Giorgio Griffa 3.0

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ne ha fatta di strada questa piccola serpentina violetta... :D

dal 2012 con un hammer di 1.600 a una base di 4.000 oggi da Fidesarte...

stiamo a vedé che combina... forza serpentina violetta sei tutti noi! :yeah:
 

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ne ha fatta di strada questa piccola serpentina violetta... :D

dal 2012 con un hammer di 1.600 a una base di 4.000 oggi da Fidesarte...

stiamo a vedé che combina... forza serpentina violetta sei tutti noi! :yeah:

Non conosco bene i lavori di Griffa, ma questa mi sembra bruttina....e 4k un prezzo fuori dal mondo...a dire il vero, anche quella postata precedentemente non mi entusiasma ...
 
Non conosco bene i lavori di Griffa, ma questa mi sembra bruttina....e 4k un prezzo fuori dal mondo...a dire il vero, anche quella postata precedentemente non mi entusiasma ...

(comunque anche a me piacciono pochino entrambe... e ho l’impressione che quelle belle belle non si vedano nelle aste...)
 
Già ve ne sarete accorti tutti, di questo "Paesaggio impossibile" da Mediartrade...

Giorgio Griffa, Paesaggio impossibile...

mah... com'è possibile cotanta differenza d'immagine tra la foto del lotto in asta e quella nella pubblicazione "Un segno dopo l'altro"?

Capisco che una foto sia una foto... ma qua mi sembra addirittura un'altra tela... con una differenza di colore nel bordo superiore del primo pezzo un po' preoccupante ... per caso qualcuno l'ha vista dal vivo?

Dal vivo i colori sono questi.
Meglio non si riusciva a fotografare.
:) Ciao!!

20190326_100014.jpg
 
Mille grazie per la foto! Tutto torna, l'immagine online presente nel catalogo è stata ampiamente ritoccata. Questa riportata da Antipole è praticamente quella presente nel catalogo che citavo. Ancora grazie per il contributo!
 
“Golden ratio & Shaman”: presentazione del nuovo libro d’artista di Giorgio Griffa

Incontro con Giorgio Griffa, Martina Corgnati e Giulio Caresio.




Mercoledì 29 maggio presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Salone Napoleonico, alle ore 17.00 si presenterà il volume d’artista “Golden ratio & Shaman” di Giorgio Griffa, edito da Colophonarte di Belluno con l’Archivio Giorgio Griffa.

Per l’occasione sarà presente il maestro Giorgio Griffa, autore del libro e tra i principali esponenti a livello internazionale della ricerca pittorica contemporanea, ha collaborato ed esposto con gallerie e musei in tutto il mondo. Sue opere sono nelle collezioni – tra le altre – di Tate Modern (Londra), Dallas Museum of Art (Dallas), Fundação de Serralves (Porto), Centre d'Art Contemporain (CAC, Ginevra), Mudam (Luxembourg), MACRO (Roma), Castello di Rivoli e GAM (Torino), Museo del Novecento e Gallerie d’Italia (Milano). Attualmente è rappresentato dalla galleria Casey Kaplan di New York e dalla galleria Lorcan O’Neill di Roma e di recente ha esposto in personali al CAC (Ginevra), alla Foundation Van Gogh (Arles), alla Fundação de Serralves (Porto) e al Camden Arts Centre (Londra).

Introduce e modera l’incontro Martina Corgnati, docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Brera, curatrice e critica d’arte, ha curato decine di mostre e rassegne storiche ed è autrice di numerose pubblicazioni e biografie.

Partecipa all’incontro Giulio Caresio, giornalista e curatore editoriale che segue le attività dell’Archivio Giorgio Griffa. Un archivio che si distingue per innovazione e vitalità, tra un ambizioso progetto digitale e iniziative nel mondo dell’arte e non solo, tra cui quella editoriale che qui presentiamo.

