Mario Schifano: Archivio e Fondazione

Sto guardando Toplot su Class CNBC e commentano l'asta di aprile di Christie's. Hanno detto che Gagosian sembra aver comprato intere collezioni romane di Schifano, per farne un'operazione commerciale...

è comunque storia vecchia che si tramanda, come una leggenda, da almeno 10/15 anni....
è chiaro che l'interesse è implicitamente un riconoscimento de facto dell'operato della fondazione che ha evitato alle quotazioni del maestro di fare la fine di festa ed angeli
 
Notizia da verificare !

è comunque storia vecchia che si tramanda, come una leggenda, da almeno 10/15 anni....
è chiaro che l'interesse è implicitamente un riconoscimento de facto dell'operato della fondazione che ha evitato alle quotazioni del maestro di fare la fine di festa ed angeli

Proprio questa mattina parlavo con un antiquario che mi diceva che nel decennio dal 1990 al 2000 Mario Schifano avrebbe firmato con un Mercante del Nord Italia un contratto con cui a fronte di 250.000.000 di vecchie Lire al mese si impegnava a consegnare lui "tot Opere" al mese.

Schifano e poi prematuramente scomparso prima della fine "di quel contratto", ma se ka cosa fosse vera ( SOTTOLINEO SE ! ) nn dovrebbe a vostro avviso esistere un archiviazione ( fotografica a ) almeno di quella deterrminata produzione ( forse e ripeto FORSE ! ) poi in esclusiva in quegli anni verso quel Mercante.
 
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Proprio questa mattina parlavo con un antiquario che mi diceva che nel decennio dal 1990 al 2000 Mario Schifano avrebbe firmato con un Mercante del Nord Italia un contratto con cui a fronte di 250.000.000 di vecchie Lire al mese si impegnava a consegnare lui "tot Opere" al mese.

Schifano e poi prematuramente scomparso prima della fine "di quel contratto", ma se ka cosa fosse vera ( SOTTOLINEO SE ! ) nn dovrebbe a vostro avviso esistere un archiviazione ( fotografica a ) almeno di quella deterrminata produzione ( forse e ripeto FORSE ! ) poi in esclusiva in quegli anni verso quel Mercante.

su schifano guarda caso escono sempre 'ste notizie FORSE...SOTTOLINEO SE....AVREBBE.....DOVREBBE.....:'(
 
Proprio questa mattina parlavo con un antiquario che mi diceva che nel decennio dal 1990 al 2000 Mario Schifano avrebbe firmato con un Mercante del Nord Italia un contratto con cui a fronte di 250.000.000 di vecchie Lire al mese si impegnava a consegnare lui "tot Opere" al mese.

Schifano e poi prematuramente scomparso prima della fine "di quel contratto", ma se ka cosa fosse vera ( SOTTOLINEO SE ! ) nn dovrebbe a vostro avviso esistere un archiviazione ( fotografica a ) almeno di quella deterrminata produzione ( forse e ripeto FORSE ! ) poi in esclusiva in quegli anni verso quel Mercante.

quel Mercante,
come lo chiama l'antiquario,
era Telemarket:yes::yes::yes::yes:
forse proprio Corbelli
... quindi le conclusioni sono facili da tirare
o no?
:D:D:D:D:D
 
E ! ) nn dovrebbe a vostro avviso esistere un archiviazione ( fotografica a ) almeno di quella deterrminata produzione ( forse e ripeto FORSE ! ) poi in esclusiva in quegli anni verso quel Mercante.

Non dovrebbero rientrare nello studio metodologico della università di Genova?? I famosi sei volumi di area telemarket..
 
