Non c'è pace senza giustizia

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Superman si adegua ai tempi e cambia il suo iconico motto archiviando quella 'American way' che lo contraddistingue da oltre 80 anni: il supereroe della DC Comics abbandona così lo slogan "Verità, giustizia e stile americano" per abbracciare il nuovo "Verità, giustizia e un domani migliore".
L'annuncio, riporta la Cnn, è arrivato dall'editore e direttore creativo della Dc Comics, Jim Lee, durante la convention tenuta ieri sulla piattaforma online DC FanDome.

"Per riflettere meglio le trame che stiamo raccontando in tutta la DC (Comics) e per onorare l'incredibile eredità di Superman di oltre 80 anni di costruzione di un mondo migliore, il motto di Superman si sta evolvendo", ha spiegato Lee.
"Superman è stato a lungo un simbolo di speranza che ispira le persone, ed è quell'ottimismo e quella speranza che lo alimentano in questa nuova missione", ha aggiunto.
Non è la prima volta che la parte "American way" del motto viene modificata.
Nella prima edizione di "Superman: Son of Kal-El", che presenta il figlio di Lois Lane e Clark Kent - Jon - come il nuovo Superman, il giovane afferma di battersi per "Verità, giustizia e un mondo migliore".


Nuovo motto Superman,'verita giustizia e un domani migliore' - Nord America - ANSA

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Otto e mezzo, Marco Travaglio contro il vaccino ai bambini:
"Nemmeno con una pistola". Lilli Gruber sconcertata

Marco Travaglio come Giorgia Meloni: “Nemmeno con la pistola alla tempia farei vaccinare mio figlio
se avesse meno di 11 anni”.

E un’incredula Lilli Gruber sbarra occhi e orecchie.

“NON MI FIDO! SEMPLICEMENTE HO SENTITO DIRE E CONTRADDIRE TROPPE COSE PER ACCONTENTARMI
DI UN TEST SU 3.000 BAMBINI. NON VORREI CHE POI CI DICESSERO CHE SI SONO SBAGLIATI COME CON
ASTRAZENECA SUI GIOVANI…


 
Prof. Crisanti: Vaccinare mio figlio piccolo? Esiterei. Ho alcune riserve concettuali. Primo, il numero
dei bambini sottoposti al trial: sono obiettivamente pochi. Questo trial non ha misurato la
trasmissione ma solo gli episodi clinici. La maggior parte dei bambini non sviluppa episodi clinici.
Di fatto, non sappiamo se vaccinando i bambini blocchiamo la trasmissione. Aspetterei poi i dati
di Israele che fornirà su migliaia di bambini. Non vedo il motivo di questa fretta, i bambini sono
un falso problema”.


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Film documentario, “Guinea Pig Kids”.

Basato sulle scoperte del giornalista investigativo Liam Scheff, lo straziante documentario esponeva i tortuosi esperimenti medici clandestini di Fauci sui bambini infetti da HIV in cura all’Incarnation Children’s Center (ICC).

Sharav ha collaborato con Scheff, la giornalista investigativa Celia Farber e il regista del film, Jamie Doran. Per un breve periodo, i tre hanno creduto che la verità potesse finalmente venire alla luce.

Ma hanno scoperto che fare luce non è per i deboli di cuore.

Chi erano i ‘Guinea Pig Kids’?

La ICC, che si presentava come “l’unica struttura infermieristica qualificata di New York City che fornisce cure specializzate per bambini e adolescenti che vivono con l’HIV/AIDS”, era la scena di questi crimini contro l’umanità.

Il NIAID ha fornito nel 1992 un finanziamento per reintrodurre l’ICC come “una clinica ambulatoriale per bambini sieropositivi” e la clinica è diventata parte dell’unità di sperimentazione clinica sull’AIDS pediatrico della Columbia University.

