appartiene a qualcun altro
oppure ci troviamo
davanti al portone chiuso
le cui chiavi sono andate perse.

Bisogna accettare un’altra lingua
andarsene in un altro tempo
in un’altra terra.

Bisogna accettare la solitudine
la morte della madre
la partenza dei figli
l’assenza degli amici
l’incertezza dell’amore
e la solitudine spaventosa
dei sogni
popolati di fantasmi
e arcangeli –
che appartengono a qualcun altro

Vojka Smiljanić-Đikić


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Dimmi che è solo un sogno
o al massimo un altro racconto di Borges;
che i sentieri che percorre l’amore
sono labirinti che si biforcano
e si perdono, si biforcano
e si perdono, e che il tuo ricordo
è solo un uccello che attraversa
in volo
gli incerti confini della poesia.
Un altro universo
tra le migliaia di universi possibili.
Un’ultima,
e dolce,
e superba
metafora dell’oblio...

Alfonso Brezmes - Madrid 1966


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“La colpa, secondo me, è dei sogni. I sogni sono infami, brigadie’. Sono subdoli e traditori, i sogni.

Ti convincono che la realtà, in fondo, non è del tutto vera, che si può cambiare, che si può migliorare.

I sogni ti creano qualcosa nella testa e ti fregano, perché poi senza i sogni non riesci a campare più.”


Rondini d'inverno: Sipario per il commissario Ricciardi (Maurizio De Giovanni)


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Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?

Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.

Charles Bukowski



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“L’anima sogna qualcuno che la ospiti,
i piedi sognano di camminare con questo ospite (…)
gli occhi sognano una lingua segreta che non ha bisogno di parole”.

Zhabiya Khamis (Emirati Arabi Uniti)


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Se potessi ti comprerei una casa grande enorme
capace di contenere la tua anima
e la riempirei con tutti i tuoi sogni grandi e piccoli.

DAVID GROSSMAN
 

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Sapevo che tu mi sognavi.
Perciò non potevo dormire. (da Il sogno)

Anna Andreevna Achmatova
 

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„Se credi nei tuoi sogni, puoi star certo che nessuna forza né un tornado né un vulcano né un ciclone
potrà mai portarti via l'amore perché l'amore esiste per conto proprio.“

Johnny Depp
 

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„Ci addormentavamo vicini vicini, senza che ci importi dove inizia uno e finiva l'altro,
né di chi sono queste mani o questi piedi, in una complicità così perfetta che ci
incontravamo nei sogni e il giorno dopo non sapevamo chi aveva sognato chi e
quando uno si muove tra le lenzuola l'altro si accomoda negli angoli e nelle curve
e quando uno sospira sospira anche l'altro e quando uno si sveglia si sveglia anche l'altro.“

Isabel Allende
 

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Amore a prima vista

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E’ bella una tale certezza
ma l’incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano –
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole?
uno “scusi” nella ressa?
un “ha sbagliato numero” nella cornetta?
– ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla all’altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell’infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
in cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.


Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

Wisława Szymborska
 

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Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano

e come s'affonda nell'acqua
immergiti nel sonno

n.uda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà

anima mia
chiudi gli occhi
piano piano

abbandonati come nell'arco delle mie braccia

nel tuo sonno non dimenticarmi

chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni

dove brucia una fiamma verde
anima mia.




(Nazim Hikmet, Poesie d’Amore)




 
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„Il tuo corpo bianco come la luna dei sogni. I tuoi occhi aperti su un enigma. Le tue mani sapienti. Scendo in fondo al mare
e subito prima di morire tocco una pietra rotonda. La pietra mi riporta in superficie. Non cerco di capire cosa accade, mi sdraio
sul tuo corpo e ascolto ciò che dicono le stelle. Una voce cerca di rompere l'incantesimo ma non ci riesce. Sei talmente tu,
talmente bella. Un dono della morte. Il mio corpo non riesce a crederci, non credo al mio corpo.
(...) Rinuncio al mio corpo e mi abbandono al tuo, rinuncio alla mia anima. Sei il vuoto nel mio cuore, il limite nel mio pensiero.“

Efraim Medina Reyes (scrittore colombiano 1967)
 

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Il sogno di Mishima - Skoll Skoll

2015 – Tributo a Yukio Mishima e al Giappone tradizionale.
Un disco nel quale sono raccolte tutte le canzoni che Skoll
ha dedicato negli ultimi dieci anni allo scrittore giapponese,
proposte in nuove versioni 2.0 riarrangiate e remixate.
Un’opera rock che si apre con un brano inedito (“Il sogno di Mishima”) che ne rappresenta lo spirito.




Ho sognato un Giappone ricoperto di ciliegi in fiore
Di giovani desti, di muscoli caldi
La tensione dei tendini come archi di acciaio
Orizzonte di sguardi tesi al sole infuocato
nello specchio di spade!
Le foglie del bushidō ora che taglio giù mi
circondano ovunque!
Ora che taglio giù dentro al disco di fuoco!
Ora che taglio giù come un giro di danza!
A ricordarvi come sono fatto io, a ricordarvi chi sono io!
La spada non cede, è sinfonia del metallo
Dolce suono distorto che vibra nell'aria per
realizzare quel sogno!
Le foglie del bushidō ora che taglio giù mi
circondano ovunque!
Ora che taglio giù dentro al disco di
fuoco!
Ora che taglio giù come un giro di danza!
A ricordarvi come sono fatto io, a ricordarvi
chi sono io!
A ricordarvi come sono io, a ricordarvi chi sono
io!



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