voloalto
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Buon pomeriggio,
il diario del fondo riflette esattamente come la pensiamo sui paesi emergenti ed in particolare sulla questione turca.
In sintesi, continuiamo a considerare attrattivo l’investimento nei paesi Turchia e Russia, oltre agli altri paesi presenti nei portafogli.
Riteniamo infatti che il “rischio Turchia” sia ampiamente prezzato dal mercato per i titoli in hard currency e presenti notevoli opportunità di rendimento, con rischi certamente presenti ma limitati dai fondamentali del Paese:
• La Turchia ha il rapporto debito/pil più basso tra i paesi industrializzati. Anche se il sistema bancario turco dovesse entrare in una fase di severa crisi, il salvataggio del sistema peserebbe tra il 10% e il 12% del PIL, portando il rapporto Debito/Pil dal 28% al 40%, rimanendo quindi basso e ampiamente sostenibile.
• L’inflazione turca e la relativa pesantissima svalutazione della divisa non è dovuta al finanziamento in base monetaria del debito pubblico ma è causata dal surriscaldamento dell’economia e in particolare dallo sbilanciamento delle partite correnti.
• Il fatto che non ci sia finanziamento in base monetaria del debito pubblico è importante perché diminuisce il rischio di una iper-inflazione non gestibile.
Per le posizioni in titoli russi ricordiamo che anche questo paese vanta un rapporto debito/pil tra i più contenuti al mondo.
a presto
Iacopo
Io non sono bravo per queste analisi, ma vorrei capire da voi: perchè una Turchia così solida è franata sul cambio? Basta dire che è aumentata l'inflazione e non hanno voluto aumentare i tassi?