IntesaSanpaolo: solo NEWS n° 2

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INTESA SANPAOLO, BRIDGEWATER RIDUCE LE POSIZIONI CORTE

(Teleborsa) - La Consob comunica che, dal 5 aprile 2018, il grande hedge fund americano Bridgewater Associates ha diminuito la posizione ribassista su Intesa SanPaolo, dall'1,35% all'1,28%.

Nel frattempo, in Borsa, il colosso creditizio si muove al rialzo e si attesta a 3,031 euro, con un aumento dell'1,17%.

(TELEBORSA) 09-04-2018 04:53
 
Intesa Sanapaolo: mira a vendere Npl con prezzo oltre 25% a Intrum (MF)

MILANO (MF-DJ)--Vendere npl a un prezzo superiore al 25% del nominale con l'obiettivo di portarsi il piu' vicino possibile alla soglia del 30%. Potrebbe essere questo l'esito della trattativa tra Intesa Sanpaolo e Intrum Iustitia sulla piattaforma di gestione del credito deteriorato.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la proposta definitiva del gruppo svedese (assistito nella partita da Mediobanca e dagli studi legali Orrick e Rcc) potrebbe essere presentata entro venerdi' 27 aprile anche se la scadenza non sarebbe vincolante. L'obiettivo e' usare tutto il tempo necessario per appianare le ultime difficolta' rimaste sul tavolo. Tutta la struttura finanziaria ovviamente ruota intorno al prezzo al quale sara' ceduto il portafoglio, dal valore di poco inferiore a 12 miliardi lordi. L'obiettivo e' portare tale prezzo sopra al 25% del nominale, una soglia che potrebbe stabilire implicitamente un benchmark per il mercato. Piu' fonti vicine all'operazione ritengono realistico questo obiettivo, soprattutto alla luce della qualita' dell'attivo e della presenza di garanzie immobiliari. Del resto lo stesso amministratore delegato di Intesa , Carlo Messina, ha insistito molto sulla necessita' di valorizzare il portafoglio: "Se riusciamo a trovare l'accordo con un operatore per accelerare sui tassi di recupero crediti, soprattutto nell'unsecured, e per cedere il portafoglio a book value senza danni per i nostri soci, sara' un bene", ha spiegato recentemente il banchiere, precisando che "se non ci saranno queste condizioni, potremo anche fare a meno di un accordo per cui non c'e' nessuna scadenza". Implicitamente insomma i vertici di Intesa non appaiono disposti ad accettare livelli di sconto come quello registrato da Unicredit sul portafoglio Fino, ceduto lo scorso anno al 13% del nominale.
red/lab
(fine) MF-DJ NEWS 10/04/2018 08:34
 
Intesa Sanpaolo: effettuata regolarmente integrazione ex Banca Nuova

MILANO (MF-DJ)--Durante la giornata di domenica 8 aprile si sono svolte le operazioni di migrazione e le relative attivita' di simulazione e di test per verificare il passaggio di Banca Nuova sul sistema informatico di Intesa Sanpaolo.

Tutto si e' svolto regolarmente come da programma, informa una nota. Le filiali sono aperte alla clientela per la consueta operativita' quotidiana. Anche il servizio di home banking sta funzionando regolarmente. La migrazione e' stata preparata accuratamente basandosi sulla storica esperienza che Intesa Sanpaolo ha maturato nelle diverse operazioni societarie di fusione e integrazione che nel corso nel tempo hanno portato alla creazione del Gruppo.

Al fine di evitare impatti sui clienti le carte di debito e prepagate sono rimaste attive, sia pure con le limitazioni comunicate per tempo ai clienti, che avranno piu' di tre mesi per recarsi in filiale e ottenerne la sostituzione con carte che offrono piu' servizi rispetto alle attuali. La migrazione informatica non ha riguardato l'utilizzo delle carte di credito; i clienti possono comunque gia' richiedere le carte di credito di Intesa Sanpaolo.

Per quanto riguarda i codici Iban, i nuovi codici erano stati gia' comunicati ai clienti. Intesa Sanpaolo ha comunque adottato automatismi per la gestione del vecchio codice al fine di evitare disagi per la clientela e ampliare il tempo a disposizione della stessa per la comunicazione del nuovo Iban alle proprie controparti; in particolare gli accrediti che perverranno con il vecchio codice saranno automaticamente indirizzati sul nuovo Iban.

