Moneyfarm in live meeting su FOL

Salve
scusate una domanda stupida :D
ma visto che MoneyFarm è un servizio a pagamento come faccio a capire
se il sevizio vale il prezzo?
Sapete, consigliare qualche ETF, diversificare un pò, potrei farlo anch'io!:D
 
Avete dei dati delle vostre performance a seconda dei profili d'investimento.
Ho visto che sul vs sito ne avete di diversi, es. equilibrato, prudente ecc...
 
Buongiorno, volevo sapere se gli ETF da voi selezionati sono acquistabili anche sul altre piazze borsistiche, perchè l'unico ETF che ho acquistato per conto mio è un db x-trackers SMI® UCITS ETF sulla borsa di Zurigo e posso operare solo sulla piazza borsistica SIX
 
Buongiorno

non mi è completamente chiara la strategia che proponete. Da un lato, il ruolo rilevante che date all'asset allocation farebbe pensare ad un permanent portfolio con ribilanciamento annuale o in momenti particolari. Dall'altro, parlate di asset allocation tattica, che farebbe pensare ad un tentativo di azzeccare il timing. La mia conclusione è che si tratta di qualcosa di simile ad un sistema core-satellite, ma mi piacerebbe avere delucidazioni da parte vostra e anche un'idea del peso relativo dell'allocation strategica e di quella tattica.

vi ringrazio
marco

Ciao Marco e grazie per la domanda.

la nostra asset allocation si compone in due momenti: l'asset allocation strategica e l'asset allocation tattica. L'asset allocation strategica viene fatta annualmente con un processo quali-quantitativo e sulla base di stime di rendimento atteso a 5 anni per ogni singola asset class. L'asset allocation tattica invece viene fatta continuamente con ribilanciamenti in genere bimestrali, ed è quella che ci consente sia di scegliere tra vari strumenti specifici all'interno di una asset class, sia di sfruttare trend di più breve termine (6m/12m).
Ad esempio, la nostra asset allocation alloca X% a azionario paesi sviluppati: tuttavia l'asset allocation tattica ci fa propendere per azionario US o azionario Europa o altri tipi di ETF (settoriale, mercati emergenti, mercati sviluppati, Euro, ecc ecc). Inoltre l'asset allocation tattica può farci discostare lievemente da quella streategica nel momento in cui decidiamo di andare overweight o underweight con una certa asset class. Per darti un'idea del peso tieni conto che i ribilanciamenti tattici in genere sono fatti bimestralmente e viene ribilanciato ca il 10%/15% del portafoglio.

I due lavori tendono a convergere nel senso che non sono fatti a compartimenti stagni, semplicemente sono due tipologie di approccio che secondo noi si complementano ed entrambe essenziali per una buona gestione.

Tieni conto che monitoriamo anche costantemente il valore aggiunto (cioè il miglioramento delle performance) dato tattica e della strategica.

Grazie mille,

A presto.

Giovanni.
 
Gent.mo dott. Daprà,

mi sono iscritto al vostro servizio e ho acquistato un paniere di Etf da voi consigliati.
Ogni quanto tempo comunicate al cliente eventuali variazioni di composizione da effettuare? Ci sono scadenze predeterminate o è in base alla tipologia di profilo ottenuta tramite il questionario?

