Carol Rama

e chiudo
con un po' di rabbia

visto che mi tacciano perché parlo delle stanze dei bottoni:mad::mad::mad:

circa tre anni fa con un caro amico
ci eravamo rivolti a galleristi e critici per riscoprirla.
Esito = ZERO

Solo un certo F.G. (noto critico, spero abbiate capito....) ci rispose così:

"carol rama è da sempre una mia passione, quindi sfonda una porta aperta.
poi, come sa, la "notiziabilità" di un artista in italia la fa il mercato, e sull'artista non c'è modo di speculare, quindi è ritenuta poco interessante".


:angry::angry::angry::angry:
 

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Mi sa che il critico di mercato capisce poco, visto l' interesse internazionale reale non costruito ad arte che c' e' su di lei.
Tempo al tempo.
 
poche opere e .....difficili da trovare....
in asta passa pochissimo ho visto...
su che prezzi viagga ?? curiosità...
grazie

Ciao Schiavo, galleristi molto vicini a lei sostengo che l'interesse per questa artista all'estero e' fortissimo, così come sono molto elevati i prezzi a cui viene scambiata al di fuori dell'Italia...riporto quello che mi è stato detto, le fonti "dirette" sono persone molto serie ed attendibili quindi nn ho motivo di dubitarne...

Il fatto che nn vi siano passaggi in asta e' secondo me positivo visto il calibro dell'artista, nn ha bisogno di mercato ed i pochi passaggi può anche voler dire che chi ha dei pezzi se li tiene !
 
Di niente!

Qui un'introduzione giornalistica ad un volume dedicato alla casa-museo che qualcuno ha ipotizzato di voler smantellare sembra, mentre deve assolutamente essere lasciato così come e' a testimonianza di un percorso di una vita ...

La Stampa - Carol Rama, l’arte nella penombra
 
A volte penso quanto il mercato dell'arte vada distinto tra chi arte la fa sul serio, in maniera spontanea e per reale necessità di comunicare qualcosa di profondo e sentito e chi invece fa del mercato l'unica ragione di vita, fine a se stessa...
I veri artisti sono quelli che fanno parte della prima categoria, quelli che hanno l'urgenza e la necessità di comunicare delle cose e usano l'arte come strumento per indagare, curare e/o lenire le sofferenze.

Carol Rama rientra pienamente in questa categoria, chiunque conosca l'artista ed abbia avuto modo di visitare mostre e leggere articoli e testi sa bene questo...

Personalmente ritengo che anche se il valore di questa artista - per assurdo ovviamente - dovesse azzerarsi, la grandezza del personaggio e delle opere rimarrebbe inalterata...purtroppo troppo spesso capita di vedere in giro lavori di sedicenti artisti che di artistico hanno davvero nulla. Con Carol Rama nn si corre questo rischio in alcuna maniera e questo nn può nn essere riconosciuto
 

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Dal sito del MACBA, sulla mostra dedicata a Carol Rama

Rama turned to abstraction in the fifties. She approached informalism and the spatialism of the sixties by creating bricolages and organic maps made of taxidermist’s eyes and nails, cannulae, mathematical signs, syringes and electrical connections. In the seventies, she created a matter-image with rubber tires, only to return, in later years, to the free use of form. Rama invents sensurrealism, an art of the visceral-specific, porn brut, organic abstraction. And, today, she appears as an essential artist for understanding the mutations of representation in the twentieth century and the later work of artists like Cindy Sherman, Kara Walker, Sue Williams, Kiki Smith and Elly Strik.
 
Bellissima l'opera con cornice seicentesca!
Mi piacciono tanto i connubi tra opere moderne e cornici antiche.
 
sempre sul fatto che sia più apprezzata all'estero ... già nel 2010 una Galleria non minore La Tate :D:D:D pubblico questo articolo dedicato a Carol Rama... fu il mio primo approccio all'artista

The cruel snare of memory | Tate
 
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