La migrazione riguarda 81 filiali, 211.785 clienti e 145.937 conti correnti.
com/fch
(fine) MF-DJ NEWS 10/04/2018 11:24
 
INTESA SANPAOLO, BRIDGEWATER RIDUCE LE POSIZIONI CORTE

(Teleborsa) - La Consob comunica che, dal 5 aprile 2018, il grande hedge fund americano Bridgewater Associates ha diminuito la posizione ribassista su Intesa SanPaolo, dall'1,35% all'1,28%.

Nel frattempo, in Borsa, il colosso creditizio si muove al rialzo e si attesta a 3,031 euro, con un aumento dell'1,17%.

(TELEBORSA) 09-04-2018 04:53

Ora (9.4) Bridgewater ha ancora ridotto lo Short a 1,19%
 
11/04/2018 07:40

Poste e Intesa Sanpaolo firmano accordo di distribuzione

Avrà durata triennale e prevede che mutui, prestiti, prodotti di wealth e asset management, servizi di pagamento della banca vengano distribuiti attraverso la rete delle poste. L'accordo rientra nel progetto industriale Deliver 2022 presentato a febbraio dal ceo Del Fante

di Elena Dal Maso

Poste Italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di prodotti e servizi dei due gruppi attraverso una serie di successivi accordi attuativi e non esclusivi. Lo scopo è ampliare l’offerta disponibile per i loro clienti.

Gli ambiti di collaborazione riguardano mutui e prestiti personali erogati da Intesa Sanpaolo e collocati tramite la rete degli uffici postali; prodotti di wealth & asset management gestiti da Eurizon Capital SGR1 per fornire ai clienti di Poste Italiane ; servizi di pagamento compresi i bollettini postali tramite i canali fisici e remoti di Intesa Sanpaolo e Banca 52 incluse le ricariche PostePay.

L'accordo si inserisce in Deliver 2022, il piano strategico quinquennale di Poste Italiane presentato a fine febbraio, questo accordo amplia la gamma di prodotti che Poste Italiane offre attraverso la sua rete capillare per rispondere al meglio all'evoluzione dei bisogni dei suoi 34 milioni di clienti. Il business plan al 2022 prevede investimento per 2,8 miliardi di euro, un aumento della cedola del 5% l'anno fino al 2020 rispetto ai 0,42 euro che saranno pagati sul bilancio 2017. Per il 2021 e per il 2022 è stato invece fissato un payout minimo del 60%.

Per quanto riguarda gli obiettivi finanziari, nell'arco del piano Poste prevede un crescita del risultato operativo del 10% a 1,8 miliardi (dagli 1,1 miliardi attuali) grazie a una riduzione dei costi e a un aumento dei ricavi a 11,2 miliardi entro il 2022 (con una crescita media annua dell'1%) supportati dallo sviluppo di nuovi prodotti i e servizi.

L'utile è previsto invece in aumento a 1,2 miliardi con una crescita media annua del 13% e un return on equity del 13% (+3,4%). Lo sviluppo si baserà su tre pilastri: il riassetto della divisione corrispondenza e pacchi (i postini avranno un ruolo sempre più importante), l'evoluzione dei servizi finanziari e assicurativi (previsto il debutto del gruppo nell'Rc Auto) e la convergenza dei servizi di pagamento mobili e digitali.

La base clienti su cui lavorare è ampia, visto che 1,5 milioni di italiani entrano ogni giorni in un ufficio postale e 1,3 milioni utilizzano gli strumenti digitali di Poste Italiane , e anche la rete del gruppo è unica nel Paese, coprendo il 100% del territorio nazionali con 2 mila centri di distribuzione.
 
Intesa Sanpaolo: perfezionato closing acquisizione Morval

michele fanigliulo
12 aprile 2018 - 09:36 MILANO (Finanza.com) Intesa Sanpaolo ha annunciato il closing dell’operazione di acquisizione di Morval Vonwiller Holding. Sono infatti arrivate tutte le previste autorizzazioni delle competenti autorità di vigilanza.

Un’operazione che permette alla banca italiana di consolidare la propria presenza sui mercati internazionali nel private banking, attraverso la propria Divisione già operativa a Lugano, Londra e in Lussemburgo, beneficiando delle competenze del gruppo Morval Vonwiller.

All’interno di Morval Vonwiller Holding saranno quattro i componenti della famiglia Zanon di Valgiurata a mantenere posizioni manageriali di rilievo e ruoli attivi nella gestione operativa del gruppo.

Tale operazione va letta nel quadro più generale del Piano d’Impresa 2018 – 2021 d’Intesa Sanpaolo. Un piano che si pone anche l’obiettivo di diventare una delle prime cinque private bank in Europa e la seconda nell’Eurozona per masse gestite, con l’obiettivo di un flusso di raccolta netta gestita pari a 55 miliardi al 2021.
 
