j'accuse...!

Sperone grande personaggio, che invidia per il fermento torinese che ha saputo cogliere e valorizzare, Griffa incluso almeno per un tratto.

Analisi acuta che condivido e un po' di rimpianto per periodi in cui i rapporti e i ruoli erano meno ambigui rispetto ai tentativi di disintermediazione o all'affermarsi di di nuovi profili che possono limitare gli spazi d'azione delle gallerie.
Mi è piaciuto il definirsi "raccoglitore" invece di collezionista rivendicando una libertà da costrizioni professionali ed il recupero di ciò che piace a prescindere da mode e mercato.
Vero è anche che a parte rare eccezioni, Cattelan, Stingel ad es. sono stati i "movimenti" a sostenere/spingere l'arte italiana a livello internazionale cfr. arte povera o transavanguardia e in modo minore pittura analitica.

Corretto il concetto di rarità correlata al valore altrimenti l'arte seriale seriale promossa dal marketing diventa un prodotto come tutti gli altri.
Il commento sulle donne non mi ha infastidita, accade in altri ambiti perché non nell'arte.
 
Il fatto che, notoriamente, la sua galleria sia ancora in attività non vuol affatto dire che sia lui ad occuparsene soprattutto in termini di selezione artisti contemporanei, non molti tra l'altro.
 
Il fatto che, notoriamente, la sua galleria sia ancora in attività non vuol affatto dire che sia lui ad occuparsene soprattutto in termini di selezione artisti contemporanei, non molti tra l'altro.

La Sperone Westwater è tra le gallerie di riferimento a New York ed è gestita attivamente sia da Sperone che dalla Westwater

Io mi chiedo, perchè scrivete cose a caso solo per far critiche, tanto per aprire la bocca... siete anche persone adulte, prima di fare un'affermazione perche' non verificate? Almeno per amore di se stessi per evitare queste figure tapine...e anche per essere informati, almeno imparare qualcosa invece di parlare solo a sproposito di questo e quell'altro dicendo inesattezze. E dai su, siamo adulti...
 
... Io mi chiedo, perchè scrivete cose a caso solo per far critiche, tanto per aprire la bocca... siete anche persone adulte, prima di fare un'affermazione perche' non verificate? Almeno per amore di se stessi per evitare queste figure tapine...e anche per essere informati, almeno imparare qualcosa invece di parlare solo a sproposito di questo e quell'altro dicendo inesattezze. E dai su, siamo adulti...

:):) saranno circa una decina di anni che si leggono, ciaooo, ..... P.S. riferimento alla moltitudine di nick-name. Se usassimo una bilancia, peserebbe più sulle inesattezze ...
 
La Sperone Westwater è tra le gallerie di riferimento a New York ed è gestita attivamente sia da Sperone che dalla Westwater

Io mi chiedo, perchè scrivete cose a caso solo per far critiche, tanto per aprire la bocca... siete anche persone adulte, prima di fare un'affermazione perche' non verificate? Almeno per amore di se stessi per evitare queste figure tapine...e anche per essere informati, almeno imparare qualcosa invece di parlare solo a sproposito di questo e quell'altro dicendo inesattezze. E dai su, siamo adulti...

Prima cosa datti na calmata.
Se.ti fa stare più sereno si può proporre alla redazione che tu verifichi ogni post prima che venga pubblicato.
Secondo, tu conosci nel profondo le dinamiche di gestione di questa galleria?. Sai nel.dettaglio quale sia l'operatività di Sperone?
Terza cosa, non c'è nessuna critica o accusa, ho solo riportato cio che lo stesso Sperone ha detto.
 
L'arte italiana? Siamo ai minimi storici. Parla Gian Enzo Sperone

L'arte italiana? Siamo ai minimi storici. Parla Gian Enzo Sperone


La domanda contiene già la risposta, nel senso che la critica ormai ha una posizione marginale: i consultant dominano, fatturano cifre che io e Lei non immaginiamo nemmeno, esattamente come nei settori più ordinari (come la moda) ci sono i cosiddetti influencer.

....................
Ci siamo arrivati perché questa è una società imperfetta. Possiamo dare un numero all’imperfezione? No: stiamo andando verso una presenza soffocante del marketing. E anche gli intellettuali e gli artisti assumono i modi e le cadenze di quelli degli uffici pubblicitari delle grandi aziende.
A me a scuola hanno insegnato che la qualità va di pari passo con la rarità. Dunque se tu produci un quadro al giorno e pensi che ognuno sia un capolavoro, sei fuori strada.

Caro Sperone, ce lo dice Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, perché siamo arrivati qui.
Dalle sue riflessioni sulla manipolazione attraverso i mass media:


- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".

- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti.


infatti per conto mio il tuo intervento era attinente.OK!
 
infatti per conto mio il tuo intervento era attinente.OK!

Non credo smw si riferisse a quel post direi condivisibile ma ad altri a partire da giudizi come ritenere S. fuori dal giro, non comprenderlo più o non selezionare direttamente gli artisti.

Anche limitandosi al mero contenuto dell'intervista mi pare egli dica tutt'altro, visto che si esprime sui "propri" in un caso evidenziando anche di aver perso la sintonia.
 
Non credo smw si riferisse a quel post direi condivisibile ma ad altri a partire da giudizi come ritenere S. fuori dal giro, non comprenderlo più o non selezionare direttamente gli artisti.

Anche limitandosi al mero contenuto dell'intervista mi pare egli dica tutt'altro, visto che si esprime sui "propri" in un caso evidenziando anche di aver perso la sintonia.

Non ho compreso cosa cogli dall'intervista...cogli forse che ha un interesse attivo per larte contemporanea?
 
Sei tu quello che non è sereno perchè dici inesattezze e le dici con acredine quindi evidentemente sei te che dovresti ricomporti.

Certo che conosco come lavora la galleria, e ti ripeto che Sperone ha una gestione diretta della galleria al pari della Westwater ed entrambi sono ritenuti un'istituzione non solo a NY ma nel mondo dell'arte. Ancora una volta, un po' di umiltà vi farebbe bene e anche approfondire, usare piu' che orecchie che la bocca (o la tastiera). E anche imparare che, dopo che si viene sbugiardati per un'inesattezza detta, invece di aggredire sarebbe meglio ammettre di aver sbagliato. Se ne uscirebbe piu' dignitosamente.

Se lo dici tu.
Allora evidentemente nell'intervista ha raccontato un sacco di inesattezze.
 
Se lo dici tu.
Allora evidentemente nell'intervista ha raccontato un sacco di inesattezze.

Bisogna anche saper capire quello che si legge però...perchè io alle vostre conclusioni balzane non ci sono mica arrivato.
Dai chiudiamola qui altrimenti annoiamo gli altri.
 
Bisogna anche saper capire quello che si legge però...perchè io alle vostre conclusioni balzane non ci sono mica arrivato.
Dai chiudiamola qui altrimenti annoiamo gli altri.

Io ho espresso solo un pensiero basandomi sulle parole del diretto interessato. Se tu ritieni il pensiero folle basandoti su conoscenze tue che non si sa dove derivino, libero di farlo.
Detto ciò ho grande stima per Sperone e trovo affascinante il suo eclettismo collezionistico.
 
Non ho compreso cosa cogli dall'intervista...cogli forse che ha un interesse attivo per larte contemporanea?

Scusa Viale o Bertozzi & Casoni mi sembrano contemporanei come altri che sono presenti nel sito della galleria.
Che poi uno dei protagonisti più importanti e riconosciuti a 80 anni si dedichi a ciò che lo appassiona e lo diverte se vuoi in un ruolo più collezionistico ci sta, alla fine ha dato e molto.
La disintermediazione e la sovrapposizione di ruoli ha ridotto gli spazi di manovra dei galleristi e un movimento come l'Arte Povera, la gran parte degli artisti italiani attualmente più quotati e riconosciuti arriva da lì, lascia un vuoto non semplice da colmare.
 
Scusa Viale o Bertozzi & Casoni mi sembrano contemporanei come altri che sono presenti nel sito della galleria.
Che poi uno dei protagonisti più importanti e riconosciuti a 80 anni si dedichi a ciò che lo appassiona e lo diverte se vuoi in un ruolo più collezionistico ci sta, alla fine ha dato e molto.
La disintermediazione e la sovrapposizione di ruoli ha ridotto gli spazi di manovra dei galleristi e un movimento come l'Arte Povera, la gran parte degli artisti italiani attualmente più quotati e riconosciuti arriva da lì, lascia un vuoto non semplice da colmare.

Viale dice di non trattarlo più, anche se in effetti sul sito ancora ce.
Detto ciò, mi pare lampante che oggi le gallerie di riferimento per l'arte contemporanea che conta siano altre.
 
Ma infatti. Si è letto un articolo e si è provato a commentarlo. Espressioni come "figure tapine", o che altro, le trovo del tutto fuori luogo.
In ogni caso, dallo stesso articolo di Sperone, leggo che: "il modello della mia galleria americana sta declinando, perché non esistono più movimenti.".
E Sperone prosegue parlando (non senza toni nostalgici) di una certa modalità di fare arte che in Italia non esiste più (il riferimento è a "movimenti" artistici, ed è un riferimento che estendo anche in senso più lato, ad una certa immobilità che mi sembra di cogliere nelle sue parole ("è sempre più seducente una bella ragazza che va a trovare un signore per dargli dei consigli, piuttosto che il sottoscritto che sta in una galleria ormai prevedibile a ripetere sempre le stesse cose").