Il dipartimento di assistenza all’infanzia di New York, l’Administration for Children’s Services, fu autorizzato ad offrire i bambini vulnerabili e svantaggiati affidati alle sue cure come cavie da laboratorio per testare farmaci tossici contro l’AIDS come l’AZT, la Nevirapina e vari inibitori della proteasi, così come i vaccini sperimentali contro l’AIDS.

La maggior parte di questi farmaci, approvati per gli adulti con l’AIDS, portavano avvisi nelle scatole nere e causavano effetti collaterali potenzialmente letali, tra cui la distruzione del midollo osseo, l’insufficienza degli organi, deformazioni e danni cerebrali.

La maggior parte dei bambini erano neri, ispanici e poveri, spesso nati da madri tossicodipendenti.

Il NIAID, approfittando della dottrina prevalente sull’AIDS, ha giustificato gli esperimenti non etici condotti su questi bambini come l’unica possibilità che avevano di sopravvivere.

Jacklyn Hoerger, il cui compito era quello di somministrare i farmaci ai bambini, ha detto:

“Ci dicevano che se vomitavano, se perdevano la capacità di camminare, se avevano la diarrea, se stavano morendo, allora tutto questo era dovuto alla loro infezione da HIV. Ho dato solo fedelmente quello che mi era stato detto dai medici”.

Il rispetto delle regole, come principio unidirezionale, è stato un tema ricorrente in tutta la carriera di Fauci. Secondo il direttore medico dell’ICC, la dottoressa Katherine Painter, il “più grande problema delle famiglie con bambini sieropositivi è quello dell’ aderenza”.

Hoerger ha imparato questa lezione nel modo più duro, quando ha iniziato il processo di adozione di due sorellastre dal programma. Applicando un metodo scientifico molto più compassionevole a casa, Hoerger ha dedotto che erano i farmaci a causare i disturbi dei bambini. Così li ha tolti dai programmi farmacologici.

Ha descritto che il miglioramento è stato “quasi istantaneo” e ha notato che le ragazze hanno iniziato a mangiare correttamente per la prima volta nella loro vita. Ma la sua inadempienza è stata considerata di essere un genitore negligente e ha perso la custodia delle bambine. Non le fu mai più permesso di vederle.

All’ICC, la cooperazione dei soggetti sperimentali ha sempre avuto la precedenza rispetto al loro benessere. Ai bambini è stato chiesto di prendere questi farmaci indipendentemente dalle loro conseguenze negative, e gli effetti avversi sono stati attribuiti alla loro presunta malattia (AHRP ha scoperto che il NIAID ha autorizzato i suoi partner farmaceutici a sperimentare su bambini senza infezioni da HIV confermate in laboratorio).

Quando alcuni genitori si rifiutavano di acconsentire queste sperimentazioni, i funzionari dei servizi per l’infanzia provvedevano prontamente a rimuoverli e a collocarli presso famiglie affidatarie, o in case per bambini dove la partecipazione del bambino sarebbe stata autorizzata.

Se i bambini resistevano o rifiutavano i loro farmaci, venivano portati all’ospedale Columbia Presbyterian, in cui venivano inseriti chirurgicamente tubi di plastica nello stomaco per la somministrazione dei farmaci.

Secondo Sharav, almeno 80 bambini sono morti nel corso di questi studi clinici.


