Seduti dans le bistrot de l'amour.....

..Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell'altro, sentire che non ne puoi più fare a meno... e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatre anni sette mesi e undici giorni notti comprese?..''
(L'amore ai tempi del colera)
 

Allegati

  • clark-gable-and-vivienne-leigh-in-gone-with-the-wind.jpg
    clark-gable-and-vivienne-leigh-in-gone-with-the-wind.jpg
    58,1 KB · Visite: 775
- Il primo passo per raggiungere la gioia è sgombrare il campo dagli inganni. Puoi essere felice indipendentemente dagli eventi.

I- Il mio posto nella storia è al sicuro perché non ci saranno altri come me
II- Sono l'essere più speciale del sistema che sia mai stato creato
III- Apprezzerò quello che la vita mi ha riservato
IV- Affronto la vita con ottimismo e speranza nel futuro
V- Stabilirò obiettivi nuovi e interessanti perché so che mi renderanno felice
VI- Sarò felice perché vivrò questa giornata come se fosse l'ultima
VII- Mi adatterò alla vita accettando ciò che mi riserva
VIII- Imparerò a convivere con me stesso e ad amarmi
IX- Non sarò mai un perfezionista
X- Imparerò a ridere della vita
XI- Imparerò a cogliere il punto di vista altrui


N. Sparks - Il bambino che imparò a colorare il buio
 

Allegati

  • infanzia4_grande.jpg
    infanzia4_grande.jpg
    85 KB · Visite: 655
OSVALDO VALENTI E LUISA FERIDA
Una sorte tragica accomunò due degli attori piu’ famosi del cinema italiano degli anni ’30 e ‘40 dei “telefoni bianchi”, Osvaldo Valenti e Luisa Ferida (protagonisti, tra l’altro, dei capolavori di Alessandro Blasetti “Un’avventura di Salvator Rosa”, “La cena delle beffe”, “La corona di Ferro”), uccisi dai partigiani all’alba del 30 aprile 1945 nella periferia di Milano, dopo aver vissuto una vita dominata dal disordine.
Quando il paese si spaccò in due dopo l'armistizio, i due attori risalirono al Nord per schierarsi con la Repubblica di Salò. Entrambi cocainomani furono accusati di aver partecipato a torture contro resistenti e patrioti. Catturati dai partigiani, i due negarono ogni addebito, ma il Comitato di Liberazione pretese comunque una punizione esemplare. Così é calato il sipario su due attori di indiscutibile talento: Valenti nel ruolo del villain astuto e crudele, Ferida in quello della donna perduta.
 

Allegati

  • osvaldo-valenti-e-luisa-ferida.jpg
    osvaldo-valenti-e-luisa-ferida.jpg
    23,7 KB · Visite: 741
"Nella vita e nella morte insieme"
Osvaldo e Luisa si erano conosciuti attraverso Alessandro Blasetti, regista di spicco ai tempi del fascismo (vedere topic La corona di ferro). Insieme girarono molti film e dominarono lo star system di Cinecittà. Insieme si lasciarono travolgere da una vita brillante che non badava a spese soprattutto perché aveva il suo motore nella cocaina. Blasetti ricorderà così Valenti: "Non aveva eguali come attore, e anche come uomo non aveva modelli che se stesso". Ma quando Cinecittà fu trasferita a Venezia, Valenti e Ferida decisero di scegliere il destino di Salò. All'inizio non fu facile; poi con il milione saldato dalla Cines, la vita brillante riprese ai ritmi consueti e sempre al di sopra delle loro possibilità. Anche politiche. A Jesolo Valenti conosce il principe Junio Valerio Borghese ed entra a far parte della X Mas, confondendo ancora una volta la scena con la vita. A Milano, dove viveva nel lusso del Continental, dopo aver lasciato Venezia nel luglio 1944, incappa in un losco affare di ricettazione che lo porta in carcere. A liberarlo ci penserà Pietro Koch, uno dei più efferati protagonisti dell'epopea nera di Salò. Sarà l'uso smodato della cocaina a spingere Valenti e Ferida alla frequentazione di Villa Triste in via Paolo Uccello, dove la banda Koch perpetrava i suoi misfatti. Quando si capì che la partita di Salò era agli sgoccioli, Valenti con incosciente improntitudine, tentò di passare dall'altra parte. Ma, attratto come sempre dalle fosche e losche personalità, si rivolse a "Vero" Marozin, discusso comandante della Pasubio, che nel Veneto era stato persino condannato a morte dal Cln, uno dei più attivi nella resa dei conti selvaggia dopo la liberazione di Milano. Sottoposto a un processo sommario, Valenti negò tutto, compreso il consumo di cocaina. Ma nessuno gli credette. La fama brillante e sfrontata di Valenti e Ferida divenne il capo di imputazione principale, anche se non scritto. Quando capì che era davvero finita, per consolare la sua compagna, Valenti avrebbe sussurrato una frase che, se vera, sembra tratta di peso dai suoi copioni: "Nella vita e nella morte insieme".
 

