Crypto Art e Blockchain, la nuova frontiera del collezionismo

cottone

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Volenti o nolenti questo è il futuro del collezionismo





Rarepepe, il primo rivoluzionario esperimento di arte su Blockchain.


Pepe the Frog, è un meme di Internet che è in circolazione fin dal 2006 grazie al suo ideatore, il vignettista Matt Furie. La sua diffusione ha avuto una spinta anche per alcune polemiche e strumentalizzazioni politiche, in riferimento al suo utilizzo da parte di alcuni movimenti di estrema destra pro-Trump.
Comunque rimane il fatto che la Rana Verde, in pochi anni, ha avuto un successo virale sul web, specialmente negli ambienti dei cripto-entusiasti (Reddit, chat Telegram, blog vari), dove è stata praticamente adottata e ha ispirato l'idea di farne una serie collezionabile.
Così, il 6 settembre 2016 è nata la prima carta della collezione, appunto"Rarepepe" (tiratura 300 pz.),che da il nome all'intera collezione e nella quale vi è rappresentato Satoshi Nakamoto ovvero il creatore di Bitcoin. Lo stesso giorno è nata la "Shitcoin card", seguita, il 13 settembre, da "MtGox Euphoria", e così via fino alla chiusa definitiva (aprile 2018) con un totale di 1744 cards.
Inizialmente le carte si scambiavano tramite criptvaluta Xcp, ma dal 2017 è stata scelta "Pepecash",ovvero una delle carte stesse della collezione(tiratura701 milioni)

Rarepepe è il primo esperimento di Comic Art moderna, distribuita tramite la tecnologia della blockchain, tecnologia che, senza dubbio, è da considerarsi "la" rivoluzione industriale di questo secolo.
Riconosciuto il fatto che Bitcoin è stata la prima criptovaluta ad utilizzare una blockchain, Rarepepe può considerarsi "storico" in qualità di primo esperimento di collezionismo ad utilizzare la Blockchain di Bitcoin (protocollo Counterparty).
Quindi Rarepepe è indissolubilmente legato a Bitcoin, visto che, in fin dei conti non è altro che una cronologia della storia di Bitcoin traslata a meme.

Una delle caratteristiche che rende la collezione Rarepepe rivoluzionaria, è quella che è anche stata data l'opportunità nonché la libertà a ciascuna persona di poter partecipare all'esperimento, e di conseguenza, di diventare un artista 2.0, creando una carta o una gif animata, firmandola digitalmente in blockchain e di conseguenza rendendola immortale.

Le carte tokenizzate, portano infatti il collezionismo su un livello superiore.
Infatti, con le carte tokenizzate, oltre a soddisfare il Santo Gral del collezionista, ovvero quello di essere un bene scarso, raro ed in tiratura limitata, viene anche definitamente superato il concetto di bene posseduto fisicamente. Ovviamente il collezionista dovrà entrare nell'ottica di possedere un opera digitale e non un classico oggetto da appendere al muro, un concetto che è ancora poco comprensibile, soprattutto alla vecchia generazione legata al materico, ma che è, appunto, la sfida di cui stiamo parlando, un cambio di paradigma culturale.
La novità è quella che, iI token, può essere scambiato e trasferito velocemente con un semplice click , ad un collezionista che si trova dalla parte opposta del pianeta.
Tutto questo, grazie alla Blockchain, in maniera totalmente sicura e anonima, senza costi di intermediazione o timori che l’oggetto arrivi a destinazione con qualche ammaccatura o contraffazione.
La genialità delle carte tokenizzate , oltre a quella della tiratura (locked) è quella che risultano indivisibili, non replicabili, non copiabili, non falsificabili. Ancora, è possibile procedere al "burn", ovvero mandare alcune carte ad un indirizzo particolare dove vengono bruciate, in maniera tale da diminuire il supply (flottante) e rendere la carta ancora più rara ed ambita.
Tutte queste caratteristiche, conferiscono al fenomeno della cryptoart un fascino, una freschezza, una ventata di innovazione e un entusiasmo che lo renderanno distruptive.
 
Questo è il futuro del collezionismo.... un bel ciufolo!
Le criptovalute e la blockchain hanno un valore. Non lo metto in discussione, anzi.
Detto questo, la follia di taluni vorrebbe viralizzare tale fenomeno.
Non è così e non sarà mai così.
E' una tecnologia che si farà spazio ma non diventerà il tutto.
Pensarla diversamente è ridicolo.
 
Non ho solo capito se la super.ca.zzola prematurata è a destra :mmmm:
 
bravo Cris
 

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Capisco perfettamente che oggi sia difficile immaginare una esplosione del fenomeno a livelli virali...ma le avvisaglie ci sono già state con l'esperienza "cryptokitties" ( blockchain ethereum) con i prezzi di ogni singolo gattino arrivati fino a decina di migliaia di dollari.
In fin dei conti pensa quando ( e ti assicuro che ci stanno già lavorando molte aziende) faranno delle app o piattaforme dove si potranno scambiare le figurine più famose, tipo quelle dei calciatori Panini o quelle di Pokémon ... immagina.