‘BAMBINI CAVIA’: L’EREDITA DI FAUCI DI ESPERIMENTI CRUDELI SUI BAMBINI | NoGeoingegneria

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Che cosa sarebbe successo anche solo pochi anni fa se qualcuno avesse proposto una serie di mostruosità come quelle che oggi sono considerate non solo “normali”, ma “necessarie”?
Tornando indietro nel tempo, al mezzo secolo fa dei miei anni universitari, che cosa mi sarebbe accaduto se io avessi sostenuto una palese idiozia come la cosiddetta “immunità di gregge”?
Che cosa sarebbe accaduto ad una ditta farmaceutica che immettesse sul mercato un prodotto senza avere eseguito la sperimentazione riconosciuta universalmente come il minimo indispensabile?
Che cosa sarebbe accaduto a chi osasse somministrare un prodotto iniettabile, a maggior ragione se si trattasse di un vaccino o di qualcosa che come tale fosse presentato, in una spiaggia, in un supermercato, in un tendone per strada, dal parrucchiere…?
Che cosa sarebbe accaduto a un medico che avesse preteso il cosiddetto “scudo penale”?
Che cosa sarebbe accaduto a un magistrato che non condannasse infrazioni così palesi?
E, a proposito di magistratura e legalità, che cosa sarebbe accaduto ad un costituzionalista che avesse sostenuto comportamenti smaccatamente anticostituzionali, oltre che gravati da una serie non proprio breve d’illegalità, senza menzionare le assurdità scientifiche e mediche?
Che cosa sarebbe accaduto ad un parlamento che approvasse obblighi evidentemente fuori di ogni legalità?
E chi avrebbe continuato a sintonizzare TV e radio su stazioni che si prendono gioco di spettatori e ascoltatori?

Ammetto di aver perso molta della fiducia che potevo conservare nella magistratura e di faticare a trovare una traccia di fiducia nella politica.
Di tanto in tanto, però, qualche politico o qualche magistrato si ricordano di essere uomini e non dimenticano che la dignità è una condizione necessaria per rientrare nella categoria degli Uomini con la u maiuscola.
Ecco, allora, che il tribunale belga di Namur ingiunge ai “politici” (virgolette) di cancellare la vergogna del cosiddetto green pass (Prima sentenza in Belgio che stoppa il super green pass per contrasto al diritto comunitario. Anief: e illegittimo, lo abbiamo sempre detto - Orizzonte Scuola Notizie), e un giudice statunitense ricorda al presidente USA che certe prese di posizione sono, a dir poco, illegali (Bloccato l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari negli Stati Uniti - Mondo - ANSA e <<Niente vaccino obbligatorio a tutti gli operatori sanitari americani>>: lo schiaffo del giudice a Biden - Il Mattino.it).

Da noi? Da noi non si perde occasione per dare una stretta ulteriore al cappio. L’Italia è un laboratorio fondamentale per rendersi conto di quali siano gli effetti reali dei “vaccini” e di quale sia il limite psicologico e sociologico di giorno in giorno avvicinabile, certi che domani quel limite si sarà spostato come desiderato da “chi conta”. Quindi, noi continueremo imperterriti ad assistere, chi entusiasta, chi consenziente, chi rassegnato a subire qualunque sopruso
(Sordi - Mi dispiace ma Io so io e voi non siete un ***** - YouTube).

Fonte: il marchese del Grillo del 04 Dicembre 2021

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Ursula Van Der Leyen – il capo della Commissione dell’Unione Europea (UE) – ha detto alla stampa che vorrebbe vedere il vecchio Codice di Norimberga completamente ignorato a favore della possibilità di consentire ai paesi di vaccinare forzatamente chiunque si rifiuti di prendere il siero sperimentale.
Oltre a sostenere pienamente i lockdown e la segregazione, von der Leyen ha affermato che è ” comprensibile e appropriato ” che i paesi dell’UE discutano delle vaccinazioni COVID obbligatorie a causa della nuova presunta variante di Omicron, che è già stata rilevata in 12 paesi dell’UE.

Vaccino, obbligo in Ue? E il marito di Ursula occupato in terapie geniche.

Non proprio trasparenti i rapporti del marito, Heiko von der Leyen – ai vertici di una importante società statunitense che si occupa di biotecnologie – con il colosso farmaceutico Pfizer, l’asso vincente nel dorato e arcimiliardario Bingo dei vaccini.

Non del tutto trasparente (e quindi ancora tutto da approfondire) il comportamento tenuto dalla von der Leyen nella complessa contrattazione con le star dei vaccini (tra cui la solita Pfizer) per la fornitura dei prodotti: contratti spesso e volentieri capestro per la UE e quindi per tutti i paesi rappresentati.

