Obbligazionari a breve a medio o a lungo termine?

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Sebbene a volte ermetico, a me templare è simpatico

Tornando sul tema la situazione in europa mi sembra obiettivamente al momento piuttosto diversa con tassi ancora bassi e l euribor molto negativo e solo 10 bs superiore all overnight . Quindi rispetto a usa maggiori rischi per i detentori di titoli lunghi da rialzo tassi ma attualmente minore crunch su interbancario grazie alle politiche ancora accomodanti della ecb
 
Se è un indicatore in ritardo (lagging), vuol dire che la recessione c'è già stata? :)

Le aspettative di inflazione possono essere mutevoli, fiammate inflattive sul breve che non implicano iperinflazione in futuro, ma al contrario una nuova riduzione dell'inflazione in futuro.

E' per questo che una paura generalizzata dei tassi in rialzo è superficiale, perché i tassi sulle varie scadenze non si muovono necessariamente per shift paralleli. Anzi.

Questo è il grafico tradizionale dello yield curve steepening/flattening.

aggiornamento, livello oggi più basso dall'ottobre 2007...notare che il giramento interessa l'intero spettro ( secondo grafico)
è da un pezzo che ripeto che siamo ritornati al 2006-2007...poi ognuno investa nelle obbligazioni che gli pare, ma certo non dovrebbe prescindere da questi grafici, secondo me...
 

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bello 'sto grafico, ma manca l'italietta...
 

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bello 'sto grafico, ma manca l'italietta...

La Terra è piatta, le sigarette fanno bene alla salute, la California è un'isola.


The Mind-Blowing Concept Of Risk-Freeier' | Seeking Alpha

The U.S. Treasury Department is expected to issue over $1 trillion of debt in each of the next four years. This is additive to the $21 trillion debt load that is currently outstanding and must be refunded when bonds mature. Even more troubling, the growth rate of forecasted debt issuance is almost twice the size of the Congressional Budget Office’s (CBO) most optimistic economic growth forecast.

Deficits and debt do matter, and given this unsustainable situation, there is inherent credit risk in UST despite what finance professionals may tell you.
 
aggiornamento

l'appiattimento della curva dei rendimenti prosegue ( primo grafico), siamo a circa 50 bp....
Secondo alcuni, un indicatore anticipatore della più autentica inversione della curva dei rendimenti ( che potrebbe essere distorta dagli acquisti delle BC), è la recente inversione osservata nello short-end della curva, utilizzando l'OIS, Overnight Index Swap ( un future): la curva forward per il tasso OIS a 1 mese, si è rovesciata rispetto al forward point a due anni ( secondo grafico).
E' interessante osservare il terzo grafico, che mette in relazione le due curve in esame : negli ultimi 20 anni, l'inversione nello short-end si è osservata solo tre volte, nel 1998, 2000 e 2005, ed è considerata un cattivo presagio per i mercati di rischio....

queste considerazioni sono state messe sotto valutazione recentemente da JP Morgan, la quale vede in questo sviluppo una possibile duplice causa:

1)markets have started pricing in a Fed policy mistake, or
2)markets have started pricing in end-of-cycle dynamics.

concludendo che è molto difficile distinguere tra queste due possibili cause, cosa che sarebbe però preziosa, perchè comporterebbe un diverso approccio all'investimento...dice JPMorgan:

1) Pricing in a Fed policy mistake should induce investors to focus on earlier growth weakness and should therefore be accompanied by weak equity fund flows, weak cyclical sector flows, greater flows in long dated bond funds vs short dated ones and weak flows in interest rate sensitive sectors such as housing.
2) Pricing in end of cycle dynamics should be accompanied by overheating and inflation fears, i.e. greater flows into inflation protected vs nominal bond funds, greater flows in short dated vs long dated bond funds and greater flows into cyclical sectors and equity funds in general as the best equity and cyclical sector returns are typically seen at the end of the cycle

da sottolineare che JPMorgan ( e CiTi) propendono più per la prima ipotesi...
 

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bello 'sto grafico, ma manca l'italietta...

E certo che manca,non ha mai fatto default!
così come la Francia,UK,USA che infatti mancano anch'essi nella lista.

Siamo più seri di quanto crediamo,almeno finanziariamente parlando.
 
E certo che manca,non ha mai fatto default!
così come la Francia,UK,USA che infatti mancano anch'essi nella lista.

Siamo più seri di quanto crediamo,almeno finanziariamente parlando.




affermazioni palesemente false...e pensare che una volta si diceva che la storia è "magistra vitae"...:rolleyes:

negli anni 20 del secolo scorso, sotto il fascismo, l'italia ha fatto due volte default...ma se applichiamo le definizioni del FMI, molti altri Paesi, all'apparenza potenti, hanno defaultato, inclusa la germania, anzi, la germania ha fatto "default" ben due volte nel XX secolo ( dopo le due guerre mondiali)


In base ai termini stabiliti dal FMI e dal Club di Parigi, la ristrutturazione del debito sovrano può concretizzarsi in due forme principali:

a) Il riscaglionamento del debito: abbassando il tasso per ridurre gli interessi e/o protraendo le scadenze dei rimborsi.
b) E/o riduzione del debito ( per rinuncia a crediti dovuti). Perlopiù, questo passa per la sostituzione di vecchi titoli o vecchi contratti con nuovi titoli e contratti. La riduzione del debito può anche passare per l’estinzione di debiti contro liquidità, che però si verifica solo raramente ( perlopiù, una parte dei debitori paga ad altri creditori una parte dei debiti accumulati).

