Costi impliciti ed espliciti per investimenti in fondi

be dai tuoi post il pessimismo stile guerra mondiale è lapalissiano.
se tutti ragionassero così nessuno farebbe mai più l'imprenditore o l'artigiano perchè mettere soldi in un'impresa senza sapere il risultato è una tragedia greca.
fortunatamente la gente la pensa diversamente e per questo viviamo in un mondo industrializzato e non nel comunismo.

detto ciò e tornando al titolo intesa, ricordo che il gruppo è stato creato poco prima della crisi e le potenzialità del gruppo erano e sono enormi (come unicredit mentre la situazione di banco popolare ed altri è molto diversa, tanto per scindere i vari casi).
purtroppo la crisi ha tappato le ali a questi gruppi nati poco prima del crollo e che quindi non hanno potuto raggiungere i livelli prefissati.
nonostante questo il titolo precrisi aveva un valore molto superiore ai 5 euro e tale prezzo era anche considerato molto basso rispetto al potenziale che aveva il gruppo.
attualmente il titolo supera a malapena 2 euro e se il mercato dovesse tornare a valori "normali" come successo il 100% delle volte in cui c'è stata una crisi (29, 73, 87, 2000 i mercati dopo forti storni sono sempre tornati sui valori precedenti superandoli), il titolo dovrebbe a grandi linee tornare come minimo sui 5 euro il che corrisponde a circa +150% rispetto alle quotazioni attuali.
siccome intesa è un gruppo solido e non come molte banche in deficit credo che questo obiettivo ha una probabilità di essere raggiunto all'80%.
ovviamente si parla di lungo periodo e cioè questi valori si vedranno intorno al 2015.
questa è la mia analisi

parere tuo personale.quello di andygo non e' pessimismo ma realismo caro.quando ci sbatterai il muso te ne renderai conto.ti auguro di decupicare i tuoi guadagni ma la realta' e' ben diversa
ciaoo
 
be dai tuoi post il pessimismo stile guerra mondiale è lapalissiano.
se tutti ragionassero così nessuno farebbe mai più l'imprenditore o l'artigiano perchè mettere soldi in un'impresa senza sapere il risultato è una tragedia greca.
fortunatamente la gente la pensa diversamente e per questo viviamo in un mondo industrializzato e non nel comunismo.
Ah, questa è nuova. Io non faccio previsioni e quindi sono pessimista :rolleyes:
Forse ti sei sbagliato, hai scambiato uno che non fa previsioni con uno che fa previsioni ribassiste. Succede. Però impara a leggere prima di fare commenti di questo genere.
detto ciò e tornando al titolo intesa, ricordo che il gruppo è stato creato poco prima della crisi e le potenzialità del gruppo erano e sono enormi (come unicredit mentre la situazione di banco popolare ed altri è molto diversa, tanto per scindere i vari casi).
purtroppo la crisi ha tappato le ali a questi gruppi nati poco prima del crollo e che quindi non hanno potuto raggiungere i livelli prefissati.
nonostante questo il titolo precrisi aveva un valore molto superiore ai 5 euro e tale prezzo era anche considerato molto basso rispetto al potenziale che aveva il gruppo.
attualmente il titolo supera a malapena 2 euro e se il mercato dovesse tornare a valori "normali" come successo il 100% delle volte in cui c'è stata una crisi (29, 73, 87, 2000 i mercati dopo forti storni sono sempre tornati sui valori precedenti superandoli), il titolo dovrebbe a grandi linee tornare come minimo sui 5 euro il che corrisponde a circa +150% rispetto alle quotazioni attuali.
siccome intesa è un gruppo solido e non come molte banche in deficit credo che questo obiettivo ha una probabilità di essere raggiunto all'80%.
ovviamente si parla di lungo periodo e cioè questi valori si vedranno intorno al 2015.
questa è la mia analisi
Wow che analisi. Complimenti per la previsione addirittura a 4 anni (bravo, da buon analista: più le previsioni sono lunghe, e più aumenta la probabilità di prenderci. La parte difficile è gestire il durante per chi quelle previsioni le segue) :D
Detto questo io ti auguro di fare guadagni a 12 cifre, a me sinceramente non me ne viene nulla in tasca.

