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Grazie dott. Tarroni
Ma, sperando di non fare una domanda indiscreta, come mai avete posto un limite minimo di investimento così alto per i privati?
50.000 euro non è una cifra inarrivabile ma non sono neanche noccioline
un limite più basso, anche 20-25k euro per intenderci, vi farebbe diventare accessibili anche ai piccoli-medi investitori

E' un'ottima domanda invece. Queste sono le ragioni principali per aver posto questo limite:
- l'"oggetto" dell'investimento ha una dimensione minima non inferiore ai 10k euro, quindi anche per diversificare il rischio è necessario un portafoglio di una certa dimensione
- preferiamo rinunciare ad alcuni potenziali clienti, ma avere investitori più consapevoli, proprio perché non investono "noccioline" ;)
- non è un investimento per piccoli investitori, secondo me, perché malgrado la sua semplicità, va comunque valutato con attenzione
 
ipotesi di collaborazione con gli istituti di credito: qualche banca ha mostrato interesse per il vostro business? è entrata in contatto con voi?
 
Quali sono secondo lei gli aspetti della vostra piattaforma da migliorare?

Premesso che accettiamo suggerimenti... :)

Lavoriamo continuamente per migliorare l'usabilità da entrambi i lati (buyers e sellers).
Lato sellers: ottimizzazione della procedura di adesione (è già abbastanza semplice, ma migliorabile)
Lato buyers: abbiamo da poco introdotto funzioni che consentono di partecipare alle aste in maniera più agevole (ad esempio senza dover monitorare continuamente le offerte, ma con una funzione di "autobid"). Sarà poi possibile aggregare le fatture in portafogli selezionati per parametri diversi (rating, durata, settore, etc), una funzione molto utile per gli investitori istituzionali.

Vorremmo poi ulteriormente sviluppare la parte educational, oggi concentrata sul blog: Il punto di vista di Workinvoice | Workinvoice
 
E' un'ottima domanda invece. Queste sono le ragioni principali per aver posto questo limite:
- l'"oggetto" dell'investimento ha una dimensione minima non inferiore ai 10k euro, quindi anche per diversificare il rischio è necessario un portafoglio di una certa dimensione
- preferiamo rinunciare ad alcuni potenziali clienti, ma avere investitori più consapevoli, proprio perché non investono "noccioline" ;)
- non è un investimento per piccoli investitori, secondo me, perché malgrado la sua semplicità, va comunque valutato con attenzione

Buonasera dott. Tarroni
Vorrei capire meglio il funzionamento.
Acquistando 5 tagli da 10k euro: 4 vanno a buon fine mentre 1 diventa insolvente, i 10k li perdo tutti?
 
Ho letto sul sito della supply chain finance: ci può spiegare in cosa consiste? E come può essere utile la piattaforma?
 
Ci può fare rapidamente una panoramica del fintech all'estero e della possibile evoluzione in Italia?
 
Il vostro business può diventare una minaccia oppure un'opportunità per le banche?
 
Buonasera dott. Tarroni
Vorrei capire meglio il funzionamento.
Acquistando 5 tagli da 10k euro: 4 vanno a buon fine mentre 1 diventa insolvente, i 10k li perdo tutti?

Stiamo parlando di crediti commerciali. Il che significa che il suo rischio è quello che un'azienda, di solito, di grandi dimensioni e con un buon o ottimo rating non paghi un bene o servizio già acquistato.

Di conseguenza i rischi principali sono:
- un ritardo nel pagamento (in Italia solo il 35-40% delle fatture viene pagato puntualmente), ma questo rischio è annullato dal nostro meccanismo di pricing che mantiene inalterato il rendimento per l'investitore anche in caso di ritardi molto lunghi.
- un mancato pagamento da parte dell'azienda debitrice, in questo caso si attiva la procedura di recupero, gestita da Recus (Gruppo Cerved) con percentuali di recupero variabili, ma tendenzialmente elevate, dato che si tratta di crediti commerciali "giovani" che seguiamo dal momento della loro nascita.

Vorrei darle qualche numero. Ad oggi abbiamo avuto circa un 7% di fatture pagate in ritardo e un 3% in fase di recupero. Finora 0% di perdite. Altre piattaforme come la nostra vantano uguali performance. Ad esempio la Workinvoice del Regno Unito. Di cui trova qua le statistiche: https://www.marketinvoice.com/investors
 
Ho letto sul sito della supply chain finance: ci può spiegare in cosa consiste? E come può essere utile la piattaforma?

