Guida alla successione fai da te

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
e chi ti ha detto di comunicarlo...
non comunicare assolutamente niente e attendi la naturale scadenza del vincolo..:o

Certamente. A male estremi, estremi rimedi. Cmq consiglio sempre di leggere attentamente il regolamento contrattuale. Sicuramente ci sarà scritto qualcosa.

Grazie molte, pensavo anche io la stessa cosa;)

Comunque questa politica della banca non mi piace proprio, e non so neanche fino a che punto sia legittima.:angry:
Perchè se mi svincoli tutto e non mi dai un becco di interesse, ti ricordo che il contratto di vincolo, è stato fatto anche a nome mio e di mia mamma che siamo ancora in vita e quindi il contratto deve andare avanti, se proprio volessero fare i fiscali, dovrebbero liquidare solo il 33% del deceduto, o no?
 
Buongiorno, visto che si parla di sucessioni, vi chiedo un consiglio.
Pochi giorni fa, è deceduto mio padre.
Abbiamo un conto on line cointestato io,mio papà e mia mamma.
Legato al conto corrente, abbiamo un conto di deposito vincolato a un anno (scade fra circa due mesi. )
Sentita la banca online, mi dicono che se comunico loro il decesso, devono liquidarmi il conto e aprire un nuovo conto corrente intestato a me e e mia mamma.
Ma la cosa bella è che mi svincolano d'ufficio il conto deposito, perdendo cosi' tutti gli interessi che avrei preso fra due mesi!!!, e mi liquidano solo il capitale sul nuovo conto.
Ma è possibile che sia così??
Il conto è cointestato a firme disgiunte e quel deposito vincolato è anche per il 33% mio e per il 33% di mia mamma.
Perchè lo devono liquidare e farmi perdere tutti gli interessi?, non possono passarlo all'altro conto corrente che andrò ad aprire?
Chi puo' aiutarmi?
grazie
Chris
Visto che:
- il conto é cointestato.
- gli eredi siete tu e tua mamma e non credo ci siano dissidi.

Io porterei l'investimento a scadenza e poi girerei tutto su un nuovo conto intestato a te e a tua mamma, senza dire nulla alla banca.

Una volta spostati tutti i soldi, mandi la lettera di chiusura firmata solo da te e/o da tua mamma.
 
se li hanno prelevati contanti anche bisogna dimostrarli? non sono suoi in fondo? finchè non c'è l'interdizione, io penso che uno dei suoi soldi può fare quello che vuole, anche prelevarli e buttarli nel ce bip so
bisogna vedere chi si accollava veramente la nonna, mi chiedo perchè tutti sempre pronti a chiedere indietro i soldi, legittime, quando in vita portrebbero muoversi benissimo, per esempio stando vicino alla nonna sostenendola...
mah.....i cu...lo muovetelo anche prima per le persone anziane, non solo dopo, per chiedere qualcosa che probabilmente neanche vi spetta..

Il prelievo in contanti non é fatto da un soggetto ignoto.

Se il prelievo é avvenuto allo sportello, il cassiere ha sicuramente registrato nome, cognome e firma di chi lo ha fatto.
Se il prelievo é stato fatto con il bancomat della nonna, chi pretende qualcosa dovrebbe dimostrare che la nonna non era in grado di usare il bancomat.
Se la nonna in carne ed ossa ha prelevato dei soldi e non se ne ha piú traccia (anche se magari li ha regalati ad un figlio), allora é vero quello che dici tu. Ognuno in vita dei suoi soldi fa quello che vuole. A QUANTO PARE SOLO DEI CONTANTI.

Riguardo al discorso su chi si occupava davvero dalla nonna la penso esattamente come te, tuttavia la legge non fa distinzioni e in fin dei conti a noi interessa la legge....
 
Grazie. Mi puoi indicare dove lo posso trovare scritto in modo semplice ed autorevole senza dover scorrere tutto il diritto di famiglia ?

Scusami ma non mi ero piú collegato.

