MPS zc Senior 2029: IT0001302733 e IT0001308508 - La strada è ancora lunga

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BORSA: partenza piatta, Mps sale ancora
Oggi 09:16 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Primi scambi di giornata poco mossi per Piazza Affari: -0,06%. Ancora in rally B.Mps (in asta di volatilita'' con un +9,84% teorico) che prosegue la salita iniziata ieri. Deboli, sul paniere principale, le altre banche: Banco Bpm -0,51%, Bper -0,92%, Intesa Sanpaolo +0,14%, Mediobanca -0,57%, Unicredit -0,19%. Denaro infine su Tim (+1,91%) e Moncler (+0,44%).
fus
 
UPDATE 2-Monte dei Paschi's junior debt rallies on Anima's support for cash call
Oggi 17:40 - RSF
(Aggiunge dettagli)
MILANO, 13 set (Reuters) - Le obbligazioni junior del Monte dei Paschi di Siena (MPS) ( BMPS.MI ) sono aumentate martedì, aggiungendosi ai guadagni del giorno precedente, supportate dalla notizia di un possibile interesse degli investitori per un previsto 2,5 miliardi di euro ($ 2,5 miliardi) cash call.

Le azioni di MPS hanno guadagnato il 19% lunedì e il suo debito subordinato è aumentato dopo che fonti hanno affermato che il partner commerciale della banca statale Anima Holding ( ANIM.MI ) era disposto a svolgere un ruolo nella raccolta di capitale.

Il debito junior di MPS è stato messo sotto pressione nelle ultime settimane a causa dei timori che potesse essere convertito in capitale proprio per aiutare la banca toscana a raccogliere fondi per coprire i costi di ristrutturazione.

L'amministratore delegato di MPS Luigi Lovaglio sta lavorando per completare la nuova emissione di azioni entro la metà di novembre per finanziare costosi licenziamenti volontari, ma i mercati turbolenti mettono in dubbio se riuscirà a farcela.

I prezzi delle obbligazioni MPS junior sono scesi a meno della metà del loro valore nominale poiché banchieri e analisti hanno affermato che il prestatore avrebbe difficoltà a trovare investitori in un momento in cui i timori di recessione e l'instabilità politica dell'Italia martellano le azioni bancarie.

L'Italia si è impegnata a coprire il 64% dei 2,5 miliardi di euro in base alla sua partecipazione nella banca, ma MPS deve anche assicurarsi fondi privati ​​per rispettare le regole dell'Unione Europea sugli aiuti di Stato alle banche.

Il gestore patrimoniale italiano Anima sarebbe pronto a conferire fino a 250 milioni di euro di capitale a MPS nell'ambito di una partnership rafforzata con la banca toscana, ha detto a Reuters una persona esperta in materia.

L'amministratore delegato Lovaglio non ha al momento avviato colloqui né con Anima né con la francese AXA, partner assicurativo di MPS, che potrebbero anche valutare la possibilità di rivedere il proprio accordo commerciale in cambio di un contributo in contanti anticipato, secondo un'altra persona vicina alla questione.

Lovaglio aveva detto a giugno di voler mantenere separate le discussioni sul cash call da quelle sulle partnership.

I banchieri che lavorano all'aumento di capitale affermano che il rafforzamento degli accordi commerciali renderebbe più difficile per MPS cercare una fusione con un peer più sano in futuro.

Entro le 1527 GMT un'obbligazione del luglio 2029 emessa da MPS ha guadagnato 3,38 punti percentuali di prezzo a 55,25, per un rendimento del 24,6%, secondo i dati Refinitiv. Un'obbligazione del settembre 2030 è salita di 3,88 punti a 54,625, con un rendimento del 37%
($ 1 = 0,9839 euro)

(Segnalazione di Valentina Za, redazione di Agnieszka Flak e Keith Weir)
((valentina.za@thomsonmigration.com; +39 02 6612 9526; ))
 
Monte Paschi, oggi assemblea azionisti per approvare aumento capitale
Oggi 12:50 - RSF
SIENA, 15 settembre (Reuters) - Gli azionisti di Banca Mps (BMPS.MI) si riuniscono oggi per approvare l'aumento di capitale per un importo massimo di 2,5 miliardi di euro, mentre permangono dubbi sul fatto che la banca, attualmente controllata dal Tesoro, riesca a portare a termine quest'ultima richiesta di liquidità.