Però ti faccio notare che continui a parlare di azioni in una sezione di ETF, Fondi e certificati, quindi se poi i moderatori ti ricancellano i messaggi non ti inalberare, è che sei OT.
 
che invece di guadagni a 3 cifre puoi farne anche 4 5 visto la tua convinzione e fiducia .beato te che hai tutte ste certezze.si vede che sei giovane

be con il titolo giusto non è impossibile fare il 100%.
è altrettanto vero che attualmente forse queste performance è più facile farle investendo sul nasdaq (ma i tecnologici non mi convincono) mentre in italia è più difficile perchè non c'è l'euforia del 99, anzi proprio l'opposto.
però molti titoli si sono distinti in questi anni:

saipem da 10 euro a 40: +300%

exor da 5 euro a 25: +400%

tod's non ricordo ma tanto anche lei.

in ogni caso dal picco della crisi la maggior parte dei titoli hanno raddoppiato il valore (i grafici sono su borsa italiana) tranne i finanziari, è lecito aspettarsi un recupero anche in questo settore, magari dopo il fondo europeo che verrà stanziato nel 2013 a tutela dei default dei paesi dell'eurozona /salvo altri disastri ovviamente).
 
che invece di guadagni a 3 cifre puoi farne anche 4 5 visto la tua convinzione e fiducia .beato te che hai tutte ste certezze.si vede che sei giovane

se te hai perso in questi anni non vuol dire che tutti ti hanno seguito...
visto che faccio trading da quando ho 18 anni per interesse (cioè dal 2000 anche se inizialmente con pochi soldi ma ovviamente centrano le %) e che in 10 anni assurdi non ho perso (nel breve ovviamente si ma nei 10 anni sono in attivo) non credo di essere così :censored:
purtroppo chi ha perso in questi anni sono i cassettisti che hanno lasciato i loro soldi in balia dal mercato su prodotti spacciati per sicuri perchè gestiti, anche quando bisognava uscire o tamponare con opzioni put
 
parere tuo personale.quello di andygo non e' pessimismo ma realismo caro.quando ci sbatterai il muso te ne renderai conto.ti auguro di decupicare i tuoi guadagni ma la realta' e' ben diversa
ciaoo

la realtà è che il mercato va seguito. investire soldi su prodotti gestiti senza seguirli personalmente non è la strada maestra...
 
Ah, questa è nuova. Io non faccio previsioni e quindi sono pessimista :rolleyes:
Forse ti sei sbagliato, hai scambiato uno che non fa previsioni con uno che fa previsioni ribassiste. Succede. Però impara a leggere prima di fare commenti di questo genere.

Wow che analisi. Complimenti per la previsione addirittura a 4 anni (bravo, da buon analista: più le previsioni sono lunghe, e più aumenta la probabilità di prenderci. La parte difficile è gestire il durante per chi quelle previsioni le segue) :D
Detto questo io ti auguro di fare guadagni a 12 cifre, a me sinceramente non me ne viene nulla in tasca.

