Vivere di rendita, posso (Vol. L)?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
E niente alla fine ha sempre ragione Don Buro :D:D:D:D:D
 
Va' che roba, ne sono usciti di stanziali..:D



Sì, e' piu' che altro il "dogma" ad avere superato i limiti dl buon gusto. Come tutti i luoghi comuni si parte da una affermazione di buon senso (conoscere altre realtà' e' sicuramente positivo) e la si ripete cosi' tante volte da renderla da una parte indiscutibile e dall'altra ormai priva di un vero significato. E' un po' come scassare la mink.ia ad libitum con la dieta mediterranea, ogni volta che ne sento parlare in tv mi viene voglia di abboffarmi da Mc Donalds.
E' anche diventata la risposta perfetta ai quiz televisivi: il vincitore deve per forza dire qualcosa di socialmente accettabile davanti alla platea di casalinghe di Voghera e dell'esercito di twittatori con l'indignazione facile.
Cosa ci farai con questi soldi ?

(Risposta vera ma improponibile: vado un mese a Lugano e me li spoottano tutti con zokkole ceche e pure slo-vacche.)

Risposta 1, la patetica di Cajkovski: ci pago il mutuo (mio o dei miei genitori). Questa va bene a tutti, la casa e' un evergreen.
Risposta 2, avventuroso ma non troppo: ci faccio un bel viaggio. Perfetta, applausi in studio. Magari ha vinto 100.000 euro ma se li usa per viaggiare va sempre bene
Risposta 3, temerario: mi compro la macchina nuova. O altro simbolo del consumismo piu' sfrenato. Maledetto inquinatore capitalista che non conosci il valore del denaro.Hashtag muorimérd@

Quindi, ribadiamo, non si discute il valore del viaggio o della vacanza in se' ma l'acritica aderenza al mito con conseguente ostracismo degli infedeli.

P.S. In passato ho viaggiato abbastanza, senza esagerare (Europa-Sudamerica-Big Apple e varie località' di mare nel Mediterraneo). Niente volpe e uva, sorry.
Ma piu' passa il tempo e piu' i ricordi che sopravvivono sono quelli legati ai compagni di viaggio o agli incontri fatti in quel breve periodo che al luogo visitato: non so se per altri e' lo stesso.

…quello che affermo mi basta sia coerente con quello che penso, nn valuto se sia più o meno inflazionato e moltiplicato a più riprese nei social, che di fatto “lo svuotano di significato”… non scrivo in cerca di originalità. Non ho nessun profilo social, mai avuti , non posto stati per far sapere dove vado, ho solo Linkedin, e ci entro una volta l’anno… scrivo qui , ultimamente più spesso.
Il viaggio che intendo , lo si fa per se stessi, magari con persone con cui si sta veramente bene… non per avere argomenti.
Ho sempre odiato ed evitato gli amici che al rientro da un viaggio ti invitavano a casa loro per spararti 6 caricatori di diapositive… ed ero l’unico a dirgli apertamente che stavano rompendo il czzo nonostante mi avessero offerto aperitivo e cena e la mia compagna mi scalciasse sotto il tavolo…
 
Buongiorno Signor*, buona domenica. :bow:

Premesso che a me piace tantissimo viaggiare (comodamente e con tutti gli agi possibili) tantissimo, quello che più mi piace è l’atmosfera con i compagni di viaggio.
Ho viaggiato moltissimo da solo e, anche se non è male, ora preferisco la compagnia.
Inoltre abbiamo l’abitudine di socializzare con le persone del luogo.

Ammetto che sono pochi i viaggi da cui sono tornato “arricchito” (erano viaggi particolari, non di “piacere” ma in posti dove facciamo progetti per aiutare le persone ed erano le persone, o le situazioni, ad arricchirmi, non i luoghi), in tutte le altre situazioni mi diverto, mi rilasso, soddisfo qualche curiosità, faccio qualche bella foto…ma non mi arricchisco, anzi, con certi prezzi…:D
In certi viaggi, solo un totale ignorante, magari anche con preconcetti un po’ razzisti, si arricchirebbe: viviamo in un mondo ormai accessibile tramite tv e social media…

Niente serate diapositive per me, grazie.
 
