fidone
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il destinatario può sicuramente rifiutare la comunicazione inviata per conto terzi dato che la PEC è certificata "solo" per il reale intestatario...
quindi resta piena facoltà del destinatario accettare o meno...non certo un obbligo...
personalmente ho utilizzato la mia PEC per gestire pratiche di famigliari verso enti pubblici e sempre a buon fine...
ma probabilmente solo perchè il destinatario riteneva corretta-valida la documentazione dei famigliari che allegavo alla comunicazione...
Dissento.
Secondo la mia opinione il destinatario non può rifiutare la comunicazione inviata per conto terzi.
La pec è vero che è certificata per il reale intestatario, ma non capisco perché il destinatario debba avere facoltà di respingerla...
Ti faccio un esempio banale:
Se mia madre ottantenne mi manda al comune per protocollare una sua richiesta di annullamento di un avviso di pagamento dell'IMU relativo all'anno 2010 perché ormai prescritto, io "armato" di sua delega faccio protocollare la domanda senza alcun problema.
Oppure se mia madre non è capace a difendere i propri diritti e interessi, lei mi delega e nomina referente per la pratica in questione, allegando banale delega controfirmata da lei.
Adesso... Che differenza c'è se all'ufficio protocollo del mio comune mi presento di persona con tale documentazione oppure la invio dalla mia pec alla pec dello stesso ufficio?
La tua è solo una congettura errata, una tua personale interpretazione...
Saluti