Non c'è pace senza giustizia

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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- Alzatevi, accusata: vi chiamate?
- Pia Tonzi.
- Maritata?
- Sissignora.
- Con prole?
- No... con uno che lavora...
- D'anni?
- Ventotto.
- Che mestiere fate?

- Esco la sera verso una cert'ora...
- Già, comprendo benissimo, abbordate...
- Oh, dico, sor pretore, rispettate
l'onorabbilità d'una signora!

- Ma le guardie vi presero al momento
che facevate i segni ad un signore,
scandalizzando tutto il casamento...

- Loro potranno divve quer che vonno:
ma io, su le questioni de l'onore,
fo come li Ministri: nun risponno!

TRILUSSA


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Il Giudice Selah Lively
( Edgar Lee Masters)


Immagina di essere alto un metro e cinquantotto
e di avere iniziato a lavorare come garzone in una drogheria
studiando legge a lume di candela
finchè non sei diventato avvocato.
E poi immagina che, grazie alla tua diligenza
e alla frequentazione regolare della chiesa,
tu sia diventato il legale di Thomas Rhodes,
che collezionava cambiali e ipoteche,
e rappresentava tutte le vedove
davanti alla Corte. E che in tutto questo
ti canzonassero per la tua statura e ridessero dei tuoi vestiti
e dei tuoi stivali lucidi. E poi immagina
di essere diventato Giudice di Contea.
E che Jefferson Howard e Kinsey Keene,
e Harmon Whitney, e tutti i giganti
che ti avevano schernito, fossero obbligati a stare in piedi
davanti al banco e a dire "Vostro Onore" -
Beh, non pensi che sarebbe naturale
che io rendessi loro la vita difficile?


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Il ministro Brunetta ha corrotto i concorsi.

Scrivo qui perché è stato bloccato il mio account solo perché mi sono iscritto.

Vivo con protezione delle forze dell’ordine per denunce mafiose, vi dico con certezza che tra i moderatori ci sono appartenenti a clan criminali.

La riforma digitale della pubblica amministrazione è cosa giusta.

Questi truffatori di FI che lavorano per Berlusconi, con la scusa della digitalizzazione hanno digitalizzato anche l’esame, eliminando la prova orale con solo quella scritta digitale di facile hacking e quindi corruzione mafiosa.

L’esame di ammissione deve essere severamente controllato perché riguarda il futuro dell’apparato statale e quindi della democrazia.

Basta concorsi truccati con raccomandati da mafie e servizi segreti Russi.
 
Consiglio d’Europa verso l’approvazione dei “Manicomi per Bambini”

Gli Esperti dei Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno invitato il Consiglio d’Europa a ritirare la Bozza del “Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo”, che conserva un approccio alle politiche e alle pratiche sulla salute mentale basato sulla coartazione e incompatibile con i principi e gli standard attuali sui Diritti Umani e con la “Riforma Basaglia” che quarant’anni fa aveva aperto le porte dei manicomi.
Questo Protocollo rischia anche di frenare la grande riforma sociale avviata a Bibbiano nel 2019, che sta mettendo in crisi la nuova forma di repressione dei Diritti Umani e dei Bambini costituita dalla Filiera Psichiatrica[2].
Il Comitato di Bioetica presso il Consiglio d’Europa si riunirà all’inizio di giugno per votare un Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo che consentirebbe ai 47 Stati Membri del Consiglio d’Europa di utilizzare misure coercitive, compresi il trattamento forzato e il collocamento non volontario in istituti psichiatrici di persone con problemi di salute mentale.
Se passasse questo documento, la chiusura delle scandalose strutture psichiatriche ad alto contenimento che grazie alla riforma generata dallo scandalo di Bibbiano stavamo riuscendo a chiudere, potrebbe essere rallentata con migliaia di ragazzi che rischiano di rimanere imprigionati in queste strutture coattive.
Il disagio dei nostri ragazzi difficili non va istituzionalizzato con misure obbligatorie. Questi ragazzi hanno il diritto di essere aiutati nelle loro famiglie attraverso progetti rispettosi dei Diritti Umani: non vanno rinchiusi nei “manicomi per bambini”
.


Consiglio d’Europa verso l’approvazione dei “Manicomi per Bambini” – Conoscenze al Confine

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Franco Franchi e quelle false accuse di mafia

Non tutti sanno o ricordano che Franco Franchi, popolarissimo attore comico in duetto con Ciccio Ingrassia soprattutto negli anni 60-70, fu coinvolto suo malgrado in una vicenda giudiziaria per colpa di false accuse da parte di un pentito. Qualcosa di molto simile a quello che accadde o sarebbe accaduto a diversi altri grandi personaggi dello spettacolo, a cominciare ovviamente da Enzo Tortora).

