Boom di bocciati al test di medicina

Leggevo quelli di biologia: mi sono diplomato (Liceo Scientifico) poco dopo la metà degli anni 70. Parlo quindi della scuola di una volta. E non mi sono neanche diplomato male (esame di stato da massimo dei voti, ma ammissione scadente, avevo fatto il lavativo tutto l'anno, mi hanno giustamente presentato il conto).
Per i vaghi ricordi che ho dubito che avrei potuto rispondere a quei test.
Non so se i programmi scolastici alle superiori siano cambiati, so però che soprattutto negli ultimi dieci anni di fatto si richiede sempre di meno (leggi: nelle programmazioni di inizio anno si scrive A ma la richiesta per la sufficienza è molto molto meno di A) perchè il livello medio degli studenti è sempre più basso
Negli istituti tecnici dove insegnavo il crollo è stato epocale, nei licei è mediamente più contenuto, ma sono in calo anche loro come conoscenze e competenze finale, questa è la scuola di massa dove nessuno va lasciato indietro.
Voglio almeno sperare che ci siano dei libricini-bigini con i test degli anni precedenti su cui studiare per prepararsi al concorso

Io vent'anni fa in ingegneria, logica, matematica e fisica a occhi chiusi, ma non faccio testo perché insegno a ingegneria, ma il mio test d'ingresso, all'epoca c'era il numero chiuso a ingegneria, lo passai brillantemente (tutta l'estate passata a studiare, perché non era contemplata la possibilità di non rientrare nel numero chiuso), lo sconvolgimento non ha riguardato solo i programmi di studio e i metodi d'insegnamento, ma tutto il sistema e le condizioni al contorno, in particolar modo quelle sociali. La società non è più quella, ora solo pensare di passare un'estate a studiare per un test è considerata cosa da sfigati ed emarginati, prima la laurea era una riscatto sociale e faceva la differenza. Adesso anche i più ciucci e demotivati possono prenderne una, giusto per la gioia di mamma e papà. Non parliamo poi delle varie riforme universitarie che si sono succedute negli anni, disastro su tutta la linea ma è OT.
 
I test di ingresso non hanno alcun senso quando puoi selezionare attraverso gli esami.

Il primo anno di ing, senza alcun test allora, lezioni in aula magna ci dissero che nel secondo saremmo rientrati in un'aula "normale". Una riduzione anche per necessità. Pensammo all'esagerazione di un discorso "terroristico" per ribadire serietà/severità del corso... Invece andò effettivamente così tra ritiri, bocciature e cambi di facoltà.

Ricordo perfettamente, seconda metà degli anni 70, politecnico di Milano. Primo anno nelle aule a gradinate, nel secondo anno solo in alcuni corsi, dal terzo anno in poi aule normali per tutti i corsi salvo quelli comuni a più indirizzi (ad esempio elettronica e tecnologia elettronica, terzo e quarto anno, erano ancora tenute nelle aule a gradinate)
 
Io vent'anni fa in ingegneria, logica, matematica e fisica a occhi chiusi, ma non faccio testo perché insegno a ingegneria, ma il mio test d'ingresso, all'epoca c'era il numero chiuso a ingegneria, lo passai brillantemente (tutta l'estate passata a studiare, perché non era contemplata la possibilità di non rientrare nel numero chiuso), lo sconvolgimento non ha riguardato solo i programmi di studio e i metodi d'insegnamento, ma tutto il sistema e le condizioni al contorno, in particolar modo quelle sociali. La società non è più quella, ora solo pensare di passare un'estate a studiare per un test è considerata cosa da sfigati ed emarginati, prima la laurea era una riscatto sociale e faceva la differenza. Adesso anche i più ciucci e demotivati possono prenderne una, giusto per la gioia di mamma e papà. Non parliamo poi delle varie riforme universitarie che si sono succedute negli anni, disastro su tutta la linea ma è OT.