L'articolo é il 582 del Codice Civile.
Articolo 582. Al coniuge sono devoluti i due terzi dell’eredità se egli concorre con ascendenti legittimi o con fratelli e sorelle anche se unilaterali (459), ovvero con gli uni e con gli altri. In questo ultimo caso la parte residua è devoluta agli ascendenti, ai fratelli e alle sorelle, secondo le disposizioni dell’Articolo 571, salvo in ogni caso agli ascendenti il diritto a un quarto della eredità.
 
Il prelievo in contanti non é fatto da un soggetto ignoto.

Se il prelievo é avvenuto allo sportello, il cassiere ha sicuramente registrato nome, cognome e firma di chi lo ha fatto.
Se il prelievo é stato fatto con il bancomat della nonna, chi pretende qualcosa dovrebbe dimostrare che la nonna non era in grado di usare il bancomat.
Se la nonna in carne ed ossa ha prelevato dei soldi e non se ne ha piú traccia (anche se magari li ha regalati ad un figlio), allora é vero quello che dici tu. Ognuno in vita dei suoi soldi fa quello che vuole. A QUANTO PARE SOLO DEI CONTANTI.

Riguardo al discorso su chi si occupava davvero dalla nonna la penso esattamente come te, tuttavia la legge non fa distinzioni e in fin dei conti a noi interessa la legge....


la legge non fà distinzioni e allora prova a dimostrare che quei soldi li hanno prelevati e intascati, se hanno i codici e prelevano dal bancomat si attaccano, altrimenti prendono la nonna e se ne occupano e poi saranno loro a dire che contribuivano, peccato che i propri codici uno li può dare a chi vuole....
 
1) NO (art.179 C.C.: non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione)
Art. 179 codice civile - Beni personali - Brocardi.it

2) ASSOLUTAMENTE NO. E ci mancherebbe pure!
Non voglio sembrare puntiglioso, ma c'è qualche citazione anche per il punto 2), su mio figlio, o mi basti intendere dall'impeto della risposta di XMAGOX? :) Quello che ho ereditato resta di mia proprietà e di nessun altro senza la mia volontà? grazie ancora per la cortese attenzione
 
Non voglio sembrare puntiglioso, ma c'è qualche citazione anche per il punto 2), su mio figlio, o mi basti intendere dall'impeto della risposta di XMAGOX? :) Quello che ho ereditato resta di mia proprietà e di nessun altro senza la mia volontà? grazie ancora per la cortese attenzione

La legge prevede che nella situazione da te descritta, l'ereditá di tuo padre venga divisa tra te e tua mamma. Punto.

Il fatto che tu abbia un figlio non rileva affatto, nemmeno se fosse nato prima della morte di tuo padre.

Tuo figlio avrebbe avuto diritto all'ereditá se:
a) fosse nato prima del decesso di tuo padre.
b) tu fossi morto prima di tuo padre.

Tuo figlio avrá diritto a quanto hai ereditato, solo dopo la tua morte ammesso che tu non ti sia nel frattempo disfatto di quei beni.
 
Ultima modifica:
il giorno dell'apertura della successione l'abitazione è classificata di categoria A10 nei 12 mesi successivi la stessa abitazione passa a categoria A2.

Le imposte relative alla successione vanno pagate per A10 o per A2?
 
il giorno dell'apertura della successione l'abitazione è classificata di categoria A10 nei 12 mesi successivi la stessa abitazione passa a categoria A2.

Le imposte relative alla successione vanno pagate per A10 o per A2?

A10.
Fanno fede le condizioni ne momento in cui la successione viene aperta (morte del soggetto).
 
complimenti a soros75 per l'utilissimo post.
ti pongo un quesito:

conto corrente on line cointestato : padre ,madre e figlia con firme disgiunte.

in caso di morte es: padre ,che fine fanno le minusvalenze del padre ??

grazie. OK!
 
Ultima modifica:
complimenti a soros75 per l'utilissimo post.
ti pongo un quesito:

conto corrente on line cointestato : padre ,madre e figlia con firme disgiunte.

in caso di morte es: padre ,che fine fanno le minusvalenze del padre ??

grazie. OK!

Premetto che fa fede l'intestazione del conto titoli e non del conto corrente.
Secondo me le minus vanno perdute.
 