Adesso arriva la tegola dell’Ombudsman (intermediario fra il cittadino e le istituzioni, abilitato a ricevere e esaminare le denunce) . Che vuol vederci chiaro nei messaggini intercorsi tra la ferrea Commissaria e il Ceo Burla, un veterinario greco che il gran giorno dell’annuncio al mondo del primo vaccino anti covid è corso in banca per vendere un bel gruzzolo di azioni Pfizer per guadagnarci 10 volte tanto.
Infatti alla richiesta di accesso ai messaggi, è stato posto un secco no dalla Commissione europea, che ha laconicamente risposto di “non averne traccia”.

Nella sua ultima comunicazione, Emily O’Reilly (eletta per la prima volta come Mediatrice europea nel luglio 2013) scrive che “è necessario” che il suo team di inchiesta incontri i funzionari e ottenga una spiegazione circa “la politica della Commissione sulla tenuta dei registri dei messaggi di testo e su come questa politica venga attuata”. Il Difensore civico, a quanto pare, insisterà anche sulla possibilità di ottenere i testi dei messaggi.

Verrà fatta luce su questo episodio, emblematico di rapporti ‘incestuosi’ tra i vertici UE e le star di Big Pharma?


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“PRIMA C'ERANO I DITTATORI CIRCONDATI DAI FEDELISSIMI. ADESSO ABBIAMO UN
NEO STATO FRANCO-PRUSSIANO, CON MIGLIAIA DI BUROCRATI, CONTAGIATI DAI MITI ‘GRETISTI’” (Giulio Sapelli)

La direttiva Ue vuole vietare la vendita o l'affitto delle case che sprecano energia.

«A Draghi dico che si tratta di indicazioni irrealistiche che possono dare un colpo fatale al nostro mercato».
Parola dell'economista e professore Giulio Sapelli.
Dal 2027 gli immobili che non saranno adeguati all'efficientamento energetico richiesto dalla Commissione europea non potranno essere né venduti né affittati.

«Bisogna fare un passo indietro e affidarsi all'antropologia, se non alla psicoanalisi. La burocrazia europea è completamente impazzita. Questa direttiva va di pari passo con quella che voleva intervenire sul Natale.
Ormai gli euro -burocrati si attribuiscono super poteri impostando il pilota automatico».

Qui abbiamo a che fare con la transizione energetica...
«Sì, ma con un'economia diretta dall'alto. È un puro delirio di onnipotenza. Prima c'erano i dittatori circondati dai fedelissimi.
Adesso il futuro è più inquietante, perché abbiamo un neo Stato franco -prussiano, appunto, con migliaia di burocrati che emanano direttive, molto simile a quello che capitava in Unione Sovietica, dove facevano i piani quinquennali.

E come se ci fossero milioni di nuovi Cernenko, ma con l'Europa della democrazia, della libertà e del mercato, questo non ha niente a che vedere».

Allora, qual è il senso di questa direttiva?

«Non ha alcun senso. È frutto di un comportamento irrazionale diretto ad affermare un potere. Non sono spiegabili altrimenti certe decisioni. Chi dà questo potere alla Commissione?».

Non c'è il rischio di alimentare i complottismi?

«Piuttosto che pensare ai complotti, pensiamo al fatto che ci troviamo di fronte a burocrati contagiati dai miti "Gretisti", un ecologismo ridicolo e ideologico».

Il governo cosa dovrebbe fare?

«Domandarsi se tutto questo sia costituzionale o no, come hanno fatto i tedeschi varie volte ricorrendo alla loro Corte costituzionale, smentendo la Ue. Poi potrebbe ricorrere alla Corte Costituzionale europea».

Vuole dire qualcosa a Draghi?

«Sì. Deve tener conto che sono indicazioni irrealistiche che possono dare un colpo fatale al nostro mercato».