Però ti faccio notare che continui a parlare di azioni in una sezione di ETF, Fondi e certificati, quindi se poi i moderatori ti ricancellano i messaggi non ti inalberare, è che sei OT.

allora te non rispondere così non alimenti il discorso...
cmq esistono gli stop loss, se con un titolo sei in attivo è impossibile vendere in perdita, questo è un grosso vantaggio...

poi io parlo di guadagni a 3 cifre con cognizione di causa visto che moltissimi titoli di piazza affari hanno più che raddoppiato il loro valore dal picco della crisi.
mentre te piazzi valori a caso per ridicolizzare e fare polemica anche se sai che ho ragione

Indice FTSE MIB - Borsa Italiana

tolti i finanziari e i cementieri quasi tutti i titoli dalla crisi hanno raddoppiato, sopra il link per i grafici
 
Ultima modifica:
cmq questi erano i miei ultimi messaggi su questo forum dei fondi che sembrerebbe frequentato da persone che non hanno creato profitto negli anni ma perdite (magari sbaglio ma dai messaggi sembrerebbe così).
torno nei forum di fol dedicati ai singoli titoli e ai derivati dove le discussioni sono più interessanti e costruttive e non distruttive...
 
la realtà è che il mercato va seguito. investire soldi su prodotti gestiti senza seguirli personalmente non è la strada maestra...

infatti io li seguo per me e per i miei clienti pianifico ecc ecc.non e' che hai inventato l'acqua calda.e sai perche' la gente ha un'idea sbagliata dei fondi?
sai come si dice.non e' lo strumento ma il suo cattivo utilizzo
ciaoo
 
allora te non rispondere così non alimenti il discorso...
cmq esistono gli stop loss, se con un titolo sei in attivo è impossibile vendere in perdita, questo è un grosso vantaggio...

poi io parlo di guadagni a 3 cifre con cognizione di causa visto che moltissimi titoli di piazza affari hanno più che raddoppiato il loro valore dal picco della crisi.
mentre te piazzi valori a caso per ridicolizzare e fare polemica anche se sai che ho ragione

Indice FTSE MIB - Borsa Italiana

tolti i finanziari e i cementieri quasi tutti i titoli dalla crisi hanno raddoppiato, sopra il link per i grafici

e scommetto che te hai comprato ai minimi e vendi ai massimi vero?beato te che sei cosi' bravo.guarda io non so dal 1986 ad oggi saresti smentito e anche di parecchio.prendi un orizzonte temporale troppo limitato.di quale crisi parli scusa?non ho voglia di aprire il link a quest'ora.ce ne son state di crisi in 25 anni e le ultime nel 2008 2009 han ricordato forse quella del 29.
ciaoo
 
cmq questi erano i miei ultimi messaggi su questo forum dei fondi che sembrerebbe frequentato da persone che non hanno creato profitto negli anni ma perdite (magari sbaglio ma dai messaggi sembrerebbe così).
torno nei forum di fol dedicati ai singoli titoli e ai derivati dove le discussioni sono più interessanti e costruttive e non distruttive...

no caro qui c'e ' tanta gente avvelenata che si deve sfogare e gli etf son la risoluzione del mondo,le index e le unit il diavolo com ele polizze e invece si pretende tutto gratis compreso l 'uovo di pasqua visto che siamo in tema.
sai la realta' e' ben diversa.beh forse fra qualche tempo se usi future coverred warrant azioni ecc ecc capirai l utilita' dei fondi comuni di investimento ma lungi da me difenderli ci son talmente tanti strumenti.e come ti ripeto te prendi come riferimento quelli italiani invece c e ne sn talmente tanti non italiani ciaooo
 
Discussion paper di CONSOB, gennaio 2018


Il costo dei fondi comuni in Italia
Evoluzione temporale e confronto internazionale



Il presente lavoro analizza la struttura e l'evoluzione del costo dei fondi comuni aperti italiani nel periodo 2012-2016. In via preliminare, il lavoro mostra come una quota molto elevata dei costi vada a remunerare l'attività distributiva. In particolare, circa il 70% delle commissioni riconosciute alle società di gestione del risparmio è assorbito dai costi di distribuzione. È verosimile che la nuova disciplina introdotta dalla MiFID2, che reca disposizioni più restrittive in materia di incentivi, possa determinare una revisione degli attuali modelli distributivi e commissionali. Lo studio analizza poi in dettaglio i costi dei fondi, distinguendo fra i costi di gestione (ossia i costi che gravano sul patrimonio del fondo, quali le commissioni di gestione e di performance) e i costi di ingresso e uscita, che invece gravano sul sottoscrittore
 