Ultima modifica:
Ammetto che sono pochi i viaggi da cui sono tornato “arricchito” (erano viaggi particolari, non di “piacere” ma in posti dove facciamo progetti per aiutare le persone ed erano le persone, o le situazioni, ad arricchirmi, non i luoghi), in tutte le altre situazioni mi diverto, mi rilasso, soddisfo qualche curiosità, faccio qualche bella foto…ma non mi arricchisco, anzi, con certi prezzi…:D

Ecco...siamo arrivati al punto.
Viaggiare è senza dubbio una esperienza che arricchisce culturalmente ma dipende come la fai.
Il viaggio commerciale organizzato tramite agenzia o internet (ovvero ciò che fa la stragrande maggioranza della gente) rappresenta solo un assaggio del luogo che si visita ed oltretutto un assaggio anche di tipo "plastificato" (la gita organizzata, il villaggio turistico).

Il vero viaggio basato sull'arricchimento culturale implica integrarsi totalmente con il luogo rimanendo il più possibile al difuori del circuito turistico.
Si tratta di esperienze che richiedono tempo, impegno e capacità di affrontare difficoltà a seconda del contesto.
La stragrande maggioranza appunto non è nelle condizioni di poterlo fare.
 
Ultima modifica:
Ammetto che sono pochi i viaggi da cui sono tornato “arricchito” (erano viaggi particolari, non di “piacere” ma in posti dove facciamo progetti per aiutare le persone ed erano le persone, o le situazioni, ad arricchirmi, non i luoghi), in tutte le altre situazioni mi diverto, mi rilasso, soddisfo qualche curiosità, faccio qualche bella foto…ma non mi arricchisco, anzi, con certi prezzi…:D

Quindi si arriva al paradosso che la maniera migliore per arricchirsi culturalmente nei viaggi e' lavorare sul posto. Visto il titolo del thread, e' un cortocircuito :D
Ma ha indubbiamente un senso, se parliamo di conoscenza
 
Ecco...siamo arrivati al punto.
Viaggiare è senza dubbio una esperienza che arricchisce culturalmente ma dipende come la fai.
Il viaggio commerciale organizzato tramite agenzia o internet (ovvero ciò che fa la stragrande maggioranza della gente) rappresenta solo un assaggio del luogo che si visita ed oltretutto un assaggio anche di tipo "plastificato" (la gita organizzata, il villaggio turistico).

Il vero viaggio basato sull'arricchimento culturale implica integrarsi totalmente con il luogo rimanendo il più possibile al difuori del circuito turistico.
Si tratta di esperienze che richiedono tempo, impegno e capacità di affrontare difficoltà a seconda del contesto.
La stragrande maggioranza appunto non è nelle condizioni di poterlo fare.

…quindi il mese d’estate (per molte estati) in giro per tutta l’Italia, isole minori comprese, con gli amici milanesi e romani in tenda, scopando come un riccio e dormendo all’aperto sulla spiaggia nera di Stromboli con l’amica tedesca …nn era un viaggio era un’esperienza plastificata… perché a Stromboli o ad Alicudi invece di 3 gg mi ci dovevo fermare 3 mesi e pescare con gli autoctoni e giocare a carte con i latitanti che bazzicavano nell’unico bar ….
Sto estremizzando per dire che tra i poli da te individuati ci sono svariate sfumature … più di cinquanta…:)
 
Il "viaggio" ideale alla fine sarebbe questo: Grand Tour

The Grand Tour was the principally 17th- to early 19th-century custom of a traditional trip through Europe, with Italy as a key destination, undertaken by upper-class young European men of sufficient means and rank (typically accompanied by a tutor or family member) when they had come of age (about 21 years old).

The custom—which flourished from about 1660 until the advent of large-scale rail transport in the 1840s and was associated with a standard itinerary—served as an educational rite of passage. Though it was primarily associated with the British nobility and wealthy landed gentry, similar trips were made by wealthy young men of other Protestant Northern European nations, and, from the second half of the 18th century, by some South and North Americans.

...

The primary value of the Grand Tour lay in its exposure to the cultural legacy of classical antiquity and the Renaissance, and to the aristocratic and fashionably polite society of the European continent. It also provided the only opportunity to view specific works of art, and possibly the only chance to hear certain music.

A Grand Tour could last anywhere from several months to several years. It was commonly undertaken in the company of a cicerone, a knowledgeable guide or tutor.

Ecco, avendo l'età giusta, la pecunia necessaria e il tempo, questo sarebbe un tipo di viaggio che mi piacerebbe fare :p

Come Ludovico Massa e altri anch'io non sono un fanatico dei viaggi un po' fine a se stessi, anche perché ho sempre dato più valore all'atmosfera e al mood dell'esperienza ed anche alla buona compagnia, e si è fortunati, all'ottima compagnia, che a mio parere è essenziale.