Intesa Sanpaolo: ricevuta offerta vincolante da Intrum per Npl

MILANO (MF-DJ)--Intesa Sanpaolo ha ricevuto da Intrum un'offerta vincolante per una partnership strategica relativa alla gestione di crediti deteriorati.

Nel dettaglio, spiega una nota, si tratta di due operazioni. La prima riguarda la costituzione di un operatore di primo piano nel servicing di Npl nel mercato italiano, con l'integrazione delle piattaforme italiane di Intesa Sanpaolo e Intrum, che avrebbe le seguenti caratteristiche: circa 40 miliardi di euro in servicing; 51% della nuova piattaforma detenuto da Intrum e 49% da Intesa Sanpaolo; un contratto di durata decennale per il servicing di crediti in sofferenza di Intesa Sanpaolo a condizioni di mercato; importanti piani di sviluppo commerciale della nuova piattaforma nel mercato italiano; circa mille dipendenti interessati, incluse circa 600 persone provenienti dal gruppo Intesa Sanpaolo, per le quali - nel caso in cui si dia seguito all'operazione - e' previsto il confronto con le Organizzazioni Sindacali anche affinche' la partnership valorizzi ulteriormente le risorse umane coinvolte.

La seconda operazione riguarda la cessione e la cartolarizzazione di un rilevante portafoglio di crediti in sofferenza del Gruppo Intesa Sanpaolo, una delle piu' importanti operazioni realizzate nel mercato italiano, pari a 10,8 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, a un prezzo in linea con il valore di carico gia' determinato per la parte di sofferenze del gruppo aventi caratteristiche di cedibilita', considerando lo scenario di vendita.

La struttura finanziaria del veicolo della cartolarizzazione sarebbe la seguente, al fine di conseguire il pieno deconsolidamento contabile e regolamentare del portafoglio alla data del closing (previsto a novembre 2018): Tranche Senior corrispondente al 60% del prezzo del portafoglio, che verrebbe sottoscritto da un gruppo di primarie banche; Tranche Junior e Mezzanine pari al restante 40% del prezzo del portafoglio, che verrebbero sottoscritte per il 51% da un veicolo - partecipato da Intrum e da uno o piu' co-investitori, ma che agirebbe comunque come singolo investitore ai fini di governance - e per il restante 49% da Intesa Sanpaolo.

L'offerta prevede una valutazione della piattaforma di servicing di Intesa Sanpaolo pari a circa 0,5 miliardi di euro e dei crediti in sofferenza oggetto di cartolarizzazione pari a circa 3,1 miliardi di euro, il che si tradurrebbe in una plusvalenza di circa 400 milioni di euro dopo le imposte nel conto economico consolidato di Intesa Sanpaolo. L'offerta verra' sottoposta al Cda di Intesa Sanpaolo convocato per domani, 17 aprile.
com/lab
(fine) MF-DJ NEWS 16/04/2018 17:36
 
17/04/2018 11:50

Intesa Sanpaolo firma l'accordo con Intrum sugli Npl, ora focus sul dividendo 2018

Le operazioni previste nell'accordo prevedono una valutazione della piattaforma di servicing di Intesa Sanpaolo di 0,5 mld di euro e dei crediti in sofferenza oggetto di cartolarizzazione di 3,1 mld di euro. Il peso degli Npl sui crediti complessivi si riduce al 9,6%. La plusvalenza di 400 mln è di supporto al dividendo. Intesa accelera il de-risking e incassa una raffica di buy dai broker​

di Francesca Gerosa

Intesa Sanpaolo e Intrum hanno firmato oggi un accordo vincolante per costituire una partnership strategica riguardante i crediti deteriorati (Npl), dopo l'ok del cda dell'istituto all'offerta presentata dal gruppo svedese. L'accordo prevede la costituzione di un operatore di primo piano nel servicing di Npl nel mercato italiano con l'integrazione delle piattaforme italiane di Intesa Sanpaolo e Intrum.

Queste le caratteristiche: circa 40 miliardi di euro in servicing; 51% della nuova piattaforma detenuto da Intrum e 49% da Intesa Sanpaolo ; un contratto di durata decennale per il servicing di crediti in sofferenza di Intesa Sanpaolo a condizioni di mercato; importanti piani di sviluppo commerciale della nuova piattaforma nel mercato italiano; circa 1.000 dipendenti interessati, incluse 600 persone provenienti dal gruppo Intesa Sanpaolo , per le quali è previsto il confronto con le organizzazioni sindacali "affinché la partnership valorizzi ulteriormente le risorse umane coinvolte", recita la nota del gruppo.

