Come s'impara ? Vol. 2

allora ragazzi dopo un pò di giorni vediamo se ho iniziato a capire qualcosina, e vediamo se potete darmi una mano a chiarire delle cose, ho capito la differenza tra azioni e obbligazioni(in soldoni), dove con le azioni divento socio di un'azienda o quel che sia e a seconda del mercato giornaliero io parteciperò alle perdite/guadagni dell'azienda in borsa. mentre con le obbligazioni io divento un creditore dell'azienda/stato , la quale/il quale si impegna a rimborsarmi ad una scadenza prefissata il mi ocapitale più gli interessi, in un unica soluzione finale oppure per cedole(semestrali/annuali) ho detto qualche scemenza fino ad ora?
No, è tutto corretto.
le obbligazioni hanno vari tipi di rischio prima di tutto l'emittente, che se fallisce o diventa insolvente io perdo tutto o una percentuale,comunque alta, del mio investimento e questo,da quello che ho capito, per scongiurarlo, bisogna vedere le valutazioni delle agenzie di rating,
Anche questo è corretto, solo tieni presente che le valutazioni delle agenzie non sono infallibili: anche Moody's, Standard & Poor's, Fitch etc. etc. si basano su informazioni che le Società rendono disponibili, quindi se una Società diffonde informazioni false e/o parziali è possibile che il rating non rispecchi bene il suo merito di credito.
il rischio di tasso non l'ho capito tanto e nemmeno il fatto della durata e la volatilità, in quanto se io prendo una obbligazione che mi da il 5% annuo(esempio) per cinque anni(ad esempio) perchè se è una cosa già concordata potrebbe variare? cioè questa cosa qua(la voloatilità) se me la spiegate,gentilmente, a parole più semplici o forse con un esempio forse capisco di più questa cosa dei bond lunghi e corti
Una volta che hai comprato un titolo a tasso fisso, le cose che hai concordato al momento dell'acquisto sono:
  • la data a cui avrai la restituzione del tuo capitale (salvo insolvenza);
  • le date a cui ti saranno corrisposte le cedole;
  • l'importo delle cedole che ti saranno corrisposte alle date prefissate.
Cosa manca? Ovviamente il prezzo del titolo!

Anche se tu hai fissato quegli elementi, il prezzo del titolo può variare in ogni momento: può salire come può scendere in base alla domanda e all'offerta del mercato, e questo per te rappresenta un fattore di rischio: se tu infatti volessi vendere il titolo che hai comprato prima della sua naturale scadenza - quindi prima della data di rimborso - potresti correre il rischio che il prezzo nel frattempo sia sceso e quindi incorrere in delle perdite in conto capitale.

Come il prezzo del titolo varia in base a come variano altre grandezze è invece un argomento più tecnico che richiede un minimo di matematica (cose di base, per carità), ma mi sembra prematuro per il momento.
ora sui vari tipi di obbligazioni anche avrei dei dubbi, a tasso variabile? il tasso varia in base all'euribor e vari indicatori a seconda dell'offerta, ma ogni quanto vengono dati?
Il tasso EURIBOR (che può avere diversi orizzonti temporali, anche se il più comune è il 3M) è comunicato tutti i giorni ed è una media tronca dei tassi scambiati da un gruppo di banche sul circuito interbancario.

Anche se la rilevazione è giornaliera, nel prospetto dei titoli a tasso variabile è indicato il momento in cui la cedola corrente (cioè quella in corso di maturazione) del titolo è "fissata".

Solitamente i titoli a tasso variabile pagano cedola con frequenza trimestrale proprio perché così possono offrire un adeguamento più reattivo alle variazioni dei tassi EURIBOR, se ci pensi è abbastanza coerente che gli emittenti scelgano questa soluzione per migliorare l'appetibilità delle proprie emissioni a tasso variabile (ma non sempre è così!).
 
Le più semplici sono a tasso fisso, io sinceramente prendo sempre quelle ed evito le variabili in base all'euribor, inflazione ecc ecc.

Voglio già sapere quanto sarà la mia cedola al momento dell'acquisto.

Quindi ti consiglio di scegliere obbligazione a tasso fisso o al massimo step up tipo i bond Greci (2% fino al 2015, 3% dal 2015 al 2018, 4% dal 2018 in su, è solo un esempio per farti capire cosa significa step up).

Volatilità: In parole semplicissime, un bond a scadenza lunga è più volatile di un bond a scadenza breve. Ciò significa che se un BTP scadenza 2044 perde 10 figure (da 110 a 100) un bot che scade tra 6 mesi ne perderà mezza (da 99 a 98.5). Anche qui sono numeri sparati a caso ma che ti rendono l'idea.

