mancinopuro
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Basta chiedere.....
Vai a pag. 17.
http://www.itforum.it/assets/docs/Silvia_Bosoni_Borsa_Italiana.pdf
Presentazione: ETFplus – il mercato italiano degli ETF
Silvia Bosoni – Borsa Italiana
ITForum 2011
Rimini, 19 maggio 2011
body hammer ritornando al grafico sul TER dei fondi, il dato dello 0,40% a cosa si riferisce?
Sia gli ETF, sia i fondi passivi, presentano lo stesso obiettivo: restituire all’investitore la performance dell’indice di riferimento.
Caratteristiche in comune: sono fondi comuni di investimento aperto, hanno patrimoni segregati per legge, replicano la performance di un indice per cui con caratteristiche di diversificazione, trasparenza e chiarezza degli obiettivi, possono presentare fonti di extra rendimento (security lending).
La principale differenza consiste nel fatto che gli ETF sono fondi passivi negoziati in Borsa la quale si avvale dell’attività di operatori specialisti con il compito di garantire la liquidità, e quindi il valore degli ETF ricade nella quotazione in Borsa e nella presenza di liquidity provider. Gli ETF, proprio perché quotati, consentono una negoziazione intraday, sono semplici da acquistare, permettono lo shorting, presentano commissioni di gestione inferiori a quella dei fondi passivi almeno per il retail.
Considerazioni per l'ivestitore retail:
- i fondi passivi tendono a registrare performance peggiori degli ETF a causa di commissioni di gestione più elevate (ad esempio a causa dei costi di distribuzione)
- le commissioni di gestione dei fondi passivi sono elevate (classi retail), in quanto parte di esse devono remunerare la distribuzione
- per l’investitore retail, l’ETF costerà meno del fondo passivo… ma l’investitore retail deve stare attento a non dissipare tale vantaggio pagando spread troppo elevati
perchè le commissioni di gestione degli ETF non comprendono quelle di distribuzione?
questo lo so. però è anche possibile che il gestore incarichi una banca di promuovere le quote dell'ETF che ha istituito al pubblico, no?
comunque su un articolo di Plus 24 ho letto che per i fondi attivi la parte delle commissioni di gestione retrocesse al collocatore arriva anche fino all'80%. Possiamo dire lo stesso per i fondi passivi?
I prezzi degli ETF non seguono simultaneamente il Nav. Se il prezzo di mercato di un fondo è superiore al suo Nav, si dice che è negoziato a premio, il che è un bene per chi vende e un male per chi compra. Viceversa, quando il prezzo è inferiore al Nav, l’ETF è negoziato a sconto. Gli ETF sono generalmente trattati a prezzi molto vicini al Nav, perché l’insorgere di un premio o sconto genera un’opportunità di arbitraggio per i market maker, i quali possono creare e riscattare liberamente le quote di un ETF, scambiando un predeterminato insieme di titoli o altri collaterali in con nuove quote. Essi possono negoziare l’ETF al valore netto di fine della giornata. Se il prezzo di mercato si allontana eccessivamente dal Nav, i market maker otterranno profitto dalla differenza tra il prezzo di mercato del fondo e il prezzo aggregato del sottostante. Per esempio, se i titoli che compongono un certo indice valgono 100 per ogni quota e le quote sono scambiate a 101, il market maker può consegnare il paniere al provider di ETF in cambio di nuove quote e di conseguenza venderle poi sul mercato, realizzando un piccolo profitto. Siccome i market maker competono per ottenere un rapido guadagno a basso rischio, sconti e premi hanno tempi contenuti.
Gli investitori non possano fare molto per gestire la nascita di premi e sconti rispetto al Nav sul mercato degli ETF. Però, le discrepanze tendono a essere lievi, grazie al lavoro di arbitraggio svolto dai market maker; perciò non rappresentano un grosso problema per gli investitori di lungo termine. L’investitore può, tuttavia, controllare la differenza tra prezzi ed iNav. Anche se gran parte delle società di gestione non rendono disponibile gratuitamente l’iNav, è possibile guardare le quotazioni denaro-lettera, che riflettono la stima del fair value. Se le quotazioni bid e ask divergono di soli pochi centesimi di euro, il valore intermedio dà una buona approssimazione dell' iNav.
nn mi è chiara una cosa: ma l'arbitraggio operato da i market maker avviene quando vi è un disalineamento tra prezzo di mercato dell'ETF e NAV di fine giornata oppure tra prezzo di mercato e iNAV? secondo me è tra prezzo e iNAV!!!
body hammer però il mio quesito era chiaro!!! voelevo solo sapere perchè sui libri leggo che la tassazione dei fondi italiani è penalizzante rispetto a quella dei fondi esteri!!! e sinceramente non ho trovato la risposta!!!
si ho notato. ma x gli intermediari autorizzati alla sottoscrizione/rimborso delle quote di ETF la tassazione come avviene? che casino questi ETF!!!