Vivere di rendita, posso (Vol. XLVIII)?

Perchè io ho sempre solo lavorato nel contributivo e quindi per me non vale la regola dei 20 anni di chi ha il retributivo. Poi alle condizioni attuali non riuscirei ad ottenere l'importo minimo per generare la pensione non generando 1.5 volte l'importo minimo credo. Quindi prenderò quella di vecchiaia per cui bastano 5 anni di contributi ma avendone invece versati 15, immagino corrisponderà alla minima.

Poi per arrivare a 20 anni dovrei lavorare fino a 45 anni e credo mi fermerò prima.

se non sbaglio (in questo cose l'esperto è nemor) i 20 anni sono proprio per il contributivo e servono per la avere la pensione di vecchiaia, poi se hai un possibile assegno di 2,8 volte l'assegno sociale, puoi andarci qualche anno prima...quella che dici coi soli 5 anni è qualche anno dopo la finestra dei 20 anni.

ma tra eventuali riscatti laurea, versamenti volontari, lavoretti saltuari per maturare l'annualità non riesci a metterli via 5 anni?
 
Da quello che so io, con 20 anni di contributi (a patto di superare quella soglia dell'assegno sociale), puoi andare in pensione a 67 anni circa.
Se quelle condizioni non sono verificate, ne basteranno 5 ma all'età di circa 70.
 
Sicuramente è giusto che devi considerare l’ipotesi dì trasferirti all’estero almeno come piano B.
Solo che non è così facile e conveniente come tu pensi.
In molti cosiddetti paradisi fiscali tipo Montecarlo Svizzera Singapore ecc con un milione in tasca manco ti fanno entrare. In altri potrai trasferirti ovviamente pagando quanto dovuto per il permesso di soggiorno. Molto difficilmente riuscirai ad avere un buon tenore di vita con 2/3mila euro al mese equivalenti. Non ti far fuorviare dalle statistiche sui libri: se vuoi vivere all’estero con un tenore di vita da ceto medio italiano spenderai sempre molto più che in Italia. Se non ci credi domanda a chi veramente vive o ha vissuto all’estero in paesi del terzo mondo.
Poi considera che in un paese estero magari non ti faranno pagare le tasse ma dovrai pagarti tutti i servizi tipo sanità, scuola per i figli se li hai, guardiania privata indispensabile in molti posti per essere al sicuro ecc…
Considera che l’Italia è uno strano paese in cui tartassando i poveracci che lavorano e facendo debiti come senza un futuro si finanzia un welfare state che fornisce servizi a tutti i fannulloni, piccoli criminali, immigrati ecc… MA QUESTO SAPPI CHE SUCCEDE SOLO IN ITALIA. Quindi non ci contare quando ti dovessi trasferire.

My 2 cents (ho girato parecchio mondo e da diversi anni vivo in un cosiddetto paradiso fiscale)

PS: sul fatto che alla fine stai comunque meglio dell’italiano medio che lavora ovviamente sono d’accordo.

PPS: io non parlo nemmeno di “Italia che va a rotoli” ma per compromettere i bei ragionamenti di Boogle bastano 5 anni di inflazione sopra il 10% oppure una patrimoniale del 20 oppure le tasse sulle rendite finanziarie al 40… tutte cose che in America sono molto improbabili ma in Italia abbastanza nell’ordine delle cose prima o poi possibili.

se vuoi dircelo....quale?
 
Per chi intende rimanere da solo a vita, io non ho ancora deciso nulla, basta convertire gran parte del capitale a rendita vitalizia verso i 60 e questa viene erogata come una pensione (molto più alta delle pensione media futura italiana) senza fare nulla.

Ciao, perché dici che una rendita vitalizia sarebbe più alta della pensione INPS? A me risulta che i coefficienti di trasformazione INPS sono ben più generosi di quelli che si trovano a mercato
 
Ciao, perché dici che una rendita vitalizia sarebbe più alta della pensione INPS? A me risulta che i coefficienti di trasformazione INPS sono ben più generosi di quelli che si trovano a mercato

se è lo stesso ragionamento che ho fatto io è semplicemente perché il capitale che affido all'assicurazione è ben più alto del montante pensionistico dell'italiano medio.
Intendo, arrivo a 65-70, ho ancora un capitale di 7-800k, non ho eredi, ne tengo un centinaio ed il resto lo metto in una o più rendite vitalizie, mi tolgo sia il problema di eventuale perdita delle capacità cognitive che quello di longevità.
 
se è lo stesso ragionamento che ho fatto io è semplicemente perché il capitale che affido all'assicurazione è ben più alto del montante pensionistico dell'italiano medio.
Intendo, arrivo a 65-70, ho ancora un capitale di 7-800k, non ho eredi, ne tengo un centinaio ed il resto lo metto in una o più rendite vitalizie, mi tolgo sia il problema di eventuale perdita delle capacità cognitive che quello di longevità.

