Conto bancario con titoli azionari ereditato

ontherun

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Salve,

avrei da porre un quesito agli esperti in questioni legal-finanziarie.

Lo scorso Ottobre è purtroppo mancato mio padre e tra le altre cose ha lasciato in eredità a me e mio fratello il suo conto bancario, in parte monetario in parte in titoli azionari.
Dopo pochi giorni abbiamo avviato le procedure per poter chiudere il conto portando quindi i vari documenti necessari sia in banca sia dal notaio, questo, come già detto in precedenza, è stato fatto intorno alla metà dello scorso novembre.
A tutt'oggi purtroppo l'operazione non è ancora stata chiusa un po' per nostra negligenza un po' per la lungaggine del notaio, almeno questo è quello che presumo dalle notizie che mi sono state riportate da mio fratello visto che io risiedo altrove, ma per quello che ne so potrebbe anche essere la banca che stia dormendo pur avendo, magari, già la documentazione necessaria per chiudere la pratica.

Ora il quesito è questo: visto che dal momento del decesso di nostro padre il titolo azionario in portafoglio è letteralmente crollato, volevo sapere a termini di legge quando la banca è tenuta a liquidare il titolo;
è possibile che esso sia ancora sul mercato oppure avrebbe già dovuto essere stato appunto liquidato e se sì quando rispetto alle varie fasi di procedura di eredità ed in particolare di chiusura conto che, ripeto, al momento dovrebbe essere ancora aperto.

Ringrazio sin da ora chi vorrà e potrà rispondermi.

Marco
 
davvero nessuno è in grado di rispondere al quesito fatto ?

non ci posso credere, grazie lo stesso comunque.

Marco
 
è che ci poni delle domande quando prima dovresti parlare con tuo fratello per capire bene la situazione:
1)è il notaio/tuo fratello/la banca che sta temporeggiando?
2) la dichiaraz di successione è stata presentata all'agenzia delle entrate?

quando avrai chiarito col fratello avrai già le idee più chiare.
considera cmq che, di norma, i titoli azionari non vanno venduti ma TRASFERITI agli eredi, che decideranno il da farsi.
la banca non si assume certo l'onere di vendere perchè i tempi della successione si allungano... facile dirlo/desiderarlo ora che il titolo è crollato, immagina invece se fosse salito del 50%... ;)
 
A tutt'oggi purtroppo l'operazione non è ancora stata chiusa un po' per nostra negligenza...
Tanto basta.
Se voi avesste fatto tutto per filo e per segno, e banca o notaio allungano i tempi di risoluzione oltre l'ordinario, potreste avere qualcosa in mano per una causa civile.
Dovreste dimostrare dolo o colpa grave e non e' semplice.

Nei casi in cui c'e' un l'esecutore testamentario, egli dovrebbe acquisire un hedge sulle posizioni nel caso di patrimoni ingenti, proprio per evitare storie come la tua.

i titoli azionari non vanno venduti ma TRASFERITI agli eredi, che decideranno il da farsi.
OK!
 
Innanzitutto ringrazio sia Passion sia Frank per avermi risposto.

Allora, ho parlato con mio fratello e mi ha comunicato che la pratica del notaio è pronta da qualche giorno e mi aspetta per andare in banca per firmare entrambi la chiusura del conto.

Ora riporto alcune cose che non avevo specificato nel post iniziale:

1) al momento di comunicare alla banca che il c/c sarebbe stato chiuso l'impiegato ci chiese cosa volevamo fare delle azioni, al che richiedemmo di chiudere la posizione (l'altra opzione era quella di trasferirle ma, sia perchè era nostra scelta, sia perchè ci dissero che ci sarebbe voluto più tempo (ed oneri dico io), scegliemmo appunto di farle vendere); espressa la nostra scelta l'impiegato alcuni giorni dopo ci comunicò che ilprezzo di realizzo delle azioni da riportare nella dichiarazione di successione e quindi da comunicare al notaio era X... che poi scoprii essere il valore di riferimento nel giorno della dipartita di ns padre.

