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vediamo adesso se la ritirano giu' con le solite bordate di vendite dopo le 14
finalmente......dopo 2 mesi di passione!
che ciofeca!
hai visto cosa hanno fatto in asta di chiusura?
titolo a 9,6 e sono arrivati 110000 pezzi a 9,41 più altri a 9,44 e 9,50 in totale 200.000 e oltre
della serie la vogliamo fare chiudere a 9,41.
con la ord che invece stava a 15,80.
se non è manipolazione questa .....
Qualcuno sa perché ArcelorMittal va così male e sottoperforma Danieli in maniera eclatante da tempo?
Se c'è altro motivo oltre la scarsa gestione evidentemente.
Qualcuno sa perché ArcelorMittal va così male e sottoperforma Danieli in maniera eclatante da tempo?
Se c'è altro motivo oltre la scarsa gestione evidentemente.
arcelor è a valle del processo produttivo acciaio
danieli ha meno della metà dei ricavi che arrivano da vendita acciaio il core business sono gli impianti
di produzione per cui risente meno al rialzo ma anche al ribasso dei prezzi di acciaio ed iron ore
da minimi di fine agosto arcelor ha fatto da 12 a 15 mentre danieli da 14,4 a 16 di solito
arcelor amplifica il doppio
poi c'è il debito che è altrettanto importante
e danieli ha cassa positiva per piu' di 800 milioni (in realtà cash è sopra 1 miliardo meno 300 milioni di debiti) perchè
da sempre distribuisce il 20% degli utili ed il resto li tiene
sono rimasto solo io con le danieli rnc?
Le ordinarie non è che vadano granché, ma le risparmio sono sempre più affossate, incredibile...
Per curiosità ho fatto un confronto storico e c’è stato un momento in cui hanno sovraperformato, ora pare si stiano riallineando.
Se prendiamo come riferimento il 3/6/2019, le ordinarie ora sono circa allo stesso livello di prezzo, mentre le risp. sono un € e mezzo sotto...
Sono andato molto più indietro, per capirne la correlazione
https://www.danieli.com/web/downloa...6552dfa698&name=press-release-dated-25-9-2019
Nel periodo, il segmento Plant Making è stato meno colpito dalla grave crisi che i produttori di acciaio hanno vissuto nel 2016, 2017 e 2018, che ha ridotto significativamente non solo gli investimenti ma anche i prezzi di acquisto di nuovi impianti; e solo grazie alle misure antidumping (con dazi e limiti sui quantitativi importati) che sono state adottate su tutta la linea, prima negli Stati Uniti e poi gradualmente
nel resto del mondo, è stato possibile limitare le esportazioni dalla Cina, il che ha portato ad un aumento della domanda e dei margini in tutti gli altri paesi.
Di conseguenza, la domanda di nuovi impianti è buona, mentre i prezzi di vendita non sono ancora molto redditizi a causa della forte concorrenza di Germania e Giappone: tuttavia, stiamo lavorando per migliorare i margini di vendita.
Nei prossimi mesi, il settore siderurgico subirà un calo della domanda, in particolare nel settore automobilistico e petrolifero e del gas. Continueremo a perseguire competitività e prodotti ad alto valore aggiunto, massimizzando al contempo la sicurezza e minimizzando gli impatti ambientali della produzione.
In ABS (Acciaierie Bertoli Safau) continueremo con il programma 4.0 e la robotizzazione intensiva, anche nel nuovo laminatoio QWR che è in costruzione a Pozzuolo e che occuperà quasi 200 milioni di euro di risorse finanziarie.
I ricavi di Plant Making sono in linea con le previsioni fatte all'inizio dell'anno e si riferiscono a piani di costruzione regolarmente in corso concordati contrattualmente con i clienti, con un EBITDA di 121,5 milioni di euro, mentre i ricavi di Steel Making sono superiori a quanto previsto all'inizio del l'anno, con un utile operativo lordo di 117,7 milioni di euro, penalizzato dalla performance negativa del mulino tedesco ESW.
I prodotti venduti nel periodo nel segmento Steel Making (Gruppo ABS) avevano raggiunto circa 1.320.000 tonnellate entro il 30 giugno 2019 (mostrando un leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), con l'obiettivo di mantenere questo livello di crescita di volume anche l'anno successivo.
L'esercizio 2018/2019 mostra quindi un EBIT positivo, sebbene non ancora soddisfacente nel segmento Plant Making, mentre nel segmento Steel Making i margini sono buoni grazie anche al ritorno sugli investimenti realizzati negli anni passati.
L'utile netto consolidato è di nuovo in aumento e riteniamo che nel prossimo esercizio Plant Making potrebbe vedere un miglioramento, mentre probabilmente ci sarà un calo di Steel Making. Il Consiglio di amministrazione ha riconosciuto i risultati dell'esercizio 2018/2019, sottolineando che le prestazioni dei segmenti di produzione di impianti e produzione di acciaio - e il fatto che il portafoglio ordini sia mantenuto a un buon livello - ci portano a prevedere risultati migliori per il prossimo anno senza penalità significative per oneri straordinari.