Innamorarsi del jazz vol. 3

Per me, il duetto ideale.


 
Dianne Reeves
Feeling ed atmosfere surreali.
Jazz singer Americana fra le più prolifiche cantanti jazz viventi. Il padre – cantante anch’esso – morì quando Dianne aveva due anni, fu la madre (trombettista) ad occuparsi di lei. Iniziò a suonare il pianoforte grazie ad uno zio che la seguì per tutta l’infanzia. Pian piano si faceva strada dentro di lei la convinzione che la musica ed in particolare studiare musica poteva aprirle le porte in futuro. Per questa ragione incomincia ad interessarsi alle cantanti jazz del periodo Ella Fitzgerald, Billie Holliday e Sarah Vaughan, quest’ultima in particolare le destava molto interesse. Il primo traguardo lo raggiunse in un concorso per band principianti dove, inaspettatamente, sbaragliò artisti di più ampio spessore ed esperienza. Nell’occasione conobbe il trombettista Clack Terry che divenne da subito suo mentore ed estimatore. Approdò all’università seguendo la facoltà di musica ove a piccoli passi, sperimentando diversi generi musicali, decise di intraprendere la carriera come cantante solista. Da lì in poi collaborò con alcuni mostri sacri del jazz, si va da Billy Childs a Sergio Mendes ad Eduardo del Barrio, per approdare come cantante principale accanto ad Harry Belafonte. Cantante dalla voce ricercata, puntuale e ritmicamente piacevole che si adegua a quasi tutti i generi musicali – aver lavorato con molte personalità la rende molto versatile – personalmente l’apprezzo molto quando si esprime sul “jazz classico”, riesce a creare atmosfere molto surreali e particolari.


Lizz Wright, Dianne Reeves & Simone - Four Women (NSJ '09
http://www.youtube.com/watch?v=9yWOVrwe1Zw


Never Too Far - Dianne Reeves
http://www.youtube.com/watch?v=Z5YHhKTd-aY&feature=related
 

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Enrico Pieranunzi
Voce ’e notte




Postato anche qui. OK!
 
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Table Top Joe ( Tom Waits )

http://www.youtube.com/watch?v=i6i3EYso8sA
Well my mama didn’t want me
On the day I was born
I was born without a body
I got nothing but scorn
But I always loved music
All I had was my hands
I dreamed I’d be famous
And I’d work at The Sands

Singing, Tabletop Joe, Tabletop Joe
Now everyone will know
That I’m Tabletop Joe

I had trouble with the pedals
But I had a strong left hand
And I could play Stravinsky
On a baby grand
I said, ‘I’m gonna join the circus
Cause that’s where I belong’
So I went to Coney Island
I was singing this song

Tabletop Joe, Tabletop Joe
Now everyone knows
Yeah I’m Tabletop Joe

They gave me top billing
In the Dreamland show
I had my own orchestra
Starring Tabletop Joe
And the man without a body
Proved everyone wrong
I was rich and I was famous
I was where I belonged, yeah

Tabletop Joe, Tabletop Joe
Now everyone knows, yeah
Tabletop Joe
 
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Nina Simone - I put a spell on you

http://www.youtube.com/watch?v=ua2k52n_Bvw
TI HO STREGATA

Ti ho stregata
Perché sei mia
Non sopporto le cose che fai
No, no, no, non sto scherzando, no
Non mi importa se non mi vuoi
Perché sono tuo, tuo, tuo comunque
Sì, sono tuo, tuo, tuo
Ti amo, ti amo
(3 volte)
Si! Sì! Sì!