Puoi andare nei posti più belli del mondo ma se la fidanzata (o chi per lei) invece di ammirare con te degli splendici scorci ti ricorda che sarebbe molto più contenta di fare il tour vetrine, la catena ti scende alla velocità della luce.

Per lo stesso motivo, anche se ho viaggiato diverse volte da solo, ho smesso di farlo. Può essere una bella esperienza ma in compagnia (quando veramente merita) è un'altra cosa. Lo dico sempre che viaggiare è come fare sesso, se sei in due (o più), in genere, è meglio. ;)
 
Strumenti a tutela del patrimonio

Mi farebbe molto piacere leggere discussioni sul tema della protezione del patrimonio. Chi vive o aspira a vivere dei frutti del proprio patrimonio dovrebbe avere tra le priorità proprio la protezione del patrimonio su cui conta per la propria vita ed proprio sostentamento.
Purtroppo non leggo molto nelle pagine di questo thread e non ho visto molto neppure sul FOL, eppure si tratta di un tema rilevante secondo me.
 
Va' che roba, ne sono usciti di stanziali..:D

e' piu' che altro il "dogma" ad avere superato i limiti dl buon gusto. Come tutti i luoghi comuni si parte da una affermazione di buon senso (conoscere altre realtà' e' sicuramente positivo) e la si ripete cosi' tante volte da renderla da una parte indiscutibile e dall'altra ormai priva di un vero significato.

Non si discute il valore del viaggio o della vacanza in se' ma l'acritica aderenza al mito con conseguente ostracismo degli infedeli.

P.S. In passato ho viaggiato abbastanza, senza esagerare (Europa-Sudamerica-Big Apple e varie località' di mare nel Mediterraneo). Niente volpe e uva, sorry.
Ma piu' passa il tempo e piu' i ricordi che sopravvivono sono quelli legati ai compagni di viaggio o agli incontri fatti in quel breve periodo che al luogo visitato: non so se per altri e' lo stesso.

Confermo.
Ho conoscenza diretta di persone (donne, ma anche uomini e tutte/i impiegati in posti in aziende anche prestigiose, la maggior parte situate a Milano e immediati dintorni, ma non solo: anche diversi impiegati bancari e comunque “gente da ufficio”) che vivono esclusivamente o quasi di queste cose.

Nel senso che vivono, appena tornati dal Polo Sud, dell’attesa di organizzare lo spostamento successivo in Amazzonia o al Polo Nord, il che mi dà da pensare: che sia una forma compulsiva, una dipendenza come tante altre? Per me sì.
Specie se non vedi una persona da sei mesi e, attaccando conversazione, ti lanci in un pippone di 45 minuti anche quando è palese che all’interlocutore frega un qatzo :D

L’esagerazione non va mai bene, insomma.

Poi ovviamente ciascuno è libero di spendere i propri soldi come meglio vuole eccetera eccetera. Tutto bene ma alla fine della fiera, vedere tutta sta gente che spende i quattro spiccioli accumulati per uno spostamento in Nepal e che poi non ha nemmeno i soldi per il pieno alla macchina.. fa effetto, ecco. Almeno a me.

Ah sì, anni fa ho viaggiato anche io in diversi paesi europei e negli USA, potrei partire domani mattina se volessi avendo tempo e quid dunque volpe ed uva lasciamoli nei vigneti :)
 
Mi farebbe molto piacere leggere discussioni sul tema della protezione del patrimonio. Chi vive o aspira a vivere dei frutti del proprio patrimonio dovrebbe avere tra le priorità proprio la protezione del patrimonio su cui conta per la propria vita ed proprio sostentamento.
Purtroppo non leggo molto nelle pagine di questo thread e non ho visto molto neppure sul FOL, eppure si tratta di un tema rilevante secondo me.

A cosa ti riferisci? Proteggere da cosa?
 
Mi farebbe molto piacere leggere discussioni sul tema della protezione del patrimonio. Chi vive o aspira a vivere dei frutti del proprio patrimonio dovrebbe avere tra le priorità proprio la protezione del patrimonio su cui conta per la propria vita ed proprio sostentamento.
Purtroppo non leggo molto nelle pagine di questo thread e non ho visto molto neppure sul FOL, eppure si tratta di un tema rilevante secondo me.