Inoltre l'intesa prevede la cessione e cartolarizzazione di un rilevante portafoglio di crediti in sofferenza del gruppo bancario, una delle più importanti operazioni realizzate nel mercato italiano, pari a 10,8 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, a un prezzo in linea con il valore di carico già determinato per la parte di sofferenze del gruppo aventi caratteristiche di cedibilità, considerando lo scenario di vendita.

La struttura finanziaria del veicolo della cartolarizzazione al fine di conseguire il pieno deconsolidamento contabile e regolamentare del portafoglio alla data del closing, ovvero a novembre, prevede una tranche senior corrispondente al 60% del prezzo del portafoglio che verrà sottoscritta da un gruppo di primarie banche; una tranche junior e mezzanine pari al restante 40% del prezzo del portafoglio, che verranno sottoscritte per il 51% da un veicolo, partecipato da Intrum e da uno o più co-investitori, ma che agirà comunque come singolo investitore ai fini di governance, e per il restante 49% da Intesa Sanpaolo .

Le due operazioni prevedono una valutazione della piattaforma di servicing di Intesa Sanpaolo pari a circa 0,5 miliardi di euro e dei crediti in sofferenza oggetto di cartolarizzazione pari a circa 3,1 miliardi di euro. L'accordo dà un significativo apporto alla strategia di riduzione del profilo di rischio prevista nel Piano di Impresa 2018-2021 della banca e permette di ridurre l'incidenza di Npl sui crediti complessivi al lordo delle rettifiche di valore sotto il 10% al 9,6% dall'11,9%, considerando i dati a fine 2017. Il dato risulta migliore di quello di Unicredit : 10,2% a fine 2017.

Al contempo l'operazione dimostra la capacità di Intesa Sanpaolo di cedere un rilevante ammontare di Npl senza oneri straordinari per gli azionisti; realizzare una plusvalenza di circa 400 milioni di euro dopo le imposte nel conto economico consolidato; rispondere alle aspettative dei regolatori in merito alla riduzione di Npl del sistema bancario italiano; rendere possibile l'ulteriore miglioramento nell'attività di recupero riguardante il portafoglio di crediti in sofferenza non ceduto dalla banca, avvalendosi della partnership con un operatore internazionale di primo piano, che potrà beneficiare della complementarietà di competenze, capacità e risorse; conseguire una potenziale futura creazione di valore con lo sviluppo di una primaria piattaforma in Italia che costituisce uno dei principali mercati europei per il servicing di Npl.

Grazie a quest'operazione Intesa Sanpaolo ha incassato questa mattina una raffica di buy dai broker tanto che in borsa l'azione sale dell'1,41% a quota 3,1195 euro. I termini del deal, in parte già scontati, sono leggermente migliori delle attese degli analisti. Più nel dettaglio, Intesa Sanpaolo ha ceduto il 51% della piattaforma di servicing a Intrum a una valutazione per l'intera società di 500 milioni di euro, realizzando una plusvalenza netta di 400 milioni. La società gestirà i 34 miliardi di sofferenze di Intesa Sanpaolo che trasferirà anche 600 dipendenti. Il prezzo corrisponde a un multiplo sulle masse di circa 150bps.

"La valutazione ci sembra leggermente più favorevole rispetto a quella registrata in operazioni recenti come ad esempio la vendita delle attività di servicing di Carige per 120bps o a quella implicita nei prezzi di mercato dei competitor: DoBank tratta a 140bps", hanno commentato stamani gli analisti di Equita.

Al contempo Intesa Sanpaolo ha venduto 10,8 miliardi di Npl a un prezzo di 3,1 miliardi corrispondenti a una valutazione di 29 centesimi, un prezzo leggermente migliore a quello che risulterebbe dalle condizioni di mercato (26 centesimi), anche tenendo conto della dimensione dell'operazione che rappresenta il terzo maggior ticket sul mercato dopo Mps e Unicredit .

La vendita di questi Npl consente a Intesa Sanpaolo di abbassare del 30% lo stock e di raggiungere la metà dell'obiettivo di taglio di 26 miliardi degli Npe previsto dal piano industriale. "In più l'operazione permetterà a Intesa Sanpaolo di raggiungere una percentuale di crediti deteriorati sui crediti totali al 9,6% con un impatto limitato sulla copertura delle Npe dal 57% al 53%", hanno affermato gli analisti di Credit Suisse. Non Solo.