Cinque anni dopo un salvataggio che ha consegnato allo Stato una quota del 64%, Mps ha bisogno di altra liquidità per tagliare i costi, con l'uscita di migliaia di dipendenti attraverso onerosi prepensionamenti, e per ricostituire le sue riserve di capitale.

L'amministratore delegato Luigi Lovaglio, ex manager di UniCredit (UCG.MI), sta lavorando per lanciare l'aumento di capitale a metà ottobre, subito dopo le elezioni, ma prima della formazione di un nuovo governo.

Si tratterà della settima ricapitalizzazione in 14 anni per Mps.

I timori di stagflazione che affliggono i mercati finanziari complicano il compito di Lovaglio, con Mps che non è in grado di offrire uno sconto sufficiente sulle nuove azioni dopo aver perso il 60% della sua capitalizzazione quest'anno.

Lovaglio, che il Tesoro ha nominato a febbraio dopo il tentativo fallito di vendere Mps a UniCredit, si è assicurato un accordo di pre-underwriting con un gruppo di otto banche guidato da Bank of America , Citi , Credit Suisse (CSGN.VX) e Mediobanca (MB.MI).

Queste banche hanno il diritto di ritirarsi se il feedback degli investitori sarà negativo. Una persona vicina al consorzio ha detto che le banche valuteranno la situazione del mercato dopo gli incontri con gli investitori che Lovaglio terrà a Londra la prossima settimana.

I partner commerciali di Mps, l'asset manager Anima Holding (ANIM.MI) e il colosso assicurativo francese Axa (CS.EQ), sono aperti a discutere di un apporto di capitale alla banca toscana in cambio di un rafforzamento dei loro accordi, hanno riferito persone a conoscenza della questione.

Anima potrebbe essere disposta a contribuire fino a 250 milioni di euro, secondo quanto detto da una delle fonti. La notizia del sostegno di Anima ha risollevato questa settimana le azioni di Mps e le sue obbligazioni subordinate, che erano state colpite dai timori di una conversione in azioni.

Finora Lovaglio non ha intavolato negoziati con Anima o Axa perché stringere legami commerciali più forti renderebbe più difficile per Mps cercare un partner per la fusione in futuro per consentire a Roma di ridurre la sua partecipazione.

Dopo il fallimento delle trattative con UniCredit, il Tesoro ha ottenuto dall'Unione europea una proroga di un anno della deadline di fine 2021 per la riprivatizzazione di Mps.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri, Gianluca Semeraro)
((luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613))
 