Quindi un bond più lungo è anche più volatile, quindi più rischioso che ti porta più facilmente in eventuali incastri.


quindi in linea di massima, per stare su un investimento a medio rischio, conviene prendere bond della massima durata di un 5 anni di società/stati con rating almeno BBB, diciamo questa è un'idea molto grossolana che mi sono fatto, e per esempio dividere il portafoglio in più di questi bond? oppure fare 2 brevi e uno lungo?
 
le obbligazioni hanno vari tipi di rischio prima di tutto l'emittente, che se fallisce o diventa insolvente io perdo tutto o una percentuale,comunque alta, del mio investimento e questo,da quello che ho capito, per scongiurarlo, bisogna vedere le valutazioni delle agenzie di rating,
Le valutazioni delle agenzie di rating lasciano il tempo che trovano; IMHO la vera misura del rischio è data dal rendimento(anzi dal differenziale tra il rendimento del titolo ed il tasso risk free)
Più questo è alto più l'emittente è rischioso...
Lo considero più significativo per via del fatto che il mercato aggiorna i propri dati in real time mentre le agenzie di rating lo fanno periodicamente
il rischio di tasso non l'ho capito tanto e nemmeno il fatto della durata e la volatilità, in quanto se io prendo una obbligazione che mi da il 5% annuo(esempio) per cinque anni(ad esempio) perchè se è una cosa già concordata potrebbe variare? cioè questa cosa qua(la voloatilità) se me la spiegate,gentilmente, a parole più semplici o forse con un esempio forse capisco di più questa cosa dei bond lunghi e corti
in parole semplici se tu hai una obbligazione che rende a tasso fisso(quindi il rendimento è predeterminato) il 5% ed i tassi di interesse vanno al 10% il tuo titolo verrà enormemente svalutato; più è lungo il titolo e maggiore sarà la perdita.
rischio di cambio non mi intreressa in quanto al momento solo con bond in euro vorrei per iniziare.
Bravo ottima idea
 
quindi in linea di massima, per stare su un investimento a medio rischio, conviene prendere bond della massima durata di un 5 anni di società/stati con rating almeno BBB, diciamo questa è un'idea molto grossolana che mi sono fatto, e per esempio dividere il portafoglio in più di questi bond? oppure fare 2 brevi e uno lungo?
Bisogna distinguere tra le due tipologie di rischio:
  • rischio di tasso d'interesse = il prezzo del titolo può scendere perché aumenta il costo del denaro e quindi il valore attuale delle cedole future è minore perché potresti fare impieghi alternativi di quei soldi più redditizi rispetto a prima;
  • rischio di credito = il prezzo del titolo può scendere perché aumenta la probabilità di insolvenza della Società emittente e quindi il valore attuale delle cedole future è minore perché hai una probabilità minore di riceverle insieme con il rimborso finale.
Una volta che hai fatto la distinzione tra i due rischi, per scegliere dei titoli che siano «a medio rischio» in senso assoluto dovrai valutare separatamente i due aspetti.

Per quanto riguarda il rischio di tasso d'interesse, minore è la sensibilità del prezzo del titolo alle variazioni di tasso più il titolo è sicuro; questa «sensibilità» in gergo tecnico si chiama duration (anche se ci sono dei limiti matematici che comunque non è il momento di affrontare): quindi tu dovrai scegliere titoli con bassa duration, che guarda caso sono spesso quelli - ceteris paribus - con la cedola più alta (compito a casa: riflettere sul perché).

Per quanto riguarda il rischio di credito, indicativamente più alto è il rating delle agenzie più il titolo vorrebbe essere sicuro perché la Società vorrebbe essere più solvibile; convenzionalmente «medio rischio» si colloca in una fascia che va da Baa1 a Ba1 (Moody's) o da BBB+ a BB+ (Standard & Poor's).

Quindi un titolo a tasso fisso «a medio rischio» ha idealmente duration il più bassa possibile ma non troppo e un rating più alto di Ba1/BB+.
 
