Consiglio cambio lavoro

Non sono sicura di aver capito bene la tua frase, ma, a scanso di equivoci, ti riassumo lo stato dell'arte circa la compatibilità:
- un dipendente privato può inviare domanda di supplenza anche se sta lavorando full time
- un dipendente privato, qualunque sia il suo orario settimanale in azienda, non può accettare a scuola più del 50% dell'orario standard (9/18 ore da ins di sostegno, 18/36 ore da ass tecnico)
- anche se la norma sulla compatibilità non pone limiti al numero di ore settimanali nel privato, è ovvio che queste ultime devono essere ridimensionate per poter coesistere con il lavoro a scuola. Per quanto riguarda quest'ultimo, aggiungo che le 18 ore di assistente tecnico esauriscono tutti gli impegni richiesti, le 9 ore di docente di sostegno sono invece solo la parte visibile del lavoro, a cui si aggiungono impegni collegiali e impegno personale a casa.

Grazie mille per la risposta...
 
La messa a disposizione è soggetta ad orari magari non compatibili con il lavoro attuale.

Si quello non sarebbe un grosso problema..potrei chiedere ai colleghi un cambio turno o al massimo RC al lavoro....
 
La messa a disposizione è soggetta ad orari magari non compatibili con il lavoro attuale.

Quella che gli addetti ai lavori chiamano MAD non è altro che una richiesta di supplenza da parte di personale che non è incluso nelle graduatorie per le ragioni più diverse.
Prima di nominare un supplente da MAD, devono quindi esaurirsi le graduatorie ufficiali, in cui si viene inclusi solo se in possesso di determinati requisiti; ma, a parte questo, anche i supplenti inclusi in graduatoria spesso sono già impegnati con un altro lavoro e cercano di conciliare le due cose. Non sempre è possibile.
 
Quella che gli addetti ai lavori chiamano MAD non è altro che una richiesta di supplenza da parte di personale che non è incluso nelle graduatorie per le ragioni più diverse.
Prima di nominare un supplente da MAD, devono quindi esaurirsi le graduatorie ufficiali, in cui si viene inclusi solo se in possesso di determinati requisiti; ma, a parte questo, anche i supplenti inclusi in graduatoria spesso sono già impegnati con un altro lavoro e cercano di conciliare le due cose. Non sempre è possibile.

Si io in realtà per assistente tecnico sono in graduatoria anche se molto indietro..mi hanno detto che ci sono corsi che fanno aumentare in maniera drastica i punteggi... dovrò vedere... francamente sono davvero stufo di lavorare sabati domeniche e festivi... sarebbe davvero un cambio migliorativo notevole
 
Quella che gli addetti ai lavori chiamano MAD non è altro che una richiesta di supplenza da parte di personale che non è incluso nelle graduatorie per le ragioni più diverse.
Prima di nominare un supplente da MAD, devono quindi esaurirsi le graduatorie ufficiali, in cui si viene inclusi solo se in possesso di determinati requisiti; ma, a parte questo, anche i supplenti inclusi in graduatoria spesso sono già impegnati con un altro lavoro e cercano di conciliare le due cose. Non sempre è possibile.

L'ha fatto mia moglie per 1 volta. Lei è libero professionista. E' impazzita con gli orari. Poi ovviamente le scuole ti chiamano per 12 ore, ma pretendono 18 con il ricatto del rinnovo...
Disorganizzazione pura, non ti dicono niente. Vai e fai
 
L'ha fatto mia moglie per 1 volta. Lei è libero professionista. E' impazzita con gli orari. Poi ovviamente le scuole ti chiamano per 12 ore, ma pretendono 18 con il ricatto del rinnovo...
Disorganizzazione pura, non ti dicono niente. Vai e fai

Immagino... però sempre meglio di dove sono adesso..ho visto gli stipendi dei 18 ore e sono rimasto di stucco rispetto a quello che prendo io facendone 38 e sempre diversi da una settimana all'altra...
 