Allegati

  • luisa-ferida-e-osvaldo-valenti-61149.jpg
    luisa-ferida-e-osvaldo-valenti-61149.jpg
    82,6 KB · Visite: 680
Ultima modifica:
SANGUE PAZZO -2008 regia M. Tullio Giordana

Un film dedicato alla vita di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida.
Valenti, attore istrionico e uomo pronto a qualsiasi esperienza fino a divenire tossicodipendente, incontra Luisa attricetta alle prime armi e ne fa la sua amante benché lei fosse invece pronta a concedersi a Golfiero non conoscendone l'omosessualità. Da quel momento inizia un rapporto intriso di passione e di voglia di ribellarsi al conformismo di regime.
La Bellucci è quanto mai perfetta nel ruolo della Ferida, riesce a trasmettere la passionalità e i tormenti di una donna vittima del proprio amore per un uomo "maledetto" come Valenti. Zingaretti perfetto nei panni del maledetto, vittima del proprio ego e dei propri vizi.

Osvaldo Valenti:
"Dio creò il gatto per permettere all'uomo di accarezzare una tigre"

http://www.youtube.com/watch?v=w6x2zg7c2ro
 

Allegati

  • locandina.jpg
    locandina.jpg
    66,1 KB · Visite: 638
Il pittore sogna che sul pennello sbocci un fiore.

Il serpente, conoscendo sé stesso, colpisce all'improvviso.

Il segreto per mantenere l'amore di una donna è dare tutto sé stesso ma un poco alla volta.

Il vaso vale per ciò che può contenere.

Anche le torri più alte hanno le loro fondamenta nel terreno.

Anche un nano, salendo di gradino in gradino una scala alta abbastanza, può giungere più in alto di un gigante.

Avere buoni vicini di casa è come avere una casa più grande.

Basta poco per rimproverare un uomo, ma occorre molto tempo per dimenticare un rimprovero.

Bimbo mi chiedi cos'é l'amore? Cresci e lo saprai. Bimbo mi chiedi cos'é la felicità? Rimani bimbo e lo saprai.

PROVERBI CINESI
 

Allegati

  • img_0001.jpg
    img_0001.jpg
    66,8 KB · Visite: 679
Cadi sette volte, rialzati otto.

Cannella e zenzero: più invecchiano e migliore è il loro sapore.

C'è sempre un perché.

C'è un tempo per pescare e un tempo per asciugare le reti.

Che gli uccelli dell'ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido.

Chi abita in un nido conosce i venti, chi abita in una grotta conosce le piogge.

PROVERBI CINESI
 

Allegati

  • amonglanternsbestcin.jpg
    amonglanternsbestcin.jpg
    25,3 KB · Visite: 623
WENDI MURDOCH - Una donna vincente

Wendi è una bella ragazza cinese, molto intelligente e molto brava - a livello globale - nel muoversi nel mondo degli affari e delle celebrità internazionali. E' la moglie di Rupert Murdoch, il boss del colosso mondiale dei media News Corporation.
Wendi Murdoch è una tra le donne cinesi più influenti al mondo. Tra i cerchi sovrapposti dentro cui si muove con disinvoltura figurano il bel mondo hollywoodiano, i nuovi protagonisti dell'imprenditoria high-tech, l'élite imprenditoriale cinese, i capi di Stato internazionali e le mogli di qualunque personaggio importante in ogni parte del mondo (è l'amministratrice delegata del club mondiale delle mogli di uomini famosi), oltre a chiunque conti qualcosa alla News Corp.
Anche se sono celebrità, questa bella donna cinese mette tutti sullo stesso piano, in parte per schiettezza, in parte perché sono tantissimi, e in parte anche perché lei stessa in qualche modo si trova a essere la celebrità più grande di tutti.