In particolare, Franco Franchi venne accusato ingiustamente di contiguità con diversi boss della mafia. In particolare nel 1989 il giudice Giovanni Falcone gli inviò un avviso di garanzia con l’accusa di associazione mafiosa, nell’ambito dell’inchiesta che avrebbe portato al cosiddetto “maxiprocesso quater”: il collaboratore di giustizia Antonino Calderone aveva dichiarato infatti di avere incontrato il comico a Catania, in occasione di feste a cui avevano preso parte anche i principali boss mafiosi dell’epoca.

Franco Franchi ammise di aver incontrato diversi capi di Cosa nostra, ma solo perché invitato in alcune occasioni in quanto personaggio famoso. In una lunga intervista al settimanale “Epoca” spiegò in seguito di essere stato “…anche al matrimonio del figlio o della figlia di Badalamenti; Don Tano era una persona simpatica, signorile. Ma tutto ciò non significa che io parteggiavo con qualcuno. Infatti io andavo da tutti e conoscevo tutti, Don Tano, Bontade, Michele Greco. E questo significa che non ero e non sono legato a nessuna famiglia… Lo so, forse ho sbagliato, forse ci sono stati troppi mafiosi nella mia vita…”.

Come raccontò lui stesso negli anni successivi, durante l’inchiesta chiese e ottenne di essere ricevuto da Giovanni Falcone. Ma il giudice lo rassicurò dicendogli testualmente: «Io non ho niente su di lei sulla mia scrivania, torni pure a casa tranquillamente e non ci pensi più». Infatti fu prosciolto da ogni accusa.

Ma l’amarezza per quelle false accuse che arrivarono alla fine di una carriera che l’aveva reso conosciutissimo e amato ovunque, gli restò per tutta la vita. Anzi, secondo il figlio Massimo Benenato (il vero nome di Franco Franchi era appunto Francesco Benenato), la tristezza, l’angoscia e la delusione per l’accaduto contribuirono a farlo ammalare. Franco Franchi morì il 9 dicembre 1992
.

Franco Franchi e quelle false accuse di mafia - Errori giudiziari

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Il contenzioso di Kano, il caso giudiziario che ha ispirato il romanzo di John Le Carrè Il giardiniere tenace e l’omonimo film di Fernando Meirelles.

Nel 1996 in Nigeria, nel distretto di Kano, scoppiò un’epidemia di meningite cerebro-spinale (CSM), che uccise più di dodicimila persone e ne colpì dieci volte tante. L’emergenza fu tale che intervennero nel paese numerose organizzazioni no profit come Medici senza Frontiere, che aveva sul posto un ospedale dove la popolazione veniva curata gratuitamente con il protocollo antibiotico tradizionale, considerato il più efficace per quel tipo di infezione batterica. Alcune aziende farmaceutiche, come l’americana Pfizer, misero a disposizione personale medico, attrezzature e cure sanitarie per far fronte all’epidemia, accordandosi con le autorità nigeriane perché approvassero la sperimentazione sul posto di un nuovo farmaco, il Trovan.

Quello che all’epoca non si sapeva era che l’FDA, il dipartimento americano che controlla i prodotti alimentari e farmaceutici, non aveva ancora approvato il Trovan, il cui principio attivo, la Trovafloxacina, causava effetti collaterali gravi di tipo epatico: tanto che la Pfizer lo mise sul mercato, inizialmente, solo per i maggiorenni, e lo ritirò definitivamente nel 1998.

I ricercatori della Pfizer, senza mai entrare in contatto col personale medico locale o coi dottori di Medici senza Frontiere, isolarono uno spazio nell’ospedale di Kano e somministrarono il Trovan a un centinaio di pazienti ammalati di meningite; morirono 11 persone, tra cui diversi minori, e la sperimentazione, nell’ottica aziendale, fu presentata come un successo. Non si tenne conto delle decine di persone colpite da infermità permanenti – cecità, paralisi, disabilità psichiche – e segnate a vita dagli effetti collaterali del farmaco. Del resto, quanto vale la vita di 11 malati in un paese del Terzo Mondo, a fronte di un’epidemia che ne colpisce migliaia, e di interessi economici da milioni di dollari?