Poi ovviamente le scuole ti chiamano per 12 ore, ma pretendono 18 con il ricatto del rinnovo

Ho una conoscenza approfondita di quest'ambito lavorativo, per ragioni personali e familiari.
Non ho mai visto pretendere ore in nero a scuola. Non esiste il ricatto del rinnovo perché la proroga di una supplenza è regolata da precise norme. Se ti spetta, non ci sono santi che tengano.
Si è obbligati alle ore frontali per cui si è firmato, alle attività collegiali e individuali connesse, agli esami e scrutini; il resto (sostituzione di colleghi assenti, corsi di recupero, attività nell'ambito di progetti) è facoltativo e, se si accetta di farlo, pagato a parte.


Disorganizzazione pura, non ti dicono niente. Vai e fai

Se hai il titolo di studio richiesto per fare domanda di supplenza e vuoi fare l'esperienza, spetta a te prepararti.
Il punto è un altro: la maggior parte di chi non conosce l'ambiente pensa che fare l'insegnante sia una passeggiata (che vuoi che sia? 18 ore alla settimana, quattro mesi di vacanze, tutti i pomeriggi liberi...) e si lancia, salvo scoprire che non è proprio così.

Dici che tua moglie è impazzita con gli orari, ma questo fa parte integrante di ciò per cui si firma: il libero professionista ottiene dal DS l'autorizzazione ad esercitare la sua professione a patto di dichiarare che essa non interferirà con l'attività scolastica, perché il principio di base del lavoro del pubblico dipendente è l'esclusività, anche se mitigata da alcune concessioni (il part time di cui parlavamo, l'autorizzazione alla libera professione, l'autorizzazione a prestazioni occasionali).
Capita invece che l'insegnante autorizzato dal DS a fare l'ingegnere debba trovarsi su un cantiere per un collaudo in orario di lezioni o venga chiamato d'urgenza in qualità di direttore dei lavori. Secondo te, a cosa darà la priorità?

Fine OT
 
Ho una conoscenza approfondita di quest'ambito lavorativo, per ragioni personali e familiari.
Non ho mai visto pretendere ore in nero a scuola. Non esiste il ricatto del rinnovo perché la proroga di una supplenza è regolata da precise norme. Se ti spetta, non ci sono santi che tengano.
Si è obbligati alle ore frontali per cui si è firmato, alle attività collegiali e individuali connesse, agli esami e scrutini; il resto (sostituzione di colleghi assenti, corsi di recupero, attività nell'ambito di progetti) è facoltativo e, se si accetta di farlo, pagato a parte.




Se hai il titolo di studio richiesto per fare domanda di supplenza e vuoi fare l'esperienza, spetta a te prepararti.
Il punto è un altro: la maggior parte di chi non conosce l'ambiente pensa che fare l'insegnante sia una passeggiata (che vuoi che sia? 18 ore alla settimana, quattro mesi di vacanze, tutti i pomeriggi liberi...) e si lancia, salvo scoprire che non è proprio così.

Dici che tua moglie è impazzita con gli orari, ma questo fa parte integrante di ciò per cui si firma: il libero professionista ottiene dal DS l'autorizzazione ad esercitare la sua professione a patto di dichiarare che essa non interferirà con l'attività scolastica, perché il principio di base del lavoro del pubblico dipendente è l'esclusività, anche se mitigata da alcune concessioni (il part time di cui parlavamo, l'autorizzazione alla libera professione, l'autorizzazione a prestazioni occasionali).
Capita invece che l'insegnante autorizzato dal DS a fare l'ingegnere debba trovarsi su un cantiere per un collaudo in orario di lezioni o venga chiamato d'urgenza in qualità di direttore dei lavori. Secondo te, a cosa darà la priorità?

Fine OT

Ed invece è successo a mia moglie, un bel ricatto. Io mi devo preparare? Chiamata in mattinata e presentarsi asap. Neanche a dire gli alunni sono arrivati a questo punto e questo è il programma. Dalle mie parti si dice "fa ti, fa ben".
 