L'indice di solidità patrimoniale, dopo la prima adozione dei nuovi principi contabili e la cessione dei 10,8 miliardi di crediti deteriorati, rimarrà superiore al 13% fully loaded, dando maggior visibilità alla capacità della banca di pagare dividendi elevati anche nei prossimi anni. "La plusvalenza è di supporto al dividendo, confermano la storia di ritorni del capitale di Intesa Sanpaolo ", hanno aggiunto a Credit Suisse.

Nel complesso, dunque, "quest'offerta è in linea con le priorità di Intesa Sanpaolo , vale a dire ridurre il rischio della banca e utilizzare la plusvalenza sulla piattaforma Npl per sostenere il dividendo 2018", hanno commentato anche gli analisti di Mediobanca Securities. "In effetti vediamo l'utile netto 2018 a 3,7 miliardi euro, sale a 4 miliardi comprendendo la plusvalenza derivante da questo accordo. Ciò dovrebbe consentire all'istituto di mantenere il dividendo per azione 2018 in linea con quello del 2017", ovvero almeno a 0,20 euro per azione. In realtà Banca Akros già si aspetta un dividendo sul bilancio 2018 più alto rispetto a quello dell'esercizio precedente a 0,22 euro per azione (0,23 euro sul bilancio 2019).

Equita ha comunque confermato il rating hold e il target price a 3,4 euro sul titolo Intesa Sanpaolo come Fidentiis e Mediobanca (neutral e target price a 3,30 euro). Un po' fuori dal coro visto che, dopo questa operazione, Citigroup ha ribadito buy con un prezzo obiettivo a 3,5 euro, Credit Suisse outperform con un target price a 3,60 euro, Ubs buy con un prezzo obiettivo a 3,35 euro, Banca Akros accumulate con un target price a 3,50 euro e Bank of America Merrill Lynch buy con un target price a 3,5 euro.

Quest'ultima banca d'affari, citata dall'agenzia Mf-DowJones, ha anche notato che Intesa Sanpaolo ha un Npe ratio inferiore rispetto ai concorrenti e che ha sempre realizzato ritorni più elevati del settore bancario grazie, tra le altre cose, al focus sull'efficienza e sul taglio dei costi e al forte management. Così il titolo Intesa Sanpaolo resta il preferito di BofA tra le banche Ue. "Il deal tra Intesa Sanpaolo e Intrum ha anche una lettura positiva per tutte le banche", hanno precisato a BofA.
 
Messina dixit:

Intesa Sanpaolo: Messina, operazione Npl ci portera' a essere miglior banca Ue

MILANO (MF-DJ)--L'accordo siglato con Intrum sui crediti deteriorati portera' Intesa Sanpaolo a "essere la miglior banca in Ue".

E' quanto ha spiegato il ceo Carlo Messina nel corso di una conferenza stampa.

"Il piano d'impresa recentemente presentato aveva individuato tra i punti chiave quello di diventare la banca numero uno in Europa: abbiamo le caratteristiche per farlo; l'unico elemento che, nella comparazione con i grandi gruppi internazionali, rimaneva come punto di debolezza era l'importante stock di Npl. Dopo la forte pressione che Bce ha fatto con l'addendum abbiamo sanato il punto di debolezza comparativo". Il rapporto tra le sofferenze, gli asset level 2, i level 3 e i ripossessed asset portera' pertanto Ca' de Sass "a essere la miglior banca in Europa", ha aggiunto il banchiere.
cce
(fine) MF-DJ NEWS 17/04/2018 15:42
 
Vediamo se le buone notizie si tradurranno in "valore" azionario.
 
....idem...

INTESA SP – MESSINA: GRAZIE ALL’ACCORDO CON INTRUM GIÀ RAGGIUNTI OBIETTIVI SU NPL

“Tramite l’accordo raggiunto con Intrum gli obiettivi del piano sugli npl sono già di fatto raggiunti”. È quanto ha affermato in conferenza stampa Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, in conferenza stampa. Il manager ha aggiunto che “L’accordo con Intrum stabilizza le condizioni del mercato degli npl in Italia, con i valori di carico che sono rappresentativi del valore dello sofferenze”. Messina ha precisato che l’accordo con Intrum “non riguarda i crediti verso clienti che possono tornare in bonis e che resteranno core business della banca”. Il Ceo, inoltre, ha sottolineato che non vede altri grandi cessioni di crediti deteriorati, sul cui recupero sarà affiancata da Intrum.

