Marco Passafiume
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Secondo Gary S. Becker la crescita dei GDP nel 2010 sarà circa la seguente:
Mondo 4.6%; UE 2%; USA 3.1%; Asia 7.3%.
L'Italia crescerà dell'1.8%, contro il 2.4% della Francia, il 2.5% del Regno Unito e il 2.7% della Svezia.
Posto che nessuno ha il potere di predire il futuro, qual'è la sua migliore ipotesi per l'andamento dei mercati azionari e obbligazionari da qui a fine anno e per il 2011?
Innanzitutto, a mio avviso il GDP è sempre meno una variabile importante nelle scelte di investimento e nel confronto tra Paesi.
Riguardo ai mercati, il nostro punto di vista (di questo mese) è il seguente:
- sui mercati monetari i tassi resteranno ancora bassi, per facilitare la ripresa economica e stimolare ulteriormente le manvore di rigore che i Paesi dell'Area Euro dovranno intraprendere
- sui mercati obbligazionari la parola d'ordine sarà sempre più "qualità"...anche e soprattutto per i titoli governativi. La qualità deve essere preferita anche rinunciando a rendimenti
- sui mercati azionari ci aspettiamo una maggiore volatilità rispetto agli ultimi mesi e fino alla fine dell'anno. Questa volatilità deve essere gestita a nostro avviso con soluzioni di investimento "flessibili" in grado di cambiare velocemente asset allocation in funzione del momento
- con riguardo, poi, ai mercati emergenti abbiamo una visione positiva per via dei tassi di crescita dell'economia reale e della domanda interna
Questo è quello che consigliamo questo mese, ma la scelta di soluzioni specifiche in realtà "dipende" da molte altre variabili che riguardano l'investitore: l'orizzonte temporale del cliente, per esempio, è un parametro fondamentale per scegliere una obbligazione; oppure, il suo profilo di rischio è determinante per scegliere il grado di esposizione ai mercati azionari (indipendentemente dalle prospettive).