Le ristrutturazioni di debiti sovrani sono in genere la risposta a un default (= sospensione totale o parziale del pagamento) o al rischio di impossibilità di pagamento del paese debitore. Quando il Fondo Monetario, il Club di Parigi o la Troika (come è accaduto in Grecia nel 2012) intervengono organizzando una ristrutturazione del debito, puntano a restaurare la solvibilità di un paese debitore semplicemente rendendo sostenibile il suo debito dal punto di vista del pagamento.

Per quanto riguarda la Germania, nel 1953 a Londra i creditori della Germania occidentale, innanzitutto gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Belgio e l’Olanda, le hanno concesso una riduzione del debito molto consistente. Le somme prese in prestito dalla Germania tra le due guerre mondiali e nell’immediato dopoguerra della seconda sono state ridotte del 62,5% ed è stata concessa una moratoria di 5 anni. Di più: i debiti di guerra che si sarebbero potuti richiedere alla Germania, soprattutto per le distruzioni e i danni provocati dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, sono stati rinviati sine die.
Il totale del debito (crediti fra le due guerre, nell’immediato dopoguerra della seconda, riparazioni e compensazioni belliche) che le potenze alleate avrebbero potuto rivendicare da parte della Germania si può stimare sia stato ridotto di oltre il 90%...

Come è stato ristrutturato il debito tedesco ( attenzione, germania ovest, non ex DDR)?:

1 ) si è concesso alla germania di rimborsare nella propria moneta. All’epoca, il marco tedesco non aveva pressoché alcun valore sul piano internazionale, in quanto la Germania era una potenza sconfitta e largamente distrutta, la cui moneta non era né una moneta di riserva né una moneta forte, per cui questa possibilità l’ha notevolmente avvantaggiata. Va sottolineato che è rarissimo che i creditori accettino che un paese rimborsi nella propria moneta locale se è debole; di solito i creditori esigono il rimborso in divise forti (dollaro, euro, sterlina, etc)
2 ) I creditori si sono impegnati ad acquistare prodotti tedeschi, permettendole di ricavare introiti commerciali, accumulare divise straniere e rimettere in equilibrio la bilancia dei pagamenti
3 ) I creditori accettavano che gli eventuali contenziosi fossero di competenza dei tribunali tedeschi ( grande vantaggio!)
4 ) Si concedette che gli interessi del debito non superassero il 5% dei proventi ricavati dalla Germania dalle sue esportazioni
5) I tassi d’interesse non potevano superare il 5% e, in determinate circostanze, potevano essere negoziati e rivisti al ribasso.

Questo ha permesso alla Germania la sua rapida ricostruzione. È molto importante precisare che l’accordo di Londra concerneva la Germania Ovest: per la germania sotto controllo sovietico, nisba...
 
affermazioni palesemente false...e pensare che una volta si diceva che la storia è "magistra vitae"...:rolleyes:

negli anni 20 del secolo scorso, sotto il fascismo, l'italia ha fatto due volte default...ma se applichiamo le definizioni del FMI, molti altri Paesi, all'apparenza potenti, hanno defaultato, inclusa la germania, anzi, la germania ha fatto "default" ben due volte nel XX secolo ( dopo le due guerre mondiali)

Ufficialmente però bancarotta italiana non è mai stata dichiarata...infatti non compare nelle statistiche.
 
una pubblicità generale visto che vedo titoli di tutti gli emittenti più importanti :D
 
bello 'sto grafico, ma manca l'italietta...

A Better Play For International Markets Exposure | Seeking Alpha

A quick look at the graphic below clearly illustrates the problem facing both current and prospective investors in international markets. Decades of deficit spending, so-called "economic stimulus", and sub-par GDP growth have caused the debt burdens of the developed world to balloon to relatively high levels. By contrast, emerging market countries such as China and India have a relatively tame level of debt. In addition, the higher growth rates of these economies suggest that they will be better able to "grow their way out" of debt. On the other hand, highly-leveraged developed economies which have trouble breaking a 3% annual GDP growth rate are more likely to experience a "debt overhang" on their economies, particularly as global interest rates continue to rise.

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la terza strategia utilizza aggregate bond con duration che dovrebbe risentirne del rialzo tassi

non potrebbe essere in perdita sia la parte obbligazionaria che quella azionaria?

Si infatti nell'articolo la terza opzione è proprio quella di "non fare nulla" investendo in bond (non a tasso variabile) e con duration confidando che in un portafoglio bilanciato l'andamento tra le diverse tipologie di asset (azioni e obbligazioni) possano bilanciarsi riducendo il rischio di portafoglio

Storicamente e "in media" infatti azioni e obbligazioni sono decorrelate ma non è sempre cosi. E' l'incubo di ogni investitore peraltro paventando oggi da molti, quello in cui, dopo anni di doping banche centrali sui mercati in cui tutti gli asset hanno corso, sia le azioni che le obbligazioni girino al ribasso....
 
il fallimento delle banche centrali in due chart

Chi si illude di sostituire dio, rimena in realtà solo un pò di sterco del diavolo...

in due semplicissime chart, il totale, assoluto, incontestabile fallimento delle banche centrali...e più stampano i loro pezzetti di carta colorata, più la velocità della moneta si abbassa, e la "produttività" del debito si riduce...
ma che bravi :clap::clap::rolleyes:
 

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certo che 'sti permabear...almeno un pò di fantasia...:rolleyes:

il grafico allegato mostra la notissima scala di Hussman...

è inutile che i permabear si eccitino: prima di una recessione, ci deve essere l'inversione della yield curve, il blòw-off delle commodities e il vix che sale con indici in rialzo...la campanella, come sempre, sarà l'inversione dei sussidi settimanali di disoccupazione...
mettetevi comodi...
 

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aggiornamento

2s10s sotto i 45....
2s30s al livello più basso degli ultimi 10 anni...
 

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Blacksmith,
templar,

quindi per i risparmi cosa preferire?
 
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