Regola n. 1: don't fight the FED. La fine del mondo, comunque, non e' imminente

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

E bravi (si fa per dire)... :fiufiu::censored::rolleyes:

Inflazione, ecco perché non è ancora domata e la discesa dei tassi ...

:eek:

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Hanno le lancette ferme da anni, prima o poi l'ora esatta finiranno per segnarla...

Wall Street rischia un crollo del 64% secondo l’esperto delle bolle del 2000 e 2008

27 Luglio 2023 - 09:10

Wall Street è sull’orlo del baratro secondo John Hussman, l’economista che predisse lo scoppio delle bolle finanziarie del 2000 e del 2008.

Le previsioni di Hussman hanno scosso gli investitori di tutto il mondo. L’S&P 500 potrebbe affrontare un crollo del 64%, secondo le sue prospettive cupe, a causa di valutazioni azionarie estreme e condizioni di mercato sfavorevoli.


A long-time market bear who called the 2000 and 2008 crashes warns the S&P 500 could plummet 64%, bursting a historic bubble

:rolleyes:

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Bill Gross (ex Pimco): “Mercati azionari sopravvalutati” - Borse.it

4 Ottobre 2023 16:33

Secondo Bill Gross, co-fondatore ed ex direttore degli investimenti di Pacific Investment Management Co, le azioni sono “chiaramente sopravvalutate”. A suo avviso, i rendimenti dei bond dovrebbero calare “significativamente” per giustificare le attuali valutazioni.

Gross sostiene che né i bond né le azioni sono allettanti, anche dopo il recente sell-off, poiché l’inflazione lascia poco spazio per la Federal Reserve per abbassare i tassi dai massimi di 22 anni. “Rinuncerei a azioni e obbligazioni in termini di rendimenti totali futuri,” ha scritto, aggiungendo che i bond sono un “affare migliore” rispetto alle azioni in una fase di rallentamento economico o recessione.


:rolleyes:

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The most important thing

La curva dei rendimenti continua a mandare messaggi da non ignorare | Investing.com

02.10.2023 12:12

“Alla vigilia delle recessioni del 1990, del 2001 e del 2007, molti economisti di Wall Street proclamarono che gli Stati Uniti erano sul punto di raggiungere un atterraggio morbido, in cui gli aumenti dei tassi di interesse avrebbero frenato l’inflazione senza causare una recessione”. - Nick Timaros, WSJ

Allo stesso modo, la combinazione tra l’allentamento dell’inflazione e il raffreddamento del mercato del lavoro ha alimentato le speranze di un “atterraggio morbido” tra gli economisti e i funzionari della Federal Reserve. Tuttavia, gli atterraggi morbidi sono sfuggenti, poiché la Fed spesso mantiene i tassi troppo alti per troppo tempo. Alla fine, qualcosa si rompe a livello finanziario, economico o in entrambi i casi, portando a recessioni e mercati ribassisti.


...

La cosa più importante è che NON è l’inversione delle curve dei rendimenti a denotare l’inizio di una recessione. È quando la curva dei rendimenti si inverte che inizia la recessione.

Quando i rendimenti a più lunga scadenza inizieranno a scendere, ciò coinciderà con un calo dell’attività economica. A quel punto, le speranze di “atterraggio morbido” svaniranno in una realtà di recessione economica.

La curva dei rendimenti sta inviando un messaggio che gli investitori non dovrebbero ignorare. Inoltre, gli investitori “basati sul rischio” tendono ad agire prima piuttosto che dopo. Naturalmente, la contrazione della liquidità provoca il declino, finendo per esacerbare la contrazione economica.

Nonostante i commenti contrari, la curva dei rendimenti è un “indicatore anticipatore” di ciò che sta accadendo nell’economia. Tuttavia, la Fed rimane concentrata sui dati economici che sono “in ritardo” e soggetti a massicce revisioni.

Sebbene i consumatori possano continuare a sostenere la crescita economica, questa cambierà drasticamente quando si verificherà la perdita di posti di lavoro. Quando la perdita di posti di lavoro aumenta, la psicologia cambia rapidamente.

Utilizzare la “curva dei rendimenti” come strumento di “market timing” non è saggio. Tuttavia, ignorare completamente il messaggio che sta inviando è altrettanto sciocco.

