Rebus parte obbligazionaria nei portafogli pigri

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L'hedging se vogliamo è anche un po' filosofia....quando uno stato solido alza i tassi lo fa perché lo richiede la sua economia in ebollizione ed è un sacrificio e questo richiama capitali esteri e dovrebbe portare ad un rafforzamento della valuta che in parte compensa la caduta dei bond da duration.
Se tieni il cambio coperto ti prendi solo la sportellata in faccia della caduta...poi nel tempo tutto si sistema e diventa ininfluente (e viceversa)...
Se poi pigli un globalone serve davvero a poco.

Se serve davvero a poco, perché esistono le versioni hedgiate dei globaloni?
 
Global Bonds fall into first Bear Market in a generation. Bloomberg Global Bonds Index drops 20% from its Jan2021 peak

:eek:

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No, nei miei portafogli non 'scelgo' la copertura.
Dipende dal ruolo dell'obbligazionario abbinato ad altri asset.

1- Se, come nella 'scuola classica' l'obbligazionario deve 'bilanciare' l'azionario offrendo un investimento a capitale bene o male 'certo' a fronte di un investimento a rendimento e valore legati al mercato e 'maturità infinita' l'obbligazionario che si assume rischio valutario tradisce tale ruolo. Si carica una volatilità nel valore di rimborso paragonabile all'azionario. Per quanto l'heding possa essere un costo è senz'altro un costo minore del 'prezzo del rischio' che ci si assumerebbe altrimenti.
2- Se l'obiettivo invece è di rimanere "neutrale" all'azionario, ovvero diversificarlo, la strategia su valute, abbinata ad esempio ad un obbligazionario può essere nel lungo termine a 'saldo zero' (avendo noi una valuta forte il dollaro difficilmente 'crea valore' con la sua sola presenza costantemente, cosa che fanno interessi ed utili societari), ma nel breve/medio termine dare neutralità (caso emblematico è l'anno 'negativo' 2022, finora, altro caso in senso opposto la seconda parte del 2020).
3- Se invece il portafoglio deve solo abbinare una serie di asset rischiosi/redditizi di natura contrapposta, esprimere l'obbligazionario nella sua valuta originale elimina inefficienze di hedging che pesano nel lungo termine.

In assoluto per propensione al rischio sotto l'elevato contenere il rischio valuta in maniera proporzionale alla propria allergia al rischio è molto importante, poiché se ci rema contro il rischio valuta può sbilanciare tutto il risultato dell'investimento.

Innanzitutto grazie a te e a tutti per le risposte. Utile anche il link di Vanguard, non lo avevo mai letto.

Non ho capito molto bene il secondo punto. Intendi dire che se voglio aggiungere stabilità al portafoglio, in contrapposizione con l'azionario non coperto, consigli la copertura?
 
Questo link immagino sia stato pubblicato diverse volte su questo forum, ma non credo faccia male riproporlo. Inflazione anche sulle pagine web…

https://www.it.vanguard/professiona...loccare-i-vantaggi-delle-obbligazioni-globali

Che link interessante, davvero!

Io personalmente comunque mi accontento di investire in obbligazio solo europee, evitando il problema dell'hedging e i fondi azionari globali li compro non protetti.

Però mi piacerebbe di più sapere quanto realmente costa l'hedging per un fondo, in quanto è una cosa che non ho mai capito.
 
Ultima modifica:
No, nei miei portafogli non 'scelgo' la copertura.
Dipende dal ruolo dell'obbligazionario abbinato ad altri asset.

1- Se, come nella 'scuola classica' l'obbligazionario deve 'bilanciare' l'azionario offrendo un investimento a capitale bene o male 'certo' a fronte di un investimento a rendimento e valore legati al mercato e 'maturità infinita' l'obbligazionario che si assume rischio valutario tradisce tale ruolo. Si carica una volatilità nel valore di rimborso paragonabile all'azionario. Per quanto l'heding possa essere un costo è senz'altro un costo minore del 'prezzo del rischio' che ci si assumerebbe altrimenti.
2- Se l'obiettivo invece è di rimanere "neutrale" all'azionario, ovvero diversificarlo, la strategia su valute, abbinata ad esempio ad un obbligazionario può essere nel lungo termine a 'saldo zero' (avendo noi una valuta forte il dollaro difficilmente 'crea valore' con la sua sola presenza costantemente, cosa che fanno interessi ed utili societari), ma nel breve/medio termine dare neutralità (caso emblematico è l'anno 'negativo' 2022, finora, altro caso in senso opposto la seconda parte del 2020).
3- Se invece il portafoglio deve solo abbinare una serie di asset rischiosi/redditizi di natura contrapposta, esprimere l'obbligazionario nella sua valuta originale elimina inefficienze di hedging che pesano nel lungo termine.