Confermo, è del tutto assente tra i ragazzi, salvo casi molto particolari, l'idea di un progetto di lungo termine, fatto di investimenti quotidiani che nel tempo ti porteranno ad un risultato alto.
Un mio ex studente, insospettabile, durante la classica pizzata di fine anno mi raccontava che era favorevolmente colpito dal fatto che, alla mia età, continuassi a studiare, tanto considerava la cosa così anacronistica in tante persone anche molto più giovani
Avevo una collega che insegnava sia da noi (ITIS) sia alla Cattolica di Milano, e mi raccontava (15 anni fa) che già allora doveva chiedere sempre di meno, pena la chiusura dell'indirizzo.
Devo anche dire, però, che anche all'ITIS, e parlo dei docenti (o ex docenti come me) chi passava l'estate e i ponti ad autoaggiornarsi al massimo otteneva un po' di rispetto da certi colleghi (non tutti) ma comunque considerato un po' strano (nella scuola il merito non viene riconosciuto), e parlo di colleghi di area tecnica
Molti anni fa mi ero offerto di tenere gratis (senza quindi farlo partire come progetto) una serie di incontri su una piattaforma freeware di simulazione (versione student di una piattaforma professionale, 4000$ circa a licenza) con cui si potevano realizzare lezioni fantastiche.
Ero pronto anche a condividere il materiale che avevo prodotto fino a quel momento. Pensavo che usandola tutti ne avremmo avuti vantaggi comuni anche in termini di programmazione e progetti comuni.
A loro sarebbe costato un po' di lavoro, ma non certo quello da autodidatta che mi ero dovuto sobbarcare io. Nota che oggi quella piattaforma è oggi di uso libero nella sua versione completa, la società che la aggiornava ha chiuso l'attività dopo più di trent'anni, ma ha voluto fare il dono, chiudendo, di mettere a disposizione di tutti tutte le le versioni un tempo a pagamento
Mi sono trovato davanti ad un muro (a parte il mio collega di co-presenza che era un marziano e se l'era vista seguendo le mie lezioni con i ragazzi)
Quella piattaforma è stata usata quindi per tanti anni solo da me e dal collega, e quando andrà in pensione anche il collega (il prossimo dovrebbe essere l'ultimo) non sarà più usata nel mio ex istituto (dove per altro elettronica sta andando a morire per mancanza di iscritti)
 
Se quei test sono quelli che penso, cultura generale del tipo "riconoscere la professione del sig. xxxxxxx" dove il sig. xxxxxxx è un cantante o un rapper la cui conoscenza è irrelavante per la professione di medico.
Dubito che riuscirei a passare molti dei test universitari di questo tipo .... e non li passerebbero diversi miei colleghi con una carriera professionale, sia sul piano delle competenze sia sul piano dell'efficacia didattica e dello spessore dell'autoaggiornamento" di tutto rispetto oggi in pensione o alla fine della loro carriera
Che poi il livello dei diplomati da molti anni sia in continuo drammatico calo non posso che confermarlo, ma è certo con quei test che lo si verifica.

https://www.youtube.com/watch?v=8vaopeHVAbg
 
Ricordo perfettamente, seconda metà degli anni 70, politecnico di Milano. Primo anno nelle aule a gradinate, nel secondo anno solo in alcuni corsi, dal terzo anno in poi aule normali per tutti i corsi salvo quelli comuni a più indirizzi (ad esempio elettronica e tecnologia elettronica, terzo e quarto anno, erano ancora tenute nelle aule a gradinate)

Nel mio caso altri anni e altri atenei ma stessa storia, anche perché parecchie erano sedi periferiche con solo biennio che confluivano per le specialistiche al nord su MI, PD o BO principalmente.