"Golden ratio & Shaman" è il primo libro d’artista edito dall’Archivio Giorgio Griffa insieme all’editore Colophonarte. Contiene un testo di Giorgio Griffa che conduce il lettore alla scoperta dei percorsi ricchi di spunti che sono alla base dei due cicli più recenti della sua pittura. Il primo dedicato al Canone aureo, centro del lavoro negli ultimi dieci anni; il secondo, neonato nel 2018, è un omaggio a quella sapienza dello sciamano che apre porte verso l'insondabile utilizzando parole senza identità.

Colonna vertebrale del libro sono le sedici tavole a china riprodotte a cliché che fanno da ponte tra i due cicli "Golden ratio" e "Shaman", appartenendo ad entrambi.

Su una tiratura complessiva del volume di 302 esemplari, i primi trentatré in numeri arabi e i primi dieci in numeri romani sono arricchiti da un acquerello in originale, anch'esso appartenente a entrambi i cicli di lavoro di Giorgio Griffa.
 
In asta da meeting (L 274) un enorme tela di Griffa 1989. Praticamente un metro quadro di colore, "senza titolo". Che ve ne pare? Ma se l'avesse intitolato in altra maniera, facendolo rientrare in un ciclo - tipo segno e campo come molte opere di quel periodo e molto simili - avrebbe acquistato maggior considerazione? (Pensieri da pre-befana)

griffa 274.jpg
 
In asta da meeting (L 274) un enorme tela di Griffa 1989. Praticamente un metro quadro di colore, "senza titolo". Che ve ne pare? Ma se l'avesse intitolato in altra maniera, facendolo rientrare in un ciclo - tipo segno e campo come molte opere di quel periodo e molto simili - avrebbe acquistato maggior considerazione? (Pensieri da pre-befana)

Direi proprio di no. Molte opere sono "Senza titolo" e non per questo valgono di meno di quelle titolate. Noto semmai la mancanza di archiviazione. Peccato. Poco male comunque perchè l'opera è certissimamente buona, anche se non particolarmente bella. Chi la acquisterà avrà l'onere di fare le foto e inviarle all'Archivio compilando il modulo di richiesta. Una perdita di tempo e un esborso evitabilissimi se si fosse fatto tutto ciò per tempo, prima di metterla in asta. La stima di 12-14k per un 99x90 del 1989 appare corretta e la base, sempre in considerazione del tipo di opera, è un po' bassa ma tutto sommato coerente.
 
@accipicchia quelle cinque pennellate a “stella” o a “fiore” sono una particolarità interessante? Non mi pare di aver mai visto questo tipo di motivo
 
proprio quello che pensavo... quella presenza di "fiorellini" lassù in alto (oddio ho parlato di figurativo in un'opera di Griffa) mi spinge a pensare alla tela come appartenente alla blindatissima serie Alter Ego... chissà forse pensava a Matisse... e se l'avesse intitolata proprio "A Henri" come fece per "Paolo [Uccello] e Piero [Dorazio]" invece che senza titolo forse avrebbe più valore? ...boh
 
@accipicchia quelle cinque pennellate a “stella” o a “fiore” sono una particolarità interessante? Non mi pare di aver mai visto questo tipo di motivo

Non saprei. Non ricordo lavori simili. Però non li interpreterei come fiori o stelle. Sono solo "segni", come tutte le altre pennellate di Griffa.
 
:D
Griffa ha dialogato pure con Giovanni Anselmo, Gilberto Zorio e Giuseppe Penone.

A 'sto punto io preferisco loro, Matisse compreso:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

si scherza, dai.:p
 
Non saprei. Non ricordo lavori simili. Però non li interpreterei come fiori o stelle. Sono solo "segni", come tutte le altre pennellate di Griffa.

Ho dato un’occhiata sui miei cataloghi (pochi) e su internet, ma non ne ho trovati altri.
Tra l’altro, oltre alla forma “a cinque segni”, non ho trovato riferimenti ad altri lavori in cui un segno è inserito in un altro in modo così marcato.
Solo una curiosità. Non conosco il lavoro di Griffa, quindi guardo le sue opere per quello che è la mera superficie dipinta
 
A me quel lavoro non piace, come quasi tutti quelli con grandi campiture.

