Da cliente e non da PF (cioè non sono un PF) ma da cliente che un po' di cose le sa, se fossi una struttura quello che taglierei con l'accetta è la pletora di manager che il PF bancario ha sulla sua testa e che vive del suo lavoro, manager che non ho mai capito a cosa servano se non a creare problemi dove non ci sono e ad aggravare a dismisura quelli lievi, cioè far diventare una valanga una iniziale caccola.Per la mia esperienza, alla fine quello che sposta di più gli equilibri è il peso della catena manageriale e l'importanza/ingerenza che ha nella operatività quotidiana dei consulenti, perchè ognuno trova un proprio equilibrio tra dare/avere se ti lasciano scegliere.
Da parte del cliente quello che conta è il ter e trovare una modalità più chiara e libera possibile di pagare il consulente.
Attenzione che il ter è molto attenzionato oggi, che i tassi sono a zero da tantissimo tempo, ma se domani i bot torneranno a rendere il 3% come i fondi monetari, per i clienti che trovarsi +2% a fine anno, oppure +1,2% perchè la rete si è pappata uno 0,8% a babbo morto, conta poco.
...se non cambia la cultura finanziaria.
E i doppioni di strutture, io li spiego per giustificare il numero dei manager perchè se ci fosse una fusione, i manager in più dove sarebbero collocati ?. So anche che almeno 1 delle strutture da me citate sopra sta tagliando qualche testa manageriale.
Conosco manager che lasciano lavorare i PF sotto di lui senza essere troppo invasivi, ma nella mia esperienza potrei citare anche di un manager che ad un amico PF tra parentesi anche in gamba, ma senza palle, a furia di tampinarlo per far comprare ai suoi clienti obbligazioni Lehman che secondo il manager erano un grande affare dove tra parentesi sia il PF sia la struttura sia il manager non guadagnavano nulla se non le miserrime commissioni, il PF senza palle dopo aver detto all'inizio parecchi no, alla fine cedette . Come finì il PF, è facile immaginarlo, ma interessante è sapere che questo manager che si piccava di essere un grande esperto di finanza invece ha fatto una fulgidissima carriera.
Quello che manca è la cultura finanziaria anche a livello terra terra e sto parlando di clienti e della maggior parte di PF e per mia esperienza il PF con portafoglio più grosso non è quello più bravo tecnicamente che sa giudicare il possibile rendimento rapportato al rischio, ma quello che sa intortare meglio il cliente che diciamocelo è giusto che sia intortato . Anche per la struttura, un PF in gamba è solo una rottura di palle poiché può contestare le scelte che gli piovono dall'alto perchè capisce al volo la fregatura, mentre un PF scarso non solleva mai obiezioni, vende senza remore, guadagna più lui e fa fare più utili anche alla banca.