Allegati

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costi di un fondo: spese correnti annue & costi provvigione di gestione

Buonasera a tutti,
chiedo a chi è più esperto di me, come sono ripartite le spese di un fondo comune.
Ad esempio, se nel KIID viene indicato:
Codice:
Spese correnti medie annue: 1,67% di cui provvigione di gestione pari a 1,60%
Dato per buono che le spese correnti sono i costi totali di un fondo (analogo al TER di un ETF...),
cosa è la provvigione di gestione?
E la differenza (1,67%-1,60%=0,07%) a cosa corrisponde?

Io un'idea (logica & deduzioni) me la son fatta ma vorrei conferme da chi è più esperto di me e lo sa per certo :yes:
 
Buonasera a tutti,
chiedo a chi è più esperto di me, come sono ripartite le spese di un fondo comune.
Ad esempio, se nel KIID viene indicato:
Codice:
Spese correnti medie annue: 1,67% di cui provvigione di gestione pari a 1,60%
Dato per buono che le spese correnti sono i costi totali di un fondo (analogo al TER di un ETF...),
cosa è la provvigione di gestione?
E la differenza (1,67%-1,60%=0,07%) a cosa corrisponde?

Io un'idea (logica & deduzioni) me la son fatta ma vorrei conferme da chi è più esperto di me e lo sa per certo :yes:

La prima voce comprende tuttom la spese di gestione solo quello che sono i costi di gestione ricorrenti.
Lo 0,07 di differenza magari può essere, che ne so, una percentuale performance fee una tantum, o costi di negoziazioni che loro hanno sostenuto, ecc
 
Buonasera a tutti,
chiedo a chi è più esperto di me, come sono ripartite le spese di un fondo comune.
Ad esempio, se nel KIID viene indicato:
Codice:
Spese correnti medie annue: 1,67% di cui provvigione di gestione pari a 1,60%
Dato per buono che le spese correnti sono i costi totali di un fondo (analogo al TER di un ETF...),
cosa è la provvigione di gestione?
E la differenza (1,67%-1,60%=0,07%) a cosa corrisponde?

Io un'idea (logica & deduzioni) me la son fatta ma vorrei conferme da chi è più esperto di me e lo sa per certo :yes:

Se hai investito 100000 euro nel fondo, oltre alle fluttuazioni di prezzo dovute a vari motivi, 1600 euro vengono 'prelevati' e pagati come PROVVIGIONE a chi lo gestisce (la società di Gestione, es. la Blackrock o Fidelity di turno).

Queste provvigioni non servono solo a remunerare loro, ma anche (e spesso soprattutto) la rete commerciale collocatrice. I fondi non si comprano su un mercato scambiandoli con altri possessori (come accade per gli ETF) devi trovare un AGENTE di distribuzione che li 'colloca'. Chi te lo ha venduto? Banca, Poste, un Consulente? Ecco, gran parte di quei 1600 euro ogni anno vengono pagati a loro. Ovviamente nel caso di un consulente addetto all'operatività fuori sede (un tempo più sinteticamente noto come Promotore Finanziario) lui ne percepisce solo una quota di quello che spetta alla sua "Rete", il resto va al suo capo, al manager etc...

Il restante 0,07% sono effettivi costi vivi, non dissimili da quelli di un fondo non intermediato (es. un ETF) se uno vede. Sono costi per le transazioni, le coperture valutarie etc...

Ovviamente vi sono poi molti altri tipi di commissione: di collocamento (una tantum), di performance, costi fissi etc... che possono essere tolti dal tuo investimento.
 
Dato per buono che le spese correnti sono i costi totali di un fondo (analogo al TER di un ETF...),
cosa è la provvigione di gestione?
E la differenza (1,67%-1,60%=0,07%) a cosa corrisponde?

