Giurisprudenza immobiliare, devo pagare due Agenzie immobiliari?

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Da qui non si scappa, pertanto dovrà essere analizzata, caso per caso, la fattispecie concreta e l'attività condotta da chi reclama la provvigione, onde capire se la sua attivita, abbia conferito, in qualche modo, un apporto causale alla conclusione dell'affare.
Questo a prescindere se vi siano o meno altri mediatori nella scena.
Il principio è sempre quello, poi se è uno sarà uno, se sono due saranno due e così via.
Non ho dubbi che se si potessero leggere quelle sentenze, alla fine, questi sarebbero gli elementi essenziali, perché quelli sono, non si scappa.
Ma le sentenze bisogna saperle leggere.

In un forum è un po' difficile ricostruire la vicenda concreta, non avendo nessun elemento circa la concreta attività svolta dall'AI.
Il principio della causalità è assodato ma mancano gli elementi utili per completare il quadro
 
...@Marco: eh no, caro marco, tu dici cose sostenendo certezze (citando a sproposito sentenze di cassazione sostenendo tesi DIVERSE da quanto queste stesse asseriscono) io di contro dico, attenzione le certezze di impunità/immunità sono malfondate... ;)

Nel mio caso, prevenendo (che ricordo a tutti consiste semplicemente nel RIFIUTARE l'opera del mediatore PER UN IMMOBILE già veduto con un altro), nulla rischi, nel tuo... potresti indurre a pensare che anche non PREVENENDO non rischio un tubo :D

Semplice logica, nessun punto di vista o opinione.

Ma conosco lo stile quindi cesso la polemica sterile, sono qui proprio per evitarle.
ArPi, ho riportato un documento (link) che è stato redatto da Mammani Daniele, legale della Fimaa di Milano, questo documento sviscera, da un punto di vista legislativo, il problema della pluralità dei mediatori, riportando precisi riferimenti a sentenze della Corte di Cassazione.

1 - In che cosa consiste il mio sproposito?
2 - Quante volte devo scrivere che anch'io sono d'accordo sul fatto che, in ogni caso, è meglio evitare complicazioni e che ho fornito queste informazioni unicamente nel tentativo di suggerire strade a chi si è ritrovato nel problema descritto dal titolo di questo 3D?

E' abbastanza chiaro il mio punto di vista, oppure non ancora?

Marco
 
Rileggi le risposte sopra, e rileggi meglio cosa hai postato e cosa invece sottintendi.

INsisti in una posizione insostenibile, se posti una cosa e sottolinei SOLO la frase che vuoi sottolineare estrapolandola da un contesto più ampio (che di fatto rende quella frase da te sottolineata molto poco fondante) fai disinformazione.


Assomiglia al meccanismo del multipost da trolling (senza offesa era per fare un assurdo).

Prendi una cosa che dice acqua e la fai diventare kakka.

Il messaggio sottinteso prima ma poi invece dichiarato apertamente che insisti anche a sottolineare è pericoloso, quindi prima dici "prevenite" e poi sostieni "ma anche se non lo fate non rischiate nulla", io so che così non è, primo perchè è il mio lavoro e secondo perchè ne ho le prove.

Ora, se tu sapessi che indicando una via a qualcuno lo metteresti in possibili problemi, lo faresti?

Io francamente no, ma ognuno ragiona con la propria coscienza.
 
Rileggi le risposte sopra, e rileggi meglio cosa hai postato e cosa invece sottintendi.

INsisti in una posizione insostenibile, se posti una cosa e sottolinei SOLO la frase che vuoi sottolineare estrapolandola da un contesto più ampio (che di fatto rende quella frase da te sottolineata molto poco fondante) fai disinformazione.


Assomiglia al meccanismo del multipost da trolling (senza offesa era per fare un assurdo).

Prendi una cosa che dice acqua e la fai diventare kakka.

Il messaggio sottinteso prima ma poi invece dichiarato apertamente che insisti anche a sottolineare è pericoloso, quindi prima dici "prevenite" e poi sostieni "ma anche se non lo fate non rischiate nulla", io so che così non è, primo perchè è il mio lavoro e secondo perchè ne ho le prove.

