La Skandia AFS è una sussidiaria del gruppo Skandia, colosso svedese nel campo finanziario e assicurativo.
Il caso Skandia è uno dei più noti in letteratura, oggetto di innumerevoli citazioni e articoli. La sua
fama è dovuta al fatto che la soluzione per la gestione del capitale intellettuale, messa in atto dalla Skandia,
per la prima volta, ha portato a superare un pregiudizio molto diffuso secondo il quale ciò che conta
sono solo i numeri contenuti nel bilancio d’esercizio. La Skandia con il suo Business Navigator ha, invece,
dimostrato che la gestione della conoscenza unita alla misurazione degli asset intangibili con una gestione
aziendale incentrata su di essi, può aiutare un’impresa a produrre risultati economico-finanziari positivi
anche nel medio-lungo periodo. Questa nuova filosofia dovuta a Leif Edvinsson, ha ottenuto notevoli
risultati permettendo alla Skandia di attirare l’attenzione dei mercati finanziari e dei ricercatori nel
settore del knowledge management.
Gli obiettivi dell’iniziativa
L’obiettivo della Skandia era quello di rendere misurare il valore aziendale tenendo conto dell’apporto
del capitale intellettuale e di rendere evidente tale valore all’interno del proprio bilancio aziendale, offrendo
una visione completa sia della parte tangibile che della parte intangibile del valore complessivo.
La soluzione proposta
Quale soluzione al problema la Skandia propose il modello denominato “Value Scheme” sviluppato da
Leif Edvinsson nel 1993. Questo modello mira a esplicitare e interpretare il processo di creazione di valore
attraverso una suddivisione del valore aziendale in due componenti fondamentali: il capitale finanziario
ed il capitale intellettuale. In particolare, il secondo rappresenta quella componente del valore
d’impresa che tradizionalmente non è valutata, perché di natura intangibile e di difficile valorizzazione in
termini monetari.
Nel modello value scheme il capitale intellettuale è stato suddiviso in: capitale umano e capitale strutturale,
ovvero, riferito agli asset frutto del patrimonio cognitivo dell’azienda ma non direttamente afferenti
alle risorse umane. Il capitale strutturale si divide, a sua volta, in: capitale cliente, che contempla il valore
del marchio e delle relazioni con i clienti, e capitale organizzativo. Quest’ultimo può essere suddiviso in
capitale di processo, relativo ai processi organizzativi e di business interni all’impresa, e capitale di innovazione,
che rappresenta l’insieme delle risorse organizzative alla base delle capacità innovative
dell’impresa.
Il modello value scheme, pertanto contempla quattro asset intangibili fondamentali: il capitale umano , il
capitale cliente , il capitale di processo ed il capitale di innovazione. Esso può essere usato per definire un
coerente insieme di parametri e indicatori, di natura soprattutto intangibile, tra loro strettamente connessi,
in grado di esprimere un profilo del processo e delle capacità di produrre valore.
Il sistema implementato
Sulla base del modello value scheme la Skandia ha sviluppato il cosiddetto Business Navigator, un portale
all’interno del quale sono mostrai in maniera integrata gli indicatori di natura finanziaria con gli indicatori
relativi al capitale intellettuale, in questo modo è possibile un continuo monitoraggio di entrambi. I
dati riportati dal business navigator riguardano: il passato dell’azienda (stato finanziario), il presente (focus
sui clienti, sulle persone e sui processi), il futuro (capacità di innovazione).
Il nome di Business Navigator, per il sistema di gestione del capitale intellettuale, fu scelto perché la
Skandia intendeva dare alle persone l’idea della “navigazione” all’interno di un insieme di misure delle
vere risorse, capacità e potenzialità dell’organizzazione (intellectual asset). Seguendo il modello a partire
da un indicatore (parametro obiettivo) si arriva ai fattori che ne determinano il valore, potendo constatare
le variazioni delle risorse intangibili dell’azienda e, dunque, l’incremento o diminuzione del suo valore
complessivo.