InfattiOK!

comunque non concepisco questi antiquari che
dicono il peccato
e non il peccatore:mad::mad:

ma se lo sanno tutti che era Telemarket ad "incastrare" Schifano in una mostruosa sovraproduzione

Mah:wall::wall::wall:
 
su schifano guarda caso escono sempre 'ste notizie FORSE...SOTTOLINEO SE....AVREBBE.....DOVREBBE.....:'(

mah,
in italia (volutamente in minuscolo)
non si finisce in galera nemmeno per falso in bilancio:eek::eek:
e poi si temono ancora le querele

Ma dai:D:D:D:D
 
in fondo hai pienamente ragione
non ne vale la pena ....
 

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Buon venerdi a tutti !

Controllando il catalogo della casa d'aste Viscontea , vi segnalo il lotto n.282 di mario Schifano.
L'opera è in asta senza certificazione o archivio.

Capita raramente di trovare in asta un'opera di Schifano senza documentazioni.

Non sono interessato all'opera e le prime 7 pagine di questo thread dicono tutto, ma vorrei il vostro aiuto per capire meglio una cosa:
Se si volesse autenticare il quadro aggiudicato in asta, ma l'archivio desse poi esito negativo in quanto l'opera non buona, ci si potrebbe rivalere sulla casa d'aste oppure no ?
 
segnalazione evento

Con il Patrocinio della Regione Toscana, dal 20 luglio al 6 ottobre 2013 le sale del Castello Pasquini di Castiglioncello, ospiteranno la mostra “Mario Schifano 1960 -1970”.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Rosignano Marittimo in collaborazione con la Fondazione Marconi, intende offrire un panorama significativo del primo periodo di attività di Mario Schifano, uno tra i più affermati artisti italiani del XX secolo.

La mostra, curata da Luciano Caprile, è dedicata alla sua decisiva trasformazione e consacrazione che avviene negli anni Sessanta: documenta infatti il passaggio a quel monocromatismo che costituirà il prologo e l’annuncio della sua stagione più felice.
Il percorso espositivo raccoglie circa 80 opere, presentate in ordine cronologico.
La prima sala espositiva è dedicata ai monocromi, che si propongono subito con due smalti su carta intelata intitolati Congeniale (del 1960) e Vero amore incompleto (del 1962), in cui il colore compatto occupa totalmente o in parte la superficie delimitata da un riquadro, che idealmente rimanda a uno schermo televisivo o cinematografico.
Verso la fine del 1962 compaiono nelle opere di Schifano dettagli della realtà urbana, segni iconici (come i marchi “Esso” e “Coca Cola”) a rammentare le ricorrenti, tipiche pubblicità della contemporanea società dei consumi. Schifano, che in quegli anni si divide tra Roma e New York, affronta i temi della “pop art” e li rielabora con spirito autonomo e ironico.
Il 1963 annuncia la presenza dei “paesaggi anemici”: racconti di visioni appiattite, dove lo spettro cromatico si impoverisce e ogni elemento descrittivo si annulla. Ha affermato in proposito Maurizio Fagiolo Dell’Arco: “Niente cielo, niente tramonto, niente panorama; o meglio, il fantasma del panorama, del tramonto, del cielo”.
La sala successiva è dedicata alla serie del “futurismo rivisitato”, dove la celebre fotografia del gruppo d’avanguardia si presta a infinite variazioni interpretative. Di particolare rilievo il grande smalto su carta intelata del 1965 dal titolo Camminare, che riprende idealmente il tema del movimento di “Bambina che corre sul balcone”, un dipinto concepito da Giacomo Balla nel 1912. Inoltre si può ammirare Spazio, sempre del 1965, che proietta nei tentativi di conquista del cosmo l’anelito espansivo del movimento marinettiano.
La produzione del 1967 si concentra in particolare sui paesaggi stellati e sulle “palme”. Così l’artista recupera lo spirito della terra natale attraverso toni squillanti e antinaturalistici. Per lui la palma è un simbolo di appartenenza. Invece la sequenza denominata Tuttestelle non rimanda a una contemplazione del cielo, ma alle luci riflesse dalle insegne dei locali notturni che Schifano riproduce sulla tela usando sagome stellate su cui interviene con spray fluorescenti.
L’ultima sala espositiva è dedicata alla serie Compagni Compagni del1968, in cui slogan rivoluzionari fanno da sfondo a personaggi che impugnano la falce e il martello.
In chiusura si incontrano i “paesaggi TV”, concepiti tra il 1969 e il 1970. Queste immagini di fatti significativi e spesso drammatici, trasmessi dalla televisione, vengono riportate da Schifano su tela emulsionata e sottoposte a un intervento pittorico. Questo il commento dell’artista: “Naturalmente ciò che mi interessava non era la cultura della TV, ma la cultura dell’immagine della televisione”.
Per approfondire questo aspetto, l’esposizione sarà accompagnata dalla proiezione dei film realizzati dallo stesso Schifano e delle interviste da lui rilasciate nel corso degli anni. La mostra sarà inoltre impreziosita da un catalogo di circa 160 pagine, edito da Skira, con tavole a colori e apparati critici a cura di Luciano Caprile.
 