Come tutte le ragazze cinesi, belle e pericolose, Wendi è soprattutto una brava moglie e una brava madre. La giovane donna cinese che non vuole più conquistare il mondo, e si mette a fare la mamma. Nel giro di sette anni partorisce due figli, riarreda (in grande stile) sette case di famiglia e riorganizza la vita sociale del marito; il tutto incontrando chiunque sia utile incontrare al mondo.

All'interno della News Corp. e della famiglia di Murdoch, Wendi rappresenta la Cina, al livello più alto. Wendi è amica di Jiang Mianheng, il figlio dell'ex presidente cinese Jiang Zemin.
Il suo fascino, la sua civetteria e la sua schiettezza (o la sua apparente schiettezza) vengono messi al servizio della nuova strategia cinese di Murdoch: partnership, joint venture. Wendi e James Murdoch (figlio di Rupert) diventano, per conto di Murdoch, tra i maggiori investitori dell'Internet cinese. E non è affatto finita qui, la storia continua...
 

Allegati

  • WendiMurdoch.jpg
    WendiMurdoch.jpg
    33,8 KB · Visite: 644
David Bowie, come tanti altri, ha subito il fascino di una China Girl. China Girl, che resta forse la più nota canzone occidentale dedicata ad una ragazza cinese, ad un amore internazionale, è stata scritta a quattro mani da David Bowie e Iggy Pop nei lontani anni berlinesi, e ripresa da Bowie più tardi, nel 1983, nel suo celeberrimo album Let's Dance.

Non tutti sanno che il pluripremiato video in cui Bowie vive la sua storia d'amore con la sua China Girl, è stato girato nella Chinatown di Melbourne, e che la bella ragazza cinese del video è Geeling Ng.

Chissà quanti occidentali, perdendosi negli occhi del loro amore cinese, avranno pensato alle note di China Girl, di David Bowie.


http://www.youtube.com/watch?v=LE1QLKusd0o&feature=fvst
 

Allegati

  • david_bowie_1.jpg
    david_bowie_1.jpg
    79,6 KB · Visite: 1.501
Lucy "la fredda" stava zitta
seduta sulle scale
e i ragazzi del trasloco per fare in fretta
la trattatavano male
"e di nuovo cambio casa", cantava dalla radio
la voce di un amico mio
oh come ti capisco, ma chi cambia qualche cosa qui
sono io.

E i miei amori uscivano dai cassetti
e dalle scatole di latta
qualcuno in macchina, altri ancora
solo in maglietta
e correvano via, giù per quelle scale via
ognuna sola e a bordo
della sua fotografia
traslocando.

Lucy "la sconveniente" non mi aiutava
davanti allo specchio si studiava
la curva delle anche, quelle cellule stanche
quel suo appetito da uomo
certo così strano
non fosse stato in linea cone le rughe
della sua mano.

E i ragazzi del trasloco avevano
fatto in fretta
a stanare i miei amori dai cassetti
e dalle scatole di latta
qualcuno in macchina, altri ancora
solo in maglietta
i miei amori via
giù per quelle scale, via
ognuna sola e a bordo
della sua fotografia
traslocando.
 
ELEANOR RIGBY (Beatles)

Dall'album Revolver. Unanimemente considerato uno dei capolavori dei Beatles e in particolare di Paul. Citata a contrasto del presunto lato pop-mieloso di McCartney, è invece una malinconica riflessione sulla morte, dai toni grigi, nebbiosi, scritta nel 1966 nel pieno dell'esplosione dei colori psichedelici e dell'ottimismo giovanilista. Nessun Beatles suonò nell'incisione, realizzata esclusivamente con un ottetto d'archi arrangiato da George Martin. Anche se Paul sostiene di avere preso il cognome Rigby da un'insegna vista per caso in un suo viaggio a Bristol, si è scoperto che una Eleanor Rigby è sepolta nel cimitero di St.Peter a Woolton, un sobborgo di Liverpool molto vicino a quello in cui abitava Paul.