Ora, se tu sapessi che indicando una via a qualcuno lo metteresti in possibili problemi, lo faresti?

Io francamente no, ma ognuno ragiona con la propria coscienza.
Io non ho estrapolato proprio nulla, ho l'abitudine, credo buona, di proporre tutti i documenti in maniera integrale, chiaramente poi sottolineo, evidenzio, quelli che secondo me sono i passi più significativi. Il lettore è libero di leggere l'intero documento e di farsi un'opinione personale, non voglio tentare d'imporre nulla.

ArPi, nessuno è depositario di verità assolute, lasciami libero di proporre con serenità quello che penso possa essere utile, la tua opinione l'hai già espressa molto chiaramente, è un tuo sacrosanto diritto, sono certo che chi ci leggerà trarrà giovamento tanto da quello che hai scritto tu quanto da quello che ho scritto io e gli altri utenti che stanno partecipando questo 3D.

Marco
 
marco continui a sottovalutare la mia intelligenza e quella altrui... se rileggi il tuo post vedrai SOTTOLINEATO alcune frasi... non nascondiamoci dietro un dito e adesso mi fai fare la fatica di quotarti nei punti ... eppure siamo grandi e vaccinati...mah!

Bellissimo poi come eviti di sottolineare i concetti fondanti della pluralità dei mediatori, quell'articolo (del cc, che conoscerai di sicuro) non è stato fatto per permettere a tutti di fare come vogliono e lasciare poi i mediatori a scannarsi sull'osso... lo si capisce chiaramente che sarebbe un principio poco sostenibile... certamente lo si capisce se si vuole capire, se si cerca scappatoie... no.

Io verità non ne ho proposte, ho proposto DUBBI... quindi lascia perdere le frasi fatte da arrampicamento specchi.

Chi ha fornito verità assolute appoggiandosi goffamente alla competenza altrui non sono io, perchè io sostengo proprio che non esistono certezze tranne quella di evitare il problema è la migliore soluzione... sei tu che hai sottolineato SOLO un concetto sui mille che invece sono espressi, per rafforzare una TUA convinzione, infondata di fatto... se non avessi sottolineato quella frase e non avessi ribadito il concetto poi in altri commenti allora converrei con quanto dici... ;)

TU NON HAI POSTATO SEMPLICEMENTE UNA FONTE MA L'HAI "SPORCATA" CON ALCUNE SOTTOLINEATURE LASCIANDO INVECE NON EVIDENZIATI I CONCETTI DI BASE che in quello scritto sono:
L’articolo 1758 c.c. disciplina l’ipotesi in cui più mediatori cooperino in uno stesso affare, prevedendo che ciascuno di essi abbia diritto a una quota della provvigione.
....
Inoltre, affinché sia ravvisabile questo rapporto di concausalità, l’attività dei mediatori potrà esplicarsi sia contemporaneamente fra loro sia successivamente l’una all’altra, purché però in quest’ultimo caso, l’attività dell’uno abbia tratto beneficio dall’attività svolta dall’altro.


Poi tralasci altre indicazioni ignorandole perchè dopo questo:
la sentenza Cassazione, 21/6/00 n. 8443

”Il diritto alla divisione tra più mediatori sorge, a norma dell’art. 1758 c.c., SOLTANTO quando essi abbiano cooperato simultaneamente e di COMUNE INTESA, ovvero autonomamente, ma giovandosi l’uno dell’attività espletata dall’altro, alla conclusione dell’affare, in modo da non potersi negare un nesso di concausalità obiettiva tra i loro interventi e la conclusione dell’affare, e sempre che si sia trattato dello stesso affare, sia sotto il profilo soggettivo, che oggettivo.”

tu scrivi questo:

Ripeto, l'unico aspetto che mi preme evidenziare è che nel caso di più mediatori non devo pagare l'intera provvigione per ogni mediatore, pago una sola mediazione, poi sarà affar loro ripartirsi la quota.

Questo è falso, fuorviante e pericoloso, perchè avviene SOLO in determinate casistiche e NON sempre.