Altro elemento di contrarietà al test il fatto che con esami scritto+orale hai doppia verifica e fai selezione.
Già ho evidenziato come in Lauree tipo Giurisprudenza in cui nella maggior parte dei casi passi la vita a scrivere atti mancano prove scritte a meno che siano state introdotte di recente. Poi via con corsi post laurea a pagamento per superare gli scritti di concorsi per le diverse carriere.
 
I test c'entrano nulla con il percorso scolastico fino a quel momento effettuato, ciò a prescindere dalle pur giuste considerazioni riguardanti la scarsa qualità degli istituti, dei professori, dei programmi, mi viene un po' da andare con la mano alla fondina quando sento dire degli alunni, perché mi sembrano un po' le affermazioni del contadino pigro, figura nella quale metterei anche i genitori, che se la prende con il campo per gli scarsi frutti dell'annata.
Ripeto, i giovani sono e saranno sempre più la vera ricchezza di una nazione, tanto più in drammatica decrescita demografica e noi la stiamo mortificando, prima mettiamo l'obbligo scolastico, giustamente peraltro, addirittura vagheggiamo di estenderlo fino alla maggiore età e su questo se ne può discutere, poi permettiamo la dispersione scolastica, infine diamo disvalore agli stessi diplomi costringendo ai quiz per l'entrata negli atenei, test inoltre che nulla c'entrano con la preparazione acquisita, tanto è vero che, specie per quelli di medicina, occorre sobbarcarsi un oneroso costo per i corsi al fine di tentare di superarli, tra l'altro in incombenza di maturità.
Così come sono concepite, queste selezioni sono semplicemente una barriera a preservare l'esistente e chi lo controlla, in una società ed una democrazia sempre meno inclusive.
 
I test c'entrano nulla con il percorso scolastico fino a quel momento effettuato, ciò a prescindere dalle pur giuste considerazioni riguardanti la scarsa qualità degli istituti, dei professori, dei programmi, mi viene un po' da andare con la mano alla fondina quando sento dire degli alunni, perché mi sembrano un po' le affermazioni del contadino pigro, figura nella quale metterei anche i genitori, che se la prende con il campo per gli scarsi frutti dell'annata.
Ripeto, i giovani sono e saranno sempre più la vera ricchezza di una nazione, tanto più in drammatica decrescita demografica e noi la stiamo mortificando, prima mettiamo l'obbligo scolastico, giustamente peraltro, addirittura vagheggiamo di estenderlo fino alla maggiore età e su questo se ne può discutere, poi permettiamo la dispersione scolastica, infine diamo disvalore agli stessi diplomi costringendo ai quiz per l'entrata negli atenei, test inoltre che nulla c'entrano con la preparazione acquisita, tanto è vero che, specie per quelli di medicina, occorre sobbarcarsi un oneroso costo per i corsi al fine di tentare di superarli, tra l'altro in incombenza di maturità.
Così come sono concepite, queste selezioni sono semplicemente una barriera a preservare l'esistente e chi lo controlla, in una società ed una democrazia sempre meno inclusive.

Non ho idea di come siano adesso, non ho guardato le domande, ma i corsi per entrare c'erano anche ai miei tempi. Io non li ho fatti, ma un normalissimo liceo scientifico ti preparava più che bene al test d'ingresso. Io non ho dovuto studiare tutta l'estate ho solo ripassato un po' quello che avevamo fatto durante l'anno, tra l'altro materie già studiate bene per l'esame di maturità. E sono entrato fra i primi cento, quindi con un buon margine. Se uno ha passato le superiori a grattarsi che tanto viene promosso lo stesso è inutile che si lamenti o che si senta mortificato, prima o poi il conto viene presentato
 
Non ho idea di come siano adesso, non ho guardato le domande, ma i corsi per entrare c'erano anche ai miei tempi. Io non li ho fatti, ma un normalissimo liceo scientifico ti preparava più che bene al test d'ingresso. Io non ho dovuto studiare tutta l'estate ho solo ripassato un po' quello che avevamo fatto durante l'anno, tra l'altro materie già studiate bene per l'esame di maturità. E sono entrato fra i primi cento, quindi con un buon margine. Se uno ha passato le superiori a grattarsi che tanto viene promosso lo stesso è inutile che si lamenti o che si senta mortificato, prima o poi il conto viene presentato