http://www.youtube.com/watch?v=FxyJLxV0_-8

traduzione Eleanor Rigby

Ah, guarda tutte quelle persone che restano da sole
Ah, guarda tutte quelle persone che restano da sole
Eleanor Rigby raccoglie il riso che è stato lanciato a un matrimonio.
Vive in un sogno.
Aspetta alla finestra, ha lo sguardo che di solito conserva in una brocca
dalla porta.
Per chi è?
Tutte quelle persone che restano da sole
Da dove vengono?
Tutte quelle persone che restano da sole
A che terra appartengono?
Padre McKenzie sta scrivendo un sermone che nessuno sentirà
Nessuno viene qui vicino.
Guardalo lavorare. Rammenda i suoi calzini in una notte in cui non c’è
nessuno.
Cos’è che gli interessa?
Tutte quelle persone che restano da sole
Da dove vengono?
Tutte quelle persone che restano da sole
A che terra appartengono?
Ah, guarda tutte quelle persone che restano da sole
Ah, guarda tutte quelle persone che restano da sole
Eleanor Rigby è morta nella chiesa ed è stata sepolta in lungo con su
scritto il suo nome.
Nessuno è venuto a vegliarla.
Padre McKenzie si pulisce le mani sporche mentre cammina vicino alla tomba.
Nessuno fu salvato.
Tutte quelle persone che restano da sole
Da dove vengono?
Tutte quelle persone che restano da sole
A che terra appartengono?
 

Allegati

  • revolver3vk.jpg
    revolver3vk.jpg
    61,8 KB · Visite: 977
HEY JUDE

Sebbene scritto interamente da Paul (nel giugno del 1968) fu particolarmente amata da John che approvò in pieno il testo appena abbozzato da Paul dicendogli di non toccare una virgola. John amò il pezzo forse anche perché fu dedicata a suo figlio Julian, che allora aveva cinque anni. Il primo titolo, infatti, era "Hey Jules", e poi fu cambiato in Hey Jude per ottenere un sapore più country.

http://www.youtube.com/watch?v=oLVywY5EwoA

Hey Jude, non peggiorare le cose:
prendi una canzone triste e rendila migliore.
Ricordati di riporla nel tuo cuore
e poi comincia a migliorarla.

Hey Jude, non essere dispiaciuto:
tu sei fatto per uscire e per stare con lei.
Nel momento in cui la lasci penetrare
attraverso la tua pelle puoi iniziare a migliorarla.

Ed ogni qualvolta provi dolore
Hey Jude, fermati:
non portare il peso del mondo sulle tue spalle.
Per quanto tu ben sai che è stupido
e che c'è chi ne fa motivo d'orgoglio
rendendo il proprio mondo un po più distaccato.

Hey Jude, non abbattermi:
tu l'hai trovata, ora vai e prendila.
Ricordati di riporla nel tuo cuore,
e poi comincia a migliorarla.

Quindi, lasciala uscire ed entrare,
Hey Jude, incomincia:
tu stai aspettando qualcuno con cui esibirti.
E non sai che sei proprio tu,
Hey Jude, tu lo farai:
la spinta di cui hai bisogno è sulle tue spalle.

Hey Jude, non peggiorare le cose:
prendi una canzone triste e rendila migliore.
Ricordati di lasciarla nel tuo cuore
e poi comincia a migliorarla.
 

Allegati

  • heyjude2.jpg
    heyjude2.jpg
    19,9 KB · Visite: 1.235
  • beatles01.jpg
    beatles01.jpg
    30 KB · Visite: 1.017
YESTERDAY
Fu registrata tra il 14 e il 17 giugno del 1965. Come tutti i capolavori anche Yesterday (nel Guinness dei primati per le tante versioni reinterpretate e per i passaggi radiofonici) ha una genesi che sconfina con la leggenda. Paul la scrisse di getto, svegliandosi all'improvviso e andando al pianoforte, come in trance. Proprio per questo era titubante e la fece ascoltare molto in giro chiedendo preoccupato se per caso il pezzo non fosse un'antica melodia già esistente, quasi incredulo d'averla scritta lui. Fu incisa con chitarra acustica e quartetto d'archi, segnando un primato assoluto nell'utilizzazione di un'orchestrazione classica in un brano pop. L'arrangiamento di Martin fu sobrio e severo per soddisfare Paul che temeva che gli archi potessero rendere sdolcinata la canzone.