(MARKET INSIGHT) 17-04-2018 17:01
 
Stralcio da un report odierno di MF dove SocGen espone le sue considerazioni sulle banche italiane

3) Intesa San Paolo. Il giudizio è neutrale (hold) con prezzo obiettivo 3,10 euro, in linea con le quotazioni attuali. Gli analisti hanno corretto al ribasso del 2% in media la stima dell'utile per azione rettificato 2018-2020, a causa soprattutto dei maggiori costi. Il titolo, che capitalizza 51,5 miliardi di euro, è salito del 10,7% da gennaio e del 26% negli ultimi 12 mesi. Il rendimento della cedola è 6,3% nel 2018 e 7,2% nel 2019.

Qui l'intero report:

https://www.milanofinanza.it/news/societe-generale-focus-sulle-banche-italiane-201804172109521881
 
INTESA SP – DIVIDENDO DI 548,6 MILIONI DA BANCA IMI

L’assemblea di Banca Imi ha approvato oggi, sotto la presidenza di Gaetano Micciché, il bilancio 2017 archiviato con un risultato netto consolidato di 671 milioni di euro, e il dividendo di 548,6 milioni di euro a favore della controllante Intesa Sanpaolo. L’istituto guidato da Mauro Micillo ha inoltre approvato i piani di incentivazione del management tramite strumenti azionari.

(MARKET INSIGHT) 19-04-2018 10:22
 
Intesa Sanpaolo: accordo Intrum segna mercato Npl (Mi.Fi.)

MILANO (MF-DJ)--Il mercato dei non performing loans e' stato segnato dall'accordo Intesa -Intrum, con cui sono state cedute sofferenze lorde per 10,8 miliardi a un prezzo pari al 29% del nominale.

Per dimensioni, scrive Milano Finanza, si tratta di una delle operazioni di maggiore importo in Italia, dopo quelle che hanno riguardato Mps (24 miliardi al 21% del nominale) e Unicredit (17,7 miliardi al 13%). La mossa di Intesa si e' conclusa pero' con una novita' di rilievo: non ci sono state perdite per la banca, che anzi ha registrato una plusvalenza grazie alla cessione del 51% della piattaforma di gestione. Si tratta di una svolta per il mercato italiano degli npl? Secondo Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo , "l'operazione stabilizza le condizioni del mercato". In Italia "c'e' stata una tempesta perfetta sul fronte degli npl perche' sono state fatte, in un momento di necessita' per il settore bancario, dismissioni degli stock tali da garantire oltre il 20% di rendimento ai fondi". L'accordo, ha aggiunto Messina, "ha reso esplicito che il valore di bilancio delle sofferenze puo' essere davvero rappresentativo di quanto valgono. Il valore di carico puo' essere simile al prezzo". Percio' dopo l'operazione Intesa -Intrum sono salite le quotazioni di borsa delle altre banche italiane, che potrebbero beneficiare di un aumento dei prezzi di mercato degli npl: l'opposto di quanto accaduto in seguito alla svalutazione al 17% delle sofferenze delle quattro banche in risoluzione (un valore imposto dalla Commissione Ue, sulla base di simili cessioni in Slovenia).
red/lab
(fine) MF-DJ NEWS 23/04/2018 08:42
 
Intesa Sanpaolo: al via assemblea soci, presente 63,99% capitale

Torino (MF-DJ)--Ha preso il via l'assemblea dei soci di Intesa Sanpaolo dove sono rappresentati 4.028 azionisti per azioni ordinarie per oltre 10 mld pari al 63,99% del capitale.

L'assise e' chiamata tra l'altro ad approvare il bilancio d'esercizio 2017 della capogruppo e la destinazione dell'utile dell'esercizio e distribuzione del dividendo.

Giovanni Bazoli, presidente emerito, e' assente per motivi personali. Tra gli azionisti rilevanti si segnalano Compagnia Sanpaolo scesa di recente all'attuale 7,538%, Blackrock che detiene il 5,106% e la Fondazione Cariplo con una quota pari al 4,836%.
cce
(fine) MF-DJ NEWS 27/04/2018 10:31
 
Intesa Sanpaolo: Messina, in 2018 utile netto superiore al 2017. :eek:

TORINO (MF-DJ)--"Nel 2018 confermo che realizzeremo un utile netto superiore a quello del 2017. Questo accadra' perche' cresceranno i ricavi, controlleremo i costi e" ci sara' una "riduzione del costo del credito".