Anche questo è corretto, solo tieni presente che le valutazioni delle agenzie non sono infallibili: anche Moody's, Standard & Poor's, Fitch etc. etc. si basano su informazioni che le Società rendono disponibili, quindi se una Società diffonde informazioni false e/o parziali è possibile che il rating non rispecchi bene il suo merito di credito.

va bene, questo è da mettere in conto, anche se in linea di massima, in grandi società importanti con un rating medio/alto si dovrebbe stare relativamente tranquilli, poi lo sappiamo,stiamo sotto al cielo :)

Una volta che hai comprato un titolo a tasso fisso, le cose che hai concordato al momento dell'acquisto sono:
  • la data a cui avrai la restituzione del tuo capitale (salvo insolvenza);
  • le date a cui ti saranno corrisposte le cedole;
  • l'importo delle cedole che ti saranno corrisposte alle date prefissate.
Cosa manca? Ovviamente il prezzo del titolo!

Anche se tu hai fissato quegli elementi, il prezzo del titolo può variare in ogni momento: può salire come può scendere in base alla domanda e all'offerta del mercato, e questo per te rappresenta un fattore di rischio: se tu infatti volessi vendere il titolo che hai comprato prima della sua naturale scadenza - quindi prima della data di rimborso - potresti correre il rischio che il prezzo nel frattempo sia sceso e quindi incorrere in delle perdite in conto capitale.
ok,grazie e il problema del prezzo del titolo viene fuori solo nel caso vendessi il titolo prima della sua naturale scadenza oppure anche alla fine? quindi io compro un titolo a 100(esempio) alla scadenza vale 98,calcolando anche gli interessi alla fine potrebbe anche capitare addirittura di perderci?

Come il prezzo del titolo varia in base a come variano altre grandezze è invece un argomento più tecnico che richiede un minimo di matematica (cose di base, per carità), ma mi sembra prematuro per il momento.
ok matematicamente non sto messo malissimo, se è una cosa che ritiene che la momento mi può servire, vediamo un pò, se invece devo prima imparare altre cose prima di arrivare a fare questo ragionamento,lo ignoriamo,per ora

Il tasso EURIBOR (che può avere diversi orizzonti temporali, anche se il più comune è il 3M) è comunicato tutti i giorni ed è una media tronca dei tassi scambiati da un gruppo di banche sul circuito interbancario.

Anche se la rilevazione è giornaliera, nel prospetto dei titoli a tasso variabile è indicato il momento in cui la cedola corrente (cioè quella in corso di maturazione) del titolo è "fissata".

Solitamente i titoli a tasso variabile pagano cedola con frequenza trimestrale proprio perché così possono offrire un adeguamento più reattivo alle variazioni dei tassi EURIBOR, se ci pensi è abbastanza coerente che gli emittenti scelgano questa soluzione per migliorare l'appetibilità delle proprie emissioni a tasso variabile (ma non sempre è così!).

ok!
 
Ultima modifica:
Le valutazioni delle agenzie di rating lasciano il tempo che trovano
ok l'avete detto abbastanza,sara valutato molto bene questo fattore:);
IMHO la vera misura del rischio è data dal rendimento(anzi dal differenziale tra il rendimento del titolo ed il tasso risk free)

dove il tasso risk free sarebbe il tasso d'interesse di un investimento senza rischi(letto su wikipedia) dato da,sempre secondo wiki,Treasury Bond USA a tre mesi, mi confermi? e quando dovrebbe essere un tasso d'interesse diciamo, non troppo alto?


Più questo è alto più l'emittente è rischioso...
Lo considero più significativo per via del fatto che il mercato aggiorna i propri dati in real time mentre le agenzie di rating lo fanno periodicamente

in parole semplici se tu hai una obbligazione che rende a tasso fisso(quindi il rendimento è predeterminato) il 5% ed i tassi di interesse vanno al 10% il tuo titolo verrà enormemente svalutato; più è lungo il titolo e maggiore sarà la perdita.
una cosa importante per tassi d'interesse si intende sempre quelli della bce che al momento sono 0.25 mi sembra cioè al minimo storico, giusto stiamo parlando di questo tipo di tassi?
 
dove il tasso risk free sarebbe il tasso d'interesse di un investimento senza rischi(letto su wikipedia) dato da,sempre secondo wiki,Treasury Bond USA a tre mesi, mi confermi?
No, la divisa di riferimento deve essere coerente: i T-Bill in dollari US possono darti un riferimento per quanto riguarda i titoli denominati in USD, ma non possono rappresentare un riferimento per il mondo EUR, nel quale hai scritto di voler (giustamente) muovere i primi passi.
una cosa importante per tassi d'interesse si intende sempre quelli della bce che al momento sono 0.25 mi sembra cioè al minimo storico, giusto stiamo parlando di questo tipo di tassi?
No, «tassi d'interesse» è un termine generico per indicare il costo del denaro a diverse scadenze, costruendo quella che in gergo si chiama "curva dei tassi di interesse".