03/10/2022 19:31 - MF-DJ

TOP STORIES ITALIA: ecco come B.Mps ha ottenuto piu' tempo dalla Ue

MILANO (MF-DJ)--"B.Mps dovra'' ridurre il proprio portafoglio leasing di 0-5 miliardi di euro in piu'' rispetto a quanto previsto dagli impegni esistenti. Inoltre, la banca dovra'' ridurre ulteriormente la propria dimensione diminuendo il numero delle filiali di un ulteriore 8% rispetto al target prefissato 2021, che potrebbe creare spazio commerciale per i suoi concorrenti. Mps chiudera'' inoltre anche la sua succursale di Shanghai. La banca dovra'' inoltre ridurre il proprio organico di circa il 12% in piu'' rispetto a quanto previsto dagli impegni esistenti. In definitiva, la banca continuera'' a essere soggetta a un tetto" al proprio bilancio patrimoniale. E'' quanto si legge nel documento pubblicato dalla Commissione Ue circa la revisione degli ''Impegni'' che erano stati assunti dal Mef, primo azionista di B.Mps al fine di consentire la ricapitalizzazione precauzionale nel 2017. La Commissione Ue ha approvato la revisione degli impegni lo scorso agosto. "In merito alle proposte di modifica relative alle misure volte a ridurre al minimo le distorsioni della concorrenza, la Commissione osserva che i termini per attuare le dismissioni ancora in sospeso sono prorogate da fine 2021 a fine 2024. Tuttavia, la proroga dei termini per la dismissione e'' compensata da notevoli ulteriori sforzi di ridimensionamento che vincola la banca". La Commissione nel documento osserva inoltre che la banca non aveva raggiunto a tale data l''obiettivo di dismettere 500 milioni di euro di beni immobili e circa 350-370 milioni di euro nelle partecipazioni non essenziali ai fini della condivisione degli oneri e del contributo proprio. Inoltre la banca, sempre al 2 agosto, non aveva ancora ceduto circa 100 milioni di euro di patrimonio immobiliare e circa 250-300 milioni di euro in partecipazioni non essenziali, al valore del 31 dicembre. La Commissione osserva che sono pendenti circa 350-400 milioni di euro di disinvestimenti. Inoltre la Commissione ha osservato che la banca ha ridotto alcuni rischi di bilancio rilevanti. In particolare, ha dismesso il suo stock di Npl oltre i livelli richiesti dagli impegni esistenti e ha adottato misure concrete per attuare una sana gestione del credito e del rischio. In secondo luogo, la Commissione ricorda che la banca ha iniziato a rifocalizzarsi, sebbene con ritardi, sulla sua attivita'' principale di banca al dettaglio. Anche se non ha ancora ceduto MP Banque, ha ceduto Mps Belgio e chiuso le sue filiali estere a New York, Londra e Hong Kong. In terzo luogo, la Commissione rileva che la banca ha affrontato alcune delle sue inefficienze operative, avendo ridotto le sue filiali e i suoi costi al livello richiesto dalla decisione di ristrutturazione del 2017. Tuttavia, la banca a causa della sua incapacita'' di ridurre ulteriormente il costo del personale strutturale, combinato con ricavi inferiori alle attese, ha portato a un rapporto costo/ricavi significativamente piu'' elevato rispetto all''oggetto della decisione di ristrutturazione del 2017. Infine, la Commissione osserva che la banca ha ridotto il proprio portafoglio di titoli di Stato nazionali oltre il livello richiesto dal 2017. cce

MF-DJ NEWS
 
https://www.msn.com/it-it/money/mer...prova-a-coinvolgere-i-fondi-hedge/ar-AA12EtBg

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03/10/2022 19:31 - MF-DJ

TOP STORIES ITALIA: ecco come B.Mps ha ottenuto piu' tempo dalla Ue

Ma qui sembra che le cose stiano precipitando https://www.finanzaonline.com/notiz...gli-hedge-fund-banco-bpm-mai-nel-nostro-radar
Le obbligazioni senior corro qualche rischio? e se nel caso malaugurato, veramente se si chiudesse con un fallimento della banca a noi detentori di un bond senior cosa accadrebbe nelle peggiori ipotesi?
 
Ecco a cosa serve l’aumento di capiate:

Banco BPM non ha mai valutato la possibilità di aggregare Banca Monte Paschi , lo ha precisato ieri un portavoce del gruppo bancario con sede a Milano. Sui giornali si torna a parlare di un rinvio dell’aumento di capitale.

Pare che l’Abi stia lavorando ad una revisione del piano di smaltimento degli esuberi, in modo da chiudere la raccolta delle risorse fresche prima dell'inizio del pagamento delle buonuscite ai dipendenti.
 