In generale le soluzioni di Supply Chain Finance sono, a mio giudizio, la nuova frontiera nell'efficienza e nella collaborazione delle filiere di fornitura, dove vengono trovate soluzioni finanziarie che aiutano il fornitore a gestire l'investimento in circolante (crediti lunghi) e l'acquirente a fidelizzare il proprio parco fornitori evitando rotture di stock. L'Italia è ovviamente molto indietro come numero e tipologia di soluzioni di SCF che per ora si limitano quasi esclusivamente al reverse factoring.

La nostra piattaforma può agevolare soluzioni a basso costo e alta performance (velocità, precisione...) in cui la grande o media azienda intende fornire comunque liquidità ai suoi piccoli fornitori pur mantenendo tempi di pagamento superiori ai 30-60 giorni. Le piccole fatture, un volume annuo di fatturato inferiore a €500.000 sono poco gradite alle società di factoring per i costi unitari di processo, mentre sono pienamente accettabili per noi.
In pratica i nostri investitori acquistano sulla piattaforma crediti da piccole imprese, che sono stati pre-validati dalla grande impresa che deve pagare le forniture.
Questa è la zona del campo in cui possiamo intervenire in modo veramente efficace e competitivo. Spesso la piccola dimensione del fornitore non implica che la qualità sia bassa e intercambiabile, alcuni sono tecnicamente strategici e difficili da rimpiazzare.
 
Ci può fare rapidamente una panoramica del fintech all'estero e della possibile evoluzione in Italia?

Il fintech è uno dei fenomeni più interessanti di sviluppo della finanza soprattutto in USA e UK, ma la prossima frontiera sarà sicuramente l'Europa.

Innanzitutto la invito a seguire il nostro blog dove ci occupiamo proprio dei più recenti sviluppi. Lo trova qui: Il punto di vista di Workinvoice | Workinvoice

Il segmento di fintech che più ci interessa è quello che ha avuto un impatto su consumer lending e finanziamento alle PMI, ci sono poi i servizi di pagamento ed altre attività del sistema tradizionale (come ad esempio FX) che sono interessate dall'innovazione.

In Italia abbiamo deciso di occuparci di working capital dando alle PMI un nuovo canale per monetizzare rapidamente, con elevata flessibilità e costi contenuti i propri crediti. E abbiamo deciso di farlo con un modello che non comporta attività di finanziamento, ma solo un'infrastruttura più efficiente.

Credo che molto si possa fare anche per rendere più efficienti i servizi di lending per i piccoli esercizi. Ad esempio a me piace tantissimo la soluzione di Square Capital: https://squareup.com/global/en/register che consente agli esercizi commerciali di finanziarsi semplicemente retrocedendo una piccola quota di ogni transazione al prestatore.
 
Il vostro business può diventare una minaccia oppure un'opportunità per le banche?

molte cose possono essere una (minaccia) o l'altra (opportunità) a seconda di come le si voglia affrontare o subire. Questo vale per il sistema bancario oggi che non possiede più il monopolio dei servizi bancari. Tocca a loro scegliere cosa fare.
Le piattaforme -parlando in genere- sono un fenomeno serio e vasto e crescono su vantaggi competitivi che le banche faticano a replicare. Primo fra tutti i tempi di risposta. L'area che è già sotto attacco è quella dei pagamenti, poi il lending allo small business.

Per quanto ci riguarda al momento la nostra dimensione è irrilevante rispetto a un business che cuba 800 miliardi di prestiti e quindi non spaventiamo nessuno. Se mi chiede se siamo più minaccia o opportunità, scelgo la seconda perché penso che i bisogni delle piccole imprese possano essere serviti da entrambi insieme. Ciascuno per la cosa che sa fare meglio.
 
Il tempo a nostra disposizione è terminato.

Abbiamo la sensazione di aver fornito un mezzo efficace per mettere in contatto il management di un'interessante società con la nostra community di investitori.

Da questo momento non è più possibile inserire nuovi messaggi.
Tutte le domande che arriveranno dopo questo intervento saranno comunque inviate alla società.


Salutiamo Workinvoice, ringraziando il dott. Tarroni e il dott. Bolognini per la loro disponibilità.

Grazie anche a tutti gli utenti che hanno postato le loro domande e a tutti i lettori.

Arrivederci al prossimo live meeting.

 
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