Va da sé che - per avere una curva - non si può avere un tasso solo ma ne servono almeno un paio.

Quando però leggi sui giornali che «la BCE ha abbassato i tassi di interesse» allora in quel caso si fa implicito riferimento ai tassi che sono sotto il diretto controllo della banca centrale e che sono tre:
Questi tassi influenzano i tassi praticati da e al sistema bancario dell'Eurozona, dal momento che rappresentano idealmente un "corridoio" che limita il tasso debitore e il tasso creditore di chi vi ha accesso.
 
Bisogna distinguere tra le due tipologie di rischio:
  • rischio di tasso d'interesse = il prezzo del titolo può scendere perché aumenta il costo del denaro e quindi il valore attuale delle cedole future è minore perché potresti fare impieghi alternativi di quei soldi più redditizi rispetto a prima;
  • in base alle mie poverissime conoscenze al momento il tasso d'interesse sta ai minimi storici e non penso aumenterà nel breve periodo,imho, giusto?
    [*]rischio di credito = il prezzo del titolo può scendere perché aumenta la probabilità di insolvenza della Società emittente e quindi il valore attuale delle cedole future è minore perché hai una probabilità minore di riceverle insieme con il rimborso finale.
    ok, quindi è inverso se aumenta la probabilità di insolvenza diminuisce il titolo perchè così si hanno più probabilità,diciamo, che la società paghi
Una volta che hai fatto la distinzione tra i due rischi, per scegliere dei titoli che siano «a medio rischio» in senso assoluto dovrai valutare separatamente i due aspetti.

ok

Per quanto riguarda il rischio di tasso d'interesse, minore è la sensibilità del prezzo del titolo alle variazioni di tasso più il titolo è sicuro; questa «sensibilità» in gergo tecnico si chiama duration (anche se ci sono dei limiti matematici che comunque non è il momento di affrontare): quindi tu dovrai scegliere titoli con bassa duration, che guarda caso sono spesso quelli - ceteris paribus - con la cedola più alta (compito a casa: riflettere sul perché).
la butto li, per ridurre al minimo la volatilità?

Per quanto riguarda il rischio di credito, indicativamente più alto è il rating delle agenzie più il titolo vorrebbe essere sicuro perché la Società vorrebbe essere più solvibile; convenzionalmente «medio rischio» si colloca in una fascia che va da Baa1 a Ba1 (Moody's) o da BBB+ a BB+ (Standard & Poor's).

Quindi un titolo a tasso fisso «a medio rischio» ha idealmente duration il più bassa possibile ma non troppo e un rating più alto di Ba1/BB+.
[/QUOTE]

come linea guida potrebbe andare bene!
 
No, la divisa di riferimento deve essere coerente: i T-Bill in dollari US possono darti un riferimento per quanto riguarda i titoli denominati in USD, ma non possono rappresentare un riferimento per il mondo EUR, nel quale hai scritto di voler (giustamente) muovere i primi passi.

perfetto, e il riferimento senza rischio europeo quale può essere? cioè qualle riferimento si prende per indicare il no risk in europa?

No, «tassi d'interesse» è un termine generico per indicare il costo del denaro a diverse scadenze, costruendo quella che in gergo si chiama "curva dei tassi di interesse".

Va da sé che - per avere una curva - non si può avere un tasso solo ma ne servono almeno un paio.

Quando però leggi sui giornali che «la BCE ha abbassato i tassi di interesse» allora in quel caso si fa implicito riferimento ai tassi che sono sotto il diretto controllo della banca centrale e che sono tre:
Questi tassi influenzano i tassi praticati da e al sistema bancario dell'Eurozona, dal momento che rappresentano idealmente un "corridoio" che limita il tasso debitore e il tasso creditore di chi vi ha accesso.

ok e conoscendo tutti e tre questi valori, la curva che si dovrebbe venire a creare(tra quali valori) cosa rappresenta? il rischio di interesse? al momento i tassi così bassi a me che rischio possono dare con duration breve?(tipo un anno)
 
in base alle mie poverissime conoscenze al momento il tasso d'interesse sta ai minimi storici e non penso aumenterà nel breve periodo,imho, giusto?
Benché sia un po' di tempo che la BCE ha dato delle linee guida per determinare come potrebbe muoversi in futuro (e ponendo particolare enfasi sul contenimento della disinflazione), non esistono solo i tassi decisi da Mario Draghi & co.: i mercati si muovono sulle aspettative dei tassi di interesse.

