Kiev ora cessi il fuoco, siamo pronti ai negoziati

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

ovviamente chiede la resa completa , come ha detto 3 giorni fa

ma non voleva conquistare tutta l'ucraina , poi l'europa fino al portogallo??????:o
quindi se chiede" solo" sto domnbass e glielo concediaMO non abbiamo perso NO???
anche qui spero di non aver utarto la vs sensibilita
 
Comunque, nella diversità delle opinioni su come affrontare e risolvere il conflitto, ti do atto che dall'inizio nelle tue analisi ti sei fatto guidare dalla realtà e hai cercato elementi oggettivi a cui riferirti e sei stato tra i pochi a farlo
E mano a mano che hai visto crescere la debolezza di Putin (da molti qui sin dall'inizio spacciata solo come propaganda del nemico) ne hai preso atto

Grazie per l'apprezzamento. Ovviamente, nella diversità delle opinioni, la stima è reciproca.
Premesso che non ho mai fatto il tifo per nessuna delke due parti, ma ho sempre messo in primo piano quel che conveniva all'italia, non ho problemi a riconoscere che il 24 febbraio pensavo che i russi avrebbero fatto un sol boccone dell'Ucraina. Anche perché ero in ottima compagnia: ho per lavoro moltissimi contatti coi militari e tutti o quasi a febbraio la pensavano come me. Evidentemente l'armata rossa incuteva ancora un timore reverenziale scollegato dalla realtà e ignoravamo contemporaneamente il livello con cui gli ucraini in questi otto anni si erano preparati al conflitto.
Il generale Zalunsky si è guadagnato un posto nella storia. Le sue tattiche e la sua strategia saranno studiate a lungo nelle accademie militari di tutto il mondo. Dall'altra parte i generali russi hanno sbagliato tutto lo sbagliabile. Non so quanto per incapacità e quanto per pressioni politiche.
 
Alle h 18 attesa per discorso di Stoltenberg (NATO)


NATO does not recognize the entry of Kherson, Zaporozhye, Donetsk and Lugansk regions into Russia, condemns Russian "annexation" of Ukrainian territory but alliance is not party to conflict - NATO Secretary-General.

Accession of Donbass, Zaporozhye and Kherson region to Russia does not change NATO's determination to support Ukraine, every democratic country has right to apply to NATO, but the decision on acceptance will be made by consensus of all NATO members - Alliance Secretary-General.
 
Esatto. Ma i più qui non sono filoputinisti per forza, semplicemente si illudono che cedendo oggi siamo salvi a vita, con la russia oggi e con Xi Jinping domani .....

poveri illusi .... entrambi i dittatori, come hai già spiegato, rispettano (anche se a denti stretti) solo chi sa usare la forza e si sa difendere. Considerano entrambi l'occidente un sistema debole, perché tutti possono parlare, a differenza di quanto avviene nei loro paesi dove l'ordine viene imposto in base alla visione di pochi che la impongono con la forza.
Anche in queste dittature vince il più forte, quello che passa il tempo a guardarsi le spalle, purgare gli oppositori ma anche solo i presunti tali, come faceva Stalin, coagulando intorno a sé complici (vedi oligarchi, grandi burocrati, vertici dell'esercito) dandogli tutto quello che vogliono ma con il sottinteso che caduto il capo cadono pure loro.
Solo difendendosi fino in fondo c'è qualche speranza, avendo ancora qualche vantaggio strategico e soprattutto economico-tecnologico, di vincere la partita o almeno ritardare il più possibile (anche decine di anni) la fine

"cedendo oggi siamo salvi a vita" quindi interpreto che NOI cediamo oggi

ma io non cedo un bel niente oggi , quando putin minaccera l'italia vedremo
 
Grazie per l'apprezzamento. Ovviamente, nella diversità delle opinioni, la stima è reciproca.
Premesso che non ho mai fatto il tifo per nessuna delke due parti, ma ho sempre messo in primo piano quel che conveniva all'italia, non ho problemi a riconoscere che il 24 febbraio pensavo che i russi avrebbero fatto un sol boccone dell'Ucraina. Anche perché ero in ottima compagnia: ho per lavoro moltissimi contatti coi militari e tutti o quasi a febbraio la pensavano come me. Evidentemente l'armata rossa incuteva ancora un timore reverenziale scollegato dalla realtà e ignoravamo contemporaneamente il livello con cui gli ucraini in questi otto anni si erano preparati al conflitto.
Il generale Zalunsky si è guadagnato un posto nella storia. Le sue tattiche e la sua strategia saranno studiate a lungo nelle accademie militari di tutto il mondo. Dall'altra parte i generali russi hanno sbagliato tutto lo sbagliabile. Non so quanto per incapacità e quanto per pressioni politiche.