2) riguardo alle tasse di successione esse sono state pagate già da tempo così come la parcella del notaio.

Questo è tutto quello che mi risulta.

La mia domanda era comunque semplicemente quella di sapere se le azioni (sempre che sia possibile farle vendere come appunto abbiamo chiseto di fare noi) avrebbero dovute essere vendute già da tempo oppure c'è la possibilità che esse siano ancora sul mercato... comunque, tanto per puntualizzare, il crollo c'è stato negli ultimi 35/40 giorni quindi ben dopo la data in cui abbiamo comunicato la ns decisione di venderle (fine Ottobre scorso).

Ringrazio nuovamente per l'attenzione.

Marco
 
1) al momento di comunicare alla banca che il c/c sarebbe stato chiuso l'impiegato ci chiese cosa volevamo fare delle azioni, al che richiedemmo di chiudere la posizione (l'altra opzione era quella di trasferirle ma, sia perchè era nostra scelta, sia perchè ci dissero che ci sarebbe voluto più tempo (ed oneri dico io), scegliemmo appunto di farle vendere); espressa la nostra scelta l'impiegato alcuni giorni dopo ci comunicò che ilprezzo di realizzo delle azioni da riportare nella dichiarazione di successione e quindi da comunicare al notaio era X...
Non ci capisco piu niente. Ma allora voi gia avevate accesso al conto ?

che poi scoprii essere il valore di riferimento nel giorno della dipartita di ns padre
Questo invece ha un senso. L'importo ereditato e' il valore di mercato fissato il giorno dell' eredita. Non c'entra niente averle vendute o no.

La mia domanda era comunque semplicemente quella di sapere se le azioni (sempre che sia possibile farle vendere come appunto abbiamo chiseto di fare noi) avrebbero dovute essere vendute già da tempo oppure c'è la possibilità che esse siano ancora sul mercato
Questo credo sia il caso. Voi non potete disporre delle azioni prima di entrare legalmente in possesso dell' eredita. Aver chiesto di venderle non conta in quanto non avevate titolo per farlo e giustamente l'impiegato non ha eseguito.
Le azioni non "sono sul mercato" ma nel, a questo punto vostro, deposito titoli, fino a quando non fate l'ordine di vendita. L'ordine che credete di aver fatto in precedenza non e' valido, ne dovete fare uno nuovo.
 
hai un pò di confusione.
come dice frank, è corretto che il prezzo comunicato a voi ( e poi a agenzia delle entrate) sia quello della successione (anzi, per i titoli azionari è la media dei 3 mesi precedenti alla data del decesso).
quello è il prezzo fiscale su cui sono state calcolate eventualmente le tasse di successione (assieme al resto del patrimonio).

l'ordine di vendita poteva essere accettato dalla banca anche prima della chiusura della successione, ma premetto che quasi nessuna banca lo fa per evitare rogne fra eredi ed aspetta la chiusura della successione;
in ogni caso doveva essere formalizzato per iscritto e firmato da tutti gli eredi che, congiuntamente, diventano i proprietari del conto e del dep titoli del de cuius.
ripeto, quasi nessuna lo fa e voi non lo avevate formalizzato.

quindi, concludendo, nessuna colpa della banca, che ha solo seguito la legge successoria e sta attendendo cjhe consegniate la dichiarazione di successione e che passiate in banca a firmare la quietanza per ricevere la vs quota.

ripeto infine che se negli ultimi 35/40 gg il titolo non fosse crollato non ne staremmo parlando... ;)
 
Un caso simile..

A e B hanno un conto cointestato Y a firme disgiunte nella banca X.
B ha anche un altro conto singolo Z intestato solo a B nella stessa banca X.
Secondo voi, nel momento in cui A viene a mancare, B può pretendere dalla banca il trasferimento di tutto ciò che è nel conto cointestato Y (contanti+titoli di stato+azioni) nel suo conto singolo Z presso la stessa banca X e la chiusura del conto cointestato Y senza attendere gli esiti della successione?
 
