Non c'è stata concorrenza sleale, il tribunale di Udine dà torto alla Danieli
La causa con richiesta milionaria di danni era stata avviata contro la multinazionale SMS Group che ha una sede a Tarcento; il gruppo di Buttrio, che dovrà pagare spese processuali, valuterà se presentare ricorso
l Tribunale di Udine ha rigettato le richieste del gruppo Danieli nei confronti della Sms Group spa (la multinazionale tedesca che ha una sede a Tarcento) in merito a un'ipotesi di concorrenza sleale. Lo rende noto la stessa Sms Group.
Il gruppo Danieli si era rivolto al Tribunale di Udine per chiedere l'adozione di misure contro un'attività di presunta concorrenza sleale da parte di Sms, con il pagamento di 28 milioni per danni presumibilmente subiti".
La tesi sostenuta da Danieli, come riporta la nota di SMS, era che "nel corso degli ultimi decenni, il gruppo Sms avrebbe illegalmente sottratto competenze nel settore dei prodotti lunghi". "In conseguenza di ciò, avrebbe ottenuto appalti che non avrebbe altrimenti acquisito". Sms "ha richiesto il rigetto delle richieste di Danieli e la condanna di quest'ultima per lite temeraria".
A meno di un anno dall'inizio del procedimento, il Tribunale di Udine ha dato ragione a SMS Group, condannando la Danieli al pagamento delle spese legali, quantificate in circa 80mila euro e a versare ulteriori 40mila euro per responsabilità processuale".
"Riteniamo che la sentenza rifletta in modo accurato la correttezza e i valori che ci guidano nella gestione delle risorse umane e dei rapporti con i concorrenti - ha affermato il presidente ceo di Sms Group, Robert Bignulini -; siamo convinti che la sana concorrenza sia essenziale per il progresso e l'innovazione e rispettiamo profondamente i nostri competitor".
"Dobbiamo fare una valutazione delle motivazioni della sentenza e poi con l'assistenza dei nostri legali valuteremo come procedere". E' il commento espresso dal
Gruppo Danieli di Buttrio.
"Con Sms Group - è quanto dichiarato dall'azienda all'agenzia Ansa - abbiamo una lunga storia di contenziosi, alcuni in Italia, altri all'estero, alcuni vinti da noi, altri da loro. Vedremo le motivazioni, per decidere in che modo procedere".