Perfettamente d'accordo, a miei (giurassici) tempi certi corsi di preparazione erano ad appannaggio dei 36 sessantesimi figli di papà, non certo per il mio gruppo di studio composto perlopiù da ceto basso, manco medio. Per quanto riguarda i quesiti di chimica fisica e matematica di quest'anno potrei tranquillamente fare una relazione asseverata spiegando che erano sufficienti le conoscenze apprese alle elementari (per le frazioni), medie (per le equazioni di primo grado) e triennio delle superiori (per il resto).
 
dovrebbero fare come a Fisica, dove dopo gli esami analisi 1 e 2 molti passano ad altro...
 
dovrebbero fare come a Fisica, dove dopo gli esami analisi 1 e 2 molti passano ad ingegneria....:D

Arrivati poi ad ingegneria il nostro prof. di Analisi matematica, dopo la 10ma bocciatura, consigliava loro di migrare a Giurisprudenza.
 
Io vent'anni fa in ingegneria, logica, matematica e fisica a occhi chiusi, ma non faccio testo perché insegno a ingegneria, ma il mio test d'ingresso, all'epoca c'era il numero chiuso a ingegneria, lo passai brillantemente (tutta l'estate passata a studiare, perché non era contemplata la possibilità di non rientrare nel numero chiuso), lo sconvolgimento non ha riguardato solo i programmi di studio e i metodi d'insegnamento, ma tutto il sistema e le condizioni al contorno, in particolar modo quelle sociali. La società non è più quella, ora solo pensare di passare un'estate a studiare per un test è considerata cosa da sfigati ed emarginati, prima la laurea era una riscatto sociale e faceva la differenza. Adesso anche i più ciucci e demotivati possono prenderne una, giusto per la gioia di mamma e papà. Non parliamo poi delle varie riforme universitarie che si sono succedute negli anni, disastro su tutta la linea ma è OT.

Il problema è l'appiattimento salariale, la laurea non può essere un riscatto sociale se ballano 300 euro al mese di differenza con i lavori 'base'. Ma non è colpa di nessuno è il sistema Italia intero che non è competitivo.
 
I test c'entrano nulla con il percorso scolastico fino a quel momento effettuato, ciò a prescindere dalle pur giuste considerazioni riguardanti la scarsa qualità degli istituti, dei professori, dei programmi, mi viene un po' da andare con la mano alla fondina quando sento dire degli alunni, perché mi sembrano un po' le affermazioni del contadino pigro, figura nella quale metterei anche i genitori, che se la prende con il campo per gli scarsi frutti dell'annata.
Ripeto, i giovani sono e saranno sempre più la vera ricchezza di una nazione, tanto più in drammatica decrescita demografica e noi la stiamo mortificando, prima mettiamo l'obbligo scolastico, giustamente peraltro, addirittura vagheggiamo di estenderlo fino alla maggiore età e su questo se ne può discutere, poi permettiamo la dispersione scolastica, infine diamo disvalore agli stessi diplomi costringendo ai quiz per l'entrata negli atenei, test inoltre che nulla c'entrano con la preparazione acquisita, tanto è vero che, specie per quelli di medicina, occorre sobbarcarsi un oneroso costo per i corsi al fine di tentare di superarli, tra l'altro in incombenza di maturità.
Così come sono concepite, queste selezioni sono semplicemente una barriera a preservare l'esistente e chi lo controlla, in una società ed una democrazia sempre meno inclusive.

Le persone devono avere voglia e crederci quello è il punto numero uno, un sistema di tassazione che disincentiva tutto ma ha sempre una via d'uscita (disoccupazione o rdc) a reddito decente non può dare incentivi al miglioramento economico a lungo termine.
 