Ora questa non è informazione ma mala informazione, non lasci al lettore la possibilità di capire ma anzi, travi il lettore disattento e mandi un messaggio falsato, pericoloso che è:

"Comunque vada, comunque vi comportiate, pagando un mediatore la provvigione che accorderete con lui ( e qui si apre un mondo) sarete a posto, perchè altri potranno SOLO chiedere una quota della stessa"

Confermi?

Perchè io ho capito così, sono di fuori io?

Ripeto, tra le tue certezze e i miei dubbi, tu cosa consiglieresti a un tuo amico? Perchè non puoi dire, meglio prevenire am se non previeni non è un problema tuo, come sottintendi, non so quanto involontariamente... ;)

Siamo su fol.

Siamo seri, qui.
 
Ultima modifica:
Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente ho trovato un altro interessante documento di quattro pagine, in sintesi, alla fine si legge che il pagamento della provvigione dovrebbe distinguere due casi.

Relativamente al medesimo autore vedi anche:
Mediazione immobiliare: diritto alla provvigione e pluralità di mediatori
Documento originale (Fonte: dirittoepiemonte.it - Avv. Giuseppe Bordolli)

Marco
_____________________________

La conclusione dell’affare con pluralità di mediatori (Fonte: vetrina.ilsole24ore.com - Avv. Giuseppe Bordolli)

...

Il tipo di intervento ammesso

L’art. 1758 cod. civ., come hanno chiarito i giudici, ammette che, in base allo stesso incarico o a più incarichi, l’intervento dei diversi mediatori possa essere:
congiunto o distinto;
contemporaneo o successivo;
concordato o autonomo;
purché gli intermediari abbiano cooperato a mettere in relazione i soggetti dell’affare.

Il pagamento della provvigione

Se non esiste una speciale pattuizione e si applica solo l’art. 1758 cod. civ., ciascun mediatore ha diritto al pagamento di una quota della provvigione, rapportata all’entità e all’importanza dell’attività svolta: in tale ipotesi ciascun mediatore può pretendere dal cliente solo la sua quota, e con il pagamento delle diverse quote i clienti si liberano del debito.

Se è stata pattuita la cosiddetta solidarietà dell’obbligazione dal lato attivo, i clienti possono liberarsi dal debito pagando l’intera provvigione a uno qualunque dei mediatori, ma ciascuno degli altri intermediari può agire per ottenere la propria quota da quello che l’ha ricevuta. Il mediatore non iscritto a ruolo non può pretendere nessuna quota della provvigione e deve restituire quella ricevuta.
 
Ultima modifica:
Ripeto, di nuovo vista la testardaggine: si tratta di mediatori che operano congiuntamente o disgiuntamente in ACCORDO o usufruendo con vantaggio l'uno dell'attività dell'altro... in quel caso, in mancanza di diversa pattuizione non accordata prima, appunto, ognuno avrà diritto ad una quota e non potrà richiedere doppia provvigione (quindi fissata l'importo si distribuisce, secondo la quota di intervento che i mediatori devono accordare).

In mancanza di eventuale definizione dell'importo ci si rifà agli usi e consuetudini.

Molto diverso il caso di mediatori esclusi o sostituiti ingiustamente... quando potessero provare il nesso causale o la mala fede, non sarà invocabile tale articolo e non sarà nemmeno aggredibile la quota del secondo agente, qualora questi non abbia avuto provatamente un ruolo nella sostituzione...

Quindi, ad esempio, nel caso in cui un acquirente decida di non comprare con l'agenzia originaria ch epossa portare prove del suo intervento nell'affare e poi si rivogla a un altro agente dicendo "mi interessa questa casa" e la trattasse con questi Può accadere (è successo) che non solo debba riconoscere la giusta provvigione per intero e i danni al precedente ai (sempre secondo gli usi) ma che si veda rifiutata anche di richiedere alla seconda agenzia un rimborso, perchè questa NON ha avuto alcuna colpa e anch equesta ha avuto un ruolo nell'affare, quindi a una riconoscerai la provvvigione per nesso causale (la seconda) alla prima riconoscerai i danni per avergli impedito di avere il giusto compenso, oltre ai danni.