http://www.youtube.com/watch?v=ONXp-vpE9eU

Ieri, tutti i miei problemi sembravano allontanarsi
Adesso sembrano quasi che stiano di casa qui
Oh io credo in ieri
Improvvisamente, non sono l'uomo che ero
C'è un'ombra che sta sopra di me
Oh ieri è venuto improvvisamente
Perche lei se ne è dovuta andare?
Non so, non l'ha voluto dire
Ho detto qualcosa di sbagliato
Ora vorrei che fosse ieri
Ieri, l'amore era un gioco così facile da giocare
Ho bisogno di un posto dove nascondermi
Oh, io credo in ieri.
 

Allegati

  • beatles.jpg
    beatles.jpg
    60,2 KB · Visite: 1.399
Ultima modifica:
A day in the life

La canzone è una delle poche in cui la classica firma Lennon/McCartney è autentica. La parte iniziale della canzone è opera di Lennon, ma McCartney scrisse l'inciso "Woke up/ fell out of bed..." e il ritornello "I'd love to turn you on..." (che si potrebbe tradurre "Vorrei eccitarti" ma anche "sarei felice di farvi sballare"). Proprio il ritornello fu fonte di mille polemiche, per presunti riferimenti alle droghe (insieme a "found my way upstairs and had a smoke"). In alcuni paesi la canzone fu bandita per questo verso (in Italia fu trasmessa pochissimo), la BBC inglese decise di non trasmetterla.

L'avvio della prima parte, scritta e cantata da Lennon, è ispirata alla morte in un incidente stradale del giovane Tara Browne, amico dei Beatles, ereditiere della famiglia Guinness, la famosa marca di birra. Aristocratico in quanto il padre Lord Oranmore and Browne sedeva alla Camera dei Lord, ma attivissimo nella swinging London' di metà anni '60 e anfitrione di feste con la presenza di cantanti e musicisti.
Il 18 dicembre del 1966 perse la vita in un incidente stradale nel quartiere londinese di Kensington, schiantandosi con la sua Lotus Elan spider contro un furgone parcheggiato.

La seconda strofa sulla stessa melodia della prima si riferisce invece un'altra notizia meno tragica: il progetto di riempire ben 4000 buche sulle strade di Blackburn... Lennon giustamente si chiede se le abbiano davvero contate tutte... tanto da sapere quante ne servono per riempire la Albert Hall...

Il finale (della canzone e dell'intero album) è uno dei più famosi della musica moderna: un interminabile accordo di Mi maggiore, suonato dai quattro Beatles e dal tecnico del suono Mal Evans su tre diversi pianoforti. L'accordo fu poi manipolato per farlo durare a più lungo possibile, alzando progressivamente e artificialmente il volume, tanto che sul finale si possono udire delle voci nello studio che sussurrano "Shhh".

http://www.youtube.com/watch?v=AiFYOn1AFms
 

Allegati

  • the-beatles-20050624-49423.jpg
    the-beatles-20050624-49423.jpg
    27,6 KB · Visite: 1.320
Michelle (la mia preferita!:)) è una delle canzoni più popolari dei Beatles e segna la consacrazione di Paul McCartney come autore di love songs, dopo l'immenso successo di Yesterday, apparsa sul precedente album dei Beatles, Help!.

In realtà Michelle è antecedente a Yesterday, trattandosi di una delle prime canzoni scritte da McCartney, e non è nemmeno interamente di Paul, anche se egli ne fu di gran lunga l'autore principale.

