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Se non vi piace il programma vi prego non lo guardate
basta cambiare canale però, leggere un giornale
o con cautela guardare qualcosa di meglio d'una telenovela...
Noi siamo ancora qua , voi siete ancora là...
dov'è la novità? Dov'è la novità?
Ma... c'è Anna, c'è Linda, c'è Esmeralda,
c'è Klodiana....
noi ci siamo tutti e forse anche di più...
Manca la mamma zoc-cola di PQ...
Noi lo sappiamo che il gioco è più bello se dura poco...
e a chi di noi si montasse la testa facciamo noi la festa
così si capisce chi è intelligente o ripetente
Noi non ci siamo montati la testa e non siamo affatto delusi!
noi siamo quelli che chiamano "di" Nuova Villa Rio!
Dei "Golden Globe Awards" non ho capito nulla e... nemmeno me ne importa.
Una frase però mi ha colpito.
Parafrasando: "In una stanza ci possono essere 100 persone e 99 che ti odiano ma, se 1 crede in te...
...puoi essere felice"...
Tutti quelli che credono in me...... lo 0,000077 % = 6.160 amici! capiranno...
Ma di quello che si dice,
che sussurrano gli amici
e che mormora la gente
Non me ne importa niente,
non me ne importa niente!.
Tutti vogliono parlare,
tutti voglion criticare
e se il mondo è maldicente
Non me ne importa niente,
non me ne importa niente!.
Io so che d'intorno v'è tanta ironia...
sorrido di tutto e poi... tiro via!
Ma di quello che si dice,
che sussurrano gli amici
e che mormora la gente
Non me ne importa niente,
non me ne importa niente!.
Nel parlar
si dovrebbe ognor pensar
per lo meno sette volte per non sbagliar.
Pur lo so
quanta gente ancor però
dice tante e tante cose senza pensar.
Ma di quello che si dice,
che sussurrano gli amici
e che mormora la gente
Non me ne importa niente,
non me ne importa niente!...
La scorsa Domenica mattina, una volta era la mattina più bella dell'anno. I bambini si alzavano e correvano in cucina dove trovavano
tantissimi regali, anche semplici, insieme alla calza piena di dolci e con del carbone (dolce)... nel caso in cui fossimo stati un po'... birbanti. L'Epifania era per
loro la "festa". Un giorno magico in cui ricveveano i doni con... amore. Poi è arrivato il consumismo e il Natale è diventato un regalificio senz'anima.
Con il solo scopo di ricevere regali sono state inventate feste tutto l'anno: della mamma, del babbo ma sì... anche del cognato!
E'arrivato Halloween, il Black Friday... Così i bambini in cucina avranno trovato un dono "politicamente corretto" ma non troveranno più quel certo non so che...
che rendeva la Befana... magica.
I ragazzi saranno anche convinti di avere di più. A me sembra che abbiano perso moltissimo. Magari non sanno nemmeno giocare a nascondino...
Io, da parte mia, ho regalato simpatici pupazzetti di cioccolato e DVD con centinaia di giochi anni 70, 80, 90.
Non avete mai giocato a Donkey Kong? Ahi, ahi, ahi...
“Io Vi amo
e se non Vi basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la Vostra bellezza sola
riempirà l’universo
Io Vi amo
e se non Vi basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a Voi
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l’incanto
di un Vostro solo sguardo
Io Vi amo
e se non Vi basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle Vostre mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni
Io Vi amo
e se non Vi basta
anche le nuvole catturerò
e Ve le porterò domate
e su Voi piover dovranno
quando d’estate
per il caldo non troverete pace
E se non Vi basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
Un’ordinanza per abolire la cattiveria. E’ quanto ha stabilito il sindaco di Luzzara, paesino in provincia di Reggio Nell’Emilia.
Difficile, impossibile forse, perché la cattiveria ormai è ovunque.
Ci sono gli stati stron-zi: la Corea del Nord, ad esempio, un insieme di malvagità ed incompetenza.
Ci sono i programmi tv un po’ stron-zi: Maria De Filippi, (6.000.000 di spettatori) sembra l’educatrice del sergente Hartman…
E non parliamo del web dove la sronzag-gine dilaga.
Forse un po’ stron-zi lo siamo stati tutti… chi più e chi meno bravi a nasconderlo.
La malvagità si sconterà nell’ altro mondo?...
La stupidità, invece, tutta in questo...
Non avete mai sentito il detto: “il bue che dice di cornuto all’asino??“…
Il web e tutto il mondo vivono così…
Bisogna rispettare la diversità delle persone: non vi piacciono??… Non le guardate!
Ma sono il cervello ed il sentimento che contano… la simpatia...
Se poi c’è anche la bellezza… meglio!
Ma non è indispensabile per cominciare a voler bene ad una persona…
Ehhh... giorni bui per la povera Sara... lei sa bene il perchè... ma...
deve stare tranquilla. Nonostante il mondo, nella maggior parte, sia composto da stron-zi, lei sa che io sono diverso.
Quindi la prima volta anal non capita ma... se capita e milioni di imbecil-li magari la stanno aspettando...
NON CAPITA... ma se capita (ssse...) sai, a volte, lo stress...
P.S. Non vi mangiate troppo il fegato dalla rabbia. VI fa male!
La verità, anche se fa ma-lis-si-mo... è... la verità!
BISOGNA SAPER PERDERE!
P.S. Un consiglio: comportatevi bene. Pensate ai poveri figli ed... i figli dei figli... ed figli dei figli dei figli di... Di Sara.