Grazie
 
Ciao e grazie per la domanda,

sono contento che la pensi cosí perchè abbiamo fatto esattamente quello che dici! Da metà aprile infatti lanceremo un nuovo prodotto "OneClick Advise" che permetterà, in accordo con una banca partner, di ricevere sia la consulenza sia di operare tramite la piattaforma MoneyFarm.com a costi molto competitivi. Il modello infatti, tutto compreso (fee MoneyFarm + Fee ETF + Fee Negoziazione), avrà dei costi tra lo 1% e lo 0.70% a seconda dell'ammontare investito. Abbiamo proprio pensato a questa soluzione per ridurre ulteriormente i costi e semplificare enormemente il processo per il cliente che con pochi clicks avrà la consulenza e gli ETF sul suo conto. Per farlo abbiamo cercato di ridurre all'essenziale le funzionalità e la modalità di acquisto degli ETF sarà fatta da noi in modo aggregato. Tieni conto che questo lo facciamo solo per semplificare la vita e ridurre i costi ai clienti infatti le nostre fee rimangono solo quelle legate al servizio di consulenza (tra l'altro gratis per i primi 10k).
Se ti interessa approfondire puoi scriverci a
info@moneyfarm.com.

Grazie mille,

A presto.

Giovanni.


Cioè scusate...peri primi 10000 euro non si pagA NIENTE? Scusate ancora
 
rischio insolvenza

buonasera,
due righe di apprezzamento per la piattaforma Moneyfarm, provata per un periodo di alcuni mesi e spero presto in via definitiva.

in riferimento agli ETF volevo solo sapere

gli ETF possono essere Fondi Comuni di Investimento oppure Sicav (OICR). Quest'ultimi hanno un patrimonio separato rispetto a quello delle società che ne curano le attività di costituzione, gestione, amministrazione.
Gli ETF pertanto sono esposti al rischio di insolvenza in caso di fallimento delle società appena menzionate?
 
Buongiorno
nell'ottica di un investimento a 24-36 mesi con profilo di rischio medio potreste darmi un'indicazione circa un ipotetico (ma non troppo) rendimento medio?
Fiscalmente, anche gli eventuali rendimenti ETF concorrono al recupero di eventuali minus su altri tipi di investimento?
Grazie se potrete rispondere.


Grazie
 
Buon giorno.
Mi chiamo Massimo e sono cliente MoneyFarm da poco più di un mese.
Volevo chiedere se per caso il mercato dovesse girare improvvisanmente e crollare, come purtroppo ha fatto varie volte negli ultimo decenni, come pensate di difendere le varie strategie che fanno riferimento ai vostri portafogli più aggressivi dove la componente azionaria può arrivare vicino al 50%?
 
L'asset allocation strategica viene fatta annualmente con un processo quali-quantitativo e sulla base di stime di rendimento atteso a 5 anni per ogni singola asset class.
Gent.le Giovanni,

è possibile conoscere qualche dettaglio ulteriore sui modelli usati per le stime di rendimento atteso a 5 anni per ogni singola asset class?

Lo chiedo perché mi sembra un orizzonte di tempo piuttosto lungo.

Grazie e cordiali saluti,
 
vorrei conoscere il Vs parere sull'ETF COVERED BOND ISH

grazie
 
Spett.le MoneyFarm,

ho visionato il Vostro servizio di consulenza e gestione del portafoglio, da cui ho dedotto che costruiate una forma di funzione di utilità del cliente sulla base delle risposte al questionario preliminare cui questi è sottoposto.

Domande:
  1. trovate per ogni cliente il portafoglio efficiente tangente alla sua (supposta) funzione di utilità o avete semplicemente un numero predefinito di schemi standard che applicate a grossi gruppi di profili di rischio (e.g. basso, medio, alto)?
  2. Nel primo caso, come stimate il rendimento atteso di ciascun ETF? Perchè?
  3. Nel secondo caso che genere di algoritmo usate per l'allocazione ottimale (e.g. minima varianza, minimo ES, minima correlazione, clustering gerarchico, altro...)? Perchè?
  4. Collegata alla domanda di cui sopra, che misura di rischio usate per stimare il rischio degli ETF? Perchè?
  5. Quali vincoli sono posti ai pesi di ogni ETF (oltre al "long only" e alla somma unitaria dei pesi)? Perchè?
  6. Ogni quanto avviene la revisione dei pesi ottimali e qual è l'ampiezza del campione su cui questi sono stimati?
Grazie, cordiali saluti.


