Comparazione Debiti Pubblici et altro...

Una immagine significativa. A colpo d'occhio ci si rende conto dell'enormità del deficit federale USA: -32% nel 2012*! Naturalmente i siti americani sono pieni di dossier ed articoli sulla crisi del debito in Europa.

* 1/10/2011-30/9/2012
 

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Nonostante una svalutazione della Sterlina del 20% circa, la bilancia commerciale UK ha un deficit mensile medio di 2,9 MLD nei 10 mesi ad ottobre 2012. Sono attaccati alla mammella City, se i servizi finanziari se ne andassero a Francoforte...


Dall'ufficio statistico nazionale UK (ONS):

UK trade gap widens as exports to EU countries slows down
The UK deficit on trade in goods and services widened to £3.6 billion in October, up from £2.5 billion
in September. A £9.5 billion deficit on trade in goods was partly offset by a surplus on services of
£5.9 billion. Trade in goods, which improved significantly between August and September, was the
main source of the deterioration in October, with total exports falling in value by 1.0 per cent and
imports rising by 2.5 per cent.
The trade deficit has varied considerably throughout 2012, breaching the £4 billion mark for the first
time in April and fluctuating between £1 billion and £4 billion a month thereafter. Most of the volatility
has come from trade in goods, particularly exports.
In the first ten months of 2012, the average monthly trade deficit was £2.9 billion, an increase of
almost £1 billion a month on the same period in 2011. The change is equally split between goods
and services. The goods deficit has risen from an average of £8.3 billion a month in January-
October 2011 to £8.9 billion in the corresponding months of 2012. Over the same timeframe, the
monthly average surplus on trade in services fell from £6.4 billion to £5.9 billion, bringing to an end a
sustained period of rising surpluses.
 
AAA cercasi finanziatori

Per chi volesse fare una offerta al Tesoro americano:
 

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Brixit=Harakiri

Voglio vedere se davvero arrivano al referendum per uscire dalla UE. Gli imprenditori lo sanno che sarebbe un suicidio economico, ma in democrazia una testa un voto.
 

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Deficit previsto di 121 MLD di euro per l'esercizio 2012/2013 di sua maestà, e di 135 MLD per il 2013/2014. Direi non male per una tripla A. Ah, senza la manipolazione dei tassi pagati sui titoli pubblici, e senza il giochetto di prestigio con gli interessi che tornano a casa, il conto finale sarebbe ancora maggiore. Sempre numeri uno.
 

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Le previsioni sui conti pubblici dei francesi
 

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Le previsioni del Tesoro spagnolo. Il def/pil del 2012 pare troppo ottimistico, ma la previsione l'hanno fatta a maggio 2012.
 

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Il nostro tallone d'Achille, il debito e, soprattutto, gli interessi che ci paghiamo sopra. Speriamo che anche per noi arrivi la repressione finanziaria che farà "soffrire" chi vuole cedole grasse ma darà sollievo a famiglie ed imprese.
 

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La Banca d'Italia prevede un def/pil al 3% per il 2012:

Prosegue il miglioramento dei saldi di finanza pubblica - Si può stimare che nel 2012 il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, al netto delle dismissioni e dei prestiti dello European Financial Stability Facility, si sia collocato intorno al 3 per cento del PIL, contro il 3,9 del 2011. Nonostante la debolezza congiunturale, le manovre approvate nel secondo semestre del 2011 consentiranno di migliorare ulteriormente i saldi di finanza pubblica nel biennio 2013-14. Il rapporto tra debito pubblico e PIL inizierebbe a scendere nel 2014, grazie all'ulteriore aumento dell'avanzo primario e alla ripresa dell'attività.
 
Così è se vi pare

I fenomeni d'oltre oceano adesso chiamano profitti le cedole incassate dai titoli pubblici americani che la FED acquista con moneta da lei stessa creata con un click (fiat currency). Cedole girate naturalmente a chi gliele ha pagate. Qualcuno ragionava sul moto perpetuo un tempo...
 