Gli elementi chiave del capitale intellettuale nel sistema business navigator sono i prodotti/servizi offerti,
il brand, i clienti, la distribuzione, i concorrenti, il sistema informativo, il sistema di management e i partner.
Il tutto viene razionalizzato mediante l’identificazione di alcuni indicatori-chiave, circa trenta, che
vengono monitorati costantemente ogni anno e riportati in allegato al bilancio contabile tradizionale.
I risutati ottenuti
Concentrare l’attenzione sui fattori intangibili di creazione di valore ha prodotto il duplice risultato di
aumentare sensibilmente il valore complessivo dell’impresa e di offrire al management uno strumento
adatto alla gestione degli asset intangibili. Infatti, dopo la prima pubblicazione del bilancio del capitale
intellettuale (intellectual capital report), la quotazione in borsa del titolo Skandia ottenne performance superiori
alle attese.
Il Business Navigator permette di trasformare gli obiettivi di business in fattori misurabili che, a loro volta,
possono essere collegati direttamente con il lavoro svolto dal capitale umano. Gli investimenti effettuati
per rinnovare e sviluppare il capitale umano ed il capitale di processo sono quelli che conducono il
successo finanziario. In questo quadro il Business Navigator supporta i processi di business planning
dell’azienda allo scopo di gestire e indirizzare l’organizzazione verso il futuro, evidenziando e rendendo
facilmente visibili le relazioni tra gli asset intangibili e la crescita e l’aumento di competitività
dell’azienda. Inoltre, il business navigator consente di ottenere: una visione ed una strategia globale di
supporto; indicatori bilanciati in ogni area d’interesse; il coinvolgimento di tutta l’organizzazione; il mantenimento
delle variabili ritenute strategiche attraverso la misurazione degli indicatori scelti; la valutazione critica delle relazioni tra gli indicatori e le performance ottenute; la capacità di valutare la completa
aderenza del modello agli obiettivi ad ogni livello dell’organizzazione.
Skandia - Wikipedia, the free encyclopedia
Skandia AFS Business Navigator
Il caso Skandia è uno dei più noti in letteratura, oggetto di innumerevoli citazioni e articoli. La sua
fama è dovuta al fatto che la soluzione per la gestione del capitale intellettuale, messa in atto dalla Skandia,
per la prima volta, ha portato a superare un pregiudizio molto diffuso secondo il quale ciò che conta
sono solo i numeri contenuti nel bilancio d’esercizio. La Skandia con il suo Business Navigator ha, invece,
dimostrato che la gestione della conoscenza unita alla misurazione degli asset intangibili con una gestione
aziendale incentrata su di essi, può aiutare un’impresa a produrre risultati economico-finanziari positivi
anche nel medio-lungo periodo. Questa nuova filosofia dovuta a Leif Edvinsson, ha ottenuto notevoli
risultati permettendo alla Skandia di attirare l’attenzione dei mercati finanziari e dei ricercatori nel
settore del knowledge management.
Gli obiettivi dell’iniziativa
L’obiettivo della Skandia era quello di rendere misurare il valore aziendale tenendo conto dell’apporto
del capitale intellettuale e di rendere evidente tale valore all’interno del proprio bilancio aziendale, offrendo
una visione completa sia della parte tangibile che della parte intangibile del valore complessivo.
La soluzione proposta
Quale soluzione al problema la Skandia propose il modello denominato “Value Scheme” sviluppato da
Leif Edvinsson nel 1993. Questo modello mira a esplicitare e interpretare il processo di creazione di valore
attraverso una suddivisione del valore aziendale in due componenti fondamentali: il capitale finanziario
ed il capitale intellettuale. In particolare, il secondo rappresenta quella componente del valore
d’impresa che tradizionalmente non è valutata, perché di natura intangibile e di difficile valorizzazione in
termini monetari.