Sbagliato, sono spese ricorrenti non totali. E variano di anno in anno.

https://www.morningstar.it/it/news/128155/le-spese-correnti-sostituiscono-il-ter.aspx

Le spese correnti

Comprendono i costi di gestione, di amministrazione, legali, di revisione e di custodia,eventuali commissioni implicite di collocamento ecc..

Sono escluse alcune altre voci di costo, come le commissioni di performance (dove presenti).

E in più non sono conteggiate, e te ne accorgerai leggendo il kiid, le spese di transazione di portafoglio.

Di solito ci si contenta sulloverperformance, ma i movimenti potrebbero essere una vera botta.
Su Morningstar e Quantalys hai la possibilità di trovarle sulla scheda di ogni fondo.

Qui un esempio

https://www.finanzaonline.com/forum/etf-fondi-e-gestioni-e-investment-certificates/1887356-rivoluzione-trasparenza-costi-su-morningstar-2.html#post52238688


Anche le spese standard, frontali, d'ingresso non vengono incluse, potendo essere scintae/azzerate dll'intermediario. E non sono spalmate come quelle di collocamento...

PS quello 0.07 é probabile sia un semplice costo legale/amministrativo/di custodia
 
Ultima modifica:
Se hai investito 100000 euro nel fondo, oltre alle fluttuazioni di prezzo dovute a vari motivi, 1600 euro vengono 'prelevati' e pagati come PROVVIGIONE a chi lo gestisce (la società di Gestione, es. la Blackrock o Fidelity di turno).

Queste provvigioni non servono solo a remunerare loro, ma anche (e spesso soprattutto) la rete commerciale collocatrice. I fondi non si comprano su un mercato scambiandoli con altri possessori (come accade per gli ETF) devi trovare un AGENTE di distribuzione che li 'colloca'. Chi te lo ha venduto? Banca, Poste, un Consulente? Ecco, gran parte di quei 1600 euro ogni anno vengono pagati a loro. Ovviamente nel caso di un consulente addetto all'operatività fuori sede (un tempo più sinteticamente noto come Promotore Finanziario) lui ne percepisce solo una quota di quello che spetta alla sua "Rete", il resto va al suo capo, al manager etc...

Il restante 0,07% sono effettivi costi vivi, non dissimili da quelli di un fondo non intermediato (es. un ETF) se uno vede. Sono costi per le transazioni, le coperture valutarie etc...

Ovviamente vi sono poi molti altri tipi di commissione: di collocamento (una tantum), di performance, costi fissi etc... che possono essere tolti dal tuo investimento.

Grazie a tutti, in particolare @bow siete stati illuminanti!

Dalla tua esposizione sorge spontanea una domanda: cosa impedisce a una SGR di vendere un ETF come se fosse un suo Fondo?
...ricavarci lo 1,60% (provvigione) e "spendendo" lo 0,07% per il TER dell'ETF...
 
Grazie a tutti, in particolare @bow siete stati illuminanti!

Dalla tua esposizione sorge spontanea una domanda: cosa impedisce a una SGR di vendere un ETF come se fosse un suo Fondo?
...ricavarci lo 1,60% (provvigione) e "spendendo" lo 0,07% per il TER dell'ETF...

Nulla, infatti moltissime SGR di fatto replicano gli andamenti dei benchmark che dichiarano sempre sottoperformandoli per i costi eheh

Sono altamente inefficienti per l'appunto e ci guadagnano un pacco di soldi.

Di norma di un 1,5% lo 0,5% se lo becca la SGR propritaria del fondo, lo 0,5% la banca che colloca il prodotto e lo 0,5% la rete di promozione, dove magari di quest'ultimo 0,5% l'agente che te lo ha venduto (il "consulente") si becca un 0,3% e il rimanente 0,2% serve a pagare i suoi manager.