Il nesso causale non si concretizza con l'essere l'ai che fa fare la proposta... sarebbe semplicistico asserire questa tesi...e smentito dai fatti.

Come è difficile sostenere che la pluralità di mediatori da la possibilità, di fatto di sostituirlo o aggiungerne altri secondo la volontà di una delle parti... sarebbe trasformare una regola di tutela e di chiarezza in una regola oppressiva. :)

IN altre casistiche, inoltre, la quota è sempre calcolata secondo gli usi, quindi ci sono rischi concreti di pagare di più, non si può certaemnte pensare che un emdiatore debba prendere una quota di una provvigione minore agli usi e consuetudini, nona vendo EGLI partecipato alla contrattazione proprio perchè ESCLUSO da essa, quindi pensare di liquidare AI che non sono stati consapevolmente avvertiti di cosa succedesse con una quota di ciò che è stato pagato è quasi "criminale" come intento, per i danni che può portare a chi sostiene questa tesi, che prevederebbe per esempio, che un mediatore escluso magari venga liquidato con metà di quanto fatturato dal secondo :D... comunque, rimarebbe il maggior danno a chi ha agito in questo modo, perchè le spese legali sono da pagare, quindi ancora: evitare.

Se eviti di continuare fai miglior figura.
 
Ultima modifica:
Io ringrazio entrambi :yes:

Da questo confronto stanno nascendo maggiori consapevolezze perche' vengono via via esclusi i casi limite e/o particolari e prendono consistenza le regole pratiche che a me mancavano OK!
 
...sono certo che chi ci leggerà trarrà giovamento tanto da quello che hai scritto tu quanto da quello che ho scritto io e gli altri utenti che stanno partecipando questo 3D.

Marco
Io ringrazio entrambi :yes:

Da questo confronto stanno nascendo maggiori consapevolezze perche' vengono via via esclusi i casi limite e/o particolari e prendono consistenza le regole pratiche che a me mancavano OK!
Era quanto molto pacificamente avevo evidenziato, grazie Syl! :)

Marco
 
Il principio che c'è sotto è deplorevole però...

Perchè si continua a sperare di poter sostenere una tesi per de-responsabilizzarsi, sognando di poter rovesciare ad altri le conseguenze di un proprio comportamento scorretto, invocando l'ignoranza di alcuni per ricoprire di "giustizia" il tentativo lesivo di molti altri.

Un comportamento incivile a mio parere, che lascio scegliere a chi vuole di portare avanti, quando in federazione avremo finito lo studio (con docenti universitari di diritto :wall: brrrr... ) penso che potremo discuterne in modo più consono.

Io penso che chiunque abbia una certa coscienza civile e sopratutto rispetto per il prossimo non possa nemmeno immaginare queste tesi... quando si vive in una società non si può dire "io non lo sapevo" o farsi le regole che chiaramente ledono i diritti altrui... basterebbe riflettere.

UN principio scorretto lo si riconosce semplicemente immaginandosi cosa succederebbe se lo applicassero tutti nei confronti di chiunque.
 
Ultima modifica:
Sempre ai principi bisogna rifarsi, non esistono le istruzioni per l'uso, che sono sempre fuorvianti.
In caso di pluralità di mediatori, analizzata la fattispecie concreta, stabilito chi ha contribuito, con il concorso causale, alla conclusione dell'affare, si applica l'art. 1758 cod. civ., secondo la lettera dell'art. 1758 cod. civ. non esistono altre applicazioni.
Questo anche quando il mediatore successivo agisca in maniera autonoma e distinta dal precedente, quindi senza accordo tra di loro, ma si agevoli, comunque, dell'attività mediatoria del primo, di modo che la conclusione dell'affare sia per causalità concorrente del primo e del secondo.
Il problema sorge dal fatto che l'obbligazione di chi ha usufruito della mediazione non è di tipo solidale, quindi il cliente deve stare attento a suddividere lui stesso la quota di provvigione tra i vari mediatori.
Questo perché, non essendo una obbligazione, appunto, solidale, qualora il cliente paghi per intero un solo mediatore, credendo di essersi, così, liberato dall'obbligazione, gli altri possono, al contrario, chiedere la propria quota al cliente e non al mediatore che ha ricevuto l'intero, né il cliente può chiedere la ripetizione dell'indebito dal mediatore che ha ricevuto l'intera provvigione.
Da qui gli equivoci.
 