03/10/2022 19:31 - MF-DJ

TOP STORIES ITALIA: ecco come B.Mps ha ottenuto piu' tempo dalla Ue

Ma qui sembra che le cose stiano precipitando https://www.finanzaonline.com/notiz...gli-hedge-fund-banco-bpm-mai-nel-nostro-radar
Le obbligazioni senior corro qualche rischio? e se nel caso malaugurato, veramente se si chiudesse con un fallimento della banca a noi detentori di un bond senior cosa accadrebbe nelle peggiori ipotesi?

Ovviamente si parla di Sub...

Bond subordinati sotto stress, rendono fino al 311%
Il titolo Mps soffre giovedì 6 ottobre a Piazza Affari, il Ftse Mib perde lo 0,8%, mentre il titolo della banca cede fino al 6% circa a 22,2 euro per 225 milioni di euro di capitalizzazione. Nel frattempo viaggiano sotto stress anche le obbligazioni subordinate del Monte, quella più liquida, per esempio, l'emissione da 750 milioni di euro con scadenza nel 2028, rende oggi il 311% alla call (18 gennaio 2023) a indicare la tensione sul mercato. Bond che sarebbero azzerati se la banca, in assenza di un aumento di capitale, dovesse essere salvata con denaro pubblico (è il caso del burden sharing, le obbligazioni verrebbero trasformate in capitale come accaduto nel salvataggio del 2017).

In base ai calcoli degli analisti di Equita Sim, "le valutazioni dei titoli subordinati attualmente scontano l'ipotesi di un coinvolgimento nell'aumento di capitale con una conversione/svalutazione di circa il 40-45% dei titoli che rappresenta una cifra poco inferiore ai 900 milioni che la banca dovrebbe raccogliere dal mercato".
 
Un impegno più ridotto, attorno a cento milioni, al massimo 150, senza rinegoziare a più lungo termine gli accordi assicurativi tra il gruppo europeo e il Monte dei Paschi di Siena ma essere in partita. Perché il tempo stringe per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi dell’istituto senese che il ceo Lovaglio vuole fare partire lunedì 17 ottobre per chiudere entro il 12 novembre. La decisione di Axa sarebbe presa, in base al vertice di ieri a Milano. Con tutta probabilità dovrebbe seguire Anima sgr, l’altro partner industriale, qui nel settore del risparmio gestito, di Mps.

Nessuna delle società ha fin qui preso impegni scritti per quella porzione di 900 milioni dell’aumento riservata al mercato. Così come non lo hanno fatto i potenziali sottoscrittori della manovra, che trasformeranno l’interesse in ordini solo dopo la partenza dell’aumento. Farlo prima «congelerebbe» infatti la possibilità per loro di fare eventuali acquisti di titoli Mps in via preliminare. Sarebbe una delle ragioni per cui l’imprenditore francese Denis Dumont, l’investitore londinese Hosking partners e Algebris non hanno firmato accordi. Cosa che ha fatto emergere punti di vista diversi tra le banche del consorzio che ha come capofila Mediobanca, Bofa, Citi e Credit Suisse che puntano a una soglia di adesioni attorno a 400 milioni.

Una parte del pool vorrebbe invece alzare l’asticella per accettare la garanzia sulle azioni eventualmente inoptate. Intanto, i vertici della banca hanno avviato contatti anche con i fondi che hanno in pancia titoli di debito di Mps, bond subordinati finiti sotto stress perché «scontano l’ipotesi di un coinvolgimento nell’aumento con una conversione o svalutazione di circa il 40-45%», dice Equita. Nomi come Pimco che però, a sorpresa, potrebbero affacciarsi all’aumento per controbilanciare con equity i valori. Il ceo Lovaglio tira dritto. Il dossier verrà aperto la prossima settimana, dopo il via libera Consob atteso giovedì e la firma con le banche collocatrici. Con i mercati contrari che hanno spinto Mps al ribasso del 5,3%, i prossimi giorni si profilano una sfida.

(Corriere della Sera 7/10/2022)
 
Ovviamente si parla di Sub...