In assoluto per propensione al rischio sotto l'elevato contenere il rischio valuta in maniera proporzionale alla propria allergia al rischio è molto importante, poiché se ci rema contro il rischio valuta può sbilanciare tutto il risultato dell'investimento.

La mia idea è che acquistare bond in valuta con scadenze trentennali o ventennali potrebbe smorzare in teoria il rischio valuta , assumendo che la valuta ( forte) nel tempo abbia un sorta di mean reversion e quindi non limitarebbe il guadagno.
 
La mia idea è che acquistare bond in valuta con scadenze trentennali o ventennali potrebbe smorzare in teoria il rischio valuta , assumendo che la valuta ( forte) nel tempo abbia un sorta di mean reversion e quindi non limitarebbe il guadagno.

Quello che crediamo è relativo: nella realtà è come fare testa o croce, al 50% ti limiterà il guadagno e al 50% te lo amplificherà.

Ma il problema del rischio di cambio nei bond non è quello: è la volatilità in più che ti porta durante l'investimento.
 
Quello che crediamo è relativo: nella realtà è come fare testa o croce, al 50% ti limiterà il guadagno e al 50% te lo amplificherà.

Ma il problema del rischio di cambio nei bond non è quello: è la volatilità in più che ti porta durante l'investimento.

D'accordo; ma in un ottica cassetto tipo fondo pensione un bond trentennale in valuta forte dovrebbe essere meno rischioso ( rischio valuta) di un bond che scade tra 4 anni
 
D'accordo; ma in un ottica cassetto tipo fondo pensione un bond trentennale in valuta forte dovrebbe essere meno rischioso ( rischio valuta) di un bond che scade tra 4 anni

Non lo so. Non capisco da dove venga questa convinzione che tra 30 anni il tasso di cambio sia può vicino a quello di oggi che non tra 4 anni...
 
Non lo so. Non capisco da dove venga questa convinzione che tra 30 anni il tasso di cambio sia può vicino a quello di oggi che non tra 4 anni...

La convinzione, magari sbagliando, sta nella teoria della mean reversion, dove per periodi abbastanza lunghi di tempo , i cambi delle valute forti tendono a equipararsi, per 5 o 6 anni è forte l'euro poi per un altro decennio è forte il dollaro; questo discorso non si applica con il reais e le valute deboli.
 
La convinzione, magari sbagliando, sta nella teoria della mean reversion, dove per periodi abbastanza lunghi di tempo , i cambi delle valute forti tendono a equipararsi, per 5 o 6 anni è forte l'euro poi per un altro decennio è forte il dollaro; questo discorso non si applica con il reais e le valute deboli.

Ma non è una teoria, è una constatazione che non dà alcuna certezza. Quale media prendiamo? A 5 anni? A 10? A 20? E se il tuo orizzonte temporale è 20 o 30 anni e il cambio torna ai valori di sottoscrizione dopo 21 o 31? La "teoria" si conferma, ma non ti aiuta affatto, perché se disinvesti dopo 20 o 30 anni ti prenderei l'effetto del cambio, positivo o negativo che sia: testa o croce, appunto, fra 30 come fra 4 anni.
 
Ma..
Invece che scervellarsi sul cambio non potrebbe essere più conveniente fare una cosa del genere:

Portafoglio 60/40.

Parte obbligazionaria Gov.t divisa così:

VGEA Euro Gov.t bond (EUR)
XG7S Global Gov.t bond (USD)
EMI Inflation linked Gov.t bond (EUR)

È vero che sono 3 prodotti ma i ter sono bassi.. e c'è tutto.
 
Ma non è una teoria, è una constatazione che non dà alcuna certezza. Quale media prendiamo? A 5 anni? A 10? A 20? E se il tuo orizzonte temporale è 20 o 30 anni e il cambio torna ai valori di sottoscrizione dopo 21 o 31? La "teoria" si conferma, ma non ti aiuta affatto, perché se disinvesti dopo 20 o 30 anni ti prenderei l'effetto del cambio, positivo o negativo che sia: testa o croce, appunto, fra 30 come fra 4 anni.