Immobilità (proprio dalle sue ultime parole mi arriva l'idea di un'Arte che oggi "va", dal collezionista, e non il collezionista che va dall'Arte recandosi nella galleria: beninteso, possiamo discutere finché si vuole del fatto se questo modello piaccia o non piaccia, se sia giusto che sia l'Arte e/o l'Artista a proporsi e far marketing - e non vedo cosa glielo potrebbe vietare :) - oppure no: ma questa è la realtà con cui occorre confrontarsi se si vuole continuare a cavalcare un mercato. Mercato che peraltro oggi è meno florido rispetto al passato) che a mio parere nulla toglie all'importanza storica di un Gallerista.

Ma non posso evitare di pensare che il dissenso di Sperone davanti ad una dinamicità a cui non è abituato alla fine non sia poi nemmeno nulla di nuovo sotto il sole. Voglio dire, da che mondo è mondo (basterebbe solo pensare al modo di lavorare, in qualsiasi settore, che ci hanno raccontato i nostri nonni ;) ) l'avvicendamento generazionale ha sempre fatto capolino creando sicuramente in noi il fascino di altri periodi, ma anche rendendo evidente il fatto che nel frattempo tutto è andato avanti. Tanto più in un momento in cui si è assistito ad un balzo tecnologico che rende tutto alla portata. Piace? Non piace? Questo è.

Poi potrei continuare le riflessioni su quanto detto da Sperone, commentando ciò che lui dice a proposito dei "movimenti" (questa volta artistici), che a quanto pare in Italia non esistono più (lui cita ad ultimo l'Arte Povera) e, come dicevo con alcuni amici, sul fatto che oggi è un pò impossibile, per così dire "cattarli su tutti" :D

Ma termino qui, rimandando al mittente (per quanto mi riguarda avevo provato a gettar acqua sul fuoco :) , che se uno vuole "la ragione" non sia mai che gliela neghi :)) presunte "figure tapine" che non mi appartengono :) (ri-edit: non, almeno in questo caso :D, che ne faccio a quintalate eh ;) ), e proponendovi un articolo che parla di "cambiamenti tettonici" (tectonic shifts in the art world) nel mondo dell'arte :), che commentavo poco fa, sempre insieme ad alcuni amici (edit: che ne sanno certamente molto più di me, importante specifica!) :)

Art Basel Executive Noah Horowitz Is Joining Sotheby's as a Gallery Whisperer, the Latest Sign of Collapsing Categories in the Industry

Che dire: oltre a questo ci sarebbe ancora molto altro da dire, ma mi fermo qua :)

Saluti a tutti sempre e comunque :)

Corretto.
D'altra parte chi abbia, nel caso, fatto figure tapine è evidente.

Sperone è stato un grande ma ora il suo tempo è passato ed i protagonisti, due dei quali cita lui stesso, a torto od a ragione, sono altri.
Non vi è nulla di 'eternamente immutabile', tanto meno il mercato dell'arte.
 
Scusate, tutte queste analisi per ribadire quello che lo stesso Sperone ha dichiarato, di aver già dato, di aver tirato un po' i remi in barca e di divertirsi ormai più nel ruolo di collezionista. Per voi ormai ha fatto il suo tempo, per me... C'è ne fossero!!

Sui movimenti però dissento, cosa c'è stato di significativo dopo la Transavanguardia? Che pure non mi piace. E non credo sia colpa solo degli artisti ma di quel mix o sinergia (orribile parola!) Artista-Critico-Gallerista che non esiste più o non sappiamo più fare.
 
Scusate, tutte queste analisi per ribadire quello che lo stesso Sperone ha dichiarato, di aver già dato, di aver tirato un po' i remi in barca e di divertirsi ormai più nel ruolo di collezionista. Per voi ormai ha fatto il suo tempo, per me... C'è ne fossero!!

Sui movimenti però dissento, cosa c'è stato di significativo dopo la Transavanguardia? Che pure non mi piace. E non credo sia colpa solo degli artisti ma di quel mix o sinergia (orribile parola!) Artista-Critico-Gallerista che non esiste più o non sappiamo più fare.