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Il gioco si fà duro

Il Financial Times incorona Monti come peggior scelta per gli interessi della Gran Bretagna. Un'Italia credibile e rispettata, un processo di integrazione economica e fiscale europea che sta compiendosi, sono deleteri per gli inglesi e soprattutto per la City. Sono falliti ma hanno un'arma molto potente a disposizione: i media. Megafoni seguiti in tutto il mondo e mezzo di diffusione della loro propaganda. Hanno un disperato bisogno di attirare capitali da tutto il mondo per rinnovare il loro debito pubblico a tassi molto bassi (la BoE è già troppo esposta). Ed è loro interesse che ci siano paesi da additare come inaffidabili e lazzaroni impenitenti per proporre sé stessi come porto sicuro. E che l'Unione Europea non sia compiuta e stabilizzata. Se forte, può non accettare il loro tentativo di rinegoziare i termini di partecipazione, a favore degli inglesi ovviamente, ma può anche contrattaccare e decidere di riportare in Francia e/o Germania i servizi finanziari delle maggiori banche europee.

I termini utilizzati rimandano a scenari di guerra perché si tratta di una guerra, combattuta con mezzi “moderni”, ma le vittime, o i vincitori, sono sempre le persone: quelle che perdono il lavoro o sono strozzate dalle tasse e quelle che da un grattacielo della City festeggiano una speculazione con fragole e champagne ed un ricco bonus. E, ancora peggio, che commentano: “guarda quei c.oglioni come si bevono tutte le nostre sparate”.

Ma è possibile che nessun giornalista sia curioso di informarsi sul reale stato delle cose? Ed inizi a pubblicare e commentare le enormi magagne che hanno gli inglesi a casa loro, invece di riprendere pedissequamente tutto ciò che pubblicano questi filibustieri? (guardate come è stata riportata la notizia oggi sulla stampa italica). E' ora di sfatare questo mito dell'autorevolezza della stampa britannica, sono solo dei gran furboni utilitaristi.

Qui sotto l'ennesimo gioco di prestigio per limitare gli orrendi conti pubblici UK. Il governo ha inglobato il fondo pensione Royal Mail, si è accollato il pagamento di 1,3 / 1,5 MLD di pensioni all'anno ma soprattutto ha messo le mani sugli attivi del fondo (fund assets) così da abbassare di 28 MLD di sterline l'indebitamente per l'anno fiscale 2012/2013 (PSNB = public sector net borrowing) e incassare 23 MLD di sterline dalla vendita di alcuni asset del fondo nell'anno fiscale 2013/2014. Loro sì che sono alla canna del gas. Lo sanno, e sanno come tutelare i loro interessi. Numeri uno.
 

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dopo il 2015 situazione più tranquilla ?
finita l'onda lunga del debito facile ?

2015? Mi sà che il 2013 sarà turbolento e decisivo, nel bene e nel male.

Spero che continui il ridimensionamento del sistema bancario ombra.
 
Inizia a mancare l'aria

Terza contrazione economica in arrivo. Timori di perdere lo status di valuta rifugio. Conti pubblici 2012 che saranno pessimi (dal 2008 sono una costante).
Rischiano di impiccarsi da soli col referendum sulla UE. Ma non sono polli come gli italiani che si beccano tra loro, più le cose peggioreranno più spargeranno merd, disinformazione, su altri paesi per confondere le acque.
 

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Tripla A

Non è per infierire :D. Ma mi chiedo, se tutte queste condizioni avverse le avesse
avute l'Italia, vi immaginate il martellamento mediatico?

Le due banche in questione sono state nazionalizzate, quindi il capitale per coprire gli immensi buchi nei loro attivi, costituiti di titoli spazzatura, ce lo deve mettere la Regina...dei tromboni falliti.
 

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Salvo sorprese, l'indice per l'euro è nuovamente indirizzato verso 125/130, quindi dollaro in ulteriore calo. Freno alle esportazioni per gli europei, ma spazio per ulteriore diminuzione dei tassi sui titoli italiani e stabilità su quelli tedeschi. Maggiore libertà di bilancio, dunque, per interventi di incentivo per il mercato unico a favore di famiglie (lavoro) ed imprese. Sperem...
 

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:clap:


Londra crocevia degli scandali

di Leonardo Maisano 30 gennaio 2013

Dicono che il fresh, lo strumento finanziario usato da Mps e prima ancora da banca Fortis, sia stato un colpo di genio di Viswas Raghavan. Il banchiere di origine indiana oggi è il numero uno di Jp Morgan Europa e Medio oriente, ma è stato a lungo il re del bond convertibile, una fama nata quando nei primi anni Duemila era a capo del convertible origination di Jp Morgan a Londra.