Probabilmente intorno al 1959 un giovanissimo McCartney (che parlava un buon tedesco, ma non conosceva una parola di francese), rimase colpito da una canzone in francese che cantavano alcuni studenti della sua scuola in occasione di alcuni party cui partecipava anche John Lennon. Ben presto ne realizzò una parodia in francese grammelot, ricca di parti strumentali fingerpicking nello stile di Chet Atkins.

http://www.youtube.com/watch?v=iBwGmOexmNo

Traduzione

Michelle, ma belle
Queste sono le parole che stanno bene insieme
Mia Michelle

Michelle, ma belle
Sont le mots qui vont très bien ensemble
Très bien ensemble

Ti amo, ti amo, ti amo
Ecco tutto ciò che voglio dire
Finchè non troverò un modo
Dirò le sole parole che conosco
Che tu capirai

Michelle, ma belle
Sont le mots qui vont très bien ensemble
Très bien ensemble

Ho bisogno, ho bisogno, ho bisogno
Ho bisogno di farti capire
Oh cosa significhi per me
Sino ad allora spero saprai
Cosa ti voglio dire
Ti amo

Ti voglio, ti voglio, ti voglio
Penso che ormai tu lo sappia
Ti raggiungerò in qualche modo
Sino ad allora ti dico
Così tu capirai

Michelle, ma belle
Sont le mots qui vont très bien ensemble
Très bien ensemble
E dirò le sole parole che conosco
Che tu capirai
Mia Michelle
 

Allegati

  • beatles-the-photo-xl-the-beatles-6207667.jpg
    beatles-the-photo-xl-the-beatles-6207667.jpg
    43,5 KB · Visite: 1.002
Ultima modifica:
Come Together
Come Together è una canzone scritta da John Lennon ed incisa dai Beatles nel 1969 con l’album Abbey Road. Inizialmente l’intento di Lennon era quello di scrivere una canzone per la campagna politica di Leary, avversario di Ronald Reagan in California, ma lo stesso Leary fu poi imprigionato per possesso di marijuana. Allora il brano cambiò completamente rotta, e per un periodo fu persino bandito dalla BBC in quanto si riteneva contenesse riferimenti all’uso della cocaina.
Di Come Together è particolarmente nota la cover realizzata nel 1978 dagli Aerosmith.

http://www.youtube.com/watch?v=6vAqekT-GuA


Ecco arrivare il vecchio dalla testa piatta (col musone), si trascina pesantemente
Hai gli occhi sgranati, sembra un santo che balla
Ha i capelli lunghi fino alle ginocchia
Deve essere un burlone, fa solo ciò che gli piace

Non ha scarpe lucide, ha scarpe da calcio strette
Ha le dita da scimmia, tracanna Coca- Cola
Dice ‘’ti conosco, mi conosci’’
Una cosa che ti posso dire è che devi essere libero
Venite insieme da me, proprio ora

S’insacca la produzione, ha baffi spioventi e stivali di gomma*
Ha le basette come (Yoko) Ono, è capace di romperti la schiena
Ha i piedi appena sotto le ginocchia
Se ti tiene nella sua poltrona puoi sentire la sua malattia
Venite insieme da me, proprio ora

(Va bene!
Venite, oh, venite, venite, venite)

Viaggia su una ruota a pedali, deve avvisare prima del suo passaggio
Ha acqua torbida e un filtro portafortuna
Dice ‘’1 più 1 più 1 uguale 3’’
Deve vestirsi bene sennò è difficile vederlo
Venite insieme da me, proprio ora

Oh
Venite insieme
Sì venite insieme......
 

Allegati

  • beatles88.jpg
    beatles88.jpg
    35,7 KB · Visite: 973
Let It Be

Let it Be è una canzone dei Beatles del 1970, composta principalmente da Paul McCartney anche se viene come da consuetudine attribuita al duo compositivo Lennon/McCartney.

È la sesta traccia dell’omonimo album del 1970. Paul McCartney ha rivelato che l’ispirazione per la canzone gli venne da un sogno, nel quale aveva parlato con la madre Mary, morta di cancro nel 1956 quando lui aveva solo 14 anni. Nel sogno, la madre consigliava a Paul, preoccupato per le tensioni nel gruppo, di lasciare correre, “to let it be”, che tutto si sarebbe aggiustato.

http://www.youtube.com/watch?v=GDlCcGBtGd0&feature=related

Quando cerco me stesso in periodi difficili
Madre Maria* viene da me
Dicendo parole di saggezza: lascia che sia
E nella mia ora buia è
Proprio di fronte a me,
Pronunciando parole di saggezza: lascia che sia

Lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia
Sussurrando parole di saggezza: lascia che sia.

