Gianluca Vialli, non girano belle voci

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l'ho odiato tanto da giocatore, ma davanti a queste notizie passa tutto in secondo piano.

Forza Bomber!
 
Prima che arrivasse il viagra c'era il doping anche tra i pornnnostar. Iniezioni di testosterone appena prima di girare i film.
 
Secondo me anche qua dentro ci sono degli utenti che fanno uso di doping prima di scrivere:eek:
 
che la componente tecnica nel ciclismo non conta, ho i miei dubbi, anzi ne sono certo che conti.
La visione comune è che il ciclista sia una sorta di mostro con un cuore potentissimo e polmoni enormi che non si stanca mai.

Hai mai "inforcato" una bici da corsa con cambio in carbonio, con cambio ipersofisticato e con pedali a sgancio rapido?
se lo hai fatto o lo farai, capisci cosa dico, pedalare con una bici da corsa è altra cosa rispetto ad un bici normale. Poi ovvio che la pompa faccia la differenza, ma la tecnica di pedalata, la gestione dello sforzo, l'aver materiali idonei e saperli usare, sapersi alimentare correttamente e la strategia di gara, può essere fondamentale tra un grande atleta e un buon atleta.

Questi stanno in bici 300 giorni all'anno per svariate ore per decenni.
Qualsiasi cosa viene fatta con questa frequenza diventa abitudine, manco te ne accorgi più della difficoltà di guidare una bici, dello stare in gruppo, della alimentazione, e di tutto il resto. Tutto automatico diventa.
 
«Ho avuto il cancro, ne avrei fatto volentieri a meno ma non è stato possibile.
E allora l’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa.

Sapevo che era duro e difficile doverlo dire agli altri, alla mia famiglia... non vorresti mai far soffrire le persone che ti vogliono bene: i miei genitori, i miei fratelli e mia sorella, mia moglie Cathryn, le nostre bambine Olivia e Sofia.
E ti prende come un senso di vergogna, come se quel che ti è successo fosse colpa tua: giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano.

Poi ho deciso di raccontare la mia storia e metterla in un libro.

Ora sto bene, anzi molto bene.
È passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale, ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita.

Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita e spero che il mio sia un libro da tenere sul comodino, di cui leggere una o due storie prima di addormentarsi o al mattino appena svegli.

Un’altra frase chiave, di quelle che durante la cura mi appuntavo sui post-it gialli appesi al muro, è questa: “Noi siamo il prodotto dei nostri pensieri”.
L’importante non è vincere, è pensare in modo vincente: la vita è fatta per il 10 per cento di quel che ci succede, e per il 90 per cento di come lo affrontiamo.

Spero che la mia storia possa aiutare altri ad affrontare nel modo giusto quel che accade.
Vorrei che qualcuno mi guardasse e mi dicesse: “È anche per merito tuo se non ho mollato”».

[Fonte: CdSera]
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Questi stanno in bici 300 giorni all'anno per svariate ore per decenni.
Qualsiasi cosa viene fatta con questa frequenza diventa abitudine, manco te ne accorgi più della difficoltà di guidare una bici, dello stare in gruppo, della alimentazione, e di tutto il resto. Tutto automatico diventa.

può essere in parte vero, ma ci sono ciclisti con una tecnica di pedalata particolare. Contador aveva una capacità di pedalare assurda, chi ne sa lo vedeva, volava sui pedali. Froome riesce a tenere, grazie alla sua capacità di coordinazione e concentrazione, una cadenza di pedalata incredibile 90-100 rpm in salità (le famigerate frullate). E' un discorso molto tecnico.
ora mi stoppo perchè sono uscito in maniera clamorosa dal topic e da quello che si parla in sezione, ma era per dire che non è vero che nel ciclismo la tecnica e la classe non conti.
 
Per il momento sono deceduti gli ex giocatori dell'Inter, poveretti.

DOC è veramente pieno di co glioni, si parla della malattia di un calciatore e subito qualcuno ne approfitta per buttare fango sulla juve correlando il cancro al doping praticato a loro detta dalla juventus,
 
Tanti auguri a lui , comunque a cremona purtroppo , ce ne sono tanti di questi mali , è una zona a forte rischio.

Ne so qualcosa..... acqua, contaminazione di falde causata da tutte le schifezze che hanno buttato a profusione nei campi intensamente coltivati in questi ultimi 50 anni
 
non l'hai detto tuOK!, ma stavi giustificando l'atteggiamento di un altro richiamando gli squallidi discorsi quando morì facchetti. Quindi il mio discorso riguardava principalmente altri

secondo meglio lasciare perdere

giustificando?
ti riscrivo :
dovresti parlarne con tutti i tuoi compagni di tifo ai tempi della morte di Facchetti. Roba da vergognarsi.

io non ho giustificato nessuno.
 
eccolo qua lo sciacallo.
Pure della juve ne sono deceduti. E quindi?
Facchetti è di Treviglio. Ti do qualche spunto epidemiologico:
Ponte e Zingonia, allarme tumori Nel 2009 eseguiti 800 interventi - Cronaca

Rispondeva ad un tale (con ogni probabilità un secondo nick) che come unico intervento al bar, in un 3d in cui si parla di un campione della juve e della nazionale se ne esce con la storia del doping.
Un poveretto come lo ha ben definito Manuel, un coniglio aggiungo io perché non si palesa
 
La menate tanto per 2 cori offensivi allo stadio ma qui sopra spesso vedo molta più violenza, oltretutto codarda:o
 
non mi e' mai piaciuto..nemmeno come calciatore...ma l'odio fino a tifare la morte lo riservo solo a moggi,e un altro paio di dirigenti.

forza gianluca
 
Io ci andrei cauta con l'associare il tumore al doping.
Ho diversi zii morti di tumore ad una eta' piu' giovane di quella di Vialli, e di certo non si dopavano.
Invece sono molto piu' sospettosa quando vedo giocatori in attivita' che stramazzano al suolo in mezzo al campo o anche fuori
per presunte anomalie del cuore.
 
io non ho mai odiato nessuno tanto da augurargli la morte o una brutta malattia.

per la verità ho augurato e continuo ad augurare lunga vita a qualche politico "eccellente" giusto perché si renda conto delle nefandezze compiute e/o tollerate, tanto per assaporare fino in fondo il senso del proprio fallimento.

mah, ognuno ha i suoi gusti...
 
Il tumore a chi tocca tocca , gli scostamenti dalla media sono modesti . questa fobia dell'inquinamento la capisco poco . Consideriamo che , associati ai tumori, vi sono l'obesita' , il fumo , la dieta , l'ereditarieta' ,l'abuso di alcol , gli additivi , il sole ecc ecc ecc E IL CASO !!!. Tanto se andiamo a vivere in un paesino di pescatori lontano dalla civilta' urbana ti becca lo stesso se è destino e con la statistica dei grandi numeri ci fai l'insalata .

Una sola vita abbiamo , non c'e' replica , non potrai mai dimostrare che vivendo 10,000 vite tutte all'insegna della morigeratezza e lontananza da elementi cancerogeni , avresti vissuto cento vite in piu' senza tumore
 
Vialli è una delle persone piu' piacevoli che calcano le tv sportive . Intelligente, sornione , con un humour mai sopra le righe .

ha molti tratti in comune con del Piero caratterialmente parlamdo, per quamto lo si possa giudicare dagli interventi televisivi
De gustibus non est disputandum , pero' mi piacerebbe sapere da coloro che lo detestavano se c'erano altri motivi oltre al fatto che abbia giocato nella juve .
 
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