Erano gli anni in cui si mettevano a punto prodotti finanziari innovativi, fondamenta di quel boom della City di cui Viswas Raghavan è stato un geniale interprete contribuendo a generare una straordinaria ricchezza, ma che ora, come mai prima, ha assunto il sapore di una condanna. Le perversioni del sistema emergono oggi , speculari, ai successi andati. Passavano dalla sede Mps di Londra, anni fa, gli ipotizzati flussi finanziari dei derivati Alexandria e Santorini; nasceva nella City il fresh di Jp Morgan per Mps, volendo insistere solo con la storia di queste ore e di casa nostra.

Il contrappasso di Londra è drammatico. La grande macchina per generare quattrini, tanti abbastanza per sostenere l'economia di un Paese intero, si stempera nel susseguirsi di cronache che vanno molto oltre il caso Monte dei Paschi. Fermiamoci a queste settimane, senza scavare nei decenni andati. La madre di tutti gli scandali nasce a queste latitudini con quel caso Libor che azzoppa conti e credibilità di Barclays, Hsbc ed ora anche Rbs mentre già occhieggia l'ombra dell'inchiesta penale. Il padre di tutti gli azzardi assume la silhouette della London whale, la balena di Londra, che risponde al nome di Bruno Iksil capace di mettersi in pancia operazioni tanto rischiose da aver esposto la sua banca, Jp Morgan di nuovo, a 9 miliardi di dollari di perdite. A far da corollario il caso del giovane Kweku Adoboli, sette anni di carcere, per essersi giocato un paio di miliardi di Ubs fra i desk della sede di Londra. A far da sfondo restano le più drammatiche nazionalizzazioni del sistema bancario europeo prodotte dal credit crunch con il Tesoro britannico che ancora sfoglia la margherita per contare le perdite gettate sulle spalle dei contribuenti, titolari involontari dell'82% di Rbs e 40% di Lloyds bank.

Sempre Londra, anzi inevitabilmente Londra, si obiettierà. È questa la capitale della finanza europea e per molti aspetti mondiale, è qui che si inventano le strategie più estreme sugli strumenti derivati, è qui che corrono fiumi di quattrini. È solo qui, pertanto, che l'opulenza del boom si fa condanna al sospetto, rovescio della vergogna. Un contrappasso abbiamo detto, ma un contrappasso al tramonto, giurano gli ottimisti, sorretti dalla fiducia nelle azioni di Financial service authority e Banca d'Inghilterra. Il regolatore ora agisce e soprattutto promette di insistere nell'azione. Non resta che attendere e soprattutto sperare.

Londra crocevia degli scandali - Il Sole 24 ORE
 
Debito 2012 pari a 1.988 MLD. Senza gli aiuti agli altri paesi dell'eurozona sarebbe stato pari a circa 1.950 MLD.
 

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bellissimo thread complimenti a tutti
 
Fiat currency a gogo

Solo da gennaio la FED ha "creato" 62 MLD di $. Ha acquistato il 71% dei titoli emessi dal Tesoro americano. Quando incasseranno le cedole, aumenteranno i loro "profitti" da rigirare al Tesoro :rolleyes: Quanto potrà durare questa truffa?

$1,728,477,000,000: Fed’s Holdings of U.S. Debt Hit Another Record
February 15, 2013
By Terence P. Jeffrey

(CNSNews.com) – The Federal Reserve’s holdings of U.S. government debt climbed to yet another record this week, hitting $1,728,477,000,000.00 by the close of business Wednesday, Feb. 13, according to data released late Thursday by the Fed.

That was an increase of $10,734,000,000.00 from the close of business on the previous Wednesday.

As of Wednesday, the total debt of the federal government was $16,524,304,599,079.04. That included $11,668,602,027,147.93 in debt held by the public and $4,855,702,571,931.11 in intragovernmental debt, which is money the Treasury has taken out of government trust funds—such as the Social Security Trust Fund—and spent on other government programs.

Since Jan. 2 of this year, the Federal Reserve has increased its holdings of U.S. government debt by $62,359,000,000.00 At the same time, the Treasury has increased the overall debt held by the public by $87,084,476,752.86. Thus, the Federal Reserve has bought up the equivalent of 71.6 percent of the publicly held debt that has been issued by the Treasury so far this calendar year, and 14.8 percent of all of the U.S. government’s publicly held debt that is now extant.
 
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