Nell'atteso Consiglio federale in programma oggi è passata la modifica voluta dalla Figc per ottenere le licenze nazionali vincolandole al famoso indice di liquidità: è stato fissato dunque a 0,5 per la A con due correttivi che riguardano il patrimonio e al parametro ricavi/costo del lavoro allargato e a 0,7 per Lega B e Lega Pro. La Lega Serie A come preventivabile ha votato contro, dopo aver proposto lo 0,4 con dei correttivi, la Lega B si è astenuta. "Non è una questione di contrapposizione - ha commentato il presidente Figc Gabriele Gravina -, il mio unico obiettivo è l’evoluzione del calcio italiano. Non possiamo dire cambiamo il calcio e poi fare di tutto per conservare lo ‘status quo’. Non è accettabile. Bisogna spingere al massimo sull’acceleratore per un percorso di riforme. Questa è la mia posizione politica e quella della maggior parte dei consiglieri federali".
PARAMETRO VINCOLANTE —
L'indice di liquidità è un valore che mette a rapporto attività e passività correnti e che consente di verificare la capacità di un club di far fronte agli impegni finanziari per la durata di 12 mesi. Finora quando non si raggiungeva la soglia stabilita (durante la pandemia era scesa a 0,6) non si poteva operare sul mercato. Adesso invece sarà fondamentale essere in regola per potersi iscrivere al campionato.
Qualche squadra sarà certamente in difficoltà con l'iscrizione al prossimo campionato