TELECOM:Labriola e la rete di Penelope

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
tlc europee verso la vittoria per la battagliacon Big Tech su costi rete
finalmente una buona notizia
 
su settimanale pattern di maggi in corso suo libro pag. 85 , in uscita sopra a 1,948, nel frattempo aspettiamo l'uscita dalla gabbia citata di Blzac, che spero in alto
 
Rilevo che è sempre più verso la parte alta della gabbia , nonostante gli indici nelle ultime sedute siano decisamente scesi.

fino a qui c'era arrivata anche la settimana scorsa e comunque occorrerebbero almeno il doppio dei volumi
 
fino a qui c'era arrivata anche la settimana scorsa e comunque occorrerebbero almeno il doppio dei volumi

Fin qui ci è arrivata diverse volte negli ultimi 10/15 gg , ma vedi nel frattempo l'indice come è crollato .

I volumi nel periodo si sono mantenuti sempre bassi , come se comprassero ma senza alcuna fretta.
 
sembra che vento stia cambiando
 

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Solo per i miglioramenti dei risultati trimestrali citati dal management dovrebbe salire:wall:
 
intanto oggi vediamo se con la scusa del default Credit Suisse (che ha sempre tifato x ADC TIM ...anvedi il karma.. :p) gli amerikkioni fanno chiudere il gap su indice...
 
in merito ai volumi , credo poi che a questi prezzi non trovino grossissime quantità in vendita :mmmm:
 
intanto oggi vediamo se con la scusa del default Credit Suisse (che ha sempre tifato x ADC TIM ...anvedi il karma.. :p) gli amerikkioni fanno chiudere il gap su indice...

non è ancora al default e comunque se sltano addirittura le banche svizzere allora vuol dire che siamo proprio alla frutta e quindi anche l'atomica non sarebbe più un tabù
 
I freni si stanno surriscaldando. Non so se già postato ma penso che questa sia la notizia più importante del weekend.


ANALISI-Tlc europee verso vittoria in battaglia con Big Tech su costi rete
03/10/2022 10:29 RSF
BRUXELLES/STOCCOLMA, 30 settembre (Reuters) - I fornitori di servizi di telecomunicazione europei sono destinati a vincere la loro decennale battaglia per far pagare alle società Big Tech i costi di rete, grazie al sostegno delle autorità Ue e agli sforzi compiuti dal blocco per contenere i giganti tecnologici statunitensi, la mossa più forte adottata finora dall'Unione europea per stabilire uno standard globale.

Lo hanno riferito fonti di settore e delle autorità regolatorie.

Deutsche Telekom (DTE.EQ), Orange (ORA.EQ), Telefonica (TEF.MC), Telecom Italia (TIT.MI) e altri grandi operatori sostengono che si tratta di una questione di equità di contribuzione, soprattutto perché i sei maggiori fornitori di contenuti rappresentano poco più della metà del traffico internet di dati.

Google, controllata di Alphabet (GOOGL.O), Netflix (NFLX.O), Meta (META.O), Amazon.com (AMZN.O) e altri giganti della tecnologia, tuttavia, respingono l'idea. Alcuni la considerano una tassa sul traffico internet, mentre un'azienda l'ha addirittura definita un tentativo di appropriarsi dei guadagni di un settore per sostenere la vecchia guardia.

La battaglia per garantire che le Big Tech si facciano carico dei costi della rete si è scatenata dalla Corea del Sud agli Stati Uniti.

Quattro fonti a conoscenza delle trattative ritengono che l'Unione europea, che negli ultimi anni ha approvato con successo regole fondamentali sulla privacy e altri limiti al potere dei giganti tecnologici statunitensi, avrà una nuova occasione per stabilire uno standard globale sui costi di rete.

"La situazione che 10 anni fa era ingiusta oggi è semplicemente insostenibile", ha detto un alto dirigente di un'azienda tlc. "Ciò che è cambiato è che per la prima volta ci stiamo muovendo tutti insieme".

I dirigenti delle Big Tech si preparano a combattere. "Non vediamo alcuna prova di un fallimento nel business model delle telecomunicazioni... tale da giustificare la richiesta di un sussidio da parte di altri settori", ha detto una fonte di una grande società tech. "Si tratta di estorsione, non di economia".

Una norma Ue che fornisca la possibilità di recuperare i costi potrebbe portare a un extra profitto annuale di 3 miliardi di euro per il settore delle telecomunicazioni, secondo Barclays.

Tuttavia, in quello che i dirigenti tlc definiscono come il segnale più chiaro di una possibile vittoria del settore rispetto alle autorità, il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton ha detto che chiederà il feedback di entrambe le parti prima di redigere la legislazione.

"Una volta che iniziano una cosa del genere, significa che la cosa va avanti e che è seria. Sei mesi fa questo era un tabù intoccabile", ha riferito una fonte del settore tlc.
 