Speriamo abbiano capito, adesso.

inoltre c'è il problema della "quota", inteso come "quota di cosa?".

La provvigione, in mancanza di definizione, viene applicata secondo gli usi e consuetudini di dove insiste l'immobile.

Questo significa che se non ci sono accordi diversi, alle cifre comprese in quegli "usi" ci si rifà, come importo minimo della "intera" provvigione... ora se ci riflettete arrivare da soli alle possibili conclusioni e rischi della pratica suggerita da marco come certa.

Inoltre, proprio per quanto detto da gorio, se uno lo hai pagato e l'altro ha diritto magari per una quota intera (perchè così decide il giudice)... poi sei TU che devi chiedere al secondo mediatore di ridarti i denari... ma su quali basi lo fai? Un altra causa? Quanto hai risparmiato? Quanto ti è convenuto?

Il principio che il primo mediatore eventualmente riesce a far valere (cioè il riconoscimento del nesso tra la sua opera e la provvigione) fa maturare a LUI il diritto alla stessa o a una sua quota, ma non rende automatico il rimborso da parte della seconda,sarà poi il cliente a doversi accollare questo procedimento... il mediatore fa causa ai clienti, non alla seconda agenzia, che spesso potrebbe non entrarci per nulla nell'inghippo!

Quindi, si vuole continuare a dire "l'articolo sulla pluralità di mediatori salva dalla responsabilità delle parti?" e a dire "se paghi uno sei a posto?" o il concetto CORRETTO è finalmente passato?

(ringrazio gorio che ne ha spiegato la dinamica, io sapevo la pratica....)
 
Ultima modifica:
...Il problema sorge dal fatto che l'obbligazione di chi ha usufruito della mediazione non è di tipo solidale, quindi il cliente deve stare attento a suddividere lui stesso la quota di provvigione tra i vari mediatori.
Questo perché, non essendo una obbligazione, appunto, solidale, qualora il cliente paghi per intero un solo mediatore, credendo di essersi, così, liberato dall'obbligazione, gli altri possono, al contrario, chiedere la propria quota al cliente e non al mediatore che ha ricevuto l'intero, né il cliente può chiedere la ripetizione dell'indebito dal mediatore che ha ricevuto l'intera provvigione.
Da qui gli equivoci.
Grazie per il chiarimento.
Sicuramente quando ho affermato che in ogni caso il cliente avrebbe pagato una sola provvigione è stata una semplificazione fuorviante, un'affermazione inesatta, lo ammetto.
Suppongo però che non valga nemmeno l'opposto, ossia che il cliente debba pagare in ogni caso n provvigioni dove n è il numero dei mediatori, altrimenti sarebbe scritto in maniera chiara nell'articolo 1758, le variabili in gioco effettivamente sono molte.
Forse sarebbe utile poter disporre di alcune sentenze in merito.

Marco
 
Ultima modifica:
Allora se proprio vogliamo dare una piccola istruzione per l'uso, se nell'affare sono intervenuti più mediatori, secondo i principi generali della causa o concausa, non in accordo tra di loro, conviene sempre, al momento della conclusione, rendere tutti edotti e non pagare per intero l'ultimo, ma fare in modo che trovino un accordo tra di loro per la suddivisione.
Siccome il diritto alla provvigione si prescrive dall'avvenuta conoscenza o conoscibilità della conclusione dell'affare, quindi dalla trascrizione dell'atto di compravendita, e per interrompere la prescrizione è sufficiente una lettera racc. a.r., si rischia, altrimenti, di pagare due volte l'intera provvigione, perché non è un'obbligazione solidale.
 
Certamente che non è sempre valido, solo che la "pluralità di mediatori" regola delle precise casistiche, che sono state elencate con sufficiente precisione:

"I mediatori cooperano assieme"

" I mediatori cooperano in differita ma il secondo porta vantaggio all'opera dell'altro" (indipendentemente dall'accordo tra loro)

IN tutti gli altri casi, se un mediatore ESCLUSO riesce a provare il nesso causale della sua opera ne chiederà conto alle parti, non al mediatore subentrato che potrebbe ignorarlo e che comunque è fuori dal rapporto che si è concretizzato tra le parti e il mediatore precedente ESCLUSO.