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Con il Patrocinio della Regione Toscana, dal 20 luglio al 6 ottobre 2013 le sale del Castello Pasquini di Castiglioncello, ospiteranno la mostra “Mario Schifano 1960 -1970”.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Rosignano Marittimo in collaborazione con la Fondazione Marconi, intende offrire un panorama significativo del primo periodo di attività di Mario Schifano, uno tra i più affermati artisti italiani del XX secolo.

La mostra, curata da Luciano Caprile, è dedicata alla sua decisiva trasformazione e consacrazione che avviene negli anni Sessanta: documenta infatti il passaggio a quel monocromatismo che costituirà il prologo e l’annuncio della sua stagione più felice.
Il percorso espositivo raccoglie circa 80 opere, presentate in ordine cronologico.
La prima sala espositiva è dedicata ai monocromi, che si propongono subito con due smalti su carta intelata intitolati Congeniale (del 1960) e Vero amore incompleto (del 1962), in cui il colore compatto occupa totalmente o in parte la superficie delimitata da un riquadro, che idealmente rimanda a uno schermo televisivo o cinematografico.
Verso la fine del 1962 compaiono nelle opere di Schifano dettagli della realtà urbana, segni iconici (come i marchi “Esso” e “Coca Cola”) a rammentare le ricorrenti, tipiche pubblicità della contemporanea società dei consumi. Schifano, che in quegli anni si divide tra Roma e New York, affronta i temi della “pop art” e li rielabora con spirito autonomo e ironico.
Il 1963 annuncia la presenza dei “paesaggi anemici”: racconti di visioni appiattite, dove lo spettro cromatico si impoverisce e ogni elemento descrittivo si annulla. Ha affermato in proposito Maurizio Fagiolo Dell’Arco: “Niente cielo, niente tramonto, niente panorama; o meglio, il fantasma del panorama, del tramonto, del cielo”.
La sala successiva è dedicata alla serie del “futurismo rivisitato”, dove la celebre fotografia del gruppo d’avanguardia si presta a infinite variazioni interpretative. Di particolare rilievo il grande smalto su carta intelata del 1965 dal titolo Camminare, che riprende idealmente il tema del movimento di “Bambina che corre sul balcone”, un dipinto concepito da Giacomo Balla nel 1912. Inoltre si può ammirare Spazio, sempre del 1965, che proietta nei tentativi di conquista del cosmo l’anelito espansivo del movimento marinettiano.
La produzione del 1967 si concentra in particolare sui paesaggi stellati e sulle “palme”. Così l’artista recupera lo spirito della terra natale attraverso toni squillanti e antinaturalistici. Per lui la palma è un simbolo di appartenenza. Invece la sequenza denominata Tuttestelle non rimanda a una contemplazione del cielo, ma alle luci riflesse dalle insegne dei locali notturni che Schifano riproduce sulla tela usando sagome stellate su cui interviene con spray fluorescenti.
L’ultima sala espositiva è dedicata alla serie Compagni Compagni del1968, in cui slogan rivoluzionari fanno da sfondo a personaggi che impugnano la falce e il martello.
In chiusura si incontrano i “paesaggi TV”, concepiti tra il 1969 e il 1970. Queste immagini di fatti significativi e spesso drammatici, trasmessi dalla televisione, vengono riportate da Schifano su tela emulsionata e sottoposte a un intervento pittorico. Questo il commento dell’artista: “Naturalmente ciò che mi interessava non era la cultura della TV, ma la cultura dell’immagine della televisione”.
Per approfondire questo aspetto, l’esposizione sarà accompagnata dalla proiezione dei film realizzati dallo stesso Schifano e delle interviste da lui rilasciate nel corso degli anni. La mostra sarà inoltre impreziosita da un catalogo di circa 160 pagine, edito da Skira, con tavole a colori e apparati critici a cura di Luciano Caprile.