RIFLESSIONI OPA 2 - piano minerva
tutti ad aspettarsi con l'OPA un + 100% +200% + 300%

ma si ipotizza un esborso di 2,5 miliardi
e un'opa parziale 30% tim ord e 40% risp

SE COSI' il prezzo per azione non sarà lontano da 0,38%
e probabilmente ci sarà il riparto, con quello che significa!!!


https://www.key4biz.it/e-finita-la-...onviene-il-piano-fdi-progetto-minerva/417333/


Un progetto ridicolo senza un becco di un quattrino e praticamente irrealizzabile .... Minerva, ma cambiate spacciatore che ve la taglia male ...

2,5 miliardi per il 40% del capitale sociale ... Mah ... 0,3 Euro ad azione ...
Come se gli azionisti fossero dei faggiani da spennare....
Ahahahhahahah
 
I freni si stanno surriscaldando. Non so se già postato ma penso che questa sia la notizia più importante del weekend.


ANALISI-Tlc europee verso vittoria in battaglia con Big Tech su costi rete
03/10/2022 10:29 RSF
BRUXELLES/STOCCOLMA, 30 settembre (Reuters) - I fornitori di servizi di telecomunicazione europei sono destinati a vincere la loro decennale battaglia per far pagare alle società Big Tech i costi di rete, grazie al sostegno delle autorità Ue e agli sforzi compiuti dal blocco per contenere i giganti tecnologici statunitensi, la mossa più forte adottata finora dall'Unione europea per stabilire uno standard globale.

Lo hanno riferito fonti di settore e delle autorità regolatorie.

Deutsche Telekom (DTE.EQ), Orange (ORA.EQ), Telefonica (TEF.MC), Telecom Italia (TIT.MI) e altri grandi operatori sostengono che si tratta di una questione di equità di contribuzione, soprattutto perché i sei maggiori fornitori di contenuti rappresentano poco più della metà del traffico internet di dati.

Google, controllata di Alphabet (GOOGL.O), Netflix (NFLX.O), Meta (META.O), Amazon.com (AMZN.O) e altri giganti della tecnologia, tuttavia, respingono l'idea. Alcuni la considerano una tassa sul traffico internet, mentre un'azienda l'ha addirittura definita un tentativo di appropriarsi dei guadagni di un settore per sostenere la vecchia guardia.

La battaglia per garantire che le Big Tech si facciano carico dei costi della rete si è scatenata dalla Corea del Sud agli Stati Uniti.

Quattro fonti a conoscenza delle trattative ritengono che l'Unione europea, che negli ultimi anni ha approvato con successo regole fondamentali sulla privacy e altri limiti al potere dei giganti tecnologici statunitensi, avrà una nuova occasione per stabilire uno standard globale sui costi di rete.

"La situazione che 10 anni fa era ingiusta oggi è semplicemente insostenibile", ha detto un alto dirigente di un'azienda tlc. "Ciò che è cambiato è che per la prima volta ci stiamo muovendo tutti insieme".

I dirigenti delle Big Tech si preparano a combattere. "Non vediamo alcuna prova di un fallimento nel business model delle telecomunicazioni... tale da giustificare la richiesta di un sussidio da parte di altri settori", ha detto una fonte di una grande società tech. "Si tratta di estorsione, non di economia".

Una norma Ue che fornisca la possibilità di recuperare i costi potrebbe portare a un extra profitto annuale di 3 miliardi di euro per il settore delle telecomunicazioni, secondo Barclays.

Tuttavia, in quello che i dirigenti tlc definiscono come il segnale più chiaro di una possibile vittoria del settore rispetto alle autorità, il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton ha detto che chiederà il feedback di entrambe le parti prima di redigere la legislazione.

"Una volta che iniziano una cosa del genere, significa che la cosa va avanti e che è seria. Sei mesi fa questo era un tabù intoccabile", ha riferito una fonte del settore tlc.

OK!
Basterebbe, in alternativa, rivedere al rialzo i contratti di servizio che le compagnie di Telecomunicazione offrono alle Big Tech, visto che i loro mega-profitti si "generano" anche grazie alla Rete.
 
Un progetto ridicolo senza un becco di un quattrino e praticamente irrealizzabile .... Minerva, ma cambiate spacciatore che ve la taglia male ...

2,5 miliardi per il 40% del capitale sociale ... Mah ... 0,3 Euro ad azione ...
Come se gli azionisti fossero dei faggiani da spennare....
Ahahahhahahah

I grossi magari possono fare resistenza..ma i piccoli tendono spesso a diventarlo...e le penne ce le lasciano...
 
in merito ai volumi , credo poi che a questi prezzi non trovino grossissime quantità in vendita :mmmm:

Per contro, secondo la primordiale legge della domanda e dell'offerta, il prezzo dovrebbe, ripeto, dovrebbe crescere, crescere, crescere,.....
 
Tlc europee verso vittoria in battaglia con Big Tech su costi rete
 
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