P.S. 2 Il Poker in mano... ce l'ho io...
Oggi si fa un gran parlare di soglia di povertà e reddito di cittadinanza ma, a Firenze, tanti anni fa, si agiva con grande civiltà. Quando il problema divenne un autentico problema sociale, nacque la Congregazione di San Giovanni Battista, con il compito di censire i poveri e dividerli in tre categorie.
1: quelli che avevano l’età dai 10 ai 60 anni e la salute. Dovevano lavorare nell’industria della seta o delle lane ma, non le donne: non era opportuno lavorare in fabbrica… che stessero a casina!
2: quelli che per l’età o infermità non potevano lavorare. Il Comune forniva loro un permesso per mendicare… a tempo indeterminato o meno ma, non davanti alle Chiese o luoghi pubblici!
3: infine quelli che no malati, no anziani, si rifiutavano di lavorare. Erano messi in prigione. Quindi anch’io... dovevo...
Forse ha ragione il patriarca ortodosso Kirill. Lo smartphone è uno strumento del diavolo.
Ora, forse l’ha chiamato una gentilissima operatrice dall’estero di Vodafone alle 6 del mattino…
Forse ha ricevuto un messaggio vocale di mezz’ora su WhatsApp ma, una cosa è certa… l’uso dei telefonini nella nostra società, ha raggiunto livelli diabolici.
Chi paga 1000 euro per un iPhone X (così costoso che al posto del tasto Home ha il tasto Resort…) e dopo un anno, uscirà il nuovo modello e…
Si usano ovunque senza ritegno o moderazione… sui treni, al ristorante… Ne restiamo inevitabilmente, prigionieri: non a caso i telefonini, una volta,
si chiamavano cellulari... Ci dimentichiamo del semplice gusto della realtà.
Se per esempio sul bus invece che il telefono t’incanti a guardare il paesaggio, gli altri ti scambiano quasi per uno psicopatico…
e se poi guardi le belle forme di una ragazza in fiore e ne odori il suo profumo soave (non come i cani che, poverini, non distinguono le differenze
ed annusano tutti) sei una persona strana con problemi… Magari è soltanto voglia d’amore… non ha forse l’amore il solo limite che noi gli diamo?…
O lo sconforto di uno in cui da ragazzo, bastava avere un gettone telefonico in tasca per sentirsi connesso... ma una volta, ci divertivamo con poco,
quando quel poco… era molto…
Si dice che la vita può essere appesa ad un filo… non sarà appesa al carica batterie dello smartphone?…
Ma uno che si chiama ULTIMO?
Tutte ragazzine... starò diventando GAY?
Ma non “un posto da visitare“ ma... “qualcuno da... AMARE“...
Per tutti quelli che credono in me...... lo 0,000077 % = 6.160 amici!! Sempre meno...
Le mani hanno un grande valore affettivo e sentimentale. Ci si tiene per mano per paura di perdersi,
si stringono e si tendono per aiutare qualcuno…
con le mani si fanno carezze…
Non esiste momento più bello di quando intrecci le dita in quelle di un’altra persona e lei te le stringe.
Le dita hanno un ruolo fondamentale in tutte le storie d’amore e di affetto.
I bambini quando si addormentano cercano le mani di chi gli sta vicino.
Quelle che in fondo cerchiamo ogni giorno anche noi…
Par d’esse al Molo Novo! A me, ormai, ci vuole la gru del Bettarini ma, i cenci, dicono sempre male di straccio…
Intanto il tempo passa e Berta non si marita.
Agli zoppi sempre pedate negli stinchi ma… hanno voglia a be’ ova… botta, botta fio secco!
La bambina che va sotto gli alberi - Camillo Sbarbaro
La bambina che va sotto gli alberi
non ha che il peso della sua treccia,
un fil di canto in gola.
Canta sola
e salta per la strada: ché non sa
che mai bene più grande non avrà
di quel po' d'oro vivo per le spalle,
di quella gioia in gola. A noi che non abbiamo
altra felicità che di parole,
e non l'acceso fiocco e non la molta
speranza che fa grosso a quella il cuore,
se non è troppo chiedere, sia tolta
prima la vita di quel solo bene...
Una bambina che gioca spensierata e che è felice pur non sapendo di esserlo. Lei non ha che il peso della sua treccia, nel senso che forse non ha ancora il peso delle preoccupazioni di un adulto. E saltella serena per strada con quel po’ d’oro vivo e quella gioia in gola. Difatti è contenta e non è cosciente del fatto che la sua treccia bionda che splende come l’oro è il bene più prezioso di tutta la sua vita. In futuro potrebbero arrivare delusioni e quel suo canto pieno di gioia si potrebbe tramutare in ansie e fatiche. Tutto questo lei non può ancora immaginarlo, tanto che la speranza nel futuro rende il suo cuore palpitante di felicità: la molta speranza lo rasserena. Il poeta, invece, ha già perso la gioia di vivere e gli rimane come unico conforto la poesia, ovvero la possibilità di esprimere se stesso con i versi, di cercare di creare con le parole.
Come chi, come me, è un' umile manovale di parole... XXX amica mia , vorrei carissima. Stasera, tra gli odori dell'erba appena tagliata e dell' estate che sta arrivando, continuo a scoprirti. Mi sono fermata, ho spento il presente ed ho guardato l'orizzonte più lontano. Un impasto di foschia e luce soffusa. In te rivedo tua madre. Chissà chi sei e dove sei veramente... ma, ricorda sempre: non siamo fatti per chiunque.