j'accuse...!

Grazie @Alessandro Celli, articolo direi cordialmente pungente. Non ho ancora avuto l’occasione di visitare né il Maxxi né il Macro, ma forse non ho fatto male. Spero di essere smentita :)
 
se è qualcuno fra di Voi
ci dica dove lo ha nascosto:mad:
 

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ti rispondo anche se ero molto occupato, io no.
 

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Non è scomparso...
È in gita Sabbioneta da un parente più blasonato...
Anche lui smarrito poi ritrovato.
:):p Ciao!! a entrambi.

La scoperta della tomba di Vespasiano Gonzaga, il signore che fondò Sabbioneta, permise un eccezionale ritrovamento.

Era il Toson d'Oro (vedi foto), il prestigioso simbolo dell'ordine cavalleresco istituito da Filippo il Buono nel 1430 a Bruges e diventato nel XVI secolo la più potente organizzazione cavalleresca del mondo:

Vespasiano l'aveva ricevuto dalle mani di Ottavio Farnese nel Duomo di Parma, dopo esserbe stato ufficialmente insignito dall'imperatore Filippo II nel 1585, quale giusto riconoscimento a un uomo che si era segnalato per il suo coraggio, l'ampiezza del pensiero, l'amore per la cultura e la magnanimità.

Sabbioneta: la storia di Vespasiano Gonzaga e del Toson d'Oro | Bandiere Arancioni TCI

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abbio 10 e lode.
 
Risponderà alla domanda la "Scienza" adesso che ha risolto brillantemente un altro annoso quesito...
:):p Ciao!!

In base ad una ricerca francese lo yogurt si può mangiare anche se è scaduto a patto che la confezione non sia alterata, non siano presenti rigonfiamenti, il prodotto non emani un cattivo odore o sia presente della muffa.
In questi casi può fare stare male.

Yogurt scaduto: per quanto tempo ancora si puo mangiare con sicurezza?
 
C'è un po' di confusione però a mio parere nell'articolo.

in realtà la confusione va oltre l'articolo;)

la Sezione Specializzata in materia d’Impresa del Tribunale di Roma, con la sentenza n. 13461 del 26 giugno 2019, ha dichiarato inammissibile la domanda finalizzata al mero accertamento della non autenticità di un’opera d’arte.

qualche significativo estratto :
"Il diritto di attestazione dell’autenticità non spetta neppure agli eredi dell’artista defunto."

" ..... Tali titolari dei diritti morali non hanno la facoltà di agire in giudizio per ottenere una mera dichiarazione di autenticità delle sue opere....."

" .... alla morte dell’artista l’autenticità delle opere può essere semplicemente oggetto di vari expertise, più o meno qualificati....."

" ..... Procedere pertanto ad un accertamento in termini di verità in sede giudiziale si concretizzerebbe soltanto nel conferimento di maggior valore a un determinato parere a discapito di un altro, producendo così un’alterazione delle peculiari dinamiche che contraddistinguono il mercato dell’arte....."

Una sentenza che prende a martellate un sistema (archivi & fondazioni) retto giuridicamente sul nulla.:o
 
in realtà la confusione va oltre l'articolo;)

la Sezione Specializzata in materia d’Impresa del Tribunale di Roma, con la sentenza n. 13461 del 26 giugno 2019, ha dichiarato inammissibile la domanda finalizzata al mero accertamento della non autenticità di un’opera d’arte.

qualche significativo estratto :
"Il diritto di attestazione dell’autenticità non spetta neppure agli eredi dell’artista defunto."

" ..... Tali titolari dei diritti morali non hanno la facoltà di agire in giudizio per ottenere una mera dichiarazione di autenticità delle sue opere....."

" .... alla morte dell’artista l’autenticità delle opere può essere semplicemente oggetto di vari expertise, più o meno qualificati....."