Ed invece è successo a mia moglie, un bel ricatto. Io mi devo preparare? Chiamata in mattinata e presentarsi asap. Neanche a dire gli alunni sono arrivati a questo punto e questo è il programma. Dalle mie parti si dice "fa ti, fa ben".

Quando dicevo che spetta a te prepararti, intendevo prepararti a fare quel lavoro, che è peculiare, in modo da non farsi cogliere all'oscuro degli aspetti fondamentali.
Tu invece parli di mancanza di preavviso, ma chi fa domanda di supplenza dovrebbe leggersi il regolamento sulle modalità di convocazione.
E' ovvio che, se un docente si ammala o entra in maternità o chiede aspettativa, non si possono lasciare scoperte le sue classi; proprio per questo esistono le graduatorie dei supplenti, i quali devono prendere servizio generalmente con 24 ore di preavviso o poco più. D'altra parte, se la malattia del titolare dura dieci giorni, non si possono dare 3 giorni per rispondere sì o no.
Quando si è a scuola, si può consultare il registro di classe dove si trova l'elenco degli argomenti già svolti, si parla con gli studenti e si guardano i loro libri di testo; si può prendere contatto con il titolare per avere copia del suo piano di lavoro (o lo si trova allegato al registro); si chiede qualche consiglio ai colleghi della stessa materia o della stessa classe.
 
Valutazione cambio lavoro...

Ciao a tutti,

Approfitto del thread già aperto per chiedervi una valutazione in merito ad un potenziale cambio di datore di lavoro:

Attualmente lavoro per una azienda speciale (le cosidette partecipate comunali, non veri e propri enti pubblici), RAL 24000€ annui + ticket pasto 6€ giornalieri, 36h settimanali, ubicata vicino a casa(vado a piedi).
Nuova proposta, grossa azienda italiana realtà alimentare, 35k + premio produzione(circa 1500€ annui che però vanno sempre confermati dai risultati aziendali), 40h settimanali, ubicata a 6km da casa(auto).
Il lavoro è sempre lo stesso (amministratore sistemi IT), con la differenza che avrei maggiori responsabilità (in futuro è prevista reperibilità 1 settimana ogni 4/5, 7x7 h24, 450€ compenso settimana di reperibilità + ore pagate per intervento).

Cosa mi consigliate?
Comprendo che la differenza sulla RAL è parecchio, attualmente però ho margini di crescita professionale ridottissimi (che nel campo IT è mettersi il cappio al collo), vero però che essendo una azienda "semi-pubblica" la garanzia del posto è molto forte in ottica futura, mentre nel privato sappiamo come si vive.

Gradirei un vostro riscontro, grazie!
 
Direi:
se vuoi il posto fisso, sottopagato, e poco stimolante resta dove stai.
se vuoi crescere professionalmente ed economicamente vai nella ditta privata.
Non credo poi che nel settore IT avrai difficoltà a, eventualmente, ricollocarti, sbaglio?
 
Direi:
se vuoi il posto fisso, sottopagato, e poco stimolante resta dove stai.
se vuoi crescere professionalmente ed economicamente vai nella ditta privata.
Non credo poi che nel settore IT avrai difficoltà a, eventualmente, ricollocarti, sbaglio?

Non avrò difficoltà se stò allineato a quello che il mercato richiede, cosa che rimanendo dove sono non sarà possibile (formazione e crescita pressochè nulli), quindi se sceglio rimanere devo rimanerci a vita, se dovesse saltare l'azienda tra 10 anni sarà un serio problema ricollocarmi (la vedo dura che l'azienda salti, potrebbe più che altro essere privatizzata).
 
Non avrò difficoltà se stò allineato a quello che il mercato richiede, cosa che rimanendo dove sono non sarà possibile (formazione e crescita pressochè nulli), quindi se sceglio rimanere devo rimanerci a vita, se dovesse saltare l'azienda tra 10 anni sarà un serio problema ricollocarmi (la vedo dura che l'azienda salti, potrebbe più che altro essere privatizzata).

