Land art, arte ambientale, public art.

Bei lavori Franz, i contrasti sono stranianti, ed in effetti questo è il risultato che vogliono ottenere...OK!
 

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R I c h a r d - S E R R A

Qatar:eek:

se poi volete approfondire....
East–West/ West–East

Grazie ai soldi del Qatar Serra ha potuto espandere la sua idea, ma questa recente installazione mi rimanda a Bramme del 1998 in Germania, che ritengo molto più riuscita ed installata in un contesto più adeguato come quello della regione industriale e mineraria della Ruhr tedesca. L’articolo riportato da Brixia dice che East-West/West-East cerca di raggiungere la Land Art, senza secondo me riuscirci e rimanendo il solito imponente site-specific di Serra. ;)
 
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Bramme 1998

Richard Serra
 

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Michael Heizer diceva che “L’opera d’arte non viene installata in un luogo: il luogo in sé è l’opera d’arte.”
Un esempio è la famosa Sun Tunnels del 1973 di Nancy Holt la quale, a differenza di R. Serra nel Qatar, crea un’opera inscindibile dal paesaggio desertico, plasmata ed armonizzata con esso, attraverso approfonditi studi di astrofisica ed ingegneria.
L'installazione offre interessanti spunti ma, senza rivolgere lo sguardo all’universo, alle costellazioni rappresentate, all’effetto della luce del sole nei solstizi d’estate e d’inverno, è a mio avviso interessante osservare come molti Land Artist abbiano usato il deserto come concetto di luogo che inghiotte i confini. Nel caso di Sun Tunnels, la Holt prova a ricondurre il vasto spazio desertico, e con esso anche il tempo, ad una dimensione più umana.
 

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Michael Heizer diceva che “L’opera d’arte non viene installata in un luogo: il luogo in sé è l’opera d’arte.”
Un esempio è la famosa Sun Tunnels del 1973 di Nancy Holt la quale, a differenza di R. Serra nel Qatar, crea un’opera inscindibile dal paesaggio desertico, plasmata ed armonizzata con esso, attraverso approfonditi studi di astrofisica ed ingegneria.
L'installazione offre interessanti spunti ma, senza rivolgere lo sguardo all’universo, alle costellazioni rappresentate, all’effetto della luce del sole nei solstizi d’estate e d’inverno, è a mio avviso interessante osservare come molti Land Artist abbiano usato il deserto come concetto di luogo che inghiotte i confini. Nel caso di Sun Tunnels, la Holt prova a ricondurre il vasto spazio desertico, e con esso anche il tempo, ad una dimensione più umana.

:bow:
 
Ringraziando Paj :bow: posto un altro esempio di “focalizzazione del panorama” con l’opera Untitled di Mary Miss 1973, che installa temporaneamente a Manhattan cinque pareti di legno forate con l'intento primario di guidare lo sguardo sulla superficie inutilizzata della città.

Questi lavori di Land Art sullo spazio e la tridimensionalità, pur con le dovute differenze, non fanno che confermare quanto sia stata grande la visione di Lucio Fontana ;)
 

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Michael Heizer diceva che “L’opera d’arte non viene installata in un luogo: il luogo in sé è l’opera d’arte.”
Un esempio è la famosa Sun Tunnels del 1973 di Nancy Holt la quale, a differenza di R. Serra nel Qatar, crea un’opera inscindibile dal paesaggio desertico, plasmata ed armonizzata con esso, attraverso approfonditi studi di astrofisica ed ingegneria.
L'installazione offre interessanti spunti ma, senza rivolgere lo sguardo all’universo, alle costellazioni rappresentate, all’effetto della luce del sole nei solstizi d’estate e d’inverno, è a mio avviso interessante osservare come molti Land Artist abbiano usato il deserto come concetto di luogo che inghiotte i confini. Nel caso di Sun Tunnels, la Holt prova a ricondurre il vasto spazio desertico, e con esso anche il tempo, ad una dimensione più umana.

Carissimo franzberlin,

Ammetto e premetto che la mia è una forzatura, ma guardando quell'immagine mi è subito saltato alla mente questo ricordo:

Immagine tratta da : brasilia
 

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I riferimenti con il passato sono sempre interessanti caro Roberto, a volte possono sembrare stampalati ma in realtà no lo sono. D’altronde cosa può fare un artista (moderno) se non cercare di trattare certe tematiche con una nuova identità comunicativa ed aggiungere una sua visione del mondo?
A tal proposito faccio un flash su Double Negative di Heizer che si rifà chiaramente alla metafisica (non è una mia forzatura questa ma è una lettura che fornisce l'artista stesso). Heizer infatti crea uno spazio negativo che viene delimitato dal volume dell’aria; esattamente ciò che fa De Chirico con le sue ombre...
 

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Caro Franz, ma te che sei un esperto...quelle belle lastrone di metallo di Serra, come sono ancorate al suolo? Passarci vicino e avvicinarsi deve essere un'esperienza un tantino inquietante, certo anche affascinante...
 
Sempre Heizer con Complex one evoca i siti sacrificali del periodo preispanico ma l'atmosfera di minaccia è determinata soprattutto dal fatto che a poca distanza si estendono aree militari e di test atomici.
Nel 1976 un giornalista del Wall Street Journal diceva: " Sono qui, a trenta miglia sottovento dalla zona in cui gli Stati Uniti effettuano gli esperimenti atomici, in un deserto isolato e dimenticato da Dio, per vedere una esposizione di arte moderna...La realizzazione dell'opera costa 100.000 dollari, osannata dai critici di New York ma non è in vendita. Non si può spostare e si contano sulle dita di una mano le persone che l'hanno vista finora".
 

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Caro Franz, ma te che sei un esperto...quelle belle lastrone di metallo di Serra, come sono ancorate al suolo? Passarci vicino e avvicinarsi deve essere un'esperienza un tantino inquietante, certo anche affascinante...

Guarda, i lastroni di Serra su di me proprio non fanno presa ;) quindi non lo so!
 
Ringraziando Paj :bow: posto un altro esempio di “focalizzazione del panorama” con l’opera Untitled di Mary Miss 1973, che installa temporaneamente a Manhattan cinque pareti di legno forate con l'intento primario di guidare lo sguardo sulla superficie inutilizzata della città.

Questi lavori di Land Art sullo spazio e la tridimensionalità, pur con le dovute differenze, non fanno che confermare quanto sia stata grande la visione di Lucio Fontana ;)

L'ultima mi ricorda gli interventi di Gordon Matta Clark.
 
Vero Paj OK!
Gordon Matta Clark aiutò molto i giovani del movimento a realizzare le prime mostre e credo sia stato per loro fonte di ispirazione per sviluppare alcune tematiche, quali ad esempio la ricerca di un nuovo orizzonte. Mi viene anche in mente la "Capanna sepolta" di Robert Smithson del 1970 e la "Casa affondata" di Alice Aycock del 1973, che rafforzano anche l’idea di oppressione e pericolo...
 

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Vero Paj OK!
Gordon Matta Clark aiutò molto i giovani del movimento a realizzare le prime mostre e credo sia stato per loro fonte di ispirazione per sviluppare alcune tematiche, quali ad esempio la ricerca di un nuovo orizzonte. Mi viene anche in mente la "Capanna sepolta" di Robert Smithson del 1970 e la "Casa affondata" di Alice Aycock del 1973, che rafforzano anche l’idea di oppressione e pericolo...

OK!
 
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