" ..... Procedere pertanto ad un accertamento in termini di verità in sede giudiziale si concretizzerebbe soltanto nel conferimento di maggior valore a un determinato parere a discapito di un altro, producendo così un’alterazione delle peculiari dinamiche che contraddistinguono il mercato dell’arte....."

Una sentenza che prende a martellate un sistema (archivi & fondazioni) retto giuridicamente sul nulla.:o


Ale hai la sentenza completa?
Grazie
 
purtroppo no.

Dovevi mandarmela tu, ricordi che l'avresti chiesta ad un avvocato?

Se la recuperi mandamela, grazie:bow::bow::bow:
 
purtroppo non è stata ancora pubblicata.
 
Ringrazio @techne per l'ottimo intervento! :bow:

in realtà la confusione va oltre l'articolo;)

la Sezione Specializzata in materia d’Impresa del Tribunale di Roma, con la sentenza n. 13461 del 26 giugno 2019, ha dichiarato inammissibile la domanda finalizzata al mero accertamento della non autenticità di un’opera d’arte.

qualche significativo estratto :
"Il diritto di attestazione dell’autenticità non spetta neppure agli eredi dell’artista defunto."

" ..... Tali titolari dei diritti morali non hanno la facoltà di agire in giudizio per ottenere una mera dichiarazione di autenticità delle sue opere....."

" .... alla morte dell’artista l’autenticità delle opere può essere semplicemente oggetto di vari expertise, più o meno qualificati....."

" ..... Procedere pertanto ad un accertamento in termini di verità in sede giudiziale si concretizzerebbe soltanto nel conferimento di maggior valore a un determinato parere a discapito di un altro, producendo così un’alterazione delle peculiari dinamiche che contraddistinguono il mercato dell’arte....."

Una sentenza che prende a martellate un sistema (archivi & fondazioni) retto giuridicamente sul nulla.:o

Scusate, ma quale sarebbe la novità nel riassunto di questa sentenza?
A me pare che siano tutti elementi già arci noti e che per me non prende a martellate nessun "sistema" di archivi e fondazioni.
1) non c'è alcun diritto di attestazione di autenticità riservato agli eredi
Ma questo già si sa, non a caso diversi artisti NON hanno archivi gestiti da eredi. Ma questa non automaticità di un diritto, nemmeno ovviamente esclude gli eredi dal poter gestire un archivio o una fondazione.
Nessuna novità
2) Solo l'artista in vita può dicharare l'autenticità di un'opera; dopo di lui si entra nell'ambito dell'attribuibilità o meno.
Nessuna novità.

Il tutto si traduce molto semplicemente in due considerazioni di base che a me sembrano del tutto già note e che in nessun modo alterano la situazione nè degli archivi nè delle fondazioni nè delle autentiche:
- nessuno (eredi inclusi) ha un diritto automatico o precostituito per emettere delle autentiche, ossia che nella sostanza chiunque sia esperto di un artista ha facoltà di intraprendere un percorso di attribuzione delle opere. Ovviamente sarà il mercato a valutare l'attendibilità e il valore di tali autentiche, riconoscendo quale sia l'entità più affidabile.
- una volta mancato l'artista, le attribuzioni (le "autentiche" o la "non attribuibilità") rappresentano delle opinioni, ma anche questo è logico ed evidente. Non a caso si è sempre sentito parlare di "pareri di autenticità"...

Forse mi sfugge qualcosa, ma dove sarebbe la novità di questa sentenza?
 
Caro Biagio,

Ti rispondo io, naturalmente mi riservo di leggere la sentenza in versione integrale.
E' la prima volta che un tribunale civile dice che "Tali titolari dei diritti morali non hanno la facoltà di agire in giudizio per ottenere una mera dichiarazione di autenticità delle sue opere".
Ti faccio un esempio, fondazione XXX, sapendo che tu hai a casa un'opera di XXX, ti intenta una causa civile, supponendo che la tua opera sia falsa.
Il giudice ha rigettato tale richiesta.
Questo è il modus operandi della fondazione Manzoni, che dopo aver perso le cause penali, ti intenta una bella causa ciìvile sapendo che tu sei il proprietario di un'opera di Manzoni.
 
peraltro visto che nessuna legislazione ha mai giuridicamente stabilito il diritto di archivi & fondazioni
ad esercitare ciò che tutti fanno, perché così va bene al mercato.

