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Una cosa è certa, il grande paradosso ricercato dall’artista è sempre attuale.
In Italia ad esempio Mauri ha realizzato un ponte in linea con la folosofia ambientalista. Chissà se Paj (mi pare sia della zona) o il pigro Artebrixia possono fare un reportage, visto che è a Borgo San Giacomo
il pigro arriva in ritardo e si scusa
in effetti la vidi anni fa:
Ponte di S.Vigilio | Giuliano Mauri
Michael Heizer diceva che “L’opera d’arte non viene installata in un luogo: il luogo in sé è l’opera d’arte.”
Un esempio è la famosa Sun Tunnels del 1973 di Nancy Holt la quale, a differenza di R. Serra nel Qatar, crea un’opera inscindibile dal paesaggio desertico, plasmata ed armonizzata con esso, attraverso approfonditi studi di astrofisica ed ingegneria.
L'installazione offre interessanti spunti ma, senza rivolgere lo sguardo all’universo, alle costellazioni rappresentate, all’effetto della luce del sole nei solstizi d’estate e d’inverno, è a mio avviso interessante osservare come molti Land Artist abbiano usato il deserto come concetto di luogo che inghiotte i confini. Nel caso di Sun Tunnels, la Holt prova a ricondurre il vasto spazio desertico, e con esso anche il tempo, ad una dimensione più umana.
Michael Heizer diceva che “L’opera d’arte non viene installata in un luogo: il luogo in sé è l’opera d’arte.”
Un esempio è la famosa Sun Tunnels del 1973 di Nancy Holt la quale, a differenza di R. Serra nel Qatar, crea un’opera inscindibile dal paesaggio desertico, plasmata ed armonizzata con esso, attraverso approfonditi studi di astrofisica ed ingegneria.
L'installazione offre interessanti spunti ma, senza rivolgere lo sguardo all’universo, alle costellazioni rappresentate, all’effetto della luce del sole nei solstizi d’estate e d’inverno, è a mio avviso interessante osservare come molti Land Artist abbiano usato il deserto come concetto di luogo che inghiotte i confini. Nel caso di Sun Tunnels, la Holt prova a ricondurre il vasto spazio desertico, e con esso anche il tempo, ad una dimensione più umana.
Caro Franz, ma te che sei un esperto...quelle belle lastrone di metallo di Serra, come sono ancorate al suolo? Passarci vicino e avvicinarsi deve essere un'esperienza un tantino inquietante, certo anche affascinante...
Guarda, i lastroni di Serra su di me proprio non fanno presa quindi non lo so!
Ringraziando Paj posto un altro esempio di “focalizzazione del panorama” con l’opera Untitled di Mary Miss 1973, che installa temporaneamente a Manhattan cinque pareti di legno forate con l'intento primario di guidare lo sguardo sulla superficie inutilizzata della città.
Questi lavori di Land Art sullo spazio e la tridimensionalità, pur con le dovute differenze, non fanno che confermare quanto sia stata grande la visione di Lucio Fontana
Vero Paj
Gordon Matta Clark aiutò molto i giovani del movimento a realizzare le prime mostre e credo sia stato per loro fonte di ispirazione per sviluppare alcune tematiche, quali ad esempio la ricerca di un nuovo orizzonte. Mi viene anche in mente la "Capanna sepolta" di Robert Smithson del 1970 e la "Casa affondata" di Alice Aycock del 1973, che rafforzano anche l’idea di oppressione e pericolo...