Un saluto a tutti i membri del forum.
Sono alle prese con la dichiarazione di successione di mio nonno, i cui averi sono ereditati dalla moglie e due figli. Al riguardo vorrei chiedervi la gentilezza di un consiglio sulle seguenti situazioni:

1)
In successione c’è un appartamento. Dalla visura catastale risulta che la quota di possesso dell’immobile è di 1/1 del de cuius, anche se nelle note è specificato che esiste il regime di comunione dei beni sull’appartamento con la coniuge ancora in vita. In questo caso l’imposta ipotecaria e catastale si calcolano su un valore del 50%? (Allegando alla dichiarazione di successione un documento che attesti l’esistenza del regime di comunione dei beni).

2)
Esistono dei buoni postali, sono numerosi e con scadenze diverse.
Vanno indicati singolarmente oppure si può calcolare il valore totale?
Deve essere inserito il valore nominale o il valore comprensivo degli interessi?

Grazie per l’attenzione prestatami. Spero in un vostro aiuto.

Francesco.
 
Un saluto a tutti i membri del forum.
Sono alle prese con la dichiarazione di successione di mio nonno, i cui averi sono ereditati dalla moglie e due figli. Al riguardo vorrei chiedervi la gentilezza di un consiglio sulle seguenti situazioni:

1)
In successione c’è un appartamento. Dalla visura catastale risulta che la quota di possesso dell’immobile è di 1/1 del de cuius, anche se nelle note è specificato che esiste il regime di comunione dei beni sull’appartamento con la coniuge ancora in vita. In questo caso l’imposta ipotecaria e catastale si calcolano su un valore del 50%? (Allegando alla dichiarazione di successione un documento che attesti l’esistenza del regime di comunione dei beni).
In successione cade solo il 50% dell'immobile perche' il restante 50% e' gi'a di proprieta' del coniuge.

Le imposte si calcolano quindi solo sul 50% che va in successione.

Per usufruire dei benefici prima casa basta che uno solo degli eredi ne abbia i requisiti.

A successione avvenuta le quote di proprieta' saranno:
66,6% coniuge (50% comunione dei beni + 1/3 del 50% caduto in successione)
16,6% figlio 1 (1/3 del 50% caduto in successione)
16,6% figlio 2 (1/3 del 50% caduto in successione)
Il coniuge conserva il diritto di abitazione.

2)
Esistono dei buoni postali, sono numerosi e con scadenze diverse.
Vanno indicati singolarmente oppure si può calcolare il valore totale?
Deve essere inserito il valore nominale o il valore comprensivo degli interessi?

Grazie per l’attenzione prestatami. Spero in un vostro aiuto.

Francesco.
I buoni postali invece non mi risulta che debbano essere inseriti in successione:

Buoni fruttiferi postali nella dichiarazione di successione
 
Ultima modifica:
Soros ti ringrazio per la risposta, mi hai anche chiarito come si modificano i diritti di proprietà.
Per i buoni postali hai ragione, non fanno parte della base imponibile per il calcolo dell'imposta, ma i suggerimenti sono per l'indicazione al riquadro B2.

Fare parte dell'attivo ereditario non significa necessariamente essere soggetti all'imposta di successione. I titoli di stato sono esclusi dall'imposta di successione e vanno inseriti nel quadro B2. I buoni postali sono esclusi dall'imposta di successione e vanno inseriti nel quadro B4.
Imposta di successione « Testamento | Successione e Testamento
Conti correnti bancari/postali e libretti bancari/postali vanno inseriti nel quadro B4 e sono soggetti all'imposta di successione (salvo franchigia).
Nel quadro B2 vanno inseriti azioni e altri titoli e sono soggetti all'imposta di successione (salvo franchigia).
Correggimi se sbaglio.

Credo che li inserirò al valore nominale.
Ancora grazie....un saluto.
 
Soros ti ringrazio per la risposta, mi hai anche chiarito come si modificano i diritti di proprietà.
Per i buoni postali hai ragione, non fanno parte della base imponibile per il calcolo dell'imposta, ma i suggerimenti sono per l'indicazione al riquadro B2.

