Piero Dorazio


Ne ho vista una del tutto simile in una recente mostra presso la galleria Il Castello. Non mi aveva impressionato. Per me Dorazio negli anni 60 ha eseguito lavori molto meglio riusciti. Anche su questo soggetto che, per inciso, mi ricordano tanto le trame di morellet di fine anni 50. Imho.
 
Ne ho vista una del tutto simile in una recente mostra presso la galleria Il Castello. Non mi aveva impressionato. Per me Dorazio negli anni 60 ha eseguito lavori molto meglio riusciti. Anche su questo soggetto che, per inciso, mi ricordano tanto le trame di morellet di fine anni 50. Imho.

Per quanto riguarda il discorso Morellet/Dorazio siamo coevi per quel genere di lavori....quindi sarei molto prudente nel dire chi dei due sia arrivato prima con i reticoli....c'è da dire poi che ognuno dei due ha forte personalità artistica tant'è che sono pienamente riconoscibili nelle loro diversità tecniche e di realizzazione.
 
Per quanto riguarda il discorso Morellet/Dorazio siamo coevi per quel genere di lavori....quindi sarei molto prudente nel dire chi dei due sia arrivato prima con i reticoli....c'è da dire poi che ognuno dei due ha forte personalità artistica tant'è che sono pienamente riconoscibili nelle loro diversità tecniche e di realizzazione.

D'accordissimo. OK! Non era mia intenzione questionare su chi è stato ispirato da chi...ci mancherebbe. Amo entrambi gli artisti.
Quel tipo di reticolo, personalmente, lo associo più a morellet che a dorazio. Quest'ultimo rimane però profondamente originale e riconoscibile ma, secondo me, su altri temi è stato infinitamente più ispirato.
 
Qui catalizzerò gli strali dei veri (assolutamente senza ironia...anzi, con un poco di invidia:rolleyes:) collezionisti puristi doraziani.
Per me il Dorazio di fidesarte, pur essendo un lavoro del 2001 e quindi un inevitabile dej-vù, era proprio bello. 100x80 di vero dorazio. 20 mila mal contati, ma ben spesi. Avendoceli:rolleyes:
 
Qui catalizzerò gli strali dei veri (assolutamente senza ironia...anzi, con un poco di invidia:rolleyes:) collezionisti puristi doraziani.
Per me il Dorazio di fidesarte, pur essendo un lavoro del 2001 e quindi un inevitabile dej-vù, era proprio bello. 100x80 di vero dorazio. 20 mila mal contati, ma ben spesi. Avendoceli:rolleyes:
Io l'ho visto dal vivo. Sembrava un po', come dire, "di plastica". Perfetto e freddo. Parere personale, eh!
 

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Trovo aquesto davvero molto più bello... il prezzo parla a sè

Piero Dorazio euro 208,700 | Artribune

:eek::eek:
Vabbè, ma ti piace vincere facile?!?! :D:D:D
Capolavoro da 2 x 2 metri, anni 60, con un pedigree così ricco che al confronto i cagnolini della Regina Elisabetta sembrano cagnacci pulciosi:D:D

Comunque non posso che concordare sul fatto che questo sia molto, ma molto ma molto ma molto più bello... Però son 200 mila euro di quadro... Per me queste cifre sono immorali :(:(
 
A parte quell'analisi prontamente censurata dal nostro vaticanesco programma - integro per chiarezza, puoi farlo anche tu - certamente la seconda parte dell'intervento è un tipico esempio di discorso fumoso che non dice nulla in quanto potrebbe applicarsi a qualunque pittore sulla faccia della terra, e ora anche su Marte.

Troppo semplice dire che l'artista Dorazio volendo esprimere la forza nativa dei colori prima sceglie forme geometriche, poi, per non dare una sensazione di eccessiva rigidità, che bloccherebbe la comunicazione del colore, rompe egli stesso queste forme geometriche inserendo superfici apparentemente in disordine o lacerate, recuperando così il senso della vitalità e profittandone per arricchire la danza dei colori con questi inserti? I quali inserti possono mostrare il colore stesso non solo come elemento di "ordine", ma anche come "aspetto complementare", a seconda del rapporto colore/forma che di volta in volta si viene a creare (vorrei risultare ancora più semplice, ma allora ci vorrebbe molto più tempo :p ).

Quanto a Kandinskij, si può essere meno generici citando un'alternanza tra forme geometriche e forme vagamente organiche in cui si esprime sia un dialogo tra rette e curve, sia, parallelamente, un altro dialogo tra il quasi morto ed il quasi vivente. Senza dimenticare che l'uso "magico" del colore in K., proveniente dalla sua cultura russa, cioè da icone che non volevano rappresentare il reale, ma lo spirituale che nel reale agisce, non può essere ripreso dall'italiano se non come visione che, a confronto, appare addirittura classicheggiante.

Altro che “tutto quanto è stato prodotto e assimilato ritorna come elemento attivo nella nuova unità formale", frase che si può usare da Giotto a Monet senza problemi per tutti i pittori vissuti nel frattempo, e anche dopo.

Grazie Gino,
aggiungerei che in questa opera esiste un elemento di forza, tentato da Dorazio in diverse opere ma raggiunto in questa più che in altre.
Questo elemento di forza è la riuscita eccellente della dinamica spazio-temporale.
Quello che intendo è che si vede distintamente (e si potrebbero indicare nell'opera) la sequenza temporale della realizzazione delle strisce e contemporaneamente si vedono anche piuttosto distintamente i piani spaziali sovrapposti (piani che peraltro vengono esaltati rispetto allo sfondo).
Molto gradevole è anche il contrasto tra regolarità delle forme (le strisce) e l'irregolarità delle campiture.
Come osservazione minore l'uso riuscito di alcune velature in contrasto con il generale uso di colori saturi. L'effetto è quello che hai indicato tu, una impressione di danza tra ordine e disordine, tra forma e informe.
Personalmente la ritengo una delle sue opere più riuscite.

Leggo solo ora questi due bellissimi interventi e ringrazio i loro autori per il privilegio che ci concedono condividendoli qui :bow:
 
:eek::eek:
Vabbè, ma ti piace vincere facile?!?! :D:D:D
Capolavoro da 2 x 2 metri, anni 60, con un pedigree così ricco che al confronto i cagnolini della Regina Elisabetta sembrano cagnacci pulciosi:D:D

Comunque non posso che concordare sul fatto che questo sia molto, ma molto ma molto ma molto più bello... Però son 200 mila euro di quadro... Per me queste cifre sono immorali :(:(

Purtroppo è vero... ma è davvero un'opera splendida, una passione inconfessabile che ora ho confessato a tutti :ave:
 
Purtroppo è vero... ma è davvero un'opera splendida, una passione inconfessabile che ora ho confessato a tutti :ave:

Le stesse parole le usavo io un tempo per Geraldine Chaplin :eek:

solo che lei costava molto di più :rolleyes::'(
 
Ecco un Dorazio bello tosto, come piace a me:D:D
In asta da poleschi. Senza archivio, ma chissenefrega. Solo che 12mila eurini non sono mica pochi:rolleyes::rolleyes:

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