Forse perché ciascuno trova la propria via nell’ amministrarsi ed è difficile confrontare le esperienze, quando quello che è andato bene a te può non calzare a me.
Io sono qui, il tema mi interessa. Non pretendo di insegnare niente a nessuno, ma la mia esperienza è stata più che positiva dunque se qualcuno vuole iniziare a parlare di come viviamo gestendo quello che abbiamo, io ci sono
 
Mi farebbe molto piacere leggere discussioni sul tema della protezione del patrimonio. Chi vive o aspira a vivere dei frutti del proprio patrimonio dovrebbe avere tra le priorità proprio la protezione del patrimonio su cui conta per la propria vita ed proprio sostentamento.
Purtroppo non leggo molto nelle pagine di questo thread e non ho visto molto neppure sul FOL, eppure si tratta di un tema rilevante secondo me.

Un po' troppo generica come osservazione (o non ho capito solo io ?) :confused:

Facendo qualche esempio pratico su cosa tu intenda per "protezione del patrimonio" potrebbe aiutare.

Le prime definizioni che mi vengono in mente:
-cassaforte (protezione fisica)
-titoli di stato (protezione dagli investimenti azionari)
-titoli inflation linked (protezione dall'inflazione)
-titoli esteri (protezione da concentrazione su titoli dalla propria nazione di residenza)
 
…quello che affermo mi basta sia coerente con quello che penso, nn valuto se sia più o meno inflazionato e moltiplicato a più riprese nei social, che di fatto “lo svuotano di significato”… non scrivo in cerca di originalità. Non ho nessun profilo social, mai avuti , non posto stati per far sapere dove vado, ho solo Linkedin, e ci entro una volta l’anno… scrivo qui , ultimamente più spesso.
Il viaggio che intendo , lo si fa per se stessi, magari con persone con cui si sta veramente bene… non per avere argomenti.
Ho sempre odiato ed evitato gli amici che al rientro da un viaggio ti invitavano a casa loro per spararti 6 caricatori di diapositive… ed ero l’unico a dirgli apertamente che stavano rompendo il czzo nonostante mi avessero offerto aperitivo e cena e la mia compagna mi scalciasse sotto il tavolo…

Devo premettere che non mi riferisco ai social, scusate ma a volte dimentico di essere nel 2022: non ne ho neanche uno, subisco come tutti le onde di rimbalzo sui media tradizionali ma in realtà' so poco di quello che succede li' dentro.

Proprio per togliere ogni ambiguità', e' chiaro che chi ama viaggiare e lo fa per relax, per cultura o per spirito di avventura traendone soddisfazione non ha niente a che vedere con la considerazione sociologica (parolone) della necessita' del viaggio o della vacanza.
E' quasi l'opposto: si discute sul fatto che sia valido per tutte le persone, per tutte le occasioni e per tutti i luoghi.
 
…quindi il mese d’estate (per molte estati) in giro per tutta l’Italia, isole minori comprese, con gli amici milanesi e romani in tenda, scopando come un riccio e dormendo all’aperto sulla spiaggia nera di Stromboli con l’amica tedesca …nn era un viaggio era un’esperienza plastificata… perché a Stromboli o ad Alicudi invece di 3 gg mi ci dovevo fermare 3 mesi e pescare con gli autoctoni e giocare a carte con i latitanti che bazzicavano nell’unico bar ….
Sto estremizzando per dire che tra i poli da te individuati ci sono svariate sfumature … più di cinquanta…:)

ma tu devi venire a rompere le balle su quello che scrivo io alla vigilia di ferragosto ?? :D

scherzo ovviamente....ciao ;)
 
…quindi il mese d’estate (per molte estati) in giro per tutta l’Italia, isole minori comprese, con gli amici milanesi e romani in tenda, scopando come un riccio e dormendo all’aperto sulla spiaggia nera di Stromboli con l’amica tedesca …nn era un viaggio era un’esperienza plastificata… perché a Stromboli o ad Alicudi invece di 3 gg mi ci dovevo fermare 3 mesi e pescare con gli autoctoni e giocare a carte con i latitanti che bazzicavano nell’unico bar ….
Sto estremizzando per dire che tra i poli da te individuati ci sono svariate sfumature … più di cinquanta…:)

Vedi, ti ricordi solo l'amica tedesca. Se andavi all'Idroscalo o a Ostia era uguale :D
 
Mi farebbe molto piacere leggere discussioni sul tema della protezione del patrimonio. Chi vive o aspira a vivere dei frutti del proprio patrimonio dovrebbe avere tra le priorità proprio la protezione del patrimonio su cui conta per la propria vita ed proprio sostentamento.
Purtroppo non leggo molto nelle pagine di questo thread e non ho visto molto neppure sul FOL, eppure si tratta di un tema rilevante secondo me.