Questo principio è chiaro?

Quindi, il rimedio vero è la PREVENZIONE, anche la soluzione suggerita da GORIO non è sicura, perchè le dinamiche e le tensioni che si potrebbero creare avverteno i due mediatori potrebbe scoraggiare il buon fine dell'affare perchè magari qualcuno teme conseguenze poco piacevoli... meglio NON creare il precedente.

Se è successo (e qui mi viene da capire come si fa a non riconoscere una casa, tranne pochi casi comprensibili) si può attivare quanto Gorio dice, meglio a quel punto mettere le carte in tavole e dire "metà è meglio di nulla" ;)
 
Mi sopraggiunge un dubbio ...
Girando per agenzie o anche per telefono (perchè ho inoltrato una richiesta su internet per un appartamento con certe caratteristiche) molti mi propongono gli stessi appartamenti.
Io di regola se l'ho già visto o sono in parola per vederlo con un altro dico no grazie.
Se in futuro dovessi prendere uno di questi, non è che gli altri potrebbero pretendere qualcosa perchè me ne avevano parlato anche loro?
 
fffuffa, appunto ;) nemmeno spiegandogliele le cose... :D

Noi siamo fortunati seroli, da noi la civiltà della mediazione si è evoluta in modo migliore... i clienti sono eruditi e sanno quello che c'è da sapere...(la maggioranza) e sopratutto sanno benissimo dire "già vista!" :)

poi fortunatamente spesso se ne accorgono dalle foto che io (/quando mi è permesso) generosamente offro alla clientela quindi evitiamo a priori... :)

Oh, poi tutti più bravi del babbo a tromb... tra un po arriverà che so, un falegname a insegnarci il diritto nel nostro lavoro :D

Bellissimo poi il racconto dei colleghi che collaborano e poi si scordano di aver collaborato (scambiandosi gli immobili) :D

IN quel caso la pluralità di mediatori è assicurata :D poi attivando il rimedio ArPI non rischi nulla MAI.

Il concetto è semplicissimo: la stessa casa la si compra con lo stesso agente, se cambia il prezzo su un annuncio si porta l'annuncio dall'agente, se cambia agenzia incaricata in esclusiva si va comunque da quella che me lo ha mostrato e gli si fa contattare il proprietario, le agenzie si spartiranno la provvigione.

Se la seconda fa ostruzionismo, si va dalla secondo e ci si fa firmare una manleva dalle pretese della prima, che non salva dalla rivendica ma almeno ti permette poi di rifarti sul mediatore che ha garantito velocemente (in teoria, ricordatevi che il diritto non dipende dal diritto, ma dal giudice e dalla colazione che ha fatto)....

Questo per PREVENIRE problematiche.

Tra l'altro, portare il prezzo diverso all'ai "originario" da molta forza a questo, perchè può riconttattare il proprietario e avere un vantaggio psicologico ( ameno che il prezzo elevato di prima non ofsse responsabilità di una stima furbetta dell'ai).. quindi se trovate prezzi più bassi di una casa che state trattando mostratelo all'ai e naturalemnte fate un offerta partendo da quel prezzo come base (così impara il proprietario) :D

Poi leggo quel... davanti al giudizio è molto difficile che.... bellissimo, un altra certezza. :)

Io preferisco il dubbio e la prevenzione, al lettore decidere se sia meglio seguire le certezze di marco e triac o i dubbi di ArPi. ;)

RIpeto: basta dire "ho già visto l'immobile con un suo collega, grazie, arrivederci".

Per quanto riguarda la buona fede dell'acquirente... un altra certezzaffuffosa, se gli ai sono 100mila i clienti sono molti di più...anche solo per statistica... io rimarrei nel dubbio (se poi uno vuole al certezza legga qualche post anche qui..)

ho letto fino a questo post e non quelli successivi perchè mi pare di offendere la mia intelligenza nel perseverare a discernere sul sesso degli angeli........a me pare un concetto elementare, al lettore capire o meno.