Entrando gradualmente con un pac si riduce il rischio legato al cambio.
 
Scusate, ma con l'aumento dei tassi di oggi (ampiamente prevedibile già da settimane), non mi sembra così male la situazione della parte obbligazionaria: a breve aumenteranno gli interessi sui titoli di stato e poi, in base alla loro durata, aumenteranno i rendimenti degli etf che li hanno in pancia. Per chi sta costruendo il portafoglio ed ha liquidità, acquistare adesso non mi sembra male e chi li ha già acquistati dovrà aspettare un po', ma poi saliranno anche per loro ... sbaglio qualcosa? Mi preoccupa più la parte azionaria adesso.

Quanto al confronto fra un etf obbligazionario e un btp con cui è iniziato il thread mi sembra ovvio che l'etf, mediando tra più bond e nel tempo, sia meno rischioso e meno redditizio di un btp, visto soprattutto il rischio emittente dell'Italia. In ottica pigra mi sembra quindi meglio l'etf (un discorso più ampio, secondo me, si potrebbe fare per i buoni fruttiferi postali, ma magari apro un'altra discussione).

Seguo il forum, ho letto vari libri (tra cui "stay lazy and get rich", un "bravo" all'autore che è di qui), ma non sono un esperto ... sono solo i miei two cents a questa interessante discussione.

E' il mio primo post ... ciao a tutti :)

Andrea
 
genertel sicuramente

in merito all'oggetto della discussione la polizza genertel sicuramente potrebbe essere un'alternativa alla parte obbligazionaria, o almeno a una porzione di essa (titoli di stato area euro)? Avendola sottoscritta nel 2014, sono indeciso se tenerla, considerandola come parte obbligazionaria del lazy, magari limitandomi a comprare qualche treasury americano, singolarmente o tramtite etf, oppure riscattarla. Il confronto con etf tds area euro dal 2014 ad oggi accresce la mia indecisione...
 
in merito all'oggetto della discussione la polizza genertel sicuramente potrebbe essere un'alternativa alla parte obbligazionaria, o almeno a una porzione di essa (titoli di stato area euro)? Avendola sottoscritta nel 2014, sono indeciso se tenerla, considerandola come parte obbligazionaria del lazy, magari limitandomi a comprare qualche treasury americano, singolarmente o tramtite etf, oppure riscattarla. Il confronto con etf tds area euro dal 2014 ad oggi accresce la mia indecisione...

Non so come sia la tua situazione patrimoniale, ma una polizza del 2014 personalmente non la venderei.
Sicuramente ha almeno lo 0% garantito e ti permette di avere una sorta di "liquidità potenziata" che ti remunera con tutti i vantaggi della polizza anche (impignorabilità, non paghi imposta di bollo dello 0,20%, ecc).
 
Scusate, ma con l'aumento dei tassi di oggi (ampiamente prevedibile già da settimane), non mi sembra così male la situazione della parte obbligazionaria: a breve aumenteranno gli interessi sui titoli di stato e poi, in base alla loro durata, aumenteranno i rendimenti degli etf che li hanno in pancia. Per chi sta costruendo il portafoglio ed ha liquidità, acquistare adesso non mi sembra male e chi li ha già acquistati dovrà aspettare un po', ma poi saliranno anche per loro ... sbaglio qualcosa? Mi preoccupa più la parte azionaria adesso.

Quanto al confronto fra un etf obbligazionario e un btp con cui è iniziato il thread mi sembra ovvio che l'etf, mediando tra più bond e nel tempo, sia meno rischioso e meno redditizio di un btp, visto soprattutto il rischio emittente dell'Italia. In ottica pigra mi sembra quindi meglio l'etf (un discorso più ampio, secondo me, si potrebbe fare per i buoni fruttiferi postali, ma magari apro un'altra discussione).

Seguo il forum, ho letto vari libri (tra cui "stay lazy and get rich", un "bravo" all'autore che è di qui), ma non sono un esperto ... sono solo i miei two cents a questa interessante discussione.

E' il mio primo post ... ciao a tutti :)

Andrea

Nel mio portafoglio la parte obbligazionaria è quella più pesantemente in perdita.
Cmq ridendo e scherzando il btp a 10 anni ormai è al 3,5% netto, non male. Quasi quasi incremento...
 
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