Non ho idea di come siano adesso, non ho guardato le domande, ma i corsi per entrare c'erano anche ai miei tempi. Io non li ho fatti, ma un normalissimo liceo scientifico ti preparava più che bene al test d'ingresso. Io non ho dovuto studiare tutta l'estate ho solo ripassato un po' quello che avevamo fatto durante l'anno, tra l'altro materie già studiate bene per l'esame di maturità. E sono entrato fra i primi cento, quindi con un buon margine. Se uno ha passato le superiori a grattarsi che tanto viene promosso lo stesso è inutile che si lamenti o che si senta mortificato, prima o poi il conto viene presentato

Caspita tutti superman e spietati darwinisti qui dentro, dal togliere il RDC ai poveri fino a non dare possibilità a chi ha avuto qualche defaillance negli studi, o magari solo qualche mancanza ad un test estemporaneo. Ma quale conto vuoi chiedere ad una persona di 18 - 19 anni andiamo, discorso diverso, ripeto, è la preparazione scolastica, ma anche qui, sarà colpevole chi ha quindici anni o chi lo sta formando ed educando, accomunando in ciò anche i genitori e tutto il sistema degli adulti?
Ma sul serio vogliamo credere che il sistema dei test, sempre che questo sia il giusto criterio peraltro, premi i più meritevoli?
Semplicemente chi potrà insistere, ossia chi proviene da famiglie capienti, prima o poi entrerà, gli altri, che magari, con questo sistema perverso, hanno una sola cartuccia in canna, dovranno virare su altro, spesso abbandonando gli studi, magari con la perdita di risorse che, con l'acquisizione di maggior maturità, potevano essere eccellenze o comunque buone se non ottime, in ogni caso con un problema sociale irrisolto, anzi, accentuato.
 
Le persone devono avere voglia e crederci quello è il punto numero uno, un sistema di tassazione che disincentiva tutto ma ha sempre una via d'uscita (disoccupazione o rdc) a reddito decente non può dare incentivi al miglioramento economico a lungo termine.

Adesso il RDC è diventato pure un disincentivo a non studiare abbastanza al fine di passare i test di medicina?
Quanto alla tassazione, nello specifico universitario, a me personalmente piace il sistema della Bocconi, seppur non vi sia la facoltà di medicina. Caro in via ordinaria, ma con vere esenzioni, legate all'ISP per i non capienti, possibilità di ripetere tre volte il test durante l'anno. La scuola e l'università devono essere strumenti di formazione universale, che è poi il miglior modo di fare giustizia sociale.
Vogliamo andare a vedere la quota di risorse pubbliche indirizzate per istruzione ricerca?
 
No, non sono quelli. Quei test a cui ti riferisci, vengono utilizzati quando ci sono tantissimi candidati per pochi posti e hanno una sua logica: presi singolarmente sono domande assurde a cui viene da dire "a cosa mi serve sapere blabla per fare xxxx" ma quello che non viene detto è che fanno parte di banche date di 5.000 domande dove i candidati 1 o 2 mesi prima hanno tutte le domande a disposizione e la difficoltà sta nel memorizzare le risposte ed investire ore e ore giornaliere a memorizzare i quiz. Quelle preselettive le passa chi è davvero determinato, è tutta li la selezione. Non si passano quei concorsi sapendo in che anno è morto Re Pipino, si passa studiando la banca dati a memoria e solo i veri determinati lo fanno. E' selezione motivazionale, chiunque riesce a memorizzare la banca dati, il fatto è che i più vanno a quei quiz senza conoscere le regole e si lamentano se gli viene chiesto la data di un certo evento.

Detto questo, il test di Medicina in questione era 100 minuti di tempo per rispondere a 4 quesiti di competenza di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 di ragionamento logico e problemi, 23 sono stati i quesiti di biologia, 15 di chimica, 13 di fisica e matematica.
Capito? Biologia, chimica, fisica e matematica.....