Lo ha detto il ceo di Intesa Sanapolo Carlo Messina nel corso dell'assemblea dei soci chiamata ad approvare tra l'altro il bilancio 2017.
cce
(fine) MF-DJ NEWS 27/04/2018 10:51
 
27/04/2018 13:50

Intesa, Messina conferma: utile 2018 superiore al 2017

Questo accadrà, ha spiegato il ceo in assemblea, perché cresceranno i ricavi, la banca controllerà i costi e ci sarà una riduzione del costo del credito. Oggi il valore di borsa è equivalente a quello di Ubs e Intesa Sanpaolo capitalizza più di Credit Suisse. La nuova jv con Intrum per la gestione dei crediti deteriorati sarà un campione, avrà il contratto del credito e sarà nell'Abi. Compagnia di San Paolo scende al 7,5% del capitale​

di Francesca Gerosa


Intesa Sanpaolo è la banca che ha garantito il maggior rendimento ai suoi azionisti in Europa negli ultimi quattro anni. Così ha esordito il ceo della banca, Carlo Messina, nel corso dell'assemblea dei soci chiamata, tra l'altro, ad approvare il bilancio 2017 e la distribuzione del dividendo e, in sede straordinaria, la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie. "Siamo riusciti a trasformare una banca a vocazione nazionale in una grande azienda internazionale. Oggi il valore di borsa è equivalente a quello di Ubs; capitalizziamo più di Credit Suisse", ha osservato il banchiere, paragonando l'istituto alle più grandi realtà presenti in Svizzera.

E il confronto con le altre banche europee sul fronte della solidità non va fatto soltanto paragonando il livello dei crediti deteriorati (Npl). "L'unico modo è mettere sotto la lente il totale degli attivi illiquidi", ha spiegato Messina, rammentando l'alleanza strategica con la scandinava Intrum che prevede la costituzione di un operatore di primo piano nel servicing di Npl nel mercato italiano con l'integrazione delle due piattaforme italiane.

Queste le caratteristiche: circa 40 miliardi di euro in servicing; 51% della nuova piattaforma detenuto da Intrum e 49% da Intesa Sanpaolo ; un contratto di durata decennale per il servicing di crediti in sofferenza di Intesa Sanpaolo a condizioni di mercato; importanti piani di sviluppo commerciale della nuova piattaforma nel mercato italiano; circa 1.000 dipendenti interessati, incluse circa 600 persone provenienti dal gruppo Intesa Sanpaolo . E' prevista altresì la cessione e cartolarizzazione di un rilevante portafoglio di crediti in sofferenza del gruppo Intesa Sanpaolo , pari a 10,8 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, a un prezzo in linea con il valore di carico già determinato per la parte di sofferenze del gruppo.

"Non lasceremo nessuna delle nostre persone in una condizione di difficoltà: con Intrum avranno una grandissima opportunità, il soggetto industriale sarà un campione, verrà applicato il contratto del credito e sarà nell'Abi", ha continuato il ceo, replicando ad alcune preoccupazioni dei sindacati espresse dopo l'accordo con il gruppo scandinavo. "Ci prendiamo cura di chi sarà in condizioni di difficoltà che comunque non immagino perché li mettiamo in una prospettiva di crescita che nel gruppo non avrebbero, ma la banca rimane la loro banca". E comunque verrà applicato il contratto del credito ai dipendenti coinvolti nel progetto Intrum, ha annunciato Messina. "Non lasceremo indietro nessuno. Anzi, in questo modo offriremo prospettive di crescita che queste risorse non avrebbero avuto" nel gruppo.

Sono presenti in assemblea 4.028 soci, pari al 63,99% del capitale. Dalle risultanze del libro soci, Compagnia di San Paolo è risultata detenere il 7,538%, quota limata rispetto all'8,25% precedente. Trova così conferma quanto annunciato nei giorni scorsi dal segretario generale, Piero Gastaldo, che aveva indicato al 7,6% la quota a fine 2017 e spiegato che altre piccole operazioni di cessione erano continuate anche nei primi mesi di quest'anno.

La Compagnia di San Paolo ha tre anni per rientrare nei limiti previsti dal protocollo Acri-Mef che fissano in un terzo del patrimonio il limite massimo che ogni singola partecipazione non può eccedere (Intesa pesa oggi per oltre il 45% del patrimonio della Compagnia). Seguono BlackRock con il 5,106% del capitale e la Fondazione Cariplo con il 4,836%. "E' la prima assemblea", ha sottolineato il presidente, Gian Maria Gros Pietro, "che si apre dopo la presentazione del piano di impresa 2018/2021 destinato a rinnovare profondamente il gruppo di cui siete soci con l'obiettivo di portarlo al vertici delle banche europee".