Nel modello value scheme il capitale intellettuale è stato suddiviso in: capitale umano e capitale strutturale,
ovvero, riferito agli asset frutto del patrimonio cognitivo dell’azienda ma non direttamente afferenti
alle risorse umane. Il capitale strutturale si divide, a sua volta, in: capitale cliente, che contempla il valore
del marchio e delle relazioni con i clienti, e capitale organizzativo. Quest’ultimo può essere suddiviso in
capitale di processo, relativo ai processi organizzativi e di business interni all’impresa, e capitale di innovazione,
che rappresenta l’insieme delle risorse organizzative alla base delle capacità innovative
dell’impresa.
Il modello value scheme, pertanto contempla quattro asset intangibili fondamentali: il capitale umano , il
capitale cliente , il capitale di processo ed il capitale di innovazione. Esso può essere usato per definire un
coerente insieme di parametri e indicatori, di natura soprattutto intangibile, tra loro strettamente connessi,
in grado di esprimere un profilo del processo e delle capacità di produrre valore.
Il sistema implementato
Sulla base del modello value scheme la Skandia ha sviluppato il cosiddetto Business Navigator, un portale
all’interno del quale sono mostrai in maniera integrata gli indicatori di natura finanziaria con gli indicatori
relativi al capitale intellettuale, in questo modo è possibile un continuo monitoraggio di entrambi. I
dati riportati dal business navigator riguardano: il passato dell’azienda (stato finanziario), il presente (focus
sui clienti, sulle persone e sui processi), il futuro (capacità di innovazione).
Il nome di Business Navigator, per il sistema di gestione del capitale intellettuale, fu scelto perché la
Skandia intendeva dare alle persone l’idea della “navigazione” all’interno di un insieme di misure delle
vere risorse, capacità e potenzialità dell’organizzazione (intellectual asset). Seguendo il modello a partire
da un indicatore (parametro obiettivo) si arriva ai fattori che ne determinano il valore, potendo constatare
le variazioni delle risorse intangibili dell’azienda e, dunque, l’incremento o diminuzione del suo valore
complessivo.
Gli elementi chiave del capitale intellettuale nel sistema business navigator sono i prodotti/servizi offerti,
il brand, i clienti, la distribuzione, i concorrenti, il sistema informativo, il sistema di management e i partner.
Il tutto viene razionalizzato mediante l’identificazione di alcuni indicatori-chiave, circa trenta, che
vengono monitorati costantemente ogni anno e riportati in allegato al bilancio contabile tradizionale.
I risutati ottenuti
Concentrare l’attenzione sui fattori intangibili di creazione di valore ha prodotto il duplice risultato di
aumentare sensibilmente il valore complessivo dell’impresa e di offrire al management uno strumento
adatto alla gestione degli asset intangibili. Infatti, dopo la prima pubblicazione del bilancio del capitale
intellettuale (intellectual capital report), la quotazione in borsa del titolo Skandia ottenne performance superiori
alle attese.
Il Business Navigator permette di trasformare gli obiettivi di business in fattori misurabili che, a loro volta,
possono essere collegati direttamente con il lavoro svolto dal capitale umano. Gli investimenti effettuati
per rinnovare e sviluppare il capitale umano ed il capitale di processo sono quelli che conducono il
successo finanziario. In questo quadro il Business Navigator supporta i processi di business planning
dell’azienda allo scopo di gestire e indirizzare l’organizzazione verso il futuro, evidenziando e rendendo
facilmente visibili le relazioni tra gli asset intangibili e la crescita e l’aumento di competitività
dell’azienda. Inoltre, il business navigator consente di ottenere: una visione ed una strategia globale di
supporto; indicatori bilanciati in ogni area d’interesse; il coinvolgimento di tutta l’organizzazione; il mantenimento
delle variabili ritenute strategiche attraverso la misurazione degli indicatori scelti; la valutazione critica delle relazioni tra gli indicatori e le performance ottenute; la capacità di valutare la completa
aderenza del modello agli obiettivi ad ogni livello dell’organizzazione.
Skandia - Wikipedia, the free encyclopedia
Skandia AFS Business Navigator