Bhe, non sembrava così ovvio a tutti.
D'altra parte non vedo cosa ci sia di male nel discutere ed argomentare in merito ad una intervista. Questo non è forse un forum?.
Detto ciò è evidente che Sperone sia stato un protagonista del sistema arte che fu. Ciò non significa debba esserlo oggi.
E non vedo perché cercare sinergie del passato, le cose cambiano e ciò che ha funzionato non è detto sia adatto ai tempi odierni.
 
Bhe, non sembrava così ovvio a tutti.
D'altra parte non vedo cosa ci sia di male nel discutere ed argomentare in merito ad una intervista. Questo non è forse un forum?.
Detto ciò è evidente che Sperone sia stato un protagonista del sistema arte che fu. Ciò non significa debba esserlo oggi.
E non vedo perché cercare sinergie del passato, le cose cambiano e ciò che ha funzionato non è detto sia adatto ai tempi odierni.

Per carità tutti liberissimi di esprimersi come altri di dissentire, a partire dall'attribuirgli un tempo che fu mentre per me è ancora protagonista... ma sarà forse semplice questione generazionale".

Le "sinergie del passato" hanno portato gruppi di artisti ad un'affermazione e riconoscimento internazionale di cui tuttora beneficiano e che non credo avrebbero ottenuto in ugual misura da singoli. Esistono alcuni fuoriclasse, li ho anche citati ma nulla di simile è avvenuto poi con un così formidabile effetto traino.
Mi limito a guardare i risultati e l'incapacità di fare sistema e convogliare risorse disperdendole in mille rivoli si riflette purtroppo sul mercato dell'arte come in molti altri ambiti.
 
D' accordissimo con Loryred, qui manca la sinergia fra gli attori in gioco, di un azione corale!!! I modelli vincenti ci sono, basterebbe applicarli...non c'è comunque da sorprendersi, è lo specchio di una società sempre più individualista...
 
Provo a chiarire visto che il senso di un forum lo comprendo scrivendoci anch'io, la mia obiezione non riguardava la libertà di esprimere un'opinione ma il confutare la posizione di Sperone per arrivare a confermare quanto ha espresso nell'intervista rispetto a me che nella sostanza ne condivido analisi e contenuti.

Mi domando se esiste un'avanguardia attualmente in Italia nel senso della condivisione di temi, di ideali anche politici, del ruolo dell'intellettuale, di motivazioni che fanno da collante e creano una "massa critica", importanti a maggior ragione quando un Paese è piccolo e un'economia fragile. I movimenti nascevano su una matrice comune, a volte non nascondo anche con qualche forzatura, ma hanno garantito a diversi artisti un'affermazione duratura e riconosciuta. Ora tutto appare improntato ad un estremo individualismo, al privilegiare il marketing rispetto ai contenuti con qualche fenomeno isolato ma all'interno di una realtà frammentaria, per carità può essere proprio questo un segno dei tempi.

Il "movimento a posteriori" non mi pare abbia una grande utilità, anzi più volte sono stati associati a gruppi per mero opportunismo artisti che con essi poco avevano a che fare o avevano toccato solo marginalmente quelle ricerche/tematiche con rivalutazioni effimere e creando molta confusione.

Come ho già scritto manca il "fare sistema" e mi domando retoricamente se è Sperone ad aver tirato i remi in barca (vs. posizione) o se è tutto il resto che è venuto a mancare (mia) anche alla luce di forme di forte concorrenza quale art advisor/fondi oltre ad NFT/tecnologia che ridimensionano gli spazi di manovra anche di galleristi ad alto livello.
 
Mi domando se esiste un'avanguardia attualmente in Italia nel senso della condivisione di temi, di ideali anche politici, del ruolo dell'intellettuale, di motivazioni che fanno da collante e creano una "massa critica", importanti a maggior ragione quando un Paese è piccolo e un'economia fragile. I movimenti nascevano su una matrice comune, a volte non nascondo anche con qualche forzatura, ma hanno garantito a diversi artisti un'affermazione duratura e riconosciuta. Ora tutto appare improntato ad un estremo individualismo, al privilegiare il marketing rispetto ai contenuti con qualche fenomeno isolato ma all'interno di una realtà frammentaria, per carità può essere proprio questo un segno dei tempi.

gli anni settanta e i movimenti radicali o di avanguardia sono scomparsi da 50 anni.
Non vedo alcun segnale che possa far nascere situazioni analoghe anche perché - come giustamente hai fatto notare - il marketing spinge l'arte come forma di investimento, che ben poco ha a che fare con cultura e creazione di massa critica.

L'individualismo è ormai la regola su cui regge tutta 'sta grande menzogna, sia dell'artista e sia del collezionista:(

Sono in una giornata da pessimista, eh?:D
 
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