Un pò su polizza a rendita vitalizia un pò sul FP e sei in pole position (cit)
 
Un pò su polizza a rendita vitalizia un pò sul FP e sei in pole position (cit)

i fondi pensione non ho mai approfondito avendo avuto sempre contratti a tempo determinato e avendo girato l'europa, ma se non ho IRPEF o ne ho poco e quindi non posso sfruttare i vantaggio fiscali, ho qualche senso fare un fondo pensione aperto invece di prendere uno o più ETF?
 
i fondi pensione non ho mai approfondito avendo avuto sempre contratti a tempo determinato e avendo girato l'europa, ma se non ho IRPEF o ne ho poco e quindi non posso sfruttare i vantaggio fiscali, ho qualche senso fare un fondo pensione aperto invece di prendere uno o più ETF?

Il FP te lo puoi aprire anche con 50 euro e lo lasci li per avere tassazione minima in futuro...io da gennaio non lavorerò più e lo tengo li con quei pochi anni che ho versato
 
…ma se la forza e’ con noi 👍,abbiamo la capacita’ di immaginare scenari economici diversi, quanto piu’ possibile backtestati, tendiamo verso la soluzione dell’enigma, poi certo nel futuro nn v’e’ certezza.
Se la chiudi in maniera assoluta allora a che serve pianificare? Tanti realizzano quanto immaginato. Nel mio caso se nn avessi immaginato anni fa la diversificazione degli asset nn mi troverei a lavorare per scelta ma perche devo.

Yoda docet

No, assolutamente... volevo dire infatti che, non essendoci la "formuletta magica", non possiamo che fare quello che tu scrivi: ragionare, pianificare, diversificare e.. incrociare le dita che se anche non funziona tanto male non fa;)
 
se non sbaglio (in questo cose l'esperto è nemor) i 20 anni sono proprio per il contributivo e servono per la avere la pensione di vecchiaia, poi se hai un possibile assegno di 2,8 volte l'assegno sociale, puoi andarci qualche anno prima...quella che dici coi soli 5 anni è qualche anno dopo la finestra dei 20 anni.

ma tra eventuali riscatti laurea, versamenti volontari, lavoretti saltuari per maturare l'annualità non riesci a metterli via 5 anni?

..senza nulla togliere a Nemor...:) ma i requisiti per il regime contributivo puro (versamenti post 1996) sono contemporaneamente 20 anni e importo pensione pari a 1,5 l'assegno sociale e questo a 67 anni., pari ad un importo attuale di 701,47 euro.
...Poi in assenza di questi requisiti si va a 71 anni con almeno 5 anni e importo senza integrazione al minimo cioè quello che è E'...montante complessivo convertito in rendita con aliquota

...Suggerimento per FraFra85: in assenza di contribuzione autonoma o da lav.dip. valuta se coprirti i 5 anni volontariamente, fai tante buone simulazioni, fanne una in più...

per completezza di esposizione posto il caso dei contributi in Gestione separata in concomitanza con contributi da lavoratore autonomo e/o dipendente che alludeva @mgzr160 con il 2,8 ...
 

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Bellissimo! A tal proposito citerei la figura del beccamorto: nel medioevo per decretare la morte si era soliti mordere (beccare) l'alluce del corpo, quando non ci fossero stati sussulti, segni di vita, ecco che ne si poteva definire la morte.
Purtroppo in una (o più...) circostanza il "becchino" si trovò, suo malgrado, a dover beccare corpi cui le gambe erano state amputate, ecco che il becchino decise di mordere le zone più prossime, così nacquero le "pompe funebri".
Potrebbe essere utile documentarsi sull'estensione vita. Tanto per...

Occhio alle cose che si leggono su internet...

Perche si chiamano "pompe funebri" - Il Post

...Diffidate quindi di certe fantasiose oscenità assai apprezzate online...

Il beccamorto – Il diario di un necroforo

La faccenda che i beccamorti fossero chiamati così perché mordevano gli alluci ai defunti per scongiurare morti apparenti è certamente assurda.
 
Non so se basterebbe emigrare per sfuggire al fisco in caso l'Italia andasse a rotoli... e vorrei non scoprirlo...
per il resto ti dò ragione: fare il rentier non significa per forza stare sul divano con birra e patatine. Adesso non mi immergo più, ma ho un paio di brevetti e mettendocisi con un po' di impegno con 6 mesi puoi già prendere un brevetto divemaster e fare l'assistente istruttore pagato. Oppure ci si può appassionare di artigianato e fare dei piccoli lavori di riparazione oppure artistici, ma anche coltivare un pezzo di terra... prima della pandemia, ogni tanto suonavo nei locali, lo facevo per hobby e non mi fregava niente di aumentare le serate, ma conosco parecchie persone - specie i tastieristi - che con i piano bar ci arrotondano alla grande.