La storia non è stata benevola con chi lo ha fatto.
:rolleyes:


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The most important thing

La curva dei rendimenti continua a mandare messaggi da non ignorare | Investing.com

02.10.2023 12:12

“Alla vigilia delle recessioni del 1990, del 2001 e del 2007, molti economisti di Wall Street proclamarono che gli Stati Uniti erano sul punto di raggiungere un atterraggio morbido, in cui gli aumenti dei tassi di interesse avrebbero frenato l’inflazione senza causare una recessione”. - Nick Timaros, WSJ

Allo stesso modo, la combinazione tra l’allentamento dell’inflazione e il raffreddamento del mercato del lavoro ha alimentato le speranze di un “atterraggio morbido” tra gli economisti e i funzionari della Federal Reserve. Tuttavia, gli atterraggi morbidi sono sfuggenti, poiché la Fed spesso mantiene i tassi troppo alti per troppo tempo. Alla fine, qualcosa si rompe a livello finanziario, economico o in entrambi i casi, portando a recessioni e mercati ribassisti.


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La cosa più importante è che NON è l’inversione delle curve dei rendimenti a denotare l’inizio di una recessione. È quando la curva dei rendimenti si inverte che inizia la recessione.

Quando i rendimenti a più lunga scadenza inizieranno a scendere, ciò coinciderà con un calo dell’attività economica. A quel punto, le speranze di “atterraggio morbido” svaniranno in una realtà di recessione economica.

La curva dei rendimenti sta inviando un messaggio che gli investitori non dovrebbero ignorare. Inoltre, gli investitori “basati sul rischio” tendono ad agire prima piuttosto che dopo. Naturalmente, la contrazione della liquidità provoca il declino, finendo per esacerbare la contrazione economica.

Nonostante i commenti contrari, la curva dei rendimenti è un “indicatore anticipatore” di ciò che sta accadendo nell’economia. Tuttavia, la Fed rimane concentrata sui dati economici che sono “in ritardo” e soggetti a massicce revisioni.

Sebbene i consumatori possano continuare a sostenere la crescita economica, questa cambierà drasticamente quando si verificherà la perdita di posti di lavoro. Quando la perdita di posti di lavoro aumenta, la psicologia cambia rapidamente.

Utilizzare la “curva dei rendimenti” come strumento di “market timing” non è saggio. Tuttavia, ignorare completamente il messaggio che sta inviando è altrettanto sciocco.

La storia non è stata benevola con chi lo ha fatto.
:rolleyes:


Vedi l'allegato 2942434

il rendimento dei lunghi sta salendo che significa ?
 
Tutti pronti per entrare sui minimi (as usual...)?

“Per chi ha liquidi sul conto scatta l’ora delle opportunità”

14 Ottobre 2023 alle 01:00

Massimo Siano, uno dei maggiori analisti finanziari italiani, e responsabile per il Sud Europa della casa di investimenti 21Shares di Zurigo, segnala un paradosso: “Adesso che molti nodi dell’economia stanno venendo al pettine, chi ha investito in azioni deve prepararsi a subire un prossimo calo degli indici. Chi ha investito in obbligazioni a tasso fisso subisce una forte perdita di capitale. Invece chi finora si è tenuto liquido avrà presto la possibilità di acquistare azioni a prezzo scontato, e già adesso può comprare bond con alta remunerazione”. Alla lista delle occasioni Siano aggiunge le criptovalute, anche se lo fa con una certa cautela, tenendo a precisare: “Gli investimenti in Bitcoin e nelle altre monete virtuali sono i più importanti per l’attività di 21Shares, perciò non voglio inserire un interesse privato nella mia analisi dei mercati”. Ma l’analisi di Siano, che include: 1) recessione prossima e inevitabile, 2) calo in arrivo dei listini azionari e 3) prosecuzione delle perdite di capitale sulle obbligazioni a tasso fisso, prescinde dall’inserire o non inserire le criptovalute (nel cui valore Siano crede) nell’elenco delle opzioni di acquisto.

Perché la recessione è inevitabile? Siano sottolinea che “l’inflazione resta alta sia in Europa sia in America, e le banche centrali fanno sapere di voler tenere i tassi alti finché non scenderà, e anzi non escludono di alzarli ancora, se necessario. Per fermare l’inflazione a volte serve uno choc sul lato della domanda di beni e servizi, e i banchieri centrali si mostrano pronti a dare alle economie questo choc”. Perché è inevitabile il calo dei listini? “Al momento le obbligazioni a 10 anni rendono in termini reali due punti percentuali in più degli utili azionari. Questo non può durare: le azioni devono rendere più delle obbligazioni, altrimenti nessuno ha motivo di rischiare nell’investimento azionario. Se l’inflazione non crolla all’improvviso, o se qualcosa non aumenta all’improvviso la produttività, e quindi gli utili delle imprese, l’unico modo per correggere l’attuale squilibrio è che i listini di Borsa vadano giù”.

