Ucraina, I referendum per annettere Lugansk e Donetsk il 23-27 settembre

Per la cronaca in piazza Rossa a Mosca, 180 mila russi a festeggiare.
 
Per la cronaca in piazza Rossa a Mosca, 180 mila russi a festeggiare.

E gli altri 20 milioni di moscoviti? Un po' pochi 180 mila persone considerato che è stata una manifestazione organizzata dal governo russo.
 
Per la cronaca in piazza Rossa a Mosca, 180 mila russi a festeggiare.

Scusa tu sei comunista ?? Putin è comunista come lo è il leader cinese ?? Non vedo differenze tra i due .

Liberisti in economia , dittatori in patria .Controllo totale dei mezzi di informazione e dura repressione verso i contestatori.

Se ami Putin amerai anche il leader cinese o no ??
 
Scusa tu sei comunista ?? Putin è comunista come lo è il leader cinese ?? Non vedo differenze tra i due .

Liberisti in economia , dittatori in patria .Controllo totale dei mezzi di informazione e dura repressione verso i contestatori.

Se ami Putin amerai anche il leader cinese o no ??

lui ama la corea del nord:o
siete 2 facce della stessa medaglia per me
 
Per la cronaca in piazza Rossa a Mosca, 180 mila russi a festeggiare.

wow, su 110 milioni di abitanti russi

lo 0.0016% della popolazione
chissà cosa quanto le avranno pagate o chissà quanto avranno promesso poi a quelle comparse (magari esenzione leva)
 
wow, su 110 milioni di abitanti russi

lo 0.0016% della popolazione
chissà cosa quanto le avranno pagate o chissà quanto avranno promesso poi a quelle comparse (magari esenzione leva)

pensa che putin ha impiegato fin ora gli stessi uomini in ucraina circa
 
lui ama la corea del nord:o
siete 2 facce della stessa medaglia per me

Magari rilassarsi un po', non sentirsi obbligato a rispondere a chiunque senza sapere cosa dire .

Non so ... che dici ... occuparsi della famiglia , tenere compagnia alla moglie , un cinemino , quattro salti in qualche balera.

Farebbe molto bene a te e un po' anche a noi
 
ho trovato molto interessante questa intervista sul corriere a Viktor Yushchenko su putin e sulle colpe dell europa

Viktor Yushchenko: «Su Putin vi avevo avvertito. Non è mai lui quello che comincia a negoziare»
Francesco Battistini
5-7 minuti

L’ex leader ucraino Yushchenko, che fu avvelenato 18 anni fa al tempo della Rivoluzione Arancione, oggi produce miele per i soldati al fronte: «Putin si è tolto la maschera»

Dal nostro inviato
BEBEZRADYCHI (Ucraina) «Voi europei lo state capendo solo adesso, chi è Putin: io ve lo ripetevo da anni».

È stato lui a sabotare il gasdotto nel Baltico?
«La Russia siede al Consiglio di sicurezza dell’Onu, ma con quel che combina dovremmo parlare di Consiglio d’insicurezza. Devo dirvelo con sincerità, però: questo episodio dimostra quanto state pagando la “schröderizzazione” della vostra politica energetica».

Nel senso di Schröder, l’ex cancelliere tedesco?
«Lui, la Merkel, la Germania. Che hanno messo in secondo piano gl’interessi comuni europei, hanno creato una dipendenza energetica per coltivare un rapporto privilegiato con la Russia. Lo stesso hanno fatto in altro modo i Sarkozy, i Berlusconi. Io lo dicevo: si rischia molto, a trattare con la Russia in questo modo. E ora si vede: per più di vent’anni, Putin ha creato un sistema di corruzione internazionale».

È vero, lui lo diceva. Perché la carezza di Putin fu tra i primi, letteralmente, a provarla sulla sua pelle. Correva l’anno 2004: candidato alla presidenza ucraina, leader della Rivoluzione arancione («Mosca dice che allora portammo i nazisti al potere? E quali? Zelensky, il premier, il leader dell’opposizione sono tutti ebrei!…»), venne avvelenato con una minestra alla diossina. Ben prima di Navalny e di tutti gli oppositori di Putin: «So chi è stato. E che il veleno proveniva da una fabbrica russa. Quando incontravo Putin, ogni volta mi prometteva che avrebbe collaborato alle indagini. Dopo 18 anni, sto ancora aspettando… Io sono un cosacco, duro a morire. Ma per avere giustizia serve solo una congiunzione astrale, o un cambio di regime». Ritiratosi in un bosco fuori Kiev, a 68 anni Yushchenko è un ex presidente fuori dalla politica. Ha ancora il viso butterato dal veleno, cura una casa museo di tradizioni ucraine e sostiene Zelensky. La sua personale resistenza, dice, la fa col miele: «Allevo le api. Ho ideato barrette di miele da mandare al fronte: energia pura per i nostri soldati! Solo che hanno bombardato la fabbrica che me le confezionava…».