Credo che li inserirò al valore nominale.
Ancora grazie....un saluto.

vorrei capire la logica di inserire un elemento in dichiarazione di successione che poi non concorre alla formazione dela base imponibile.
ad esempio il software delle successioni citato anche in questa discussione calcolerebbe l'imposta da pagare per tutto ciò che viene inserito in B2.
quindi torno alla domanda per quale motivo inserirli? :confused:
 
Successione su Deposito titoli

Ho un Deposito titoli cointestato con mio padre anziano e, quando egli morirà, io sarò il suo unico erede.
Da quello che so, una volta espletate tutte le pratiche di successione, non potrò mantenere attivo il Deposito titoli in quanto un cointestatario è defunto; così dovrò aprire un altro Deposito intestato unicamente a me e trasferirvi tutti i titoli presenti nell'attuale Deposito cointestato (unicamente obbligazioni).

In condizioni ordinarie, il trasferimento di obbligazioni da un Deposito cointestato a due persone ad un altro intestato ad una sola di esse viene trattato nel seguente modo:
A) la metà delle obbligazioni concettualmente appartenenti all'intestatario comune fra i due Depositi non è soggetta all'applicazione delle norme sul Capital Gain ed il trasferimento mantiene il prezzo di carico originario [caso di costanza di intestatario];
B) la metà delle obbligazioni concettualmente appartenenti all'intestatario del Deposito sorgente ma non di quello destinazione è soggetta all'applicazione delle norme sul Capital Gain ed il trasferimento viene valorizzato al prezzo di mercato [caso di diversità di intestatario].

Ma cosa avviene per il caso B) quando siamo in condizioni di successione avvenuta ed il secondo intestatario del Deposito sorgente è il defunto ?
Le ipotesi sono due:
caso 1) anche la seconda metà delle obbligazioni viene considerata intestata a me, in quanto ormai già ereditata, e quindi viene trasferita con le stesse modalità del caso A) precedente;
caso 2) la seconda metà delle obbligazioni viene considerata ancora intestata al defunto e quindi si applicano ad essa le norme sul Capital Gain come nel caso B) precedente, con due conseguenze, una più spiacevole dell'altra:
- in caso di plusvalenza, in qualità di erede, dovrò pagare l'imposta sul Capital gain;
- in caso di minusvalenza, è ancora peggio poichè il titolare della minusvalenza è il padre defunto e le minusvalenze non si ereditano --> perderò la minusvalenza e pagherò un'imposta sul Capital gain più elevata alla vendita/scadenza del titolo.

Qualcuno sa cortesemente dirmi se si applica il caso 1) oppure il caso 2).
Grazie in anticipo per l'aiuto
 
Ultima modifica:
vorrei capire la logica di inserire un elemento in dichiarazione di successione che poi non concorre alla formazione dela base imponibile.
ad esempio il software delle successioni citato anche in questa discussione calcolerebbe l'imposta da pagare per tutto ciò che viene inserito in B2.
quindi torno alla domanda per quale motivo inserirli? :confused:

Hai ragione mago, sono d'accordo con te. Aleggia, comunque, un alto grado di confusione, anche tra gli addetti ai lavori. :confused:
Alla fine della fiera questi buoni non li inserirò con l'augurio che in posta non mi chiedano una copia del modello 4 che li contempli, quale documentazione da allegare alla richiesta di passaggio dell'intestazione dei buoni: in tal caso sarà una brutta grana (dalla quale volevo mettermi al sicuro includendoli in dichiarazione, dato l'effetto di neutralità).

Grazie dei vostri interventi.
 
Hai ragione mago, sono d'accordo con te. Aleggia, comunque, un alto grado di confusione, anche tra gli addetti ai lavori. :confused:
Alla fine della fiera questi buoni non li inserirò con l'augurio che in posta non mi chiedano una copia del modello 4 che li contempli, quale documentazione da allegare alla richiesta di passaggio dell'intestazione dei buoni: in tal caso sarà una brutta grana (dalla quale volevo mettermi al sicuro includendoli in dichiarazione, dato l'effetto di neutralità).

Grazie dei vostri interventi.
Vanno cmq inseriti. Le Poste potrebbero crearti problemi. Anzi, ritengo più opportuno dire che te li creeranno sicuramente.
 
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