Ti ho stregata
Dio mio! Dio mio! Dio mio!
Perche sei mia, sì
Non sopporto le cose che fai
Quando mi tradisci
Non mi importa se non mi vuoi
Perché sono tuo, tuo, tuo, comunque
Sì, tuo, tuo, tuo!
Non sopporto che mi tradisci
Se non posso averti
Non ti avrà nessuno!
Ti amo, amo, amo!
Ti amo, ti amo, ti amo!
Ti amo, amo, amo!
Non mi importa se non mi vuoi
Perche sono tuo, tuo, tuo comunque
 
Leonard Bernstein aveva un'ambizione: fare un musical che macinasse soldi e basta. Egli ambiva a ricreare un teatro musicale popolare e nazionale. Come in parte lo Zauerfloete (Flauto Magico) di Mozart fu all'epoca il più grande esempio del singspiel tedesco, come una qualsiasi opera di Puccini rappresentava all'inizio del Novecento il teatro nazionalpopolare italiano, Bernstein voleva creare un genere di teatro americano (introducendo il linguaggio jazz, tanto importante per la storia musicale nord-americana) e popolare (proponendo una forma amata come il musical).

L'idea di attualizzare la storia di Romeo a Giulietta al XX secolo era stata del coreografo Jerome Robbins, che la propose già nel 1949 a Leonard Bernstein e allo scrittore Arthur Laurents, ambientandola alle feste di Pasqua e al conflitto tra la comunità ebraica e quella italiana. Bernstein era troppo impegnato nella sua nascente e straordinaria carriera di direttore d'orchestra (Bernstein è stato uno dei più grandi direttori di tutti i tempi), quindi la realizzazione slittò al '57: il balcone diventa la scala anti-incendio, la sera di ballo avviene in una palestra, Maria (alias Giulietta) lavora in un negozio d'abiti da sposa, non vi è nessuna pozione, Tony (alias Romeo) verrà ucciso a colpi di pistola da un suo rivale.

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Leonard Bernstein (Lawrence, 25 agosto 1918 – New York, 14 ottobre 1990) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense.

È stato uno dei primi compositori nati negli Usa ad ottenere successo mondiale, ed è noto sia per la sua direzione della New York Philharmonic (ivi inclusa la direzione dell'acclamata serie dei Young People's Concerts, dedicati ai giovani), sia per le sue composizioni, che comprendono West Side Story e l'operetta Candide. Non è parente del noto compositore statunitense Elmer Bernstein.

Bernstein on Jazz
http://www.youtube.com/watch?v=V_Bo5VzFIjk&feature=related
 

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LEONARD BERNSTEIN - La sua vita personale fu segnata dall'angoscia del compromesso tra la gloria del direttore e la produttività del compositore, e le critiche dovute al suo appassionato attivismo politico.
Si dice anche che sentisse il conflitto tra la sua famiglia e la sua bisessualità, ma Arthur Laurents (suo collaboratore in in West Side Story), disse a Charles Kaiser (autore di "The Gay Metropolis") che Bernstein era semplicemente un "gay sposato. Non c'era nessun conflitto. Era semplicemente gay."

La violinista Midori paragonò l'eredità di Bernstein ad un giardino di

« semi creati dalla sua energia, piantati dal suo amore, che ancora aspettano di sbocciare. »


Bernstein soffrì di depressione nei suoi ultimi anni. Sposò Felicia Montealegre, attrice cilena, nel 1951. Benché padre amorevole di tre figli, Bernstein era noto nell'ambiente musicale per la sua promiscuità. La coppia si separò verso la metà degli anni settanta, quando la moglie scoprì che Bernstein aveva avuto diverse relazioni omosessuali.

Dopo la separazione, Bernstein visse con Tom Cothran, suo partner dal 1971. Tornò ad occuparsi della moglie quando costei si ammalò gravemente. La coppia aveva una relazione straordinaria, nonostante quelli che Bernstein definiva "i suoi particolari problemi". Secondo quelli che lo conoscevano, si sentiva in colpa per aver fatto soffrire la moglie con le sue infedeltà, pensando che questo avesse contribuito a farla ammalare.

Bernstein morì cinque giorni dopo essersi ritirato dalla scena. Diresse l'ultima volta a Tanglewood, Berkshire nell'ovest del Massachussets, il 19 agosto del 1990. L'orchestra di Boston suonava "Four sea interludes" di Benjamin Britten e la Settima sinfonia di Beethoven.