Matisse è uno dei riferimenti, vedi ciclo "Alter Ego" di "citazioni" e ispirazioni importanti, da lui recupera i "principi" del dipingere, colore e decorazione, in particolare l'arabesco, considerato non abbellimento ma linguaggio decorativo universale e "segno che appartiene alla mano di tutti" e come altri elementi orientali che ha utilizzato anche un recupero della "memoria" della pittura.

"C'è una vasta quantità di elementi che la storia della pittura porta con sè e tra questi c'è anche la decorazione, non le darei un privilegio positivo o negativo, l'errore a mio parere del secolo scorso è stato quello di fabbricare un bivio all'interno della questione in cui le due vie non potessero più incontrarsi. In realtà le strade sono molte di più".
 
Premio Montale 2020 - "Fuori di Casa"

Milano, 16 aprile –Museo del Novecento, Premio per la Sezione Montal/Arte alla critica Martina Corgnati e all’artista Giorgio Griffa.

Pittura indeterminabile, mostra di Giorgio Griffa - Milano

GALLERIA IL MILIONE
Inaugurazione: Giovedì 6 Febbraio dalle ore 18,00
Periodo:
6 Febbraio-27Marzo 2020
Orari di apertura: da lunedì a venerdì, h 10.30-13.00/ 15.30-19.00, sabato su appuntamento

In mostra le opere eseguite dal 1974 al 2010 interrogano “l’indefinibile complessità della materia” attraverso il “segno anonimo che è solo la traccia del pennello”. Le opere esposte, proponendo una restituzione del percorso artistico di Griffa, rendono la mostra un momento di dialogo tra le fasi che lo caratterizzano: dalle rigorose procedure degli anni ’70 sino alle opere più recenti in cui si rincorrono squillanti cromie, forme matissiane e stralci di narrazione di quella che Cerritelli definisce nel testo che accompagna la mostra come fabula picta.La figura dell’artista è intesa da Griffa come operaio della pittura: solo l’esecuzione può innescare l’indagine critica e analitica e al contempo la dimensione conoscitiva del sé attraverso il movimento. Dipingere è per l’artista parte del processo conoscitivo di un mondo complesso in quanto contemporaneo. Come scrive Cerritelli: “Griffa ha compreso fin dall’inizio l’impossibilità di rappresentare un mondo ideale compiuto, mentre era possibile “la pittura di un mondo che si realizza man mano che si fa” dunque una pittura che mostra il suo farsi perseguendo passo dopo passo il senso della sua libertà”.
Griffa asseconda la logica interna
all’opera, l’intelligenza della materia, decidendo di relazionarsi con essa in maniera riflessiva e senza imposizioni, dando vita a una pittura viva e in espansione. In questo senso il segno dell’artista rappresenta l’energia generativa dell’immagine e il germoglio della possibilità dell’opera.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione del Bollettino n°202 della Galleria Il Milione con testo di Claudio Cerritelli.
 
Ultima modifica:
In asta da meeting (L 274) un enorme tela di Griffa 1989. Praticamente un metro quadro di colore, "senza titolo". Che ve ne pare? Ma se l'avesse intitolato in altra maniera, facendolo rientrare in un ciclo - tipo segno e campo come molte opere di quel periodo e molto simili - avrebbe acquistato maggior considerazione? (Pensieri da pre-befana)

Vedi l'allegato 2653391

Vista dal vivo. Non sono un esperto di Griffa ma ha un ottimo impatto visivo. Priva di archivio ma ha comunque l'autentica dell'artista su foto. Magari chi l' ha posta in vendita non vuole spendere ulteriori soldi per farla archiviare.
 
Completata la lettura di tutti i 3d su Griffa. È stato faticoso,quasi come un corso di laurea al Politecnico :),ma ne è valsa la pena. Un ringraziamento a tutti per i preziosi contributi.
 
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