Ora si può anche togliere il test, rimane sempre il fatto che c'è una mediocrità diffusa preoccupante...

questi dei test per la quasi totalità sono frutto di 2 anni di dad.........la mediocrità è salita alle stelle e il promoviamo tutti perchè poveretti era molto in voga negli ultimi 2 anni di scrutini....
 
Caspita tutti superman e spietati darwinisti qui dentro, dal togliere il RDC ai poveri fino a non dare possibilità a chi ha avuto qualche defaillance negli studi, o magari solo qualche mancanza ad un test estemporaneo. Ma quale conto vuoi chiedere ad una persona di 18 - 19 anni andiamo, discorso diverso, ripeto, è la preparazione scolastica, ma anche qui, sarà colpevole chi ha quindici anni o chi lo sta formando ed educando, accomunando in ciò anche i genitori e tutto il sistema degli adulti?
Ma sul serio vogliamo credere che il sistema dei test, sempre che questo sia il giusto criterio peraltro, premi i più meritevoli?
Semplicemente chi potrà insistere, ossia chi proviene da famiglie capienti, prima o poi entrerà, gli altri, che magari, con questo sistema perverso, hanno una sola cartuccia in canna, dovranno virare su altro, spesso abbandonando gli studi, magari con la perdita di risorse che, con l'acquisizione di maggior maturità, potevano essere eccellenze o comunque buone se non ottime, in ogni caso con un problema sociale irrisolto, anzi, accentuato.

Nessun superman. Poi se vogliamo mettere lo sbarramento al primo anno ho detto per me sarebbe ancora meglio, ma dubito che uno studente che non è riuscito a superare il test di ingresso riesca a dare gli esami corrispondenti nel giusto tempo. Qualcuno ci sarà, come ci sarà qualcuno di meritevole che sarà stato "bocciato" al test. Gli stessi esami universitari spesso vanno a ****, ti fanno un paio di domande, mica tutto il programma e potrebbero essere le uniche a cui sai rispondere o gli unici argomenti su cui tentenni.
A 18-19 anni si viene considerati maggiorenni, penso che un po' di applicazione in quello che deve fare un ragazzo di quell'età, cioè studiare, sia dovuta, soprattutto se ha mire di entrare in determinate facoltà o in determinati atenei. Possiamo dare la colpa della loro educazione a chi vuoi, dai genitori, alla scuola, alla compagnia sbagliata, alla società, resta il fatto che non si può aspettare che uno abbia più di vent'anni (praticamente un quarto della propria vita) per pensare e pianificare il proprio futuro.
E tra parentesi, un mio compagno delle superiori non è entrato al primo colpo insieme a me, ha lavorato un anno e l'anno successivo ha rifatto il test superandolo. Non mi pare una cosa che sia preclusa a nessun ceto sociale. Certo che se l'alternativa è parcheggiarsi in qualche altra facoltà tanto per passare il tempo o stare a casa a grattarsi bisogna avere una famiglia che paga alle spalle
 
Se quei test sono quelli che penso, cultura generale del tipo "riconoscere la professione del sig. xxxxxxx" dove il sig. xxxxxxx è un cantante o un rapper la cui conoscenza è irrelavante per la professione di medico.
Dubito che riuscirei a passare molti dei test universitari di questo tipo .... e non li passerebbero diversi miei colleghi con una carriera professionale, sia sul piano delle competenze sia sul piano dell'efficacia didattica e dello spessore dell'autoaggiornamento" di tutto rispetto oggi in pensione o alla fine della loro carriera
Che poi il livello dei diplomati da molti anni sia in continuo drammatico calo non posso che confermarlo, ma è certo con quei test che lo si verifica.

Penso si possano trovare le domande che sono capitate al test, quindi potremo verificare se è vero ciò che dici, che non condivido.
 
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