Il giorno del suo funerale, mentre il corteo procedeva per le strade di Manhattan, gli operai si toglievano il cappello e salutavano dicendo "Arrivederci Lenny". Un giusto saluto per un uomo il cui lavoro davvero è appartenuto al popolo.


http://www.youtube.com/watch?v=C2M3qr94dV8&feature=related
 

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Rimani! Riposati accanto a me.
Non andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorché d'essere venuta a me, liberamente, fieramente.
Ti amo.
Non ho nessun pensiero che non sia tuo; non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai.
Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia.
Rimani. Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore.
~ Gabriele D'annunzio ~

http://www.youtube.com/watch?v=R_ZAx0uVY6w
 
Sonny Rollins, all'anagrafe Theodore Walter Rollins (Harlem, 7 settembre 1930), è un sassofonista e compositore statunitense di musica jazz e uno dei più importanti capiscuola dello stile hard bop.

« Sonny era una leggenda, quasi un Dio per i musicisti più giovani. Molti pensavano che suonasse al livello di Bird. Quello che posso dire io è che ci andava molto vicino. Era un musicista aggressivo e innovativo con sempre nuove idee. Mi piaceva tantissimo come strumentista ed era anche un grande compositore. (Ma penso che più tardi Coltrane lo abbia influenzato e gli abbia fatto cambiare stile. Se avesse continuato quello che stava facendo quando lo conobbi, forse sarebbe oggi un musicista anche più grande di quello che è - ed è un grande musicista) »
(Miles Davis )


http://www.youtube.com/watch?v=sWYMwvK3kT4
 

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Fu uno zio sassofonista, appassionato di blues, che conquistò con la sua musica il giovane Sonny che assorbì gli stili degli idoli del sassofono degli anni quaranta: da Coleman Hawkins prese la sonorità intensa e l'abilità di muoversi tra gli accordi, da Lester Young la capacità di raccontare storie nel modo più originale, da Charlie Parker tutte le caratteristiche di Hawkins e Young messe insieme sintetizzate in un nuovo, rivoluzionario, linguaggio. Da questo crogiolo ribollente Rollins emerse con un bagaglio unico di sicurezza, velocità, swing e spontaneità inventiva. Anche il pianista Thelonious Monk influenzò molto Rollins, rendendo i suoi assoli più frammentari e melodicamente più imprevedibili, con un'inclinazione a spezzettare il materiale tradizionale e spesso a rovesciarlo.


http://www.youtube.com/watch?v=nHXujDkjNU0&feature=related


http://www.youtube.com/watch?v=szUmFrzHbCA&feature=related
 

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Rollins avrebbe potuto essere il sassofonista del famoso primo quintetto di Miles Davis, al posto di John Coltrane. Quando Miles lo chiamò, Sonny era a Chicago in uno dei suoi ritiri e declinò l'offerta. Davis dapprima non voleva chiamare Coltrane, che considerava non allo stesso livello: l'audizione e le raccomandazioni di Dizzy Gillespie gli fecero cambiare idea. A giudicare da alcune frasi ironiche presenti nella sua autobiografia, pare che l'ombroso Davis non abbia apprezzato particolarmente il rifiuto di Rollins.

Negli anni cinquanta uno dei soprannomi di Rollins era Newk a causa della sua forte somiglianza con il famoso giocatore di baseball Don Newcombe per il quale veniva regolarmente scambiato.

Nel dicembre del 1956 incide “Tour the Force”, con Kenny Drew e Max Roach. E, soprattutto, con il cantante Earl Coleman: un connubio sax tenore-canto che sara' rirpeso un decennio più tardi da John Coltrane e Johnny Hartman e a meta' degli anni Ottanta da Benny Carter e Billy Eckstine (che dei due summenzionati vocalist è stato "maestro").


http://www.youtube.com/watch?v=3qA-EC7RjGA
 

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