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“NON POSSEDERE NULLA E SII FELICE”, PER L’ESSERE UMANO NEL 2030
La massiccia trasformazione tecnocratica attualmente prevista riguarda gli esseri umani come merci da controllare e monitorare, proprio come i droni tecnologici senza vita e l’intelligenza artificiale promossa come essenziale.

Ma non preoccuparti: sarai senza proprietà e felice nella tua prigione aperta di disoccupazione di massa, dipendenza dallo stato, passaporti sanitari traccia e chip, assenza di contanti, vaccinazioni di massa e disumanizzazione.


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LE PAROLE HANNO UN PESO...LA GIUSTIZIA
DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI!


Il premio Nobel Luc Montagnier ha querelato il televirologo italiano Matteo Bassetti.
La notizia è stata confermata nelle ultime ore, ed è riferita a un commento che Bassetti fece l’estate scorsa rivolgendosi proprio al premio Nobel, oggi discusso per le sue posizioni contrarie al vaccino anti-Covid. A confermare la querela è stata l’avvocata Tiziana Vigni, che cura gli interessi di Montagnier. Vigni lo ha reso noto con un video pubblicato su Facebook.
La stessa legale ha confermato la querela a Bufale.net che aveva chiesto delucidazioni.

“Anche i premi Nobel rin********scono. Credo abbia un problema di demenza senile”, questa la frase incriminata detta da Bassetti – in uno dei suoi soliti momenti di egonismo – a un convegno in cui erano presenti anche Vittorio Sgarbi, Luca Palamara e Pierpaolo Sileri. Anche il Codacons di Reggio Calabria, la scorsa estate aveva annunciato una querela nei confronti dei “virologi star”, ovvero contro Fabrizio Pregliasco, Roberto Burioni e proprio Matteo Bassetti.

Come andrà a fine questa storia non è dato saperlo, “considerando il fatto che al momento possiamo limitarci a confermare l’autenticità della querela di Luc Montagnier verso Matteo Bassetti tramite l’Avvocato Tiziana Vigni, in seguito ad alcune gravi espressioni che sono state rese pubbliche durante la stagione estiva”.

NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA!


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BIG PHARMA, GATES, FAUCI, FUNZIONARI BRITANNICI ACCUSATI DI CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ
CON UNA DENUNCIA AL TRIBUNALE INTERNAZIONALE


Scarsamente notato dall’opinione pubblica mondiale, si sta preparando il primo processo internazionale contro i responsabili e i mandanti della P(l)andemia in corso.
Alla Corte penale internazionale (CPI) dell’Aia, è stata presentata una causa per conto di cittadini britannici per “crimini contro l’umanità” contro membri dell’élite ben noti. La CPI (Icc in inglese) con sede all’Aia nei Paesi Bassi, è chiamata a giudicare i crimini internazionali commessi sul territorio degli Stati aderenti.
La Corte penale internazionale à la Prima giurisdizione internazionale permanente competente a giudicare individui responsabili dei più gravi crimini di rilevanza internazionale, La Corte penale internazionale costituisce una pietra miliare nel contesto della lotta globale all’impunità.

Gli attivisti stanno accusando di genocidio funzionari del Regno Unito e gli esponenti sanitari più potenti del mondo, citando una serie di statistiche sugli effetti dei “vaccini” e delle politiche COVID.

Il gruppo che include l’ex vice presidente della Pfizer, il Dr. Michael Yeadon, ha presentato una denuncia alla Corte Penale Internazionale (CPI) per conto dei cittadini britannici contro Boris Johnson e i funzionari britannici, Bill e Melinda Gates, i dirigenti di Big Pharma, il presidente esecutivo del World Economic Forum Klaus Schwab, e altri per crimini contro l’umanità.