Tradotto: se anche la BCE tenesse il tasso di rifinanziamento principale dov'è ora per tutto il 2015, i mercati potrebbero scontare ugualmente degli scenari di rialzo dei tassi per il futuro e questo avrebbe ugualmente un effetto sulle obbligazioni.

Quindi non c'è risposta giusta alla tua domanda, mentre è possibile interpretare le aspettative del mercato utilizzando appunto i tassi interbancari e i contratti derivati scritti su di essi... senza alcuna garanzia che queste aspettative si rivelino esatte.
 
No, la divisa di riferimento deve essere coerente: i T-Bill in dollari US possono darti un riferimento per quanto riguarda i titoli denominati in USD, ma non possono rappresentare un riferimento per il mondo EUR, nel quale hai scritto di voler (giustamente) muovere i primi passi.

No, «tassi d'interesse» è un termine generico per indicare il costo del denaro a diverse scadenze, costruendo quella che in gergo si chiama "curva dei tassi di interesse".

Va da sé che - per avere una curva - non si può avere un tasso solo ma ne servono almeno un paio.

Quando però leggi sui giornali che «la BCE ha abbassato i tassi di interesse» allora in quel caso si fa implicito riferimento ai tassi che sono sotto il diretto controllo della banca centrale e che sono tre:
Questi tassi influenzano i tassi praticati da e al sistema bancario dell'Eurozona, dal momento che rappresentano idealmente un "corridoio" che limita il tasso debitore e il tasso creditore di chi vi ha accesso.

Benché sia un po' di tempo che la BCE ha dato delle linee guida per determinare come potrebbe muoversi in futuro (e ponendo particolare enfasi sul contenimento della disinflazione), non esistono solo i tassi decisi da Mario Draghi & co.: i mercati si muovono sulle aspettative dei tassi di interesse.

Tradotto: se anche la BCE tenesse il tasso di rifinanziamento principale dov'è ora per tutto il 2015, i mercati potrebbero scontare ugualmente degli scenari di rialzo dei tassi per il futuro e questo avrebbe ugualmente un effetto sulle obbligazioni.

Quindi non c'è risposta giusta alla tua domanda, mentre è possibile interpretare le aspettative del mercato utilizzando appunto i tassi interbancari e i contratti derivati scritti su di essi... senza alcuna garanzia che queste aspettative si rivelino esatte.


okok , perfetto e riguardo al compito a casa qual è la risposta giusta?:bow:
 
perfetto, e il riferimento senza rischio europeo quale può essere? cioè qualle riferimento si prende per indicare il no risk in europa?
Per il mercato dei titoli di Stato i media si sono fissati sui titoli di Stato tedeschi.

In realtà il riferimento corretto sarebbe il tasso che le banche si praticano tra loro per depositi della durata di una notte, ovvero il tasso EONIA:
Si assume che la probabilità di insolvenza legata al tasso EONIA sia sostanzialmente nulla; esistono derivati che consentono di osservare le aspettative sul tasso EONIA fino a 2Y di scadenza.

Visto questo limite, spesso nella pratica si cerca di ovviare alla mancanza di una curva di riferimento attendibile orientandosi su uno spezzatino di tassi EURIBOR a varie scadenze e derivati scritti su di essi, ma teoricamente questo è sbagliato perché abbiamo visto che durante grandi eventi catastrofici per il mercato interbancario (v. Lehman Brothers) anche i tassi EURIBOR scontano il rischio di non riavere indietro i propri soldi inseriti nel circuito interbancario.

Tuttavia diciamo che in periodi "normali" i tassi EURIBOR vanno bene (io ad esempio per operare faccio riferimento a quelli per semplicità anche se ne conosco i limiti).
okok , perfetto e riguardo al compito a casa qual è la risposta giusta?:bow:
Prima tu devi dare la tua risposta, poi io ti dico se è giusta o no... sennò non capirai mai una mazza delle obbligazioni.
ok e conoscendo tutti e tre questi valori, la curva che si dovrebbe venire a creare(tra quali valori) cosa rappresenta? il rischio di interesse?
No, i valori che compongono la "curva" non sono i tassi praticati dalla BCE bensì le aspettative sui tassi di interesse che i vari attori si scambiano sui mercati mediante contratti derivati.
al momento i tassi così bassi a me che rischio possono dare con duration breve?(tipo un anno)
Calcolatela da solo: se D è la duration, tu sai che la variazione del prezzo del tuo titolo è molto a spanne D volte la variazione dei tassi di interesse... se i tassi di interesse salgono di 1% tu quanto perdi?
 