Bond subordinati sotto stress, rendono fino al 311%
Il titolo Mps soffre giovedì 6 ottobre a Piazza Affari, il Ftse Mib perde lo 0,8%, mentre il titolo della banca cede fino al 6% circa a 22,2 euro per 225 milioni di euro di capitalizzazione. Nel frattempo viaggiano sotto stress anche le obbligazioni subordinate del Monte, quella più liquida, per esempio, l'emissione da 750 milioni di euro con scadenza nel 2028, rende oggi il 311% alla call (18 gennaio 2023) a indicare la tensione sul mercato. Bond che sarebbero azzerati se la banca, in assenza di un aumento di capitale, dovesse essere salvata con denaro pubblico (è il caso del burden sharing, le obbligazioni verrebbero trasformate in capitale come accaduto nel salvataggio del 2017).

In base ai calcoli degli analisti di Equita Sim, "le valutazioni dei titoli subordinati attualmente scontano l'ipotesi di un coinvolgimento nell'aumento di capitale con una conversione/svalutazione di circa il 40-45% dei titoli che rappresenta una cifra poco inferiore ai 900 milioni che la banca dovrebbe raccogliere dal mercato".

Ovviamente si parla di sub.....certo mi ricordo bene il 2017 un fuggi fuggi.

Non sono molto afferrata, cosa capitalizza 225 milioni? aumento di capitale 2,5 miliardi :specchio::mmmm: mi sembra che non ci siamo...
Comunque non è una bella situazione neanche per chi ha le due senior da 1k che sono scese e non di poco, mettici anche il rialzo dei tassi se vendi ora non vai in pari neanche con l'incremento cedolare che si porta appresso.

Fino a quando c'è lo stato da garante, ma se si sgancia e non subentra una cordata forte possiamo pensare come andrebbe a finire.
 
12/10/2022 08:15 - MF-DJ

B.Mps: si va ai supplementari (MF)