Ciao e Grazie della domanda, ti rispondo per punti:

1) ad ogni cliente viene assegnato uno dei 6 profili di rischio che vanno dal cauto all'intrepido questi profili di rischio sono integrati anche da altre caratteristiche dei clienti che emergono dal questioanrio ovvero la conoscenza finanziaria, l'età, la situazione patrimoniale e reddituale. L'interazione di queste caratteritiche e le tre domande obiettivo (orizzonte temporale, importanza della somma, e somma investita) indirizza il cliente su uno dei nostri 12 portafogli modello MoneyFarm.

2) Il nostro modello, utilizzato nell'asset allocation strategica, utilizza il rendimento atteso delle asset class e non degli ETF. La stima del rendimento atteso viene fatta su diversi fronti (fondamentale/confronto con il nostro advisor esterno/valutando i driver di rendimento). Il modello poi prende come input la matrice di correlazione e la volatilità storica per la costruzione della frontiera efficiente per l'asset allocation strategica.


3) La costruzione dei portafogli si basa su un'ottimizzazione mean-variance dai cui otteniamo l'asset allocation strategica, poi questa viene declianta su ogni categoria di rischio attraverso un risk budgeting. Il modello è anche aggiustato usando delle analisi di resampling per renderlo più stabile alla variazione dei rendimenti attesi.

4) La misura di risk budgeting è il VaR al 95%. Perchè ci consente di utilizzare una misura di rischio che sia coerente con l'idea di massima perdita sostenibile per un profilo d'investimento.

5) Ogni asset class (rapprasentata da 1 o piu ETF) ha un vincolo di peso, più ci spostiamo verso il basso (quindi verso il profilo piu cauto) più stringente è il vincolo sull'azionario.

6) L'asset allocation tattica è fatta nel continuo e i ribilanciamente avvengono in genere bimestralmente (a meno di eventi straordinari).

Scusami se sono stato un po stringato ma si potrebbe scrivere un libro sul nostro processo d'investimento.. quello che ti posso dire è che abbiamo in programma di pubblicare un white paper che descrive il processo nel dettaglio quindi se ti interessa puoi scriverci a info@moneyfarm.com e te lo invieremo.

Grazie mille.

A presto,

Giovanni.
 
Gent.mo dott. Daprà
investo prettamente sull'azionario a cui ho aggiunto un ETC sull'oro. C'è peso consigliate di dare all'oro all'interno di un portafoglio abbastanza aggressivo?

Ciao e grazie per la domanda,

l'oro ha valore sia come asset class che si apprezza in periodi di inflazione e incertezza economica che come assicurazione contro rischi (inflazione, volatilità, ecc). Per questo abbiamo deciso di mantenerlo in tutti i nostri portafogli. Tieni presente che l'oro è salito parecchio negli ultimi 10 anni e quindi difficilmente ripeterà la stessa performance, anzi non ci aspettiamo una performance positiva nel corso dei prossimi mesi e quindi siamo "neutral" nei portafogli. Proprio per il ruolo di assicurazione che ha nel portafoglio, abbiamo comunque deciso di mantenere un'esposizione all'oro del 5% per i nostri profili più aggressivi. Crediamo infatti che i rischi macroeconomici rimangano ben presenti in tutti i mercati e che il tema della "great rotation" (lo spostamento di capitale da bond a equity), seppure presente, non sia comunque scevro da rischi e incertezze. Inoltre per molti paesi siamo in un terreno storicamente inesplorato e nessuno sa con precisione cosa succederà una volta che le banche centrali del mondo inizieranno a ridurre il loro bilancio.

Grazie mille,

A presto.

Giovanni.
 
Ma l’investimento in ETF mi permette sì da un lato di godere del beneficio delle diversificazione e di ridurre i rischi degli investimenti in singoli titoli.. ma in questo modo non mitigo anche significativamente la possibilità di fare guadagni?
Voi suggerireste di investire il proprio patrimonio solo in ETF o una parte dedicarla ad investimenti più mirati?
 