Completati i test, i ricercatori se ne andarono dal paese, mentre l’epidemia era ancora in corso e la situazione era “un inferno”: così fu definita da un medico di Medici senza Frontiere, e questa frase fu usata nel filone americano del processo che si aprì contro la Pfizer nel 2003, a seguito di un’inchiesta del Washington Post che tre anni prima aveva svelato la vicenda. La difesa insistette sul carattere umanitario della sperimentazione, che doveva far fronte all’emergenza; ma i pazienti non avevano espresso alcun consenso informato, non erano al corrente dei rischi che presentava il nuovo farmaco e soprattutto non sapevano dell’esistenza di cure già collaudate che venivano somministrate poco lontano da loro.

Negli anni seguenti, le campagne di vaccinazione di massa in Nigeria furono insuccessi; la gente non si fidava più né del governo, né dei medici, né delle medicine.


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The Constant Gardener - La cospirazione (The Constant Gardener) è un film del 2005 diretto da Fernando Meirelles.

Tratto dal romanzo Il giardiniere tenace di John le Carré, la pellicola vede un diplomatico britannico di stanza in Africa (interpretato da Ralph Fiennes) indagare sulla morte della moglie attivista (Rachel Weisz).
I fatti raccontati sono liberamente tratti da un noto contenzioso legale che ha visto la multinazionale Pfizer coinvolta in una grave vicenda riferita ad una sperimentazione illegale di un proprio farmaco, caso che è stato per la prima volta sollevato da una nota inchiesta del The Washington Post

Kenya. Justin Quayle, funzionario dell'Alto Commissariato Britannico in Kenya e appassionato giardiniere nel tempo libero, apprende che la moglie Tessa, durante un viaggio di lavoro, è rimasta uccisa in mezzo al deserto, mentre il suo accompagnatore Arnold Bluhm, medico presso le popolazioni del luogo, sembra scomparso. La versione data dalle autorità incaricate delle indagini è che i due erano amanti, e che l'uomo - preso dalla gelosia - l'ha ammazzata per poi darsi alla fuga. Prostrato dalla notizia, Justin ricorda il loro primo incontro, i momenti di intimità, la dedizione della moglie per il suo lavoro nel quale non ha mai voluto coinvolgerlo, e anche la perdita del loro figlio, morto durante il parto.

Justin, immediatamente dopo la morte della consorte, vede la sua casa perquisita dalla polizia, e subito dopo rinviene una strana lettera inviata dal collega diplomatico Sandy Woodrow alla moglie, iniziando quindi ad insospettirsi. Justin scopre inoltre che Bluhm era omosessuale, venendo poi fermato dalla polizia locale mentre ricerca un ragazzino la cui sorella era morta in ospedale lo stesso giorno del parto di Tessa, e sospetta vi sia un legame tra la somministrazione di farmaci sperimentali alla popolazione e l'omicidio della moglie. In particolare, scopre che la moglie aveva scritto una lettera a Bernard Pellegrin, capo di Justin e alla guida del Foreign and Commonwealth Office, riguardante l'illegalità dei test di un farmaco per la tubercolosi, sviluppato dalla multinazionale KDH.

Il cadavere di Bluhm viene ritrovato torturato e dilaniato appeso a un albero. Non poteva quindi essere stato un delitto passionale, come inizialmente sostenuto. Come risposta nell'avanzare delle sue indagini, viene richiamato a Londra, e il suo passaporto viene revocato. Grazie al cugino avvocato e con l'utilizzo di documenti falsi, Justin dapprima si reca in Germania per approfondire le indagini iniziate dalla moglie, e in seguito riesce a tornare in Africa per confrontarsi dapprima con Sandy e poi con il dottor Lorbeer e arrivare alla verità. La moglie è stata uccisa da banditi su mandato di Pellegrin, preoccupato che Tessa mandasse a monte le sperimentazioni del farmaco KDH.

Rimasto in mezzo al deserto nel ricordo della moglie, Justin viene ucciso dagli stessi banditi nel medesimo luogo. A Londra si celebra il suo funerale; parlano i colleghi di Justin, e anche lo stesso Pellegrin, che si lancia in eloqui molto positivi su Justin. Ma è la volta del cugino avvocato di prendere la parola, ed egli legge in pubblico una lettera confidenziale che il diplomatico corrotto aveva inviato a Sandy e che Tessa aveva rubato, nella quale esplicitamente ammetteva le sperimentazioni e la pericolosità della donna, smascherando così il funzionario.


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Il ministro Orlando in conferenza stampa:
"La sospensione NON può in alcun modo essere scusa o preludio per licenziamento, e durerà solo fino alla fine dell'emergenza".

L'emergenza finirà il 31/12
( dal 15.10 al 31.12.21)


 
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