Lei è stato anche il primo leader a subire da Mosca il ricatto sul gas. Che farebbe oggi?
«È molto difficile correggere gli errori delle deboli politiche energetiche occidentali adottate negli ultimi 15 anni. La Russia ora controlla il 40% del mercato. L’importante per gli europei è avere una linea ferma e lasciarsi alle spalle la politica di tedeschi o francesi».

Putin usa l’arma del gas in modo spregiudicato.
«Ha creato un suo mercato e, nonostante la guerra, guadagna quel che guadagnava un anno fa. L’Europa invece non s’è fatta un mercato alternativo e ha davanti un anno molto duro. Ci sono le risorse d’arabi, Usa, sudamericani, ma il fattore tempo è determinante. E gioca a favore di Putin».

Lei è sempre stato europeista convinto. Oggi sembra più amaro…
«Non è stato bello, vedere leader europei diventare impiegati al soldo del Cremlino. Noi parlavamo d’ideali, nella rivoluzione di Maidan c’erano più bandiere europee che in Europa… Ricordo quando andai al vertice Nato di Bucarest, nel 2008. Si doveva discutere dell’adesione nostra e della Georgia. Avevamo il sostegno del 41% della popolazione, quando la Spagna era stata ammessa col 17%. Ma la Mer-kel disse no. Poche settimane dopo, Putin cominciò a dire che l’Ucraina era uno Stato fasullo. E dopo tre mesi che accadde? La Russia invase la Georgia. Io dissi: indovinate chi sarà il prossimo… Nessuno rispose. In compenso, a guerra in corso, partì il gasdotto Nord Stream per collegare Russia ed Europa. E qualche anno dopo, quand’era già iniziata l’invasione della Crimea e del Donbass, mentre europei e americani non facevano nulla, ecco pure il Nord Stream 2».

Lei lo conosce bene: è sempre lo stesso Putin?
«Una volta è venuto anche qui, in questa casa. L’ho sempre trovato d’una gentilezza formale, non ricordo un suo gesto sgarbato. Mi chiamava confidenzialmente Viktorovic. Però mi colpiva una cosa: se c’era da negoziare su qualcosa, toccava sempre a me prendere l’iniziativa, lui non lo faceva mai. Io spiegavo la posizione ucraina per mezz’ora, lui armeggiava solo con foglietti che estraeva dal taschino. Credo sia molto cambiato, in questi vent’anni. Specie dopo il 2014. Ha visto che la putinizzazione dell’Europa era compiuta e s’è mostrato per quel che oggi vedete tutti».

Userà la Bomba?
«Come il 90% degli ucraini, anch’io credevo non ci avrebbe mai invaso. Ora ho capito che è stupido. E tutto è possibile».

Che succede con il referendum?
«Non ha effetti giuridici. Oggi lui va alla Duma a rivenderselo come un risultato, per uso interno. Ma sa bene che, nella guerra, è solo una piccola pausa. Il regalino di compleanno che s’è fatto per i 70 anni».

ottima intervista
complimenti a Sarzoky e soprattutto Merkel per averci legati con le corde al collo con il gas russo
 
stoltrmberg gli ha già risposto :

mo moooo segno
Non avete capito il senso del post.
La richiesta di adesione dell'Ucraina alla Nato, che in modo scontato sara rigettata al mittente, è un gesto simbolico che segnala che l'Ucraina non sarà mai più neutrale in futuro e che Putin oltre a dover occuparsi del riconoscimento internazionale delle sue annessioni - senza il quale è del tutto inutile - e delle sanzioni, avrà anche questo problema.
 
ottima intervista
complimenti a Sarzoky e soprattutto Merkel per averci legati con le corde al collo con il gas russo

Veramente i Tedeschi hanno legato se stessi. Noi potevamo prenderlo da un'altra parte, mica eravamo obbligati a farlo arrivare qui.
O comunque non in quella misura.
 
Non avete capito il senso del post.
La richiesta di adesione dell'Ucraina alla Nato, che in modo scontato sara rigettata al mittente, è un gesto simbolico che segnala che l'Ucraina non sarà mai più neutrale in futuro e che Putin oltre a dover occuparsi del riconoscimento internazionale delle sue annessioni - senza il quale è del tutto inutile - e delle sanzioni, avrà anche questo problema.

Oh povero Putin che ha questo problema
 
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wow, su 110 milioni di abitanti russi

lo 0.0016% della popolazione
chissà cosa quanto le avranno pagate o chissà quanto avranno promesso poi a quelle comparse (magari esenzione leva)

a parte qualche zero errato in più il 16 è corretto:o
 
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