Naturalmente il collezionismo cartaceo rimarrà sempre vivo , però non si può non vedere la rivoluzione dietro l'angolo
 
Capisco perfettamente che oggi sia difficile immaginare una esplosione del fenomeno a livelli virali...ma le avvisaglie ci sono già state con l'esperienza "cryptokitties" ( blockchain ethereum) con i prezzi di ogni singolo gattino arrivati fino a decina di migliaia di dollari.
In fin dei conti pensa quando ( e ti assicuro che ci stanno già lavorando molte aziende) faranno delle app o piattaforme dove si potranno scambiare le figurine più famose, tipo quelle dei calciatori Panini o quelle di Pokémon ... immagina.


Naturalmente il collezionismo cartaceo rimarrà sempre vivo , però non si può non vedere la rivoluzione dietro l'angolo

Capisco e sicuramente sarà cosi, quello che dici riguarderà una nuova forma di collezionismo ( ce ne sono tante, una piú una meno) sarà sicuramente un successo.
L' Arte é altra cosa !
 
Esempio. Tu compri , direttamente dal tuo divano, un pacchetto virtuale di figurine (paghi con criptvaluta o con carta di credito) ti ritrovi 5 figurine che ti verranno assegnate random ma che naturalmente segue un algoritmo che ti estrae più difficilmente le figurine più rare.
inoltre ogni figurina avrà una tiratura limitata (esempio Crisitiano Ronaldo solo 200 figurine al mondo , Kevin Lasagna 1.500, Sergio Pellissier 2.000)
Andrai a riempire l'album virtuale e naturalmente ti verrà assegnato un ranking ovvero una graduatoria del livello di completezza del tuo album da condividere con tutti i partecipanti.
Tutto ciò ti invoglierà a cercare di scalare le posizioni del ranking e ti spingerà a comprare più pacchetti possibile in modo da trovare le carte mancanti e soprattutto le carte rare che non escono a nessuno...
Poi immagina che nell'app ci sia inserito anche un mercatino dovei potersi scambiare la carte che ti mancano...potrai scambiare o comprare per il prezzo che sarai disposto a sborsare, da un tizio che magari abita dall'altra parte del mondo, la carta che ti manca e che ti sta tanto a cuore....
 
Ultima modifica:
io le compro se le vende Catone
 
Capisco e sicuramente sarà cosi, quello che dici riguarderà una nuova forma di collezionismo ( ce ne sono tante, una piú una meno) sarà sicuramente un successo.
L' Arte é altra cosa !

No parliamo solo di collezionismo, ma anche di arte, soprattutto se un artista crea delle vere e proprie opere e mette in blockchain le proprie idee creative , rendendole immutabili, non falsificabili, non duplicabili ed immortali
 
Cottone, famose a capì.
Tu di Arte, intesa come collezionare Arte figurativa di Artisti veri, non conosci nulla e non hai evidentemente neanche la benché minima idea di quello di cui stai parlando.
Non è collezionare figurine, collezionare poster, giocare a gattini sulla blockchain di ethereum. Capito?
Si parla di un fenomeno di altra rilevanza culturale.
Non metto in discussione la blockchain e i cambiamenti che apporterà.
Però evita fantasiose applicazioni su capi per te minati con tanto di paternalismi sul futuro del mondo.
Danneggi l'immagine del settore cryptocurrency e passi anche da cialtrone esaltato.
Davvero, lascia stare.
Su campi a te totalmente sconosciuti evita questi voli pindarici.
 
Hai ragione Doctor83, forse la mia immaginazione sta correndo troppo e lungi da me fare dei paternalismi sul futuro del mondo del collezionismo....
Volevo solo condividere il mio entusiasmo e manifestare la mia sensazione che con l'avvento delle blockchain e delle cryptovalute, sta arrivando qualcosa di grosso nel mondo dell'arte e del collezionismo....tutto qui...e volevo avere delle opinioni da voi che bazzicate per passione o per lavoro questo settore.

...grazie comunque per le vostre risposte.
Ai posteri
 
Premesso che ieri ho rimosso questo 3D in quanto conteneva link promozionali, che chiederei quindi di evitare stavolta.
Premesso che in questa sezione del 3D non ci si occupa di blockchain o cryptovalute.

Potranno anche esserci sempre nuove forme di pagamento, ma la modalità di pagamento nulla ha a che vedere con il collezionismo di arte.