Per il mercato dei titoli di Stato i media si sono fissati sui titoli di Stato tedeschi.

In realtà il riferimento corretto sarebbe il tasso che le banche si praticano tra loro per depositi della durata di una notte, ovvero il tasso EONIA:
Si assume che la probabilità di insolvenza legata al tasso EONIA sia sostanzialmente nulla; esistono derivati che consentono di osservare le aspettative sul tasso EONIA fino a 2Y di scadenza.


Visto questo limite, spesso nella pratica si cerca di ovviare alla mancanza di una curva di riferimento attendibile orientandosi su uno spezzatino di tassi EURIBOR a varie scadenze e derivati scritti su di essi, ma teoricamente questo è sbagliato perché abbiamo visto che durante grandi eventi catastrofici per il mercato interbancario (v. Lehman Brothers) anche i tassi EURIBOR scontano il rischio di non riavere indietro i propri soldi inseriti nel circuito interbancario.

Tuttavia diciamo che in periodi "normali" i tassi EURIBOR vanno bene (io ad esempio per operare faccio riferimento a quelli per semplicità anche se ne conosco i limiti).


va bene, ora devo viaggiare rileggerò tutto con più calma stasera.

Prima tu devi dare la tua risposta, poi io ti dico se è giusta o no... sennò non capirai mai una mazza delle obbligazioni.

l'ho data prima!!!


No, i valori che compongono la "curva" non sono i tassi praticati dalla BCE bensì le aspettative sui tassi di interesse che i vari attori si scambiano sui mercati mediante contratti derivati.

perfetto
Calcolatela da solo: se D è la duration, tu sai che la variazione del prezzo del tuo titolo è molto a spanne D volte la variazione dei tassi di interesse... se i tassi di interesse salgono di 1% tu quanto perdi?
quindi D=duration=1 anno
variazione prezzo= D(di nuovo la duration?) volte la variazione? non mi è chiaro forse quel D? sta per N? numero di volte? bè se fosse così penso che su 1000 euro duration un anno aumento dell'un percento perdo appunto l'un percento?:bye:

forse non l'ha notata perchè sto facendo i quote che escono tutti bianchi come se fosse un messaggio citato!
 
quindi D=duration=1 anno
variazione prezzo= D(di nuovo la duration?) volte la variazione? non mi è chiaro forse quel D? sta per N? numero di volte? bè se fosse così penso che su 1000 euro duration un anno aumento dell'un percento perdo appunto l'un percento?:bye:
gif.latex



Corretto (mille euro o un milione è indifferente).
 
gif.latex



Corretto (mille euro o un milione è indifferente).


Ok, grazie :-) comunque ripeto ho già risposto solo che forse la mia risposta non la nota perchéasto quotando un modo strano anche le mie risposte escono bianche, ora che torno a casa tenterò di cambiare le quote in modo che le mie risposte escono bene e non come se fossero un messaggio citato
 
Aggiungo alle precise, come al solito, argomentazioni di Cren che comunque c'è il rovescio della medaglia.

Più il titolo è sicuro, sia come emittente sia come duration e minore sarà la remunerazione del prestito obbligazionario, che al netto dell'inflazione, anche se adesso è praticamente inesistente, può essere nullo o negativo.
 
Aggiungo alle precise, come al solito, argomentazioni di Cren che comunque c'è il rovescio della medaglia.

Più il titolo è sicuro, sia come emittente sia come duration e minore sarà la remunerazione del prestito obbligazionario, che al netto dell'inflazione, anche se adesso è praticamente inesistente, può essere nullo o negativo.

si terrò presente anche questo, è logico meno rischio meno guadagno ma al momento non voglio guadagnare chissà che, l'importante è capire i meccanismi portare anche lo 0.3% in sicurezza, poi piano piano aumentare l'investimento e il rischio, ma se non capisco dove mi lancio :no:

Per quanto riguarda il rischio di tasso d'interesse, minore è la sensibilità del prezzo del titolo alle variazioni di tasso più il titolo è sicuro; questa «sensibilità» in gergo tecnico si chiama duration (anche se ci sono dei limiti matematici che comunque non è il momento di affrontare): quindi tu dovrai scegliere titoli con bassa duration, che guarda caso sono spesso quelli - ceteris paribus - con la cedola più alta (compito a casa: riflettere sul perché)..