A e B hanno un conto cointestato Y a firme disgiunte nella banca X.
B ha anche un altro conto singolo Z intestato solo a B nella stessa banca X.
Secondo voi, nel momento in cui A viene a mancare, B può pretendere dalla banca il trasferimento di tutto ciò che è nel conto cointestato Y (contanti+titoli di stato+azioni) nel suo conto singolo Z presso la stessa banca X e la chiusura del conto cointestato Y senza attendere gli esiti della successione?

dipende.
- se l'eredità è devoluta per legge ai parenti in linea diretta
- se non ci sono immobili nel'asse ereditario
se l'attivo ereditario (nb: titoli di stato esclusi, così come le polizze) non supera gli ex 50milioni di lire di controlvalore

allora sì.

se viene a mancare anche 1 sola delle 3 caratteristiche di cui sopra:
allora no, va fatta la successione.

in entrambi i casi poi tutto verrà girato a B.
a livello fiscale il 50% dei titoli (azioni, obbligazioni) verrà girato al prezzo di acquisto, il 50% al valore della successione (valori alla data del decesso) quindi il PMC di carico cambierà per B.
 
dipende.
- se l'eredità è devoluta per legge ai parenti in linea diretta
- se non ci sono immobili nel'asse ereditario
- se l'attivo ereditario (nb: titoli di stato esclusi, così come le polizze) non supera gli ex 50milioni di lire di controlvalore

allora sì.

se viene a mancare anche 1 sola delle 3 caratteristiche di cui sopra:
allora no, va fatta la successione.

in entrambi i casi poi tutto verrà girato a B.
a livello fiscale il 50% dei titoli (azioni, obbligazioni) verrà girato al prezzo di acquisto, il 50% al valore della successione (valori alla data del decesso) quindi il PMC di carico cambierà per B.

i tre casi che elenchi sopra i casi per stabilire se la successione va fatta o meno.
Posto che la successione verrà fatta entro i 12mesi, la mia domanda però era diversa, e cioè:
un conto cointestato a firme DISGIUNTE cade in successione? oppure deve essere trasferito a B senza attendere la successione?
se il conto è cointestato vuol dire che appartiene anche B dunque perchè deve andare in successione?
 
A e B hanno un conto cointestato Y a firme disgiunte nella banca X.
B ha anche un altro conto singolo Z intestato solo a B nella stessa banca X.
Secondo voi, nel momento in cui A viene a mancare, B può pretendere dalla banca il trasferimento di tutto ciò che è nel conto cointestato Y (contanti+titoli di stato+azioni) nel suo conto singolo Z presso la stessa banca X e la chiusura del conto cointestato Y senza attendere gli esiti della successione?

assolutamente no
 
assolutamente no

per quale motivo?

non mi è chiaro perchè se il conto è cointestato vuol dire che appartiene anche a B, dunque perchè B deve aspettare gli esiti della successione per prendersi ciò che è già suo?
se fosse davvero così allora che difefrenza c'è tra conto cointestato e conto con singolo intestatario?
 
Se e' cointestato io credo la disponibilita sia immediata, come era prima del decesso. La tassazione potrebbe riguardare il 50% del valore. Questo sarebbe bello se un esperto ce lo dicesse con certezza.
 
per quale motivo?

non mi è chiaro perchè se il conto è cointestato vuol dire che appartiene anche a B, dunque perchè B deve aspettare gli esiti della successione per prendersi ciò che è già suo?
se fosse davvero così allora che difefrenza c'è tra conto cointestato e conto con singolo intestatario?


..è vero, le somme su un c,c cointestato si presumono di proprietà dei cointestarari in egual misura, fino a prova contraria..
in caso di decesso di un cointestario, l'altro ha piena disponibilità del saldo anche dopo la morte,ma e ciò fino ad opposizione degli eredi che potrebbero far sorgere responsabilità della banca qualora questi autorizzi utilizzi del cointestario vivo oltre la quota di sua spettanza.., da qui la prassi bancaria che opta per un congelamento del conto appena ha notizia del decesso, cio evita alla banca qualsiasi responsabilità qualora GLI EREDI abbiano notificato alla banca di non autorizzare operazioni compiute dall'intestatario in vita oltre la sua quota..,..
 