Questo creerà occasioni di acquisto a buon mercato per chi ha liquidità sul conto corrente. Invece non potrà approfittarne chi ha i soldi investiti in azioni, che anzi subirà perdite di capitale. E non potrà approfittarne neanche chi ha capitali investiti in bond a rendimento fisso comprati negli anni scorsi, perché se lo facesse dovrebbe venderli non a prezzo 100 ma molto inferiore. L’unica maniera per incassare 100 è tenere quei bond fino alla scadenza, subendo però (da qui ad allora) l’usura dell’inflazione.

Come si è creata questa trappola? Siano dice che il male originario sono stati i troppi anni in cui le banche centrali hanno tenuto i tassi a zero o sottozero. “Gli investitori istituzionali hanno continuato a comprare bond anche a quelle condizioni sfavorevoli, per inerzia o perché obbligati dai loro statuti. Così ora si trovano i portafogli pieni di obbligazioni svalutate”.

“Chi si è tenuto liquido, come sconsigliano di fare gli analisti e gli operatori finanziari, “può prepararsi a comprare prossimamente azioni a basso prezzo, o obbligazioni al tasso del 6 o al 7%”.

:o:bye::bye:

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Time is on my side

Articolo a pagamento, bellina la cover...

It’s Time to Stop Crying About Bonds—and Buy Them Instead

Updated October 27, 2023

Rarely in American history has it been this bad for bonds—and rarely has it been such an opportune time to buy.

The bond rout has been brutal. Supposedly ultrasafe Treasuries are on track to lose money for three consecutive years, declining 42% over that period. Other bonds, whether mortgage-backed securities or high-quality corporates, have also taken a beating, leaving investors with losses from what are supposed to provide ballast in a portfolio.

But consider what may come next: the end of the bond bear market. While long-term yields have spiked lately—pushing the 10-year Treasury to 4.9% from 4% in August—the Federal Reserve may be nearing the end of its campaign of interest-rate increases. Traders see only a 25% chance of another rate hike this year, possibly at the Fed’s meeting in December. Hedge fund manager Bill Ackman, a prominent bond bear, recently closed out his bets against Treasuries.
What’s more, continued geopolitical unrest or signs of a recession could restore the core market—government-backed debt and high-grade corporate bonds—to its position as a haven, a role it had abdicated in recent years. Since starting yields are higher, there is more cushion against losses, including interest income. And with rates stabilizing, bonds could start to play a positive role once again.


:o

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Il cambio yen dollaro è arrivato a 150.
Il Giappone deve sostenere la valuta e può farlo mettendo a posto i conti pubblici, aumentando i tassi di interesse e consumando le riserve in valuta estera per comprare yen.

Se cominciano a liquidare i bond usa per sostenere lo yen si aprono scenari inediti di
 
Il mercato azionario è in bolla?

07/11/2023

“Il rapporto P/E forward dell'S&P500 nel marzo 2000, durante l'apice della bolla del settore tecnologico, era pari a 24,65, alla fine del 2020 era pari a 27,86 e a 19,40 alla fine del terzo trimestre di quest'anno, secondo i dati Bloomberg, il che dimostra che non siamo molto lontani dalle medie storiche.

I P/E forward sono ovviamente solo una misura per valutare lo stato dei mercati azionari. I modelli fattoriali infatti mostrano come il tono dell'attuale contesto di mercato sia del tutto diverso dalla bolla tecnologica del 2001.

I mercati obbligazionari e azionari continuano però a essere in disaccordo su dove gli investitori dovrebbero investire i loro soldi.

I rendimenti dei Treasury decennali, saliti al 5%, sono ora il triplo del rendimento dell'S&P 500.

Il Modello Fed confronta i guadagni attesi dell'S&P 500 con il rendimento del Treasury: la media storica è del 4,01%, ma attualmente si è ridotta allo 0,71%, vicino ai minimi storici.

“La storia ci insegna che un divario così ampio tra i due non può durare per sempre - ricordano gli esperti - Ora è necessario che gli utili producano risultati per mantenere viva la fiducia nei titoli azionari.

In caso contrario, i prezzi delle azioni e delle obbligazioni dovranno iniziare a convergere per avvicinare il modello della Fed alla sua media di lungo periodo” concludono da Man.


:o

Voi siete qui...

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Energica risposta

Fed, Powell: prematuro speculare su taglio tassi, pronti a inasprire ulteriormente

Ultima modifica il 01/12/2023 alle ore 17:16

"Il FOMC è fortemente impegnato a ridurre l'inflazione al 2% nel tempo e a mantenere una politica restrittiva finché non saremo sicuri che l'inflazione sia sulla buona strada verso tale obiettivo. Sarebbe prematuro concludere con fiducia che abbiamo raggiunto un orientamento sufficientemente restrittivo, o speculare su quando la politica potrebbe allentarsi. Siamo pronti a inasprire ulteriormente la politica se ciò risulterà opportuno". Lo ha affermato Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, in un discorso ad Atlanta (Georgia).