ROMA (MF-DJ)--Fumata grigia sull''aumento di capitale di Mps. Nonostante le trattative febbrili e la forte determinazione del Tesoro, primo socio al 64%, la banca senese non ha ancora raggiunto un accordo sulla garanzia per l''inoptato con il consorzio capitanato da Mediobanca, Credit Suisse, Bofa e Citi. Cosi'' il board di Rocca Salimbeni, che ieri avrebbe dovuto deliberare sulla tempistica e il prezzo dell''operazione da 2,5 miliardi, e'' rimasto aperto e si aggiornera'' con ogni probabilita'' nella mattina di mercoledi'' 12. Il nodo da sciogliere, scrive MF-Milano Finanza, e'' ancora quello degli impegni di sottoscrizione. Se negli incontri di venerdi'' 7 e di lunedi'' 10 il ceo Luigi Lovaglio ha garantito al consorzio un livello di adesioni vicino ai 500 milioni, le banche pre-garanti chiedono che dagli investitori arrivino lettere vincolanti, per scongiurare il rischio di un elevato livello di inoptato. Raccogliere la documentazione, dopo aver convinto i partecipanti, e'' impresa complessa che tuttavia - garantivano nella serata di ieri diverse fonti - non dovrebbe pregiudicare la tempistica dell''aumento. La tabella di marcia e'' per ora confermata: partenza lunedi'' 17 (dopo un rapido ok Consob al prospetto) e chiusura il 12 novembre. Ma il timing e'' ormai appeso al filo e non e'' detto che tutta l''operazione non slitti di qualche giorno. La cauta fiducia deriva dalla disponibilita'' mostrata da diversi investitori italiani ed esteri. In prima fila c''e'' Axa, partner di Siena nella bancassurance dal 2007, che potrebbe sottoscrivere azioni fino a 150 milioni. Contatti in fase avanzata sono in corso anche una vasta platea di fondi, dalla Algebris di Davide Serra che potrebbe iniettare 50 milioni ad asset manager internazionali come Hosking Partners sino a imprenditori vicini a Lovaglio come Denis Dumont, ex azionista di riferimento del Credito Valtellinese (di cui il banchiere e'' stato ceo). Alcuni dei soggetti coinvolti nelle trattative, come Pimco e BlueBay Asset Management, hanno inoltre una significativa esposizione nei bond subordinati del Montepaschi e potrebbero quindi trovare conveniente investire nell''aumento, sia pure con la prospettiva di un calo delle valutazioni nei primi giorni di mercato, per evitare perdite maggiori in uno scenario di burden sharing. Un altro fronte da cui sono arrivate risposte positive e'' quello delle fondazioni bancarie. Secondo indiscrezioni, Il Monte potrebbe contare su sottoscrizioni per circa 30 milioni da parte di diversi enti toscani. I cda di CariFirenze e della Fondazione Mps si sarebbero gia'' espressi a favore e si attende un''analoga decisione anche da CariLucca mentre in forse sarebbe la Cr Pistoia e Pescia. Piu'' complesse sono invece le discussioni con Anima. Sin dalla primavera scorsa la sgr milanese partner di Siena nel risparmio gestito aveva dato la propria disponibilita'' a sottoscrivere una tranche significativa nell''aumento. Nelle ultime settimane pero'' la pista si e'' raffreddata non solo per alcune divergenze di carattere industriale tra Lovaglio e il vertice di Anima, ma anche per l''azione di disturbo intrapresa dal fondo attivista Bluebell di Giuseppe Bivona (grande accusatore degli ex vertici senesi, pero'' assolti in appello a Milano) che in un esposto alla Consob ha messo nel mirino il possibile conflitto di interessi della sgr. Ma a determinate condizioni Anima potrebbe ancora dare un contributo significativo al rafforzamento patrimoniale, versando nelle casse di Mps fino a 200 milioni. Il braccio di ferro insomma e'' continuo e su piu'' fronti, fino all''ultimo minuto in un''operazione che appare a tutti molto delicata. Ulteriori adesioni da parte di investitori istituzionali di varia estrazione potrebbero arrivare tra oggi e domani. La banca ha del resto diverse carte da giocare con i potenziali sottoscrittori. In primo luogo ci sono gli obiettivi del piano industriale che prevede non solo una discesa del rapporto cost/income al 57% ma anche a 833 milioni nel 2026. In questo scenario l''aumento dei tassi -non calcolato nel piano industriale- ridara'' slancio al margine di interesse. Sul fronte dei costi un risultato importante e'' gia'' stato portato a casa: al piano di 3.500 esodi volontari hanno aderito oltre 4.100 dipendenti, anche grazie alle condizioni favorevoli che prevedono da un lato un assegno straordinario da sette anni e dall''altro una remunerazione fino all''85% della busta paga. Scenari alternativi non sono comunque esclusi. Un piano B valutato all''interno del consorzio vedeva un''operazione piu'' ridotta (circa due miliardi) e l''ipotesi di colmare il gap con cessioni di asset, a partire dalla banca depositaria. red fine