A cosa ti riferisci? Proteggere da cosa?

Forse perché ciascuno trova la propria via nell’ amministrarsi ed è difficile confrontare le esperienze, quando quello che è andato bene a te può non calzare a me.
Io sono qui, il tema mi interessa. Non pretendo di insegnare niente a nessuno, ma la mia esperienza è stata più che positiva dunque se qualcuno vuole iniziare a parlare di come viviamo gestendo quello che abbiamo, io ci sono

Un po' troppo generica come osservazione (o non ho capito solo io ?) :confused:

Facendo qualche esempio pratico su cosa tu intenda per "protezione del patrimonio" potrebbe aiutare.

Le prime definizioni che mi vengono in mente:
-cassaforte (protezione fisica)
-titoli di stato (protezione dagli investimenti azionari)
-titoli inflation linked (protezione dall'inflazione)
-titoli esteri (protezione da concentrazione su titoli dalla propria nazione di residenza)

Intendo cose che proteggano dagli imprevisti della vita di una famiglia; cose come trust, fondazioni, holding e quanto altro possa fare al caso di chi volesse proteggere il patrimonio personale e/o famigliare.
E' vero che ci sono le assicurazioni ma gli imprevisti possono accadere. Un incidente con morti o feriti gravi, una mega multa, una causa persa, un divorzio, una qualsiasi situazione imprevista e pericolosa.
 
Mi farebbe molto piacere leggere discussioni sul tema della protezione del patrimonio. Chi vive o aspira a vivere dei frutti del proprio patrimonio dovrebbe avere tra le priorità proprio la protezione del patrimonio su cui conta per la propria vita ed proprio sostentamento.
Purtroppo non leggo molto nelle pagine di questo thread e non ho visto molto neppure sul FOL, eppure si tratta di un tema rilevante secondo me.

Ne abbiamo parlato parecchio in passato.
Se miri principalmente a tutelare il patrimonio, inteso a mantenere il potere di acquisto, devi per ovvie ragioni avere strumenti legati all'inflazione.
Nel nostro caso ci sono i BTPI ed in passato c'erano i BFP agganciati all'inflazione o il BFPO65 ( che pero' ha avuto vita breve ).
 
…quindi il mese d’estate (per molte estati) in giro per tutta l’Italia, isole minori comprese, con gli amici milanesi e romani in tenda, scopando come un riccio e dormendo all’aperto sulla spiaggia nera di Stromboli con l’amica tedesca …nn era un viaggio era un’esperienza plastificata… perché a Stromboli o ad Alicudi invece di 3 gg mi ci dovevo fermare 3 mesi e pescare con gli autoctoni e giocare a carte con i latitanti che bazzicavano nell’unico bar ….
Sto estremizzando per dire che tra i poli da te individuati ci sono svariate sfumature … più di cinquanta…:)

beh se ti fermavi 3 msi sai quanto scopavi di più...e in 3 mesi a giocare a carte coi latitanti, magari ti ci usciva pure una nuova carriera :D:D:D:D
 
Intendo cose che proteggano dagli imprevisti della vita di una famiglia; cose come trust, fondazioni, holding e quanto altro possa fare al caso di chi volesse proteggere il patrimonio personale e/o famigliare.
E' vero che ci sono le assicurazioni ma gli imprevisti possono accadere. Un incidente con morti o feriti gravi, una mega multa, una causa persa, un divorzio, una qualsiasi situazione imprevista e pericolosa.

Purtroppo la vita e' piena di imprevisti ( chi piu' chi meno ognuno ha tastato con mano la questione ), puo' capitare qualsiasi cosa in qualsiasi momento, non e' solo questione di soldi o patrimonio. Quello che puoi fare - verosimilmente - e' qualche polizza LTC che ti copra piu' o meno in caso di gravi malattie/invalidita'.
Poi possiamo anche uscire dal tema "vivere di rendita" ed allargare l'orizzonte parlando di altro piu' legato alla vita reale, ma qui credo saremmo OT.
 
Stato
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