Mah, piu' che "civilta' di mediazione" a me pare buon senso per il proprio portafoglio, nulla di piu'.

Ora che tutti i Toscani siano normali e tutto il resto d'Italia necessiti di un disegno per capire sto' concetto, non credo, credo invece che sia il forum che porta in se la voglia di spaccare il capello.......poi davanti ad i fatti, nessuno credo abbia voglia di affrontare una causa di 10 anni..........anche perchè per noi A.I. alla fine è una causa di lavoro (comunque siamo Societa' private) e le mettiamo in conto, per un privato a me pare masochismo, soprattutto perchè il torto è veramente marcio.
 
ho letto fino a questo post e non quelli successivi perchè mi pare di offendere la mia intelligenza nel perseverare a discernere sul sesso degli angeli........a me pare un concetto elementare, al lettore capire o meno.

Mah, piu' che "civilta' di mediazione" a me pare buon senso per il proprio portafoglio, nulla di piu'...
Certamente seroli, penso d'avere scritto almeno 3 volte (link) che concordo sul fatto che è comunque meglio evitare questi problemi, vorrei fosse chiaro, una volta per tutte, che il mio scopo era solo quello mettere in evidenza l'esistenza di questo problema. L'acquirente medio non è minimamente a conoscenza della normativa che disciplina questa materia, in molti casi si ritrova ad accettare, in buona fede, di pagare ciò che non si dovrebbe. E' il caso, forse, del contesto evidenziato nel post di apertura di questo 3D, per questo suppongo che l'evidenza che stiamo dando al problema possa in qualche maniera essere di utilità.

Si fa per discutere, ci si confronta, si possono anche commettere errori, alla fine, comunque, penso che ci si arricchisca, per questo non mi pare tempo perso. :)

Marco
 
Certamente seroli, penso d'avere scritto almeno 3 volte (link) che concordo sul fatto che è comunque meglio evitare questi problemi, vorrei fosse chiaro, una volta per tutte, che il mio scopo era solo quello mettere in evidenza l'esistenza di questo problema. L'acquirente medio non è minimamente a conoscenza della normativa che disciplina questa materia, in molti casi si ritrova ad accettare, in buona fede, di pagare ciò che non si dovrebbe. E' il caso, forse, di quanto ho evidenziato nel post di apertura di questo 3D, per questo suppongo che l'evidenza che stiamo dando al problema possa in qualche maniera essere di utilità.

Si fa per discutere, ci si confronta, si commettono errori, alla fine, comunque, penso che ci si arricchisca, per questo non mi pare tempo perso. :)

Marco

Certamente si, ma mi è parso (posso sbagliare) un cercare il pelo nell'uovo su come si potrebbe fare se, nel caso che, e se succede che.......ecc

Nel senso, il 99% delle volte il compratore essendo dotato di neuroni, capisce da solo e si comporta di conseguenza, cioè si tutela e previene potenziali danni, non si lancia certo a capo fitto dentro i casini.

Poi, per carita', a me è sempre capitato che mi dicessero' "grazie, gia' vista arrivederci"..........poi certamente ci sara' chi invece.............

ma non importa conoscere tutto il Codice Civile per non prendere a ceffoni un passante per strada, si chiama "buon senso".................eeeeee quando succede che si commette un errore, si va' da un Giudice (che non c'è nulla di male) e si chiede a lui chi ha ragione............per la felicita' di Gorio che se no' sarebbe disoccupato :censored::D

e si scherza Gorio, eh...
 
Mi sopraggiunge un dubbio ...
Girando per agenzie o anche per telefono (perchè ho inoltrato una richiesta su internet per un appartamento con certe caratteristiche) molti mi propongono gli stessi appartamenti.
Io di regola se l'ho già visto o sono in parola per vederlo con un altro dico no grazie.
Se in futuro dovessi prendere uno di questi, non è che gli altri potrebbero pretendere qualcosa perchè me ne avevano parlato anche loro?

Se qualcuno di questi ti crive invitalo a farti causa... così ti finanzia :D
 
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