Sul piano teorico posso pure darti ragione. Sul piano pratico però sono pochissime le persone che hanno un hobby che possa diventare un lavoro o lavoretto se preferisci. Con riferimento al tuo esempio ho due colleghi che suonano in un gruppo da anni, sono bravi, vanno nei locali, ma mi dicono che si guadagna pochissimo e lo mantengono come hobby. E così è per la maggior parte dei lavoratori del terziario, difficile avere un mestiere pronto a disposizione. Sul lavorare la terra lasciamo stare, ho dei terreni e un conto è fare l'orticello (e già è un bel mazzo) ma coltivare già un terreno medio francamente meglio tenersi la propria odiata scrivania, lavorare la terra con 35 gradi affascina solo chi non l'ha mai fatto. Poi se uno ha la fortuna di avere una seconda professione da poter sfruttare fortunato lui, io intorno a me (me compreso) vedo prevalentemente persona che è già tanto se sanno fare il proprio di lavoro.
 
Sicuramente è giusto che devi considerare l’ipotesi dì trasferirti all’estero almeno come piano B.
Solo che non è così facile e conveniente come tu pensi.
In molti cosiddetti paradisi fiscali tipo Montecarlo Svizzera Singapore ecc con un milione in tasca manco ti fanno entrare. In altri potrai trasferirti ovviamente pagando quanto dovuto per il permesso di soggiorno. Molto difficilmente riuscirai ad avere un buon tenore di vita con 2/3mila euro al mese equivalenti. Non ti far fuorviare dalle statistiche sui libri: se vuoi vivere all’estero con un tenore di vita da ceto medio italiano spenderai sempre molto più che in Italia. Se non ci credi domanda a chi veramente vive o ha vissuto all’estero in paesi del terzo mondo.
Poi considera che in un paese estero magari non ti faranno pagare le tasse ma dovrai pagarti tutti i servizi tipo sanità, scuola per i figli se li hai, guardiania privata indispensabile in molti posti per essere al sicuro ecc…
Considera che l’Italia è uno strano paese in cui tartassando i poveracci che lavorano e facendo debiti come senza un futuro si finanzia un welfare state che fornisce servizi a tutti i fannulloni, piccoli criminali, immigrati ecc… MA QUESTO SAPPI CHE SUCCEDE SOLO IN ITALIA. Quindi non ci contare quando ti dovessi trasferire.

My 2 cents (ho girato parecchio mondo e da diversi anni vivo in un cosiddetto paradiso fiscale)

PS: sul fatto che alla fine stai comunque meglio dell’italiano medio che lavora ovviamente sono d’accordo.

PPS: io non parlo nemmeno di “Italia che va a rotoli” ma per compromettere i bei ragionamenti di Boogle bastano 5 anni di inflazione sopra il 10% oppure una patrimoniale del 20 oppure le tasse sulle rendite finanziarie al 40… tutte cose che in America sono molto improbabili ma in Italia abbastanza nell’ordine delle cose prima o poi possibili.

Sono molto d'accordo su quello che dici sulla vita fuori dall'italia. Purtroppo molti esprimono una opinione dopo aver "viaggiato" all'estero, mentre è necessario averci "vissuto". Io l'ho fatto e mi sono formato la convinzione che qui tutto sommato si viva benone. Certo in alcuni posti come i paesi scandinavi i servizi sono incredibili, ma non ci andate a luglio, viveteci in inverno e poi fatemi sapere. Ovviamente tutto questo è sempre molto soggettivo, però vivere all'estero non è sempre un paradiso.
 
..senza nulla togliere a Nemor...:) ma i requisiti per il regime contributivo puro (versamenti post 1996) sono contemporaneamente 20 anni e importo pensione pari a 1,5 l'assegno sociale e questo a 67 anni., pari ad un importo attuale di 701,47 euro.
...Poi in assenza di questi requisiti si va a 71 anni con almeno 5 anni e importo senza integrazione al minimo cioè quello che è E'...montante complessivo convertito in rendita con aliquota

...Suggerimento per FraFra85: in assenza di contribuzione autonoma o da lav.dip. valuta se coprirti i 5 anni volontariamente, fai tante buone simulazioni, fanne una in più...

per completezza di esposizione posto il caso dei contributi in Gestione separata in concomitanza con contributi da lavoratore autonomo e/o dipendente che alludeva @mgzr160 con il 2,8 ...

701 sono netti o lordi? Credo e spero netti. Aggiungo che per chi è nel contributivo puro c'è l'opzione anticipata contributiva ma il pre requisito è 2.8 volte l'assegno sociale, un bel po più impegnativo dell'1.5
 
701 sono netti o lordi? Credo e spero netti. Aggiungo che per chi è nel contributivo puro c'è l'opzione anticipata contributiva ma il pre requisito è 2.8 volte l'assegno sociale, un bel po più impegnativo dell'1.5

Ciao egregio, lordi .
 
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