Le Donne e l'Arte

te lo dice uno che da collezionista ha avuto il piacere di avere contatti con artisti del calibro di Alviani, Agam, Mavignier, Morellet, Picelj, Tomasello, Bonalumi, Castellani, Mari etc..
Quindi consentimi di dirti che in materia non mi sento l'ultimo arrivato.
Saluti
 
te lo dice uno che da collezionista ha avuto il piacere di avere contatti con artisti del calibro di Alviani, Agam, Mavignier, Morellet, Picelj, Tomasello, Bonalumi, Castellani, Mari etc..
Quindi consentimi di dirti che in materia non mi sento l'ultimo arrivato.
Saluti
Figuriamoci, non lo sei di certo, e sai che ho per te stima.
 
visto che artpassion a sollevato il tread sulla body art,io sollevo questo collegandomi a VALENTINA BERARDINONE,anchessa presente come percussore femminile della bodyart in italia ( anche se secondo il mio punto di vista è piu concettuale,forse piu diretta alla NARRATIVE ART) ma aime snobbata per le pochissime opere riprodotte,fra l'altro rappresentata da sempre dalla galleria milano.


alego un bellissimo video dove spiega il suo lavoro


L’arte dell’immagine. A mia immagine e somiglianza. Elementi ricorsivi nell’opera di Valentina Berardinone
 
Ciao a tutti.
Ho visitato la notevole mostra che la sede di Metz del Centre Pompidou dedica fino all’11 settembre a Suzanne Valadon (qui il link al sito).

Modella per artisti del calibro di Toulouse-Lautrec, Renoir, Puvis de Chavannes, Gauguin, Zandomeneghi e di molti altri, è stata un’ottima artista autodidatta, nonché madre di Maurice Utrillo.

La mostra mette insieme sostanzialmente tre gruppi di opere: un’ampia selezione della produzione artistica di Valadon; molte opere di altri artisti (tra i quali i nomi già citati), che la utilizzano come modella e la ritraggono facendole interpretare i ruoli più svariati; alcune opere di altri artisti che hanno influenzato Valadon o sono state da lei influenzate. All’ultimo gruppo appartengono, ad esempio, una natura morta di Cézanne, Maestro che Valadon ha sicuramente tenuto presente, ma anche due capolavori degli anni ’30 di Balthus, “Alice” e “Les Enfants Blanchard”, che sembrano riprendere un certo interesse mostrato da Valadon tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento per il momento di passaggio che le fanciulle attraversano entrando nell’adolescenza.

Vi propongo pochi scatti con alcune delle opere maggiori di Valadon. Per cominciare, il quadro che è considerato il primo nudo frontale maschile mai dipinto da un’artista donna. Si tratta dell’opera “Estate”, del 1909, nota anche come “Adamo ed Eva”. Valadon ha ritratto sé stessa e il suo futuro marito, il pittore André Utter. Esistono foto del dipinto com’era all’origine, con i genitali maschili in bella vista; poi, nel 1920 Valadon ha coperto le pudenda di Utter con delle foglie, su richiesta del Salon d’Automne.

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Il futuro svelato, 1912
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Autoritratto, 1911
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Il lancio delle reti, 1914
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Autoritratto a seno nudo, 1931
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Nudo con coperta a righe, 1922
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Le bagnanti, 1923
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Nudo disteso, 1928
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Buona giornata a tutti!
 
ti rispondo da Brescia:yes:
non mi trovo d'accordo nè sul voler cavalcare questo momento in cui si tratta ovunque di tale argomento (peraltro importante), ma fa "tendenza" e nemmeno di mettere insieme soltanto artiste donne, finché vengono chiuse in un gruppo è sempre discriminante.

Poche presenze alla inaugurazione.
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perfettamente d'accordo, ennesima deriva del politicamente corretto.
 
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