semplicemente, Il Maestro!
 
Buongiorno! riapro il post..
qualcuno ha delle informazioni aggiornate su come si possono vendere i quadri di schifano?
ne ho tre a casa (l'albero della vita, i futuristi e i 4 cuori gialli). almeno due dei tre sono da restaurare perchè stanno appesi al muro dal 1980 circa. dovrei anche farli autenticare.
qualcuno sa da dove iniziare? un possibile valore di vendita per capire se il gioco vale la candela?
grazie
 
Per avere informazioni inerenti quotazioni bisogna assolutamente vedere le opere e prima di tutto verificare presso l'Archivio se le opere di tua propieta' sono autentiche.
Non si valutano opere d'arte a cm e nemmeno a soggetto , anche se qs forse puo' assieme alla datazione variare la quotazione.
 
grazie per la risposta.

quindi prima dovrei farli autenticare dall'archivio, poi farli restaurare e poi provare a venderli?

almeno una forbice di prezzo non c'è nessuno che possa darmela (neanche le case d'asta)? xke ripeto se il gioco non vale la candela neanche mi metto a fare tutto questo giro..specialmente restaurarli:rolleyes:
 
grazie per la risposta.

quindi prima dovrei farli autenticare dall'archivio, poi farli restaurare e poi provare a venderli?

almeno una forbice di prezzo non c'è nessuno che possa darmela (neanche le case d'asta)? xke ripeto se il gioco non vale la candela neanche mi metto a fare tutto questo giro..specialmente restaurarli:rolleyes:

Se sono buone,il gioco vale tantissime candele,compreso restauro e spese vendita

Con le foto (fronte e retro) possiamo anche darti una cifra che si avvicini al valore reale

La datazione e' importante
Ciao
 
salve miquy87..
senza sapere dimensione, anno di esecuzione e qualità delle opere è difficile dare un parere.. se vuoi puoi gurdare un po di aggiudicazioni qui..
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i quadri sono tre: albero della vita, 4 cuori gialli e i futuristi, dimensioni circa 90*110, sono del 1978, mio padre in qual periodo lavorava come tutto fare nello studio del pittore che gli regalò queste tele..
quella dei 4 cuori è anche vendibile cosi, i futuristi mio cugino da piccolo penso bene di farci uno scarabocchio con la penna sulla tela (:mad:), l'albero della vita la tela si sta spaccando causa gli anni che passano..
 
:confused:
Ho la vaga impressione che sarà molto dura darli via ...
Per quel che contano le mie impressioni ... a parte la provenienza... senza autentica, rovinati, scarabbochiati ecc...
:'(
Ciaoooooooo
OK!
 
:confused:
Ho la vaga impressione che sarà molto dura darli via ...
Per quel che contano le mie impressioni ... a parte la provenienza... senza autentica, rovinati, scarabbochiati ecc...
:'(
Ciaoooooooo
OK!

ovviamente prima di venderli li farei autenticare e restaurare!
anzi, se avete il nome di qualche restauratore ben venga!
 
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