Il gruppo britannico, che comprende un astrofisico e un direttore che si occupa di pompe funebri, ha inoltre accusato il Dr. Anthony Fauci; Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS); June Raine, capo esecutivo dell’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA); il Dr. Radiv Shah, presidente della Fondazione Rockefeller; e il Dr. Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance, come “responsabili di numerose violazioni del Codice di Norimberga … crimini di guerra e crimini di violenza. Radiv Shah, presidente della Fondazione Rockefeller; e il Dr. Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance, come “responsabili di numerose violazioni del Codice di Norimberga … crimini di guerra e crimini di aggressione” nel Regno Unito e in altri paesi.

” affinché si fermi il rollout delle vaccinazioni COVID, l’introduzione dei passaporti vaccinali illegali e tutti gli altri tipi di guerra illegale … in corso contro il popolo del Regno Unito”.

Nella denuncia del gruppo depositata il 6 dicembre, essi presentano le prove che i “vaccini” COVID-19 sono in realtà terapie geniche sperimentali ingegnerizzate mediante un guadagno di funzione da coronavirus di pipistrello, sostenendo che questi “vaccini” abbiano causato morti e lesioni di massa e che il governo britannico non sia riuscito a indagare su tali morti e lesioni segnalate;
che i numeri dei casi e dei decessi COVID siano stati gonfiati artificialmente;
che le mascherine in faccia siano dannose a causa dell’ipossia, dell’ipercapnia e di altre cause;
e che i test PCR siano ” completamente inaffidabili” e “contengano ossido di etilene cancerogeno”
.

Sostengono inoltre che trattamenti efficaci per il COVID-19, ad esempio l’idrossiclorochina e l’ivermectina, siano stati soppressi, portando a un numero di morti per COVID-19 maggiore di quello che avrebbe dovuto verificarsi.

Essi sostengono che i lockdown siano stati attuati con il pretesto di un’infezione artificialmente gonfiata e i numeri di morte da un virus ingegnerizzato, come pure i “vaccini” sperimentali abbiano portato a:

Massicci danni a breve termine e morte, con almeno 395.049 reazioni avverse ai ” vaccini ” COVID riportate nel solo Regno Unito;

un forte aumento delle chiamate alla ChildLine da parte di bambini vulnerabili durante nei periodi di lockdown; “distruzione della ricchezza e delle imprese” attraverso i lockdown imposti;

” “grave privazione della libertà fisica in violazione delle norme fondamentali del diritto internazionale”, compresi i divieti di viaggio e di riunione, e la quarantena forzata e l’autoisolamento; apartheid a causa della segregazione in base al possesso del passaporto vaccinale;

e la “prevista riduzione della fertilità” dopo la “vaccinazione”, tra altri effetti fisici e psicologici dannosi.

Inoltre, i partecipanti sostengono che “la soppressione di trattamenti alternativi sicuri ed efficaci per il Covid-19 equivale a un omicidio e richiede un’indagine completa da parte del tribunale”. Hanno notato che oltre alla censura delle informazioni online e la promozione di questi trattamenti alternativi, “alcune riviste accademiche impediscono la pubblicazione di studi che mostrano l’efficacia di farmaci come l’ivermectina e l’idrossiclorochina.

I richiedenti hanno inoltre citato citazioni di sopravvissuti all’Olocausto i quali hanno richiamato “forti parallelismi tra le restrizioni del Covid e l’inizio dell’Olocausto”. In una lettera aperta, i sopravvissuti all’Olocausto hanno chiesto alle autorità di regolamentazione medica di “fermare immediatamente questo immorale esperimento medico sul genere umano”, che secondo loro viola il Codice di Norimberga.

Essi affermano anche che “un altro olocausto di maggiore portata sta avendo luogo davanti ai nostri occhi”. Una sopravvissuta, Vera Sharav, ha dichiarato in un’intervista citata nella denuncia,

“La dura lezione dell’Olocausto è che ogni volta che i medici uniscono le loro forze con il governo e deviano dal loro impegno personale, professionale e clinico del non nuocere all’individuo, la medicina può essere pervertita da una professione curativa e umanitaria a uno strumento assassino”.

