Non credo di aver fatto terrorismo finanziario.
Ho detto soltanto che un'obbligazione di ISP a 13 anni, è (ovviamente) più rischiosa di un buono postale a 3 anni, sia per la durata, sia per l'emittente, sia per liquidità, sia per il rischio di perdita in conto capitale.
Siccome stavi confrontando le mele con le pere
(cioè..., volevo dire..., strumenti non comparabili come rischio) stavo cercando di farti notare, che è vero che quella obbligazione ISP rende più del buono postale a 3 anni Extra, però è più rischiosa per i motivi detti sopra, poi in base al rischio che l'investitore è disposto a sopportare deciderà se scegliere il buono a 3 anni Extra, più sicuro e meno redditizio, oppure l'obbligazione ISP a 13 anni (che è anche zero coupon, tanto per aumentare il rischio in conto capitale in caso di vendita prima della scadenza), meno sicura (rispetto al buono postale) e più redditizia.
Come non è corretto nemmeno paragonare un buono postale con un'obbligazione di pari durata, perché, tra le altre cose, il buono postale si può rimborsare in qualsiasi momento senza perdite in conto capitale, invece l'obbligazione potrebbe avere perdite in conto capitale.
Il rating vale fino a un certo punto: credo che CDP e lo stato italiano siano mediamente più sicuri di ISP, anche se probabilmente non di molto.
Sulla non efficienza dei mercati in alcuni brevi momenti sono d'accordo e l'avevo già detto anche precedentemente.
Adesso mi sembra che stai un po' contraddicendo quello che avevi detto all'inizio e ti stai avvicinando a quello che stavo cercavo di spiegarti fin dall'inizio o forse c'è stato qualche fraintendimento.
All'inizio stavo dicendo che per il livello di rischio di un buono postale o poco superiore (BTP e bond senior di banche non in difficoltà di pari durata), nella situazione attuale, il rendimento dei buoni a 3 anni Extra è un rendimento interessate, visto che è superiore anche a quello dei BTP e bond senior di banche non in difficoltà di pari durata.
A un investitore che vuole rischiare quanto un buono postale, non puoi consigliare un'obbligazione ISP zero coupon a 13 anni, dicendo che è meglio perché rende di più ed è meno complicata di un buono postale a 3 anni Extra, in cui semplicemente si devono versare delle rate, da non rimborsare prima di 3 anni dall'attivazione del Piano di Risparmio per non perdere il tasso premiale, perché altrimenti sorge il dubbio di una tua sottovalutazione dei rischi di un bond rispetto a un buono postale.
Nel caso specifico di quella obbligazione, avendo una durata di 13 anni, è molto probabile che debba essere venduta prima della scadenza, perché quei soldi potrebbero servire per spese impreviste (in 13 anni può succedere di tutto) e non credo che per 13 anni i tassi non aumenteranno, poi se lo scopo è speculativo è ancora più distante dall'ottica di chi acquista un buono postale.
Da qui ritorna quello che avevo detto prima:
Non esiste l'investimento migliore in assoluto, ma quello migliore in base al proprio livello di rischio e conoscenza finanziaria.
Infatti l'investimento migliore non è sempre quello con il rendimento più elevato.
Come ti dicevo, ho modificato il file di Pink. mi viene 1,08% netto, incluso bolli che al rimborso nel 2025 sono di 20€ sul nominale di 1.000, avendo cmq ipotizzato di avere al 31/12 di ogni anno almeno 5.000€ in buoni. Se < 5.000€, il rend. netto mi viene 1,26% (sempre a infl. zero). Sbaglio?
Non ho esaminato il file di Pink, comunque in questo caso non serve; è sufficiente guardare il foglio informativo del buono (
http://portalecdp.cassaddpp.it/content/groups/public/documents/ace_documenti/013318.pdf), che in tabella C riporta un tasso netto a scadenza della rata premiale dell'1,26% in caso di inflazione 0, che dopo aver tolto il bollo di 0,20% hai 1,06%.
Forse il tuo errore è stato di togliere il bollo al tasso lordo, anziché al netto.
Quindi se inflaz. > 0 ci si perde, giusto? Poco ma ci si perde (per effetto dei bolli. Se <5k€ allora effettivamente non ci si perde mai)?
Nelle rate successive puoi perdere come valore reale, non nominale.
Con il bollo perdi sull'importo investito in termini reali appena l'inflazione è superiore a 0, mentre senza bollo si verifica con inflazione poco superiore a 0, comunque l'eventuale perdita è sempre soltanto come valore reale, mai come valore nominale.
In ogni caso l'investimento va considerato complessivamente, non le rate successive singolarmente, poi ovviamente OK se le domande a riguardo ti servono per capire il funzionamento dell'investimento.
Se le rate successive vengono rimborsate 3 anni dopo l'attivazione del Piano di Risparmio non incidono quasi nulla sul rendimento complessivo, infatti passeresti da 1,06% netto reale a un tasso tra l'1,00% e l'1,05% netto reale (non ho fatto il calcolo preciso).
PS: valore reale = valore nominale - inflazione