In questo momento il punto centrale di confronto è capire realmente cosa conviene all'italia (da una parte) e cosa sia giusto fare (anche moralmente parlando), sapendo in partenza che i due aspetti possono collidere e che di solito l'interesse nazionale prevale, da qui la doppia morale

E credo che il punto nodale della convenienza nazionale sia capire se è più credibile e fondata la convinzione di chi crede che cedere a Putin oggi vuol dire essere per sempre sotto ricatto, una volta sperimentato che il ricatto funziona) o se sia più fondata quella di chi pensa che cedere al ricatto voglia dire risolvere il problema per sempre (salvo poi pagarla su altri fronti, dal momento che facciamo parte di una coalizione)
La prima tesi ha anche il vantaggio che, escludendo tutto ciò che riguarda l'essere o meno pedine americane, ci si sente dalla parte dell'aggredito, senza mai dimenticare tutti i lati oscuri del governo ucraino.
Ma, come precisavo prima, l'aspetto dell'interesse nazionale viene prima. In caso contrario saremmo dovuti scendere in campo a fianco dei curdi e dello yemen.
 

"Esatto. Ma i più qui non sono filoputinisti per forza, semplicemente si illudono che cedendo oggi siamo salvi a vita, con la russia oggi e con Xi Jinping domani .....

poveri illusi "

non era questo il senso?
 
In questo momento il punto centrale di confronto è capire realmente cosa conviene all'italia (da una parte) e cosa sia giusto fare (anche moralmente parlando), sapendo in partenza che i due aspetti possono collidere e che di solito l'interesse nazionale prevale, da qui la doppia morale

E credo che il punto nodale della convenienza nazionale sia capire se è più credibile e fondata la convinzione di chi crede che cedere a Putin oggi vuol dire essere per sempre sotto ricatto, una volta sperimentato che il ricatto funziona) o se sia più fondata quella di chi pensa che cedere al ricatto voglia dire risolvere il problema per sempre (salvo poi pagarla su altri fronti, dal momento che facciamo parte di una coalizione)
La prima tesi ha anche il vantaggio che, escludendo tutto ciò che riguarda l'essere o meno pedine americane, ci si sente dalla parte dell'aggredito, senza mai dimenticare tutti i lati oscuri del governo ucraino.
Ma, come precisavo prima, l'aspetto dell'interesse nazionale viene prima. In caso contrario saremmo dovuti scendere in campo a fianco dei curdi e dello yemen.

Mah, per me giusto o sbagliato in politica internazionale non esistono. Esiste solo l'utile e il dannoso.
Detto questo, Putin è nell'angolo, non ha più margine di manovra ma ha 4000 testate nucleari.
Per me quello che è assolutamente da evitare è una escalation. Si potrebbe anche fissare sul terreno la situazione come è adesso con un cessate il fuoco (tipo corea) e poi aspettare (incoraggiandolo) il regime change in russia per poi discutere come sistemare definitivamente la questione col suo successore.
 
La produzione bellica occidentale per battere la Russia e altre notizie interessanti
TUTTI CONTRO LA RUSSIA

29 settembre 2022

Poche ore prima che la Russia annunciasse l’intenzione di riconoscere i risultati dei referendum-farsa e annettere le oblast’ ucraine del Donbas, di Kherson e di Zaporižžja, il gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina creato dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha organizzato nella sede Nato di Bruxelles un incontro dei funzionari responsabili dell’acquisto di armi di oltre quaranta nazioni – principalmente da Unione Europea e Indo-Pacifico – per coordinare l’aumento della produzione bellica e fronteggiare l’accelerato assottigliamento delle scorte nei magazzini occidentali.
Perché conta: La priorità degli Stati Uniti è incrementare la produzione di munizioni per obici e artiglieria missilistica, impiegabili dalle Forze armate dell’Ucraina. Tra i recenti aiuti di Washington vi sono anche 18 nuovi Himars per l’esercito di Kiev.
Mosca sa che lo scontro tra Occidente e Russkij mir (mondo russo) non si consuma solo sul campo di battaglia ucraino, ma anche nelle fabbriche di mezzo mondo.
La Russia sa di non poter reggere sotto il profilo industriale i ritmi occidentali, quindi è costretta a incrementare gli sforzi prima che le quaranta nazioni del “gruppo di Kiev”, dopo aver ricostituito le proprie scorte, si dedichino a pieno regime alla causa ucraina.
 
"Esatto. Ma i più qui non sono filoputinisti per forza, semplicemente si illudono che cedendo oggi siamo salvi a vita, con la russia oggi e con Xi Jinping domani .....

poveri illusi "

non era questo il senso?

Si, il senso era questo. È il tuo post che non ho capito. Il senso del mio post, anche unito ad altri, è che la russia va fermata oggi. Se le dai il tempo di riprendersi e correggere qualche errore tattico siamo noi a finire sotto terra.