MF-DJ NEWS
 
B.Mps; schiarita da consorzio, ci sono impegni privati, verso ok aumento
Oggi 12:20 - MF-DJ
(aggiunge dettagli) MILANO (MF-DJ)--Si respira un maggior ottimismo sull''aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro di B.Mps. Oggi dovrebbe essere la giornata buona per la formalizzazione degli impegni di pre-underwriting da parte degli investitori privati. Le cifre ora tornano: i privati sarebbero disposti a coprire (sommando gli impegni) circa 450 milioni di euro dei 900 milioni complessivi a carico del mercato (occorre ricordare che 1,6 miliardi di euro sono gia'' coperti dal Mef, primo azionista di Mps col 64%). E'' quanto spiegano fonti a MF DowJones. Il lavoro fatto pancia a terra dalle banche del consorzio di garanzia, dagli advisor e da B.Mps dovrebbe dare i suoi frutti. Le banche garanti, come anticipato, sarebbero disposte a coprire fino a 450 mln di inoptato. A questo punto il Cda di Rocca Salimbeni dovrebbe mettere a punto il prospetto, esercitare la delega e fissare il prezzo di emissione delle nuove azioni. A questo punto l''operazione potrebbe partire lunedi'' 17 ottobre. I nomi sono quelli circolati nei giorni scorsi. A partire da Axa, partner nella bancassurance dal 2007, che potrebbe sottoscrivere azioni fino a 150 milioni. Schierati anche i fondi di investimento, come l''Algebris capitanata da Davide Serra che dovrebbe contribuire per 50 milioni, o Hosking Partners (vecchia conoscenza del ceo del Monte Luigi Lovaglio) sino a imprenditori vicini all''ad come Denis Dumont, ex azionista di riferimento del Credito Valtellinese che investi'' nell''aumento dell''ex popolare quando Lovaglio era al timone. Altri player coinvolti nelle negoziazioni, da Pimco a BlueBay Asset Management, sono esposti in maniera non marginale ai bond subordinati della banca e potrebbero quindi trovare conveniente partecipare all''operazione. Inoltre, secondo indiscrezioni, le fondazioni toscane sono disposte a supportare la banca con circa 30 milioni di euro. "Sono investitori stabili, hanno una certa attenzione alla diversificazione e puo'' darsi che qualche fondazione possa avere questo interesse diretto", aveva anticipato a MF-DowJones il presidente dell''Acri, Francesco Profumo. Il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, stamani ha escluso che il Tesoro abbia contattato l''assicurazione per sondare una eventuale partecipazione all''aumento di capitale di B.Mps. "No", ha tagliato corto il manager giungendo al convegno Corporate Governance Conference. Alla domanda se neppure Bper sia stata chiamata in causa, Cimbri ha replicato: "chiedete a loro". L''aumento dovrebbe quindi chiudersi il 12 novembre. Parte dell''aumento Mps deve infatti essere condotto in porto entro l''anno in quanto serve a finanziare i 3.500 esuberi. Nel dettaglio, dal 2023, se l''operazione verra'' condotta in porto, la banca avrebbe 270 mln di costi in meno e riuscirebbe quindi a ottenere un risultato operativo in un''area confortevole al pari di altri competitor. L''operazione - per questi motivi e come concordato con la Ue - deve essere fatta entro il 30 novembre. Da qui l''urgenza. claudia.cervini@mfdowjones.it cce/gug

MF-DJ NEWS
 
Anima H. riunira' domani sera Cda per aumento, pronti 25 mln
Oggi 16:26 - MF-DJ
(aggiunge dettagli) MILANO (MF-DJ)--Anima Holding riunira'' il consiglio di amministrazione domani sera per dare il via libera alla partecipazione all''aumento di capitale di B.Mps da 2,5 mld per un ammontare che dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 milioni di euro. E'' quanto spiegano fonti aggiungendo che la societa'' avrebbe riposto a una richiesta di aiuto giunta in extremis da Rocca Salimbeni e avrebbe deciso di partecipare all''operazione, sebbene con una quota di molto inferiore rispetto a quella ipotizzata all''inizio (fino a 200 mln). La decisione di portare il dossier in Cda sarebbe stata presa in virtu'' della partnership commerciale che lega le due societa'' da 12 anni e che durera'' altri 8 anni in base al contratto in essere. Non sarebbe invece stata raggiunta nessuna intesa circa l''estensione degli accordi commerciali. Secondo quanto spiegano altre fonti il Cda di Mps potrebbe comunque procedere prima con l''approvazione del prospetto in quanto potrebbe indicare nel documento sia la disponibilita'' certa del Mef a contribuire per 1,6 mld di euro, sia gli impegni gia'' firmati dagli investitori privati ai quali si aggiungerebbero delle manifestazioni di disponibilita'' a investire nell''aumento da parte di quegli investitori che non hanno ancora firmato i contratti. Cio'' permetterebbe di partire comunque anche grazie al consorzio di garanzia delle banche disposto a coprire l''inoptato per un ammontare complessivo di 450 milioni di euro.
 
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