Non ci capisco piu niente. Ma allora voi gia avevate accesso al conto ?


Questo invece ha un senso. L'importo ereditato e' il valore di mercato fissato il giorno dell' eredita. Non c'entra niente averle vendute o no.


Questo credo sia il caso. Voi non potete disporre delle azioni prima di entrare legalmente in possesso dell' eredita. Aver chiesto di venderle non conta in quanto non avevate titolo per farlo e giustamente l'impiegato non ha eseguito.
Le azioni non "sono sul mercato" ma nel, a questo punto vostro, deposito titoli, fino a quando non fate l'ordine di vendita. L'ordine che credete di aver fatto in precedenza non e' valido, ne dovete fare uno nuovo.

Salve,

ho omesso di riportare un particolare anche se non so se nel caso di eventuali operazioni sul conto titolo possa avere (avuto) importanza...

io avevo un documento dove ero autorizzato a porre la mia firma per effettuare movimenti di denaro sul c/c di mio padre, emittere assegni e probabilmente altro che non saprei meglio.

Marco
 
..è vero, le somme su un c,c cointestato si presumono di proprietà dei cointestarari in egual misura, fino a prova contraria..
in caso di decesso di un cointestario, l'altro ha piena disponibilità del saldo anche dopo la morte,ma e ciò fino ad opposizione degli eredi che potrebbero far sorgere responsabilità della banca qualora questi autorizzi utilizzi del cointestario vivo oltre la quota di sua spettanza.., da qui la prassi bancaria che opta per un congelamento del conto appena ha notizia del decesso, cio evita alla banca qualsiasi responsabilità qualora GLI EREDI abbiano notificato alla banca di non autorizzare operazioni compiute dall'intestatario in vita oltre la sua quota..,..

posto che NON ci sono opposizioni degli eredi e che la cosa è del tutto pacifica, la domanda è questa: in che modo la banca ha notizia del decesso?
se non lo si comunica alla banca e si chiede il trasferimento del contante+titoli di stato+azioni sul conto di B e la chiusura del conto cointestato e dell'annesso deposito titoli la banca può rifiutarsi?
 
io avevo un documento dove ero autorizzato a porre la mia firma per effettuare movimenti di denaro sul c/c di mio padre, emittere assegni e probabilmente altro che non saprei meglio.
Cosa era ? Una procura ? Cessa di validita col decesso.

in che modo la banca ha notizia del decesso?
:) Quando ero piccolo e i miei genitori prendevano l'aereo mi lasciavano sempre un assegno firmato, just in case...
 
posto che NON ci sono opposizioni degli eredi e che la cosa è del tutto pacifica, la domanda è questa: in che modo la banca ha notizia del decesso?
se non lo si comunica alla banca e si chiede il trasferimento del contante+titoli di stato+azioni sul conto di B e la chiusura del conto cointestato e dell'annesso deposito titoli la banca può rifiutarsi?


se la banca non ha conoscenza del decesso non si configura nessuna responsabilità della stessa, anche se per operazioni di chiusura di conto cointestato a firme disgiunte non è scontato che a tutte le banche basti una sola firma..,..il decesso viene cmq comunicato dagli eredi...
 
se la banca non ha conoscenza del decesso non si configura nessuna responsabilità della stessa, anche se per operazioni di chiusura di conto cointestato a firme disgiunte non è scontato che a tutte le banche basti una sola firma..,..il decesso viene cmq comunicato dagli eredi...

...quindi se gli eredi non comunicano...
 
Ho letto un thread un po' di tempo fa di un erede che si e' presentato in banca si e' sentito dire che il comune (piccolo paese) aveva comunicato non solo il decesso, ma anche la malattia grave.

Un caso da scriverci un racconto stile Giovanni Verga :)
 
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