Di questo obiettivo, ha proseguito il presidente di Intesa Sanpaolo , un segnale certo si coglie nello stesso ordine del giorno: "siete chiamati a discutere, e siete invitati ad approvare, la conversione delle azioni risparmio in ordinarie. E' un'operazione di semplificazione della struttura del capitale che renderà la società allineata alle migliori pratiche della concorrenza più qualificata, con la quale ci misuriamo", ha aggiunto Gian Maria Gros-Pietro, ribadendo che la banca si mantiene "fermamente" aderente al principio di un'azione, un voto che allinea la parità dei diritti fra tutti i soci.

"Abbiamo deliberato e procediamo risolutamente a far confluire nella vostra società le banche controllate in Italia: anche questo è un modo per allineare concretamente i diritti di tutti i soci", ha spiegato. Il nuovo piano si basa sul fondamento della solidità patrimoniale "che è la nostra forza e che tale deve rimanere, insieme con il rispetto per gli azionisti: rispetto per il loro investimento e per la sua adeguata remunerazione, ininterrottamente osservato".

E grazie ai nuovi business, ha assicurato Messina, "riusciremo a far crescere i ricavi e la redditività". Infatti quest'anno, ha confermato il ceo, "realizzeremo un utile netto superiore a quello del 2017 (pari a 3,8 miliardi, ndr). Questo accadrà perché cresceranno i ricavi, controlleremo i costi e ci sarà una riduzione del costo del credito".

A Piazza Affari il titolo Intesa Sanpaolo segue il tono negativo del mercato e del settore bancario e pede l'1,07% a 3,139 euro.
 
Intesa Sanpaolo: Gros-Pietro, entro agosto conversione az.risp.

TORINO (MF-DJ)--Se ci sara' il via libera dei soci, la conversione di azioni risparmio di Intesa Sanpaolo in azioni ordinarie avverra' al massimo "entro il prossimo mese di agosto".

Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, rispondendo agli azionisti in assemblea. Dopo il deposito della delibera assembleare presso il registro delle imprese, dovra' passare "circa un mese", spiega il manager. La conversione e' uno dei punti all'ordine del giorno dell'assise di oggi.

"L'efficacia della delibera - spiega Gros-Pietro - e' subordinata sia al verificarsi di alcune condizioni, sia alle autorizzazioni delle autorita' competenti, oltre che a un limite dei recessi". La data esatta "verra' comunicata al mercato dalla societa' non appena possibile, in quanto allo stato attuale non possiamo sapere se verranno esercitati i diritti di recesso". Gros-Pietro evidenzia che "le azioni di risparmio sono detenute sia da investitori istituzionali sia dai retail" e sottolinea che "l'obiettivo primario dell'operazione e' quello di semplificare e razionalizzare la governance" e anche ottenere "una maggiore liquidita' del titolo".
(fine) MF-DJ NEWS 27/04/2018 14:30
 
Intesa Sanpaolo: Gros-Pietro, entro agosto conversione az.risp.

TORINO (MF-DJ)--Se ci sara' il via libera dei soci, la conversione di azioni risparmio di Intesa Sanpaolo in azioni ordinarie avverra' al massimo "entro il prossimo mese di agosto".

Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, rispondendo agli azionisti in assemblea. Dopo il deposito della delibera assembleare presso il registro delle imprese, dovra' passare "circa un mese", spiega il manager. La conversione e' uno dei punti all'ordine del giorno dell'assise di oggi.

"L'efficacia della delibera - spiega Gros-Pietro - e' subordinata sia al verificarsi di alcune condizioni, sia alle autorizzazioni delle autorita' competenti, oltre che a un limite dei recessi". La data esatta "verra' comunicata al mercato dalla societa' non appena possibile, in quanto allo stato attuale non possiamo sapere se verranno esercitati i diritti di recesso". Gros-Pietro evidenzia che "le azioni di risparmio sono detenute sia da investitori istituzionali sia dai retail" e sottolinea che "l'obiettivo primario dell'operazione e' quello di semplificare e razionalizzare la governance" e anche ottenere "una maggiore liquidita' del titolo".
(fine) MF-DJ NEWS 27/04/2018 14:30

quindi ci perdono
 
quindi ci perdono

Assolutamente no, definiranno i termini del concambio per garantire l'integrità patrimoniale degli azionisti di risparmio.

Intesa Sanpaolo: da soci ok a conversione risparmio col 99,81% azioni ammesse a voto

TORINO (MF-DJ)--L'assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo ha approvato, in parte straordinaria, col 99,81% delle azioni ammesse al voto la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie.

"L'omologazione di tutte le azioni in un'unica categoria facilita l'adozione delle delibere del Cda", ha detto il presidente Gian Maria Gros-Pietro.
cce
(fine) MF-DJ NEWS 27/04/2018 16:48
 
Stato
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