Seguo Moneyfarm nei vari social networks e trovo molto interessanti i contenuti.Mi piacerebbe sapere come mai la scelta strategica sia ricaduta esclusivamente sugli etf, che sappiamo essere uno strumento meno costoso dei fondi, ma anche meno efficiente fiscalmente e con problemi di liquidità, nel senso che non tutti permettono una piena operatività con spread d/l adeguati.Credo che nella costruzione di un'ideale asset allocation non dovrebbero essere esclusi a priori altri strumenti, almeno quelli che dimostrano (in piu anni) di essere piu remunerativi degli omologhi etf.Devo ammettere che questo limite mi ha, almeno fino ad ora, un pò frenato dall'acquistare un pacchetto dell'offerta MoneyFarm.Vi ringrazio e saluto cordialmente.CM.

Ciao e grazie per la domanda e per l'apprezzamento sull'attività nei social networks (abbiamo una SMM n1 @scarylalla).

Hai ragione quando dici che un asset allocation ideale è probabilmente la somma di diverse tipologie di strumenti. Un portafoglio così costruito ha però bisogno di un processo di selezione e di monitoraggio che richiede moltissimo tempo e competenze da cui ne deriverebbe un costo del servizio decisamente diverso da quello che propone MoneyFarm. La nostra idea è che questo approccio riesce ad unire qualità (il processo di costruzione del portafoglio ad alto livello) a convenienza, dal momento che l'obiettivo che ci siamo proposti è di rimanere al di sotto dell'1% incudendo ogni costo .

Tieni conto che il lavoro di selezione dei fondi è molto difficile e può creare valore soltanto impiegando molte risorse; in altre parole trovare fondi che outperformano consistentemente nel tempo infatti è molto difficile.

Il tema quindi è applicare una strategia adatta alla risorse che si hanno e secondo noi un portafoglio di ETF ha il miglior rapporto costo/beneficio.

Grazie mille,

A presto.

Giovanni.
 
Ciao e Grazie della domanda, ti rispondo per punti:

1) ad ogni cliente viene assegnato uno dei 6 profili di rischio che vanno dal cauto all'intrepido questi profili di rischio sono integrati anche da altre caratteristiche dei clienti che emergono dal questioanrio ovvero la conoscenza finanziaria, l'età, la situazione patrimoniale e reddituale. L'interazione di queste caratteritiche e le tre domande obiettivo (orizzonte temporale, importanza della somma, e somma investita) indirizza il cliente su uno dei nostri 12 portafogli modello MoneyFarm.

2) Il nostro modello, utilizzato nell'asset allocation strategica, utilizza il rendimento atteso delle asset class e non degli ETF. La stima del rendimento atteso viene fatta su diversi fronti (fondamentale/confronto con il nostro advisor esterno/valutando i driver di rendimento). Il modello poi prende come input la matrice di correlazione e la volatilità storica per la costruzione della frontiera efficiente per l'asset allocation strategica.


3) La costruzione dei portafogli si basa su un'ottimizzazione mean-variance dai cui otteniamo l'asset allocation strategica, poi questa viene declianta su ogni categoria di rischio attraverso un risk budgeting. Il modello è anche aggiustato usando delle analisi di resampling per renderlo più stabile alla variazione dei rendimenti attesi.

4) La misura di risk budgeting è il VaR al 95%. Perchè ci consente di utilizzare una misura di rischio che sia coerente con l'idea di massima perdita sostenibile per un profilo d'investimento.

5) Ogni asset class (rapprasentata da 1 o piu ETF) ha un vincolo di peso, più ci spostiamo verso il basso (quindi verso il profilo piu cauto) più stringente è il vincolo sull'azionario.

6) L'asset allocation tattica è fatta nel continuo e i ribilanciamente avvengono in genere bimestralmente (a meno di eventi straordinari).