Tu sostieni "quando (nel senso di "se") Putin dovesse minacciare l'italia vedremo", io do per certo che, una volta sperimentato che le controsanzioni e le minacce del presente hanno funzionato, Putin lo rifarà

Il tuo è un "se" il mio è un "quando", nel senso di cosa certa. Oggi l'occidente è ancora in grado di fare qualcosa, ma solo perché Putin ha sbagliato tutto, domani, se gli si da il tempo di riprendersi e di correggere gli errori, il tutto costerà molto di più, ammesso che sia solo un problema di costi, domani potremmo non farcela

E il tutto ricordandoci che in questo momento la nostra reazione è sotto l'attento esame di Xi jinping che oggi non ha ancora la forza (e soprattutto la convenienza) ad imitare Putin, domani forse no, e con Putin condivide l'idea che la democrazia occidentale dove tutti parlano e si vota a maggioranza è una grave debolezza da disprezzare, non un segno di forza e civiltà

La convinzione profonda dei due schieramenti su cosa farà o non farà Putin in futuro, cedendo oggi (o avendolo fatto prima) alle sue imposizioni è quanto divide profondamente entrambi gli schieramenti, qui in AP come fuori
 
https://www.ansa.it/sito/notizie/mo...pre_0eb026d5-8872-453f-be1d-a7b25e87cf31.html


Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto un minuto di silenzio per quelli che ha definito gli "eroi" che combattono in Ucraina e per le "vittime delle azioni terroristiche di Kiev".


"Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre", ha affermato Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine.


L'Ucraina deve "cessare il fuoco cominciato nel 2014, siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati. Ma la scelta" dell'annessione della popolazione delle quattro regioni ucraine non è più in discussione.
"Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione". Lo ha detto il presidente russo a proposito delle quattro regioni ucraine che oggi vengono annesse alla Russia.
L'Unione Sovietica è passata e non tornerà. Ma i russi che vivono al di fuori dei confini della Russia possono tornare alla loro "patria storica".
"L'amore per la Russia è un sentimento indistruttibile. Ecco perché anche i giovani nati dopo la tragedia della caduta dell'Unione Sovietica hanno votato" per l'annessione, ha aggiunto Putin.

Sordo alle proteste della comunità internazionale, Vladimir Putin ha deciso di procedere con l'annessione dei quattro territori ucraini dove si sono svolti i referendum che le cancellerie occidentali hanno definito delle "farse". Gli accordi saranno firmati oggi con una cerimonia in pompa magna nella Sala di San Giorgio al Cremlino con i capi delle quattro entità, e saranno accompagnati da una festa popolare sulla Piazza Rossa.

Un programma che stride con le scene delle migliaia di russi in fuga dal Paese per sottrarsi alla possibile chiamata alle armi. I Paesi baltici e la Polonia hanno già chiuso da settimane le loro frontiere ai russi, e a loro si è unita ora la Finlandia ed è pronta la Norvegia.

Ma l'esodo continua attraverso le frontiere meridionali, specie con la Georgia e il Kazakhstan, e, più a est, con la Mongolia. Eppure niente sembra poter distogliere il Cremlino dai suoi piani, da realizzare anche attraverso la mobilitazione parziale dichiarata il 21 settembre. Le prime unità dei riservisti richiamati, ha fatto sapere il ministero della Difesa, si sono già costituite, e saranno impiegate per "controllare i territori liberati" in Ucraina. In primis, dunque, le aree di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, che si apprestano ad entrare a far parte della Federazione e che quindi Mosca difenderà come proprio territorio.

Sotto le mura del Cremlino è stato allestito un enorme palco per le celebrazioni in piazza, con la scritta 'Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson, Russia, insieme per sempre', nella sala di San Giorgio si sono completati i preparativi per la firma dell'atto di adesione e per un discorso del presidente che il suo portavoce ha già preannunciato come "corposo". Non è difficile prevederne il contenuto. Un assaggio si è avuto ieri, quando Putin è intervenuto in videoconferenza a una riunione dei capi dei servizi di sicurezza e intelligence delle nove ex repubbliche sovietiche ora membri della Comunità degli Stati indipendenti (Csi). Il presidente ha riproposto lo scenario che vede i Paesi occidentali ("i nostri avversari geopolitici" li ha definiti) impegnati a seminare il caos nello spazio ex sovietico "con rivoluzioni colorate e bagni di sangue" per salvaguardare la propria "egemonia unipolare". Anche il conflitto in Ucraina è conseguenza di questo. E tutto ciò, ha avvertito, porta a "rischi di destabilizzazione nell'intera regione dell'Asia-Pacifico".

Fischia che discorso, da grande generale, motivatore e presente, uno che si guadagna la fiducia dei soldati.

Se come credo non ha mire espansionistiche, ma trasforma in difesa dei propri sacri lembi, soccaz riconquistare per ucraina nato napoleone e hitler messi insieme
 
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