E quando tutte le persone dal cuore infranto
Che vivono sulla terra si trovano d’accordo
Ci sarà una risposta: lascia che sia
Perché anche se sono isolate
Vedranno che per loro c’è ancora un’opportunità
Ci sarà una risposta: lascia che sia

Lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia
Ci sarà una risposta: lascia che sia

E quando la notte è cupa c’è
Ancora una luce che risplende su di me
Splenderà fino a domani: lascia che sia
Mi sveglio al suono della musica
Madre Maria viene da me
Pronunciando parole di saggezza: lascia che sia

Lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia
Ci sarà una risposta: lascia che sia

Lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia
Sussurrando parole di saggezza: lascia che sia.
 

Allegati

  • beatles1.jpg
    beatles1.jpg
    91,4 KB · Visite: 1.136
Ultima modifica:
Un amore....rosso, un rosso amore!

Palmiro Togliatti - Per il "Migliore" tutto e' stato difficile nella sua vita privata come in quella politica, straordinariamente intrecciate tra loro". E se non c' e' uomo onesto che non possa mettersi comprensibilmente nei panni del rigido Togliatti, protagonista scampato agli orrori staliniani, che a 53 anni incontra Nilde Iotti, la "compagna deputato di ventisei anni, dal viso pulito e intelligente", ma pure di prepotente procacita' , fa perfino tenerezza, come in un romanzo, scoprire come la violenza della passione amorosa si fa strada sotto la scorza rude del Migliore. Cosi' lei, "un vestito blu scuro a pois con un colletto di merletto bianco", arriva alla prima riunione del gruppo parlamentare comunista, dove Togliatti, severo, impartisce una lezione, che pare di galateo ai compagni ancora vestiti da rivoluzionari, ma e' politica: "Mettetevi in testa che questo non e' un Parlamento borghese che i deputati proletari devono combattere. Questo e' un Parlamento conquistato da tutti, in primo luogo da noi; le distinzioni non valgono". Poi il perfezionista Togliatti esemplifica e si volta dalla parte di lei: "La giovane compagna di Reggio Emilia ha un vestito adeguato. Imparate". Ammettera' poi lei: "Come potevo non diventare rossa?".
 

Allegati

  • Palmiro_Togliatti_(timbre_sovi%C3%A9tique)gggggggg.jpg
    Palmiro_Togliatti_(timbre_sovi%C3%A9tique)gggggggg.jpg
    44 KB · Visite: 929
Ultima modifica:
"I comunisti praticavano una triplice morale, puritanesimo a uso stampa, familismo a uso cattolico, maschilismo e cazzeggio a uso privato”. “Il perbenismo di facciata serviva a rassicurare i cattolici (non siamo per il libero amore, anzi), oltre che a esaltare le priorità dell’impegno politico rispetto a quelle della persona, che sarebbero state piccolo borghesi […]. Intanto fra i compagni di ogni livello imperversavano passioni e tragedie, separazioni e unioni di fatto…”.


Così Rossana Rossanda, storica militante del Partito Comunista e fondatrice del Manifesto, scriveva nel 2005 nel suo libro "La ragazza del secolo scorso". In quel modo, cioè con la "triplice morale" dei comunisti, viene descritto il Pci, che Rossanda conosceva bene. Il riferimento, fin troppo chiaro, è al legame tra il segretario del partito, Palmiro Togliatti, con la deputata (del suo partito) Nilde Iotti. Un legame a tutti gli effetti, una relazione vera e propria. Con un particolare: Togliatti era sposato. Era un adulterio.

Si trattava, quindi, di una relazione extra-coniuguale, e attenzione, siamo negli anni Quaranta, non nei moderni e decadenti anni del Nuovo Millennio. E la Iotti, che era una vera Signora, non frequentava la camera da letto con un registratore nascosto chissà dove.

Negli anni Quaranta, quindi, un leader comunista poteva permettersi di avere una vita sentimentale e sessuale decisamente attiva, anche se per questo veniva fortemente osteggiato dal suo partito.
 

Allegati

  • togliatti_gramsci_jpg.jpg
    togliatti_gramsci_jpg.jpg
    44 KB · Visite: 941
  • lni.jpg
    lni.jpg
    3,2 KB · Visite: 950
:bow:
veramente......:)

ciaoo maf@lda :cool:
 
Indietro