Il tutto nel 99% dei casi (ma diciamo pure il 100%) per sottoperformare il benchmark che hanno di riferimento
 
Nulla, infatti moltissime SGR di fatto replicano gli andamenti dei benchmark che dichiarano sempre sottoperformandoli per i costi eheh

Sono altamente inefficienti per l'appunto e ci guadagnano un pacco di soldi.

Di norma di un 1,5% lo 0,5% se lo becca la SGR propritaria del fondo, lo 0,5% la banca che colloca il prodotto e lo 0,5% la rete di promozione, dove magari di quest'ultimo 0,5% l'agente che te lo ha venduto (il "consulente") si becca un 0,3% e il rimanente 0,2% serve a pagare i suoi manager.

Il tutto nel 99% dei casi (ma diciamo pure il 100%) per sottoperformare il benchmark che hanno di riferimento

è il motivo per cui conviene far da se... sempre che tu abbia la minima idea di cosa sia un investimento. Cosa che non è affatto scontata
 
Dalla tua esposizione sorge spontanea una domanda: cosa impedisce a una SGR di vendere un ETF come se fosse un suo Fondo?

Come lo vende? Aspetta che qualcuno scriva alla SGR "Signora Blackrock, vorrei sottoscrivere 20000 euro del vostro Blackrock Euro Government Bond, mi mandate il contratto a casa?"... credo che chiuderebbe bottega in 3 mesi.

Oppure può 'quotare' i suoi fondi, dando un mercato secondario come canale alternativo di vendita.

Ad esempio:

Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet etc...

QUESTO lo compri dall'agente di commercio/collocatore (controparti: chi lo compra, chi lo colloca, il capo territoriale di chi lo colloca, la rete di distribuzione di agenti che lo collocano, la 'banca' cui appartiene la rete che lo colloca, la capogruppo bancaria della banca di Private Banking che ha la rete di collocatori, JPMorgan che lo gestisce)
JPM USa.jpg

QUESTO lo trovi sul mercato ETFPlus di Borsaitaliana e lo compri da solo (controparti: chi lo compra, chi lo vende, JPMorgan che lo gestisce)
JPM USb.jpg

...composizione del secondo? Sempre Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet etc... medesima società, ingredienti in dosi molto simili, gestione passiva anziché attiva (si vede nel 2020, dove il gestore attivo del fondo ha colto l'opportunità di marzo), differenza di performance nel lungo termine imputabile più che altro alle commissioni.
 
Come lo vende? Aspetta che qualcuno scriva alla SGR "Signora Blackrock, vorrei sottoscrivere 20000 euro del vostro Blackrock Euro Government Bond, mi mandate il contratto a casa?"... credo che chiuderebbe bottega in 3 mesi.

Oppure può 'quotare' i suoi fondi, dando un mercato secondario come canale alternativo di vendita.

Ad esempio:

Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet etc...

QUESTO lo compri dall'agente di commercio/collocatore (controparti: chi lo compra, chi lo colloca, il capo territoriale di chi lo colloca, la rete di distribuzione di agenti che lo collocano, la 'banca' cui appartiene la rete che lo colloca, la capogruppo bancaria della banca di Private Banking che ha la rete di collocatori, JPMorgan che lo gestisce)
Vedi l'allegato 2861240

QUESTO lo trovi sul mercato ETFPlus di Borsaitaliana e lo compri da solo (controparti: chi lo compra, chi lo vende, JPMorgan che lo gestisce)
Vedi l'allegato 2861241

...composizione del secondo? Sempre Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet etc... medesima società, ingredienti in dosi molto simili, gestione passiva anziché attiva (si vede nel 2020, dove il gestore attivo del fondo ha colto l'opportunità di marzo), differenza di performance nel lungo termine imputabile più che altro alle commissioni.

bisognerebbe studiare un sistema per rendere più esplicite le commissioni dei collocatori
 
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