Ora ci sta pure una sentenza che per lo meno chiarisce:

"Il diritto di attestazione dell’autenticità non spetta neppure agli eredi dell’artista defunto."

detto ciò e rammentando che
1. le case d'asta non hanno una regolamentazione univoca ed ognuna fa come meglio crede, fra applicazione dei diritti, pubblicazione dei risultati, indicazione delle stime e delle riserve, eccetera eccetera ....
2. gli archivi e le fondazioni si occupano di autenticare ma solo perché è il cosiddetto sistema del mercato a chiederlo, giuridicamente non sono sopportate da alcuna legislazione
3. i mercanti e le tante gallerie hanno spesso "listini" molto differenti fra loro, anarchia di un mercato appassito.
4. il giro di nero in questo sistema è sotto gli occhi di tutti, ma probabilmente anche i politici sono collezionisti, quindi meglio soprassedere:cincin::cincin:

Questo mercato dell'arte ritengo sia il meno trasparente fra i tanti mercati ittici, ortofrutticoli, lattiero-caseario di cui per lo meno abbiamo primaria necessità.

"La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza" diceva Toto' ad Oriana Fallaci nel 1963

Paradossale quante cose stiamo dimenticando di questo trasparente e limpido mercato, vero?:p
 

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Caro Biagio,

Ti rispondo io, naturalmente mi riservo di leggere la sentenza in versione integrale.
E' la prima volta che un tribunale civile dice che "Tali titolari dei diritti morali non hanno la facoltà di agire in giudizio per ottenere una mera dichiarazione di autenticità delle sue opere".
Ti faccio un esempio, fondazione XXX, sapendo che tu hai a casa un'opera di XXX, ti intenta una causa civile, supponendo che la tua opera sia falsa.
Il giudice ha rigettato tale richiesta.
Questo è il modus operandi della fondazione Manzoni, che dopo aver perso le cause penali, ti intenta una bella causa ciìvile sapendo che tu sei il proprietario di un'opera di Manzoni.

Caro mmt,
sarà interessante vedere esattemente cosa dice la sentenza integrale, ma a me questa sentenza pare già vecchia e già se ne era parlato. Per questo non ci trovo nulla di nuovo.

In ogni caso non hai menzionato la cosa più probabile e consueta ossia "sapendo che uno NON è il proprietario di un'opera di Manzoni", bensì di un falso, perchè si dà il caso che le opere false esistano. Eccome. Di tutti gli artisti.
Certamente non mancheranno occasioni per tornare sull'argomento, in cui metteremo prima di tutto chi ci legge in guardia sui falsi e su come tutelarsi da questo rischio.
 
Caro Biagio,

Come dissi già su Televendite V, io con te non riesco a ragionare.
Buona continuazione con qualche altro utente.
 
chiedi a mmt cosa ne pensa delle opere presentate da
Artists — Piero Manzoni - Hauser & Wirth

considerando che
Il lascito di Manzoni va ad Hauser & Wirth - Il Sole 24 ORE

:bye::bye:

e sono di quelle che "brandizzano" in giro per fiere, eh?:censored:

Sinceramente non è che mi interessi molto chiedere a mmt cosa pensi di una cosa o di un'altra, non solo per l'atteggiamento che ha deciso di intraprendere nei miei confronti (scelta sua), ma perchè abbiamo punti di vista diversi, quasi sempre opposti, e per me non ha alcun senso un dialogo o confronto con chi scrive post che a me risultatano criptici, elusivi, spesso incomprensibili. Almeno così risultano a me.
Se sono comprensibili o di interesse per altri, ben per loro.
 
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