Esatto, quindi anche tu propendi per cambiare.
Con questa frase "Non credo poi che nel settore IT avrai difficoltà a, eventualmente, ricollocarti, sbaglio?" intendevo se passi nel privato.
 
Esatto, quindi anche tu propendi per cambiare.
Con questa frase "Non credo poi che nel settore IT avrai difficoltà a, eventualmente, ricollocarti, sbaglio?" intendevo se passi nel privato.
Esatto nel privato nessun particolare problema a ricollocarmi.
Solo che non intendo spostarmi molto da casa, quindi l'azienda cui andrei sarebbe potenzialmente già quella di "destinazione", essendo tral'altro storica e di grandi numeri.
Ovviamente devo chiudere un'occhio sulla sicurezza che mi garantisce oggi il semi-pubblico...ma qualcosa devo pur lasciare.

Una ultima domanda di carattere economico, se puoi aiutarmi...:)
Usufruisco delle detrazioni di ristrutturazione casa et simili per un totale di circa 1900€ annui.
Con una RAL di 35k, potrei andare a perderci qualcosa per via delle detrazioni massime più basse?cosi mi era parso di capire da qualche blando calcolo su Internet...ma non sono assolutamente esperto in materia...grazie mille dei consigli!
 
Esatto nel privato nessun particolare problema a ricollocarmi.
Solo che non intendo spostarmi molto da casa, quindi l'azienda cui andrei sarebbe potenzialmente già quella di "destinazione", essendo tral'altro storica e di grandi numeri.
Ovviamente devo chiudere un'occhio sulla sicurezza che mi garantisce oggi il semi-pubblico...ma qualcosa devo pur lasciare.

Una ultima domanda di carattere economico, se puoi aiutarmi...:)
Usufruisco delle detrazioni di ristrutturazione casa et simili per un totale di circa 1900€ annui.
Con una RAL di 35k, potrei andare a perderci qualcosa per via delle detrazioni massime più basse?cosi mi era parso di capire da qualche blando calcolo su Internet...ma non sono assolutamente esperto in materia...grazie mille dei consigli!

Con una RAL di 35k pagherai sicuramente più IRPEF rispetto al lavoro attuale con 24k, quindi nessun problema, anzi...
 
Esatto nel privato nessun particolare problema a ricollocarmi.
Solo che non intendo spostarmi molto da casa, quindi l'azienda cui andrei sarebbe potenzialmente già quella di "destinazione", essendo tral'altro storica e di grandi numeri.
Ovviamente devo chiudere un'occhio sulla sicurezza che mi garantisce oggi il semi-pubblico...ma qualcosa devo pur lasciare.

Una ultima domanda di carattere economico, se puoi aiutarmi...:)
Usufruisco delle detrazioni di ristrutturazione casa et simili per un totale di circa 1900€ annui.
Con una RAL di 35k, potrei andare a perderci qualcosa per via delle detrazioni massime più basse?cosi mi era parso di capire da qualche blando calcolo su Internet...ma non sono assolutamente esperto in materia...grazie mille dei consigli!

Se il reddito sale ti confermo che le detrazioni per dipendente diminuiscono e ovviamente aumentano anche le tasse (aliquote più alte) quindi l'aumento netto sarà decisamente inferiore agli 11k lordi. Avrai però un cumulo pensionistico più alto e ovviamente anche più capienza irpef per detrazioni esistenti e future.
Una strada per contenere le tasse è quella di chiedere benefit tipo buoni pasto, buoni carburante ecc che fino a certe quote non fanno reddito e quindi non sono tassate.
 