guarda non capisco.. se la duration è più bassa, quindi il rischio è più basso perchè la cedola dovrebbe essere più alta? per cedola si intende ,ad esempio, ogni sei mesi il ritorno degli interessi,giusto? cioè non mi è chiaro il meccanismo. forse bassa duration-cedola alta perchè nessuno li comprerebbe se avessero una cedola bassa non essendo esposti a variazioni di prezzo significative? non ne ho idea
 
guarda non capisco.. se la duration è più bassa, quindi il rischio è più basso perchè la cedola dovrebbe essere più alta? per cedola si intende ,ad esempio, ogni sei mesi il ritorno degli interessi,giusto? cioè non mi è chiaro il meccanismo. forse bassa duration-cedola alta perchè nessuno li comprerebbe se avessero una cedola bassa non essendo esposti a variazioni di prezzo significative? non ne ho idea
Devi ragionare in questo modo: il prezzo di un titolo è la somma dei flussi di cassa che ti darà in futuro penalizzati per l'incertezza che si portano dietro, cioé quei rischi di cui si è accennato in precedenza (costo del denaro & probabilità di insolvenza).

In gergo si parla di flussi di cassa «scontati», e una volta che i flussi di cassa sono stati scontati si dice che ora sono al loro «valore attuale».

Adesso veniamo al nostro caso specifico.

Se un titolo paga piccole cedole, significa che il grosso dei flussi di cassa tu lo vedrai abbastanza in là nel tempo, per la maggior parte verso la scadenza: pensa ad un titolo decennale che rimborsa 100 e paga 0.25 di cedole all'anno... è assolutamente evidente che "il grosso" dei flussi di cassa che ti arriveranno in tasca dopo l'esborso iniziale è quel 100 finale, mentre le cedole sono sempre soldi - per carità - ma di importo molto piccolo; in questo caso, quindi, ciò che influenza per la maggiore il prezzo del titolo non è tanto il valore attuale delle piccole cedole, ma il valore attuale del rimborso finale; siccome il rimborso finale è molto in là nel tempo, è caratterizzato da grande incertezza, e quindi anche piccole variazioni nelle aspettative sui tassi d'interesse e sulla probabilità di insolvenza possono avere su di esso (e quindi sul prezzo del titolo) un impatto molto molto forte; se infatti calcoli la duration del titolo vedrai che essa è molto simile alla vita del titolo (10Y in questo esempio).

Adesso veniamo al caso di un titolo decennale che rimborsa sempre 100, ma che questa volta paga 10 di cedole all'anno; il "grosso" dei flussi di cassa che riceverai non si trova più molto avanti nel tempo, perché già dopo il primo anno tu hai incassato una cedola molto importante, e continuerai a farlo per i prossimi 10 anni; in questo caso l'orizzonte temporale "medio" è più breve, e quindi l'incertezza che caratterizza quelle grosse cedole non è certo alta come quella che contraddistingue il valore di rimborso finale; in questo particolare caso, infatti, anche se le aspettative sui tassi di interesse e sulla probabilità di insolvenza cambiassero, tu sapresti che almeno le cedole più vicine sarebbero comunque incassi (quasi) sicuri... questo fa sì che il prezzo del titolo risenta meno dei fattori di rischio e quindi sia meno sensibile; se infatti calcoli la duration del titolo vedrai che essa è molto più bassa del primo caso di esempio (potrebbe essere addirittura meno della metà!).

Quindi riassumendo: la duration è il "baricentro" temporale dei flussi di cassa, cioé ti dice mediamente entro quanti anni sarai rientrato in possesso del "grosso" dei flussi di cassa che il titolo ti corrisponde; inoltre, dal momento che scommettere di ricevere dei soldi molto in là nel tempo è qualcosa di più incerto che scommettere di riceverli nel breve termine, la duration può anche essere usata per stimare la sensibilità del prezzo di un titolo alle variazioni dei tassi di interesse e del rischio di insolvenza dell'emittente.
 
ok, sppur lentamente sto iniziando a capire. grazie per le spiegazioni tipo alunno/prof.

allora stamattina mi chiama la posta e mi è stato attivato il trading, iniziamo a capire anche altre cose,oltre a quelle che già mi sono state spiegate; ci sono bond dei titoli di stato, delle aziende(corporate), quelli di entri sovranazionali e bancarie e fin qui tutto ok!
poi c'è il tasso fisso(quelli che sto cercando di capire), variabile( che variano in base ad un indice di riferimento), strutturate(dopo una rapida lettura ho capito che hanno, oltre ad una cedola, anche un rentimento derivato da un determinato titolo di borsa) che al momento nemmeno mi interessano, iniziamo dalle basi, e zero coupon(potrebbero essere interessanti che danno tutto alla fine e hanno un cambiamento di prezzo più marcato).