Scusami se sono stato un po stringato ma si potrebbe scrivere un libro sul nostro processo d'investimento.. quello che ti posso dire è che abbiamo in programma di pubblicare un white paper che descrive il processo nel dettaglio quindi se ti interessa puoi scriverci a info@moneyfarm.com e te lo invieremo.

Grazie mille.

A presto,

Giovanni.
Grazie, molto chiaro ed esaustivo.
 
Buon giorno mi chiamo Massimo.
Volevo chiedere come pensate di difendere i portafogli consigliati, specie quelli più aggressivi, in caso di crollo del mercato? Questa situazione sin dagli anni '80 si è purtroppo verificata spesso ed anzi negli ultimi lustri è addirittura aumentata la frequenza.
Grazie
 
Ciao e Grazie della domanda, ti rispondo per punti:

1) ad ogni cliente viene assegnato uno dei 6 profili di rischio che vanno dal cauto all'intrepido questi profili di rischio sono integrati anche da altre caratteristiche dei clienti che emergono dal questioanrio ovvero la conoscenza finanziaria, l'età, la situazione patrimoniale e reddituale. L'interazione di queste caratteritiche e le tre domande obiettivo (orizzonte temporale, importanza della somma, e somma investita) indirizza il cliente su uno dei nostri 12 portafogli modello MoneyFarm.

2) Il nostro modello, utilizzato nell'asset allocation strategica, utilizza il rendimento atteso delle asset class e non degli ETF. La stima del rendimento atteso viene fatta su diversi fronti (fondamentale/confronto con il nostro advisor esterno/valutando i driver di rendimento). Il modello poi prende come input la matrice di correlazione e la volatilità storica per la costruzione della frontiera efficiente per l'asset allocation strategica.


3) La costruzione dei portafogli si basa su un'ottimizzazione mean-variance dai cui otteniamo l'asset allocation strategica, poi questa viene declianta su ogni categoria di rischio attraverso un risk budgeting. Il modello è anche aggiustato usando delle analisi di resampling per renderlo più stabile alla variazione dei rendimenti attesi.

4) La misura di risk budgeting è il VaR al 95%. Perchè ci consente di utilizzare una misura di rischio che sia coerente con l'idea di massima perdita sostenibile per un profilo d'investimento.

5) Ogni asset class (rapprasentata da 1 o piu ETF) ha un vincolo di peso, più ci spostiamo verso il basso (quindi verso il profilo piu cauto) più stringente è il vincolo sull'azionario.

6) L'asset allocation tattica è fatta nel continuo e i ribilanciamente avvengono in genere bimestralmente (a meno di eventi straordinari).

Scusami se sono stato un po stringato ma si potrebbe scrivere un libro sul nostro processo d'investimento.. quello che ti posso dire è che abbiamo in programma di pubblicare un white paper che descrive il processo nel dettaglio quindi se ti interessa puoi scriverci a info@moneyfarm.com e te lo invieremo.

Grazie mille.

A presto,

Giovanni.


Buona sera:)

Ho una domanda banale: la "vendita" di portafogli costruiti secondo criteri quali\quanti\tativi consente (a patto di possedere un background teoretico adeguato) la possibilità di ritagliarsi, pur rispettando i 6 profili di rischio proposti, una probabilità di clienti soddisfatti > del 50% (li intorno). In media.

Rozzamente..posso vendere "portafogli coperti" a "n" invesitori con la quasi certezza di nn scontentarne la metà (utilizzando lo stesso criterio con il quale li costruisco). Come posso esser sicuro che quanto sopra non accada (e sperare di essere nella forchetta dei soddisfatti non a caso??)

Se il modello di investimento è così buono e robusto, perchè non lanciare un bel fondo e conquistare il mercato??

Grazie e in bocca al lupo per il vs. business

Sig. Ernesto
 
Indietro