Questa fuffa non ha nulla a che vedere con il collezionismo in arte nè con l'investimento in arte. In nessun modo.
Quindi @cottone, al netto del tuo entusiasmo, NON "sta arrivando qualcosa di grosso nel mondo dell'arte e del collezionismo".
Cerca altre applicazioni delle crypto perchè questa E' UNA BOIATA GALATTICA.
 
Tu non volevi condividere il tuo entusiasmo.
Tu sei entrato in casa di estranei, senza bussare e urlando come un matto ubriaco.
Usi terminologia specifica compresa dall'1% della popolazione mondiale senza adottare un linguaggio semplificato utile alla comprensione altrui.
Sai perché?
Perché le cryptocurrency sono una ossessione tua e di tanti altri. Vi ci dilettate come adolescenti davanti a due *****. Ci passate sopra intere ore della giornata senza rendervi conto che vi state alienando dal mondo.
La blockchain non è una realtà nel mondo reale. Le sue applicazioni ad oggi sono estremamente limitate.
Ha un altissimo potenziale, vero, che tuttavia non giustifica tali atteggiamenti.
La finiste con questi comportamenti da tempesta ormonale e iniziaste a valutare la tecnologia per quello che è oggi, fareste un favore a voi stessi e alla collettività.
Ripeto, conosco bene l'argomento, ma certi atteggiamenti altamente diffusi nella rete li detesto.
 
Chiedo scusa a tutti se ho esagerato nei toni e mi sono fato prendere dall'entusiasmo (mi sembra comunque di non aver offeso nessuno nè di aver urlato come un matto ubriaco)

dissento totalmente in riferimento alla frase del moderatore Biagio.tv
"questa fuffa non ha nulla a che vedere con il collezionismo in arte nè con l'investimento in arte. In nessun modo"

ma, quella dell'arte tokennizzata ( ovvero un pezzo di arte viene reso token e messo in blockchain)
sarà una fenomeno importante e sempre più esteso nel panorama del collezionismo/arte

In merito, mi risulta anche un bel articolo su Il Sole24h di domenica 20 gennaio 2019
 
Questo è il futuro del collezionismo.... un bel ciufolo!
Le criptovalute e la blockchain hanno un valore. Non lo metto in discussione, anzi.
Detto questo, la follia di taluni vorrebbe viralizzare tale fenomeno.
Non è così e non sarà mai così.
E' una tecnologia che si farà spazio ma non diventerà il tutto.
Pensarla diversamente è ridicolo.

Forse qui non si é capito bene cos'é la - o una - blockchain, letteralmente "catena di controllo", ossia un processo, un sistema di scambio di informazioni, disponibili contestualmente a tutti i partecipanti a quella determinata "catena", e immodificabili per sempre.
Le criptovalute non c'entrano nulla con il concetto di blockchain, anche se poi su tale processo si basano.

La blockchain potrebbe essere un toccasana in campo artistico quale archivio immodificabile e non manipolabile per tutte le autentiche, certificazioni, vissuto o comunque notizie rilevanti di tutti i manufatti artistici.
Anzi, io ritengo che, in un prossimo futuro, una apposita piattaforma basata sulla tecnologia blockchain costituirà la più sicura fonte di autentica di qualsiasi prodotto d'arte.

Il resto può benissimo costituire un esercizio intellettuale che potrà anche avere un discreto successo in un mondo che deve inventarsi ogni giorno qualche novità, a costo di intelligenza e buon gusto, ma fuori da quello che consideriamo l'arte ed il suo mercato.
 
Nella blockchain puoi potenzialmente inserire anche atti notarili e cartelle cliniche.
Quindi?
Una cosa è utilizzare una tecnologia come archivio, una cosa è renderla disruptive per un settore.
L'arte userà la blockchain come ulteriore strumento di semplificazione, non sarà la blockchain a farsi possesso di un settore noto come Arti figurative.
I gattini sulla bc di Ethereum e qualche immagine tokenizzata non andranno mai a sostituire, in alcun modo, un area della comunicazione umana come quella dell' Arte a noi nota.
E, ripeto, ad oggi sono solo speculazioni, meri voli pindarici.
L'entrata in funzione del sistema richiederà almeno altri 7-10 anni.
 
come ben dice l'utente sans souci, la blockchain sarà utile all'arte anche nella catalogazione e autenticazione delle stesse opere


se cercate nel web arte+blockchain vi verranno fuori centinaia di articoli
persino la casa d'aste Crhristie ha già battuto opere su blockchain

e sono nate diverse startup italiane ( disclaimer: premetto che io non faccio parte di alcuna di esse)
Startup Italiane: quando Blockchain incontra l’Arte
 
R :L'entrata in funzione del sistema richiederà almeno altri 7-10 anni.

assolutamente d'accordo sul fatto che che ci vogliano diversi anni per fare maturare questo settore neonato
 
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