perfetto per sommi capi e in modo molto elementare su questo ci siamo ora prendiamo un esempio pratico.

io ricerco nel trading un bond corporate a tasso fisso, italiano e con durata minore di un anno, mi esce questo dell'enel ok?

dove mi dice che è stato emesso il 14/12/07 a 99,30. adesso se io volessi acquistarlo(è solo per esempio e capire i meccanismi) lo pago come sta scritto alla voce prezzo tel quel in acquisto o in vendita? inoltre questo prezzo tel quel che rappresenta? il rateo che sta a 3,24 cosa significa? inoltre sopra mi dice questi numeri 101,8500 -0,05% -0,0500 che cosa rappresenterebbero?

e se io decidessi adesso in questa cedola di investire ad esempio 3000 euro cosa succederebbe?(non voglio farlo davvero,ripeto, voglio capire:p)
 
Devi ragionare in questo modo: il prezzo di un titolo è la somma dei flussi di cassa che ti darà in futuro penalizzati per l'incertezza che si portano dietro, cioé quei rischi di cui si è accennato in precedenza (costo del denaro & probabilità di insolvenza).

In gergo si parla di flussi di cassa «scontati», e una volta che i flussi di cassa sono stati scontati si dice che ora sono al loro «valore attuale».

Adesso veniamo al nostro caso specifico.

Se un titolo paga piccole cedole, significa che il grosso dei flussi di cassa tu lo vedrai abbastanza in là nel tempo, per la maggior parte verso la scadenza: pensa ad un titolo decennale che rimborsa 100 e paga 0.25 di cedole all'anno... è assolutamente evidente che "il grosso" dei flussi di cassa che ti arriveranno in tasca dopo l'esborso iniziale è quel 100 finale, mentre le cedole sono sempre soldi - per carità - ma di importo molto piccolo; in questo caso, quindi, ciò che influenza per la maggiore il prezzo del titolo non è tanto il valore attuale delle piccole cedole, ma il valore attuale del rimborso finale; siccome il rimborso finale è molto in là nel tempo, è caratterizzato da grande incertezza, e quindi anche piccole variazioni nelle aspettative sui tassi d'interesse e sulla probabilità di insolvenza possono avere su di esso (e quindi sul prezzo del titolo) un impatto molto molto forte; se infatti calcoli la duration del titolo vedrai che essa è molto simile alla vita del titolo (10Y in questo esempio).

Adesso veniamo al caso di un titolo decennale che rimborsa sempre 100, ma che questa volta paga 10 di cedole all'anno; il "grosso" dei flussi di cassa che riceverai non si trova più molto avanti nel tempo, perché già dopo il primo anno tu hai incassato una cedola molto importante, e continuerai a farlo per i prossimi 10 anni; in questo caso l'orizzonte temporale "medio" è più breve, e quindi l'incertezza che caratterizza quelle grosse cedole non è certo alta come quella che contraddistingue il valore di rimborso finale; in questo particolare caso, infatti, anche se le aspettative sui tassi di interesse e sulla probabilità di insolvenza cambiassero, tu sapresti che almeno le cedole più vicine sarebbero comunque incassi (quasi) sicuri... questo fa sì che il prezzo del titolo risenta meno dei fattori di rischio e quindi sia meno sensibile; se infatti calcoli la duration del titolo vedrai che essa è molto più bassa del primo caso di esempio (potrebbe essere addirittura meno della metà!).

Quindi riassumendo: la duration è il "baricentro" temporale dei flussi di cassa, cioé ti dice mediamente entro quanti anni sarai rientrato in possesso del "grosso" dei flussi di cassa che il titolo ti corrisponde; inoltre, dal momento che scommettere di ricevere dei soldi molto in là nel tempo è qualcosa di più incerto che scommettere di riceverli nel breve termine, la duration può anche essere usata per stimare la sensibilità del prezzo di un titolo alle variazioni dei tassi di interesse e del rischio di insolvenza dell'emittente.

sempre super chiaro! quindi le cedole sono più alte per breve duration in quanto il prezzo finale risente meno dei fattori di rischio e quindi si gioca tutto sulle cedole, mentre invece nel lungo periodo essendoci incertezza sul prezzo finale e spostando l'eventuale grande guadagno alla fine,con aspettative di tasso in ribasso, le cedole sono piccole, ho capito bene?
 
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