“Ciò che distingue l’Olocausto da tutti gli altri genocidi di massa è il ruolo centrale giocato dall’establishment medico, l’intero establishment medico. Ogni passo del processo omicida fu avallato dall’establishment medico accademico e professionale. I medici e le prestigiose società e istituzioni mediche prestavano la parvenza di legittimità all’infanticidio, all’omicidio di massa dei civili”.

Infatti, essi sostengono che le conseguenze distruttive dei “vaccini”, dei blocchi e del virus ingegnerizzato sono tentativi deliberati di spopolamento e destabilizzazione della società come parte di un piano coordinato a livello globale per consolidare la ricchezza e il potere nelle mani di pochi.

Essi sostengono che queste misure costituiscono quindi anche un “crimine di aggressione”, cioè lo sforzo “di esercitare effettivamente il controllo o di dirigere l’azione politica o militare di uno Stato”.

In questo caso, sostengono, l’obiettivo è quello di “smantellare tutti gli Stati Nazioni Democratici, passo dopo passo”, e di “distruggere le piccole e medie imprese, spostando le quote di mercato alle più grandi corporazioni”, di proprietà degli ultra-ricchi, per dare a questo gruppo “elitario” un maggiore controllo politico e monetario.

La fonte originale di questo articolo è Lifesite News
Copyright © Emily Mangiaracina, Lifesite News , 2021

TRADUZIONE A CURA DI NOGEOINGEGNERIA

FONTE Big Pharma, Gates, Fauci, UK Officials Accused of Crimes against Humanity in Complaint to International court - Global ResearchGlobal Research - Centre for Research on Globalization

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BUON ANNO
Io per il Nuovo Anno chiedo solo Onestà, Verità, Giustizia
Non ha importanza cosa si possiede materialmente se non ci è permesso di vivere in un mondo equo, compassionevole,
benevolo, rispettoso.
Auguro a tutti noi un mondo d'amore

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“I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per il possesso della cattiveria”
(Platone, filosofo greco)


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grazie Mafalda per i tuoi pensierini di buon auspicio

e forza e coraggio agli uomini di buona volontà

auguri auguri auguri

( la scalinata è da schiantoooo e anche platone )
 
COVID: TAR BOCCIA VIGILE ATTESA E PARACETAMOLO.
Esposti in Procura. Speranza ora Rischia la Galera per Strage di Stato!


Vittoria davanti al Tar dell’avvocato Grimaldi
Presidente del Comitato Cure Domiciliari
che ha fatto un esposto alla magistratura
Come fecero pure il biologo Trinca
e il legale Fusillo per le terapie ignorate
dal Ministro della Salute Roberto Speranza



“È onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito”.

Con questa motivazione alla sentenza il Tar Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19, a firma del presidente e avvocato Erich Grimaldi e dell’avvocato Valentina Piraino, contro le linee guida ministeriali del 26 aprile 2021, per il trattamento domiciliare dei malati Covid

“il Governo, andando a vincolare i medici, ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci, paralizzando la sanità territoriale, e portato al collasso il sistema ospedaliero, con tutte le drammatiche conseguenze che migliaia di famiglie conoscono purtroppo molto bene”.
La storica decisione del Tribunale Amministrativo Regionale spalanca le porte a un effetto domino che potrebbe diventare un vero e proprio tsunami per Il Ministero della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco.
Soprattutto per le conseguenze non solo in sede civile, connesse ad un’eventuale richiesta di risarcimento danni da parte di malati o parenti delle vittime curate soltanto con Tachipirina e vigile attesa, ma anche sotto il profilo penale per le terapie efficaci ignorate dalle autorità sanitarie nonostante i ripetuti appelli di associazioni e medici italiani.

COVID: TAR BOCCIA VIGILE ATTESA E PARACETAMOLO. Esposti in Procura. Speranza ora Rischia la Galera per Strage di Stato!

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