Ciao a tutti,

Approfitto del thread già aperto per chiedervi una valutazione in merito ad un potenziale cambio di datore di lavoro:

Attualmente lavoro per una azienda speciale (le cosidette partecipate comunali, non veri e propri enti pubblici), RAL 24000€ annui + ticket pasto 6€ giornalieri, 36h settimanali, ubicata vicino a casa(vado a piedi).
Nuova proposta, grossa azienda italiana realtà alimentare, 35k + premio produzione(circa 1500€ annui che però vanno sempre confermati dai risultati aziendali), 40h settimanali, ubicata a 6km da casa(auto).
Il lavoro è sempre lo stesso (amministratore sistemi IT), con la differenza che avrei maggiori responsabilità (in futuro è prevista reperibilità 1 settimana ogni 4/5, 7x7 h24, 450€ compenso settimana di reperibilità + ore pagate per intervento).

Cosa mi consigliate?
Comprendo che la differenza sulla RAL è parecchio, attualmente però ho margini di crescita professionale ridottissimi (che nel campo IT è mettersi il cappio al collo), vero però che essendo una azienda "semi-pubblica" la garanzia del posto è molto forte in ottica futura, mentre nel privato sappiamo come si vive.

Gradirei un vostro riscontro, grazie!

Seconda azienda tutta la vita.
In campo IT, nel privato, le possibilità di crescita sono infinite, non metterti la catena da solo ;)

Credo che le uniche persone che, ad oggi, abbiano interesse a puntare al posto "più fisso dell'altro fisso", siano i quasi-pensionati (che, giustamente, hanno ormai l'obiettivo di arrivare alla fine dell'età lavorativa) sia chi ha professioni poco spendibili e/o sa di non essere molto appetibile. Per tutti gli altri: 1) morto un papa (un'azienda) se ne fa un altro. 2) non ho mai visto multinazionali fare la firma per liberarsi dei talenti. Al massimo cercano accordi per lasciare a casa chi costa troppo e rende poco, di certo non per perdere una risorsa preziosa che magari costa un quarto del dirigente meno pagato.
 
Ciao a tutti,

Approfitto del thread già aperto per chiedervi una valutazione in merito ad un potenziale cambio di datore di lavoro:

Attualmente lavoro per una azienda speciale (le cosidette partecipate comunali, non veri e propri enti pubblici), RAL 24000€ annui + ticket pasto 6€ giornalieri, 36h settimanali, ubicata vicino a casa(vado a piedi).
Nuova proposta, grossa azienda italiana realtà alimentare, 35k + premio produzione(circa 1500€ annui che però vanno sempre confermati dai risultati aziendali), 40h settimanali, ubicata a 6km da casa(auto).
Il lavoro è sempre lo stesso (amministratore sistemi IT), con la differenza che avrei maggiori responsabilità (in futuro è prevista reperibilità 1 settimana ogni 4/5, 7x7 h24, 450€ compenso settimana di reperibilità + ore pagate per intervento).

Cosa mi consigliate?
Comprendo che la differenza sulla RAL è parecchio, attualmente però ho margini di crescita professionale ridottissimi (che nel campo IT è mettersi il cappio al collo), vero però che essendo una azienda "semi-pubblica" la garanzia del posto è molto forte in ottica futura, mentre nel privato sappiamo come si vive.

Gradirei un vostro riscontro, grazie!

Cambia subito
 
Seconda azienda tutta la vita.
In campo IT, nel privato, le possibilità di crescita sono infinite, non metterti la catena da solo ;)

Credo che le uniche persone che, ad oggi, abbiano interesse a puntare al posto "più fisso dell'altro fisso", siano i quasi-pensionati (che, giustamente, hanno ormai l'obiettivo di arrivare alla fine dell'età lavorativa) sia chi ha professioni poco spendibili e/o sa di non essere molto appetibile. Per tutti gli altri: 1) morto un papa (un'azienda) se ne fa un altro. 2) non ho mai visto multinazionali fare la firma per liberarsi dei talenti. Al massimo cercano accordi per lasciare a casa chi costa troppo e rende poco, di certo non per perdere una risorsa preziosa che magari costa un quarto del dirigente meno pagato.

Per quanto anche io suggerisco il cambio, la realtà non è esattamente quello che racconti.

A 50 anni anche nel privato in IT ti danno due annualità lorde se ti va bene per startene a casa.
 
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