"Le forti azioni che abbiamo intrapreso hanno spostato il nostro tasso di riferimento ben in territorio restrittivo, il che significa che la politica monetaria restrittiva sta esercitando una pressione al ribasso sull'attività economica e sull'inflazione - ha spiegato - Si ritiene che la politica monetaria influenzi le condizioni economiche con un certo ritardo, e probabilmente gli effetti completi del nostro inasprimento non sono ancora stati avvertiti".

Inoltre, "l'energica risposta" all'inflazione "ha contribuito a preservare la credibilità conquistata a fatica dalla Fed, garantendo che le aspettative del pubblico sull'inflazione futura rimanessero ben ancorate", ha aggiunto, aggiungendo che "essendo arrivato così lontano così rapidamente, il FOMC sta procedendo con cautela, poiché i rischi di un inasprimento e di un'eccessiva stretta stanno diventando più equilibrati".

Sul percorso dell'inflazione ha osservato che "nel corso dei sei mesi terminati a ottobre, l'inflazione core si è attestata a un tasso annuo del 2,5% e, sebbene i dati più bassi sull'inflazione degli ultimi mesi siano benvenuti, tali progressi devono continuare se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo del 2%".

Per quanto riguarda l'occupazione, ha detto che "le condizioni del mercato del lavoro rimangono molto solide e l'economia sta tornando a un migliore equilibrio tra domanda e offerta di lavoratori", "il ritmo con cui l'economia sta creando nuovi posti di lavoro rimane sostenuto e sta rallentando verso un livello più sostenibile", con questo graduale rallentamento che "è dovuto in parte agli sforzi della Fed di rallentare la crescita dell'economia per contribuire a ridurre l'inflazione".


:rolleyes:

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N.B.: i dati di questa tabella si riferiscono al 03 Ottobre 2023
 
Ma che è? :eek::censored:

Fed: sondaggio Ft, tassi d'interesse stabili almeno fino a luglio - Borsa Italiana

New York, 06 dic - LaFederal Reserve manterra' i tassi d'interesse all'attualelivello almeno fino al prossimo luglio, secondo un gruppo dieconomisti interpellato dal Financial Times. Resteranno cosi'delusi i mercati finanziari, che mettono in conto lapossibilita' di un primo taglio dei tassi gia' a marzo. Lamaggior parte degli intervistati, 40 in tutto, interpellatitra l'1 e il 4 dicembre, crede che la fase di rialzo deitassi sia ormai finita, ma quasi i due terzi degliinterpellati crede che la Banca centrale statunitensecomincera' a tagliare i tassi nel terzo trimestre del 2024,se non piu' tardi. Tre economisti su quattro credono poi chela Fed abbassera' i tassi dall'attuale 5,25%-5,5%, livellomassimo degli ultimi 22 anni, solo di mezzo puntopercentuale, o meno, nel 2024. Wall Street, al contrario,crede che la Fed possa abbassare i tassi anche di 4 puntipercentuali entro la fine del prossimo anno.

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Sostiene la FED...

La Fed lancia l’allarme: troppe vulnerabilità sui mercati finanziari

La Federal Reserve, cioè la banca centrale statunitense, lancia l’allarme: ci sono «notevoli» vulnerabilità nei mercati finanziari, mentre lo stress che un anno fa ha colpito il settore bancario si è dissipato considerevolmente. L’indice dei banchieri centrali è puntato sull’elevato livello di debito, o leva finanziaria, che aumentano i rischi sui mercati finanziari.

La Fed ha poi anche ricordato che i prezzi delle azioni sono sui massimi storici. Insomma: un mercato pieno di debiti (contratti quando i tassi erano bassi grazie alla politica della stessa Fed) e con prezzi sui massimi. Questo è il motivo per cui la Fed parla di «vulnerabilità».


:fiufiu: :rolleyes:

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Ultima modifica:
Visualized: Past Interest Rate Cut Cycles and 2024 Forecasts

Published 1 month ago on January 31, 2024

A key question mark for the U.S. and global economy is around when the Federal Reserve will cut interest rates in 2024 and by how much.

After a rapid set of rate hikes throughout 2022, the U.S. Federal Reserve now faces the challenge of timing its easing of monetary policy to ensure a soft landing for the economy.

This visualization from our 2024 Global Forecast Series uses data from the Federal Reserve to chart past interest rate cut cycles and visualizes forecasts by top banks and